La voce della natura
Trekking senza barriere a Molassana per la fioritura dei narcisi, ce lo raccontano Jessica e Andrea!
Protagonisti della penultima domenica di Maggio, sono stati un paese montano variegato dai suoi bellissimi prati fioritissimi, un caldo sole e dalla buona aria piena di quel rumore ormai assordante per la nostra società:...
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Trekking senza barriere a Molassana per la fioritura dei narcisi, ce lo raccontano Jessica e Andrea! Protagonisti della penultima domenica di Maggio, sono stati un paese montano variegato dai suoi bellissimi prati fioritissimi, un caldo sole e dalla buona aria piena di quel rumore ormai assordante per la nostra società: il silenzio. L’istituto David Chiossone di Genova ha organizzato una gita sopra Molassana, situato tra la Liguria e il Piemonte in un luogo assai piacevole. Eravamo un gruppo composto da una ventina di persone tra cui ragazzi e ragazze non e ipovedenti. Il resto era caratterizzato da due operatrici del centro riabilitativo e dalla stragrande maggioranza trattavasi di persone sicuramente più che qualificate, per fare da guida a tutti ma soprattutto da accompagnatori a noi ragazzi nei sentieri situati intorno al monte Antola: il CAI di Genova. E Teddy? sì, proprio lui! una guida speciale caratterizzata da un bellissimo manto color miele e da una gran voglia di divertirsi insieme a tutta la comitiva poiché carico di simpatia ed energia! Il suo compito era quello di accompagnare il suo padrone non vedente riuscendoci in un modo quasi perfetto, assaporando come chiunque, ogni singolo momento. Mentre passeggiavamo sui prati, abbiamo guardato con le dita narcisi, viole ed orchidee e ne comprendevamo la diversa fisionomia di ogni singola tipologia di fiori nel pieno rispetto della natura. Una pace oramai irreale ai giorni nostri, avvolgeva il tutto tanto da far sembrare la giornata diversa dalla solita routine cittadina. Camminavamo per salite, discese e freschi boschetti il tutto coronato da un sole dorato. La fatica fa parte della montagna ma, nel nostro caso, non è stata dura ma piuttosto scorrevole. La montagna insegna il modo in cui i suoi abitanti vivono e lo fa attraverso leggende e canti popolari e, tutti noi, abbiamo avuto la possibilità e, a mio avviso, il fascino di ascoltarli: una vita dura e piena di sacrifici ma valida di essere vissuta lontano da possibili disturbi della città. Straordinario. La giornata è volata più che in fretta. La stanchezza non ci permetteva di fermarmi e volentieri avrei camminato ancora un po’ accompagnata dalle nostre guide dimostratesi gentilissime, cordialissime e disponibilissime. Ogni tanto un’uscita del genere è molto salutare dal momento che ci distoglie dalla frenesia di tutti i giorni facendoci anche dimenticare l’esistenza di un orologio. Ringraziamo sentitamente il personale del Chiossone ma particolarmente Laura Lucagrossi e Tania Violin. Un ringraziamento speciale alle guide del CAI le quali ci hanno condotto con gli occhi, il cuore e la loro preziosa esperienza durante tutto il percorso. Speriamo di ripetere presto un’esperienza simile! Saluti Jessica Parodi e Andrea Bazzano Su questo sito l’intero percorso: