La verdeggiante Berlino: sorpresa inaspettata

Una verdeggiante e allo stesso tempo assolata e calda Berlino ci ha accompagnato in questi 5 giorni indimenticabili che lascieranno in noi un ricordo sicuramente piacevole di questa città. Siamo partiti il 2 maggio da Napoli in due con destinazione l'aeroporto di Shoenefeld e siamo tornati il 6 maggio scegliendo come compagnia easyjet: costo...
Scritto da: Anto87
la verdeggiante berlino: sorpresa inaspettata
Partenza il: 02/05/2007
Ritorno il: 06/05/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Una verdeggiante e allo stesso tempo assolata e calda Berlino ci ha accompagnato in questi 5 giorni indimenticabili che lascieranno in noi un ricordo sicuramente piacevole di questa città. Siamo partiti il 2 maggio da Napoli in due con destinazione l’aeroporto di Shoenefeld e siamo tornati il 6 maggio scegliendo come compagnia easyjet: costo 96€ a/r a persona con un volo prenotato ovviamente con un paio di mesi d’anticipo, e abbiamo alloggiato all’Hotel Agon Frankfurter Allee, un tre stelle nella parte est di Berlino, pulito e ben attrezzato, con camere accoglienti e un’ottima colazione a buffet. Arrivati nel pomeriggio, ci siamo dapprima diretti nello stadio dove gli azzurri hanno vinto la coppa del mondo, l’Olympiastadion, inaspettatamente molto più piccolo di quanto credessi, ma che ha fatto sì che i ricordi del 9 luglio 2006 riaffiorassero nella mia mente. In seguito, ci siamo diretti allo Schloss Park e allo Schloss Charlottenburg, in questo quartiere elegante, residenziale e tranquillo (ammirando il castello soltanto dall’esterno, sapendo che non valeva la pena di guardarlo) nettamente differente da Kurfurstendamm, la via commerciale che abbiamo raggiunto in seguito. La sera, ci siamo diretti al quartiere di Nikolaiviertel, dove abbiamo potuto ammirare l’edificio der Rothes Rathaus (il Municipio Rosso) e la Nikolaikirche al calar del sole, e dove abbiamo cenato con piatti della cucina berlinese spendendo 15 euro a testa per secondo, contorno e dolce (“Georgebraeu Brauhaus”, che affaccia direttamente sullo Spree, meta anche di molti berlinesi, che lo scelgono per i prezzi non eccessivamente elevati).

Il 3 maggio ci dirigiamo dapprima allo Zoo di Berlino, e nel cammino che facciamo per arrivarci possiamo ammirare la Kaiser Wilhelm Gedachtnis Kirche, e l’Europa Center, un centro commerciale come tanti altri, che ha come unica particolarità un’orologio che segna lo scorrere del tempo in un modo piuttosto particolare! Arrivati allo Zoo, non posso dire che non mi abbia colpito, ma lo ha fatto sia in positivo che in negativo: vedevo animali chiusi in gabbia, altri in spazi ristretti, e soprattutto, in alcuni casi, vedevo animali completamente impazziti vagare a destra e a sinistra…E come ciliegina sulla torta, l’orsetto Knut ormai diventato un’attrazione per i turisti che aspettano anche più di un’ora in fila per vederlo giocare con due addetti dello zoo…I mass media hanno portato l’inconsapevole orsetto alla ribalta scatenando però un merchandising impazzito in tutti i negozi di souvenirs! La voglia di vederlo bene o male aveva colpito anche me, ma sicuramente non ero disposto a stare più di un’ora in fila per vederlo…Quando avevo deciso di abbandonare l’idea di vederlo, ecco che la mia ragazza si accorge che da una postazione dove ci sono i giochi per i bambini e possibile salire per vederlo e fargli qualche scatto…Non me lo faccio ripetere due volte e, una volta salito, posso vederlo anch’io: qualche foto e un video bastano e avanzano per continuare l’esplorazione dello zoo e uscire all’ora di pranzo per fare un pasto veloce da Kfc proprio di fronte. Nel pomeriggio ci dirigiamo al Kadewe (passando per la Berlin Sculptur, che simboleggia le due Berlino riunificate), un centro commerciale davvero molto grande, che poichè è sempre un centro commerciale ha le solite cose: quello che ci interessa di vedere è l’ultimo piano dove, si ha una bella vista della città se si mangia ad uno dei tavoli (i prezzi non sono elevatissimi, il ristorante è a self service, quello che volete lo prendete e pagate alle casse sedendovi ai tavoli). In seguito prendiamo la metropolitana da Wittenberg Platz (qui all’ingresso c’è un cartellone con i nomi di tutti i campi di concentramento tedeschi più importanti) dirigendoci a Potsdamer Platz e da lì una breve passeggiata per la Topographie des Terrors (corredato di fotografie toccanti e descrizioni purtroppo quasi tutte in tedesco!). Con mio grande stupore, tra tutte le foto, riesco a vederne appena 2 di Hitler. All’esterno della Topographie, c’è una parte del muro ancora eretta di cui quasi nessuno si accorge: è bastato che iniziassimo a fare delle fotografie per essere seguiti da tante altre persone che non se ne erano accorte! Comunque, ritorniamo poi a Potsdamer Platz e da lì facciamo tappa al Sony Center, una struttra davvero all’avanguardia, dove ci rilassiamo prendendo un gelato che, in una giornata mite e assolata, è sicuramente piacevole. In effetti tutta la vacanza è stata accompagnata da temperature gradevoli: sono stati 5 giorni di sole, cielo azzurro e temperature miti che hanno reso ancora più bella la nostra vacanza! Dal Sony Center ci incamminiamo per Potsdamer Strasse passando per la St Matthaus Kirche (proprio di fronte alla Neue Nationalgalerie e accanto alla Gemaldegalerie) e per la Staatsbibliothek, senza tuttavia visitarle (non ne avevamo l’interesse perchè le opere non ci attiravano ma se proprio volete andarci e siete studenti, sappiate che il giovedi questi musei e il Pergamon nell’isola dei musei sono aperti fino alle 22 e in alcuni casi, in base all’età o se siete studenti, dalla 18 in poi sono gratuiti). Dopo questa breve esplorazione di Potsdamer Platz e dintorni prendiamo la metro direzione Unter den linden (potete anche arrivarci a piedi ma sulla Eberstrasse, che porta alla Porta di brandeburgo, non c’è niente di interessante da vedere): usciti dalla metro e ritrovatici sulla via sotto i tigli, la Porta di Brandeburgo ci appare in tutto il suo splendore. Per evitare un’ulteriore camminata prendiamo il 100 che ci porta direttamente al Reichstag/Bundestag: per fortuna la coda è molto breve e così possiamo salire in cima e arrivare fin sulla cupola che permette una splendida vista di Berlino. Quando usciamo si è fatto tardi e così decidiamo di riprendere il 100 per arrivare ad Alexanderplatz e salire sulla Fernsethurm (la torre Tv): il prezzo del biglietto un pò troppo caro (8,50 euro) ma ne vale la pena! Decidiamo di cenare al Telecafè, un ristorante che gira su stesso in cima alla torre, che dà una visuale dall’alto di Berlino impagabile, e non ce ne pentiamo: una caprese e una sachertorte con una bella birra doppio malto ci vengono a costare 12 euro a testa; oltretutto, con il panorama che il Telecafè propone, con una vista delle città da oltre 200 m, pago anche con piacere, anche per un ottimo servizio e la qualità dei piatti.

Il 4 maggio ci dirigiamo alla Neue Synagoge ad Oranienburger Strasse: nella sinagoga purtroppo non è possibile entrare; entriamo invece nel Centrum Judaicum che si trova proprio accanto, che si rivela davvero un pacco: i 3 euro più i 50 cent per il guardaroba (se avete uno zaino dovete per forza lasciarlo!) non sono il prezzo adatto per ciò che si vede! All’uscita decidiamo di andare ad Alexanderplatz e passiamo per la Neptun Brunnen (fontana di Nettuno) prima di arrivare al Duomo, dalla cui sommità è possibile ammirare ancora una volta uno splendido panorama. Sulla via del ritorno, passiamo per il Marx e Engels Forum ed entriamo nella Marienkirche (niente di tanto esaltante) e mangiamo poi fish and chips da Nordsee. Nel pomeriggio visitiamo dapprima lo Judisches Museum (che pensavo dal punto di vista dei contenuti più importante, anche se comunque la struttura e alcune foto e oggetti sono molto interessanti e importanti per capire la storia del popolo ebraico) e poi facciamo tappa al Checkpoint Charlie, dove prima della riunificazione c’era il muro di Berlino: una linea con delle pietre, posta più avanti del Checkpoint, evidenzia il luogo dove un tempo si ergeva il muro che prima dell’abbattimento divideva la città. Da lì ci spostiamo per andare al Tiergarten Park e vedere anche la colonna trionfale, costruita per celebrare la vittoria prussiana sulla Danimarca nel 1864 e sulla quale dopo le successive vittorie contro Austria e Francia, fu aggiunta una statua dorata sulla sommità.

Il 5 maggio lo dedichiamo alla visita della zona più interessante fuori città, Potsdam. Inizialmente vorremmo dedicarci al Parco Bebelsberg, poi cambiamo idea e scendiamo, dopo aver preso la s-bahn 7, a Potsdam. Da lì prendiamo il bus 695 che ci porta al Park Sanssouci dove possiamo ammirare anche lo Schloss Sanssouci, non male davvero. Rimaniamo lì fino all’ora di pranzo e pranziamo nella stazione di Potsam mangiando una baguette (per un attimo torniamo con la mente a Parigi). Nel pomeriggio, dato che ci è rimasto libero, decidiamo di rivedere e fare qualche foto in più nei luoghi dove ci eravavmo fermati per poco: torniamo così nel centro città e anche grazie al mitico 100 (davvero non vale la pena spendere una decina d’euro per i bus che fanno il tour della città, il 100 è già compreso nel prezzo del biglietto per i trasporti pubblici!) ripassiamo davanti allo Zoo e ci fermiamo nella piazza della Kaiser Wilhelm Gedachtnis Kirche, dove assistiamo all’esibizione di un gruppo di ragazzi guidati da due signori adulti, ma comunque bravi anche loro, che fanno breakdance; devo dire che i soldi che raccolgono alla fine dell’esibizione sono davvero meritati! In seguito ripassiamo per kurfurstendamm e ci dirigiamo nella via dell’Hard Rock Cafè, dove non potevo non comprare la mitica t-shirt il cui prezzo un pò caro non mi dissuade dall’acquistarla! Tornando da Kurfurstendamm e ripassando nella piazza della chiesa bombardata nel corso della guerra, ci imbattiamo in un corteo (ancora non ho capito di cosa si trattasse, purtroppo tutti quei manifesti in tedesco erano arabo per me!), comunque fatto sta che la polizia sembra molto intransigente verso i turisti e forma un cordone che non permette il passaggio dei manifestanti: ora dico io ma le libertà di pensiero e di manifestazione non esistono in questo paese? Lasciamo la manifestazione che ad un certo punto sembra stia per degenerare (fortunatamente se non è uscito nulla sui giornali alla fine forse si è rimesso tutto a posto!) e nel caos generale della piazza gli autobus ovviamente non passano più. Decidiamo così di prendere la metro scendendo a Kochstrasse per raggiungere il Checkpoint Charlie dove la mia ragazza doveva comprare delle cose di stampo comunista che solo lì poteva trovare (cosa non si fa per i papà!) e poi ci rilassiamo per prendere una cosa da Starbucks, che come al solito, anche se in Germania, non ci delude mai. Calata la sera siamo già in albergo a fare le valige per la partenza della mattina dopo, il ritorno alla vita di tutti i giorni sarà duro come al solito ma, appena tornati stiamo già progettando il nuovo viaggio: non ci fermiamo mai!…Sicuramente Berlino in futuro sarà da rivisitare perchè è una città in costante evoluzione e sviluppo… Nel frattempo… Auf Wiedersehen Berlin!!!



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