La verde Irlanda .. 2

Ciao a tutti! Premetto che il viaggio è stato effettuato da me, Elena, e dal mio fidanzato (quasi marito) Salvatore (Salvo per gli amici!) l’estate scorsa. Meta: la verde Irlanda! Generalmente privilegiamo le mete “calde”, ma questa volta siamo stati “spinti” da vari amici a non trascurare una così fantastica...
Scritto da: palpic
Partenza il: 03/08/2000
Ritorno il: 12/08/2000
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Ciao a tutti! Premetto che il viaggio è stato effettuato da me, Elena, e dal mio fidanzato (quasi marito) Salvatore (Salvo per gli amici!) l’estate scorsa. Meta: la verde Irlanda! Generalmente privilegiamo le mete “calde”, ma questa volta siamo stati “spinti” da vari amici a non trascurare una così fantastica terra. Cosa dire dell’Irlanda? Poco. La si deve respirare, far entrare dentro, assorbire. Come Joyce sostiene “l’Irlanda è un sentimento del cuore”. Tornando a casa abbiamo cercato di trasmettere le nostre emozioni tramite le nostre diapositive a amici e parenti che non hanno mai avuto l’occasione di andarci: sappiamo che non hanno capito niente. Dalle diapositive non si sente il vento, i colori sono smorzati, della gente non si riesce a cogliere la loro grezza allegria né i cambiamenti repentini del colore del cielo o il viaggiare veloce delle nuvole. Vale la pena di andare in Irlanda solo per i cieli: tumultuosi, minacciosi, dispensatori di “lampi” di luce e squarci di cielo blu. Ma quando le nuvole corrono tutte da un’unica parte, lasciando un quadrato di cielo libero, tutto sembra essere dipinto con colori violenti, per poi tornare in un istante il bianco e nero. E la gente? Ti saluta ad un semplice suono di clacson. Fermano il loro arare di campo per sporgersi e salutare. E’ pazzesco, affascinante, abbacinante, … un mondo a parte! Comunque … cercherò di trasmettervi almeno parte del mio entusiasmo nei confronti di questo viaggio descrivendovi minuziosamente i nostri “spostamenti”, sperando che possa essere uno spunto per la programmazione di un vostro viaggio futuro:

Premetto che il nostro viaggio non comprende l’Irlanda del Nord e il Donegal. Riserveremo queste mete per un viaggio futuro. Credo valga la pena dedicare un viaggio solo per questa parte dell’Irlanda, molto differente (più selvaggia, mistica, solitaria, ruvida) da quella “visitata” e descritta qua sotto. Giovedì 3 agosto 2000: MILANO – DUBLINO. – Partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa alle h. 7.00 con charter della compagnia Blue Panorama e arrivo a Dublino alle h. 8.30. – Noleggio auto all’agenzia Europ Car dell’aeroporto. – Sistemazione nel nostro B&B (casa Vittoriana) prenotato a 30 km. Da Dublino e a 20 km. Dall’aeroporto, a Skerries (non abbiamo trovato nulla di più vicino al centro. Vi consiglio di prenotare i B&B per la vostra sosta a Dublino: è difficilissimo trovare posto per dormire!). – O’ Connell Street, grande strada commerciale che termina con una piazza-giardino (Parnell Square) un tempo cuore della bella società dublinese. Nei dintorni la Haugh Lane Municipal Gallery of Modern Art, avente opere di Renoir, Degas, Manet, Monet. – Half Penny Bridge (ponte passerella di ferro fatto a schiena d’asino che deve il suo nome ad un antico pedaggio di appunto mezzo penny). – Christ Church Cathedral (cattedrale protestante che originariamente era stata costruita in legno nel 1038, ma successivamente ricostruita in pietra a partire dal 1172), le antiche mura e la zona intorno alla chiesa, zona più antica di Dublino. – Leo Burdock’s in Werburgh Street n° 2 (nel quartiere di Liberties, il più famoso fish&chips in città, da portate via o da consumare velocemente sul posto. Prezzi stracciati. Aperto fino alle 11 di sera). Una porzione può essere mangiata sicuramente in due! – Quartiere di Liberties: la zona intorno a Saint James Street, Thomas Street, Meath Street è il pezzo della Dublino più vera. Attenzione ai furti! – Vie del centro, Temple Bar (quartiere degli artisti), Guinness in un pub e cena a Skerries. Venerdì 4 agosto 2000: DUBLINO. – Sveglia h. 8.00. Colazione e trasferimento a Dun Laoghare, 15 km da Dublino (“Gleview House” ). (Sempre a causa del fatto che in Dublino e zone limitrofe non si riesce facilmente a trovare posto per dormire, siamo stati obbligati a trascorrere le prime due notti in due B&B differenti, pur avendo prenotato dall’Italia con un mese d’anticipo!). – Visita al Trinity College con la sua Old Library (da non perdere il Book of Kells, manoscritto miniato dei Vangeli che si trova nella Long Room, splendida sala a due livelli). – Passeggiata verso Grafton Street (la via più animata di Dublino con ragazzi che suonano e tanti bei negozi e con la statua di Molly Malone, la pescivendola considerata una specie di eroina nazionale, arsa viva). – Sosta raffinata al n° 78/79 di Grafton Street, al Bewley’s Oriental Cafè. Per un caffè o un tè con veduta speciale. – Grafton Street finisce in St. Stephen’s Green, grande piazza-giardino: nell’area verde, d’estate sfondo per concerti e relax. All’interno statue di Yeats e Joyce, e un laghetto. Attorno belle case georgiane e l’edificio vittoriano dell’Hotel Shelbourne. – Merrion Square, deliziosa piazza datata 1762 e circondata da edifici georgiani, rigorosamente di mattoni e con portoncini colorati. Qualche targa ricorda personaggi illustri che lì vi hanno abitato: Oscar Wilde bambino, e Yeats. – Cattedrale di St. Patrick che risale al 1190 o al 1225. (Dal 1432 la chiesa è sede di una scuola di canto: arrivarci per le funzioni del mattutino alle 10.45 o del vespro alle 17.45 è una buona occasione d’ascolto). – Giro per il quartiere di Temple Bar tra negozi d’arte, abbigliamento alternativo, ristoranti, pub, gallerie d’arte, teatri e cinema. – Cena Gallagher’s Boxty House in Temple Bar n° 20 (mobili da casa di campagna, musica irish, gastronomia tradizionale. Specialità il boxty, una specie di torta salata di patate, il gelato al pane nero e il Bailey’s. Prezzi decisamente contenuti). Sabato 5 agosto 2000: WESTPORT – NEWPORT – ACHILL ISLAND. – Sveglia presto, colazione e partenza per la “traversata”. Arrivo a Westport nel primo pomeriggio. Sistemazione all’ “Altamoont House”, e partenza per Achill Island. E’ la più vasta isola al largo delle coste irlandesi, ed è collegata alla terraferma da un ponte. I suggestivi scenari della costa si trasformano all’interno in un paesaggio di torbiere con distese d’erica. L’Atlantic Drive è una bella strada che attraversa un paesaggio di colline ondulate, spiagge sabbiose e minuscoli villaggi. L’animazione dell’isola è concentrata ad Achill Sound. – Cena a Newport al Kelly’s Kitchen a base di pesce (da provare). – Giro per Wesport (cittadina vivace e attraente, con alcune case e ville georgiane e giardini dai mille colori), – Guinness in Bridge Street (zona dei pub). Domenica 6 agosto 2000: CONNEMARA (KYLEMORE ABBEY – CLIFDEN – ROSSAVEAL – SPIDDAL – GALWAY) . – Colazione, partenza per Kylemore Abbey (neogotico castello immagine di fiaba, sospesa tra verde e acqua). Emozionante. – Clifden, capitale del Connemara. Paesaggio selvaggio, battuto dai venti, tra torba, ginestre e rododendri è il “leit-motiv” fino a Clifden: grappolo di case colorate e due chiese dai campanili aguzzi. – Rossaveal (porticciolo disseminato di cottage con il tetto in paglia). – Spiddal (ridente località balneare). – Sistemazione in un cottage a Spiddal. – Cena a base di ostriche a Spiddal nel ristorante “Boluìsce” (ostriche freschissime). – Giro a Galway per una Guinness! Non perdetevi né Rossaveal (fantastica/romantica!), né Galway (per chi ama le ore piccole!!). Il Connemara tanto mitizzato e cantato in molte canzoni, vale veramente la pena di essere percorso. E’ mozzafiato! Lunedì 7 agosto 2000: DOOLIN – ARAN ISLANDS. – Colazione e partenza per Doolin (si attraversa Kinvarra, grazioso villaggio pittoresco e tranquillo). – Sistemazione a Doolin (“Churchfield”), e partenza per Inisheer (la più piccola delle Isole Aran). Abbiamo prediletto questa isola anziché le altre due, perché considerata da alcune guide turistiche la più incontaminata e la meno sfruttata. Forse è vero, ma sicuramente non vale la traversata da quasi-rivoltastomaco (avendo fatto anche una colazione abbondante). Deludente! Vorrei aprire una piccola parentesi sulle nostre colazioni pantagrueliche: se generalmente io la mattina solo molto pigra ad alzarmi dal letto, tanto che ci vuole un gru a tirarmi in piedi, le mattine in Irlanda ero inverosimilmente un grillo. Sempre pronta per prima e con la pancia che già godeva per il banchetto preannunciato. Insomma, giù in cucina c’era ad attenderci: un piattone con uova al burro, pancetta fritta, salamelle alla piastra, toast imburrato. Tutto irrorato da un bicchierone di succo d’arancia, accompagnato da frutta fresca in macedonia, yogurt, latte fresco, caffè, e chi più ne ha più ne metta! Un ottimo inizio di giornata! Se alla fine del mio programma qualcuno non sarà allettato minimamente dal nostro viaggio, sicuramente sarà indotto ad andare in Irlanda unicamente per le colazioni alla “Braccio di Ferro”! – Cena a Doolin a base di cozze e zuppa con salmone in un pub (Quasi ci lasciavamo le penne. Abbiamo passato tutta la notte con gli occhi sgranati verso il soffitto con crampi di pancia e “sbocchino” in agguato. Un consiglio: non mangiate le cozze nei pub. Non fatevi ingannare dalla gente che le mangia: gli stranieri hanno gli anticorpi per queste cose, mentre noi italiani no!). Serata in un pub a cantare musica tradizionale! (Doolin è famosa principalmente per i suoi pub considerati i migliori dell’ovest, e per la musica rigorosamente tradizionale. La sua popolarità, soprattutto tra chi viaggia con lo zaino in spalla e gli appassionati musica, è aumentata a dismisura negli ultimi anni e la sera i pub traboccano di folla). Salvatore qui l’ho ritrovato quasi sul palco a cantare con una (delle tante bevute quella sera) pinta di birra in mano!!! Serata bellissima. Notte in bianco! Martedì 8 agosto 2000: CLIFF OF MOHERS – ADARE – FOYNES/TARBET – LISTOWEL. – Colazione e partenza per le Cliff of Mohers, maestosi bastioni di roccia che si ergono a picco sul mare fin quasi a un’altezza di 200 m e si stendono per circa 8 km. (Secondo me la loro fama li ha fatti diventare troppo sfruttati dal turismo di massa. Non ci si può perdere: decine di pullman ti accompagnano sino al mega parcheggio a pagamento di cemento costruito apposta al fine di ospitare i tanti turisti!). – Adare con i suoi cottage è considerato uno dei più graziosi borghi di tutta l’Irlanda. – Si percorre la litoranea N69 che corre da Foynes a Tarbet lungo le sponde meridionali dello Shannon. E’ considerata una delle strade più spettacolari d’Irlanda, con ampi scorci sull’estuario del fiume. Noi non abbiamo colto tanta bellezza. – Sistemazione a 1 km. Da Listowel al “Lisgarve”. – Cena nei dintorni a base di Irish Stew (stufato di montone con patate e cipolle aromatizzato con prezzemolo e timo) e Bacon & Cabbage (stufato di bacon e cavolo). Mercoledì 9 agosto 2000: PENISOLA DI DINGLE – KILLORGLIN. – Scogliere e spiagge infinite, villaggi di pietra e campi verdissimi racchiusi da piccoli muri a secco, giù fino al mare: la penisola di Dingle è l’Irlanda selvaggia sognata dell’immaginario. – Sistemazione a Killorglin “Torine House”. – Cena e giro per Killorglin (città famosa per il suo Puck Fair Festival, festa rumorosa della durata di tre giorni che si tiene nel secondo fine settimana di agosto e che consiste nel mettere un caprone con le corna ornate da nastri su di una pedana nel centro della città e di lasciarlo là mentre tutti ne approfittano dello speciale orario di vendita degli alcolici. I pub infatti rimangono aperti fino alle 3!). Giovedì 10 agosto 2000: RING OF KERRY – PUFFIN/SKELLIG ISLAND – DRIMOLEAGUE. – Montagne, scogliere e piccole baie ad anello, che da Kenmare conduce per la litoranea N70 a Parknasilla tra rododendri, palme, felci giganti, case coloratissime, e fortificazioni. – Noleggio barca privata per la Puffin Island (luogo di cova delle pulcinelle di mare) e per le solitarie Skellig Islands. – Bantry – Sistemazione a Drimoleague “Roselawn House” e cena a base di zuppa. Se non avete la possibilità di effettuare entrambi i “circuiti” sicuramente vi consiglio la Penisola di Dingle a scapito del Ring of Kerry. Con la scusa che nella prima le strade sono un po’ sconnesse e piccole, i pullman prediligono la seconda “meta”. Quindi fatevi i vostri calcoli!! Venerdì 11 agosto 2000: SUD ALLA VOLTA DI DUBLINO – GLENDALOUGH – BALBRIGGAN – Partenza per Dublino attraversando tutto il Sud dell’Irlanda. – Traversata del Wicklow Mountains National Park, e sosta a Glendalough chiamata anche “valle dei due laghi”, luogo magico, insediamento monastico nascosto nei pressi dei due laghi scuri e dominato dalle ripide pareti di una profonda valle. E’ considerato uno dei principali insediamenti monastici d’Irlanda. – Cena e pernottamento a Balbriggan a 25 Km. Circa da Dublino (Knightswood Bed & Breakfast). Sabato 12 agosto 2000: DUBLINO – MILANO MALPENSA. Sveglia e ritrovo all’aeroporto di Dublino alle ore 5.45. Partenza con il pullman per Belfast. Arrivo a Milano Malpensa alle ore 14.00 con il volo Blue Panorama delle ore 10.30. Note: Ci siamo allacciati alla compagnia telefonica IRLEIR – gsm (Irl Cell) che è la più conveniente (da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 18.00 £ 1.497+IVA+% – mentre il rimanente dei giorni e orari £ 1.225+IVA+% – La ricezione è £ 795+IVA!). Non allacciarsi alla Irl Digi che è molto più cara! Guide utilizzate: “Irlanda” dell’Lonly Planet e “Irlanda on the road” del Touring Club, dalle quali ho tratto alcune descrizioni menzionate nel programma soprastante.

Elena (e Salvatore)



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