La valle incantata
Quindi mi armo di santa pazienza e inizio a telefonare per prenotare la vacanza…Ah dimenticavo, la nostra valle incantata e’ la VAL SENALES in Trentino.
Sedici anni fa eravamo giovani e sbarbati e un B&B ci andava più che bene, ora da “adulti”…Ah, ah, ah…Preferiamo una mezza pensione! Ovviamente i primi tentativi sono andanti male…Tutto pieno fino all’epifania, già perché, se non ve l’avevo già detto, vogliamo trascorrere laggiù l’ultimo dell’anno.
Per farla breve, trovo posto nell’hotel am Fels a Monte Santa Caterina.
La nostra topina ha già la testa piena di racconti su quella valle, quindi e’ molto curiosa ed entusiasta di andarci.
Giorno di partenza e’ il 29 dicembre e man mano che ci avviciniamo alla meta, notiamo che manca una parte fondamentale della “magia”…La neve. L’ultima volta che siamo andati, già a Merano ce n’era tanta…Dov’ e’ scappata quest’anno! Sono un po’ delusa, ma confido nel tempo.
Arrivati in hotel, la proprietaria ci rassicura che sulle piste la neve non manca…Anzi. Ci dirigiamo nella nostra camera e scarichiamo un quantitativo enorme di valigie. Sì perché con 4 maglioni la valigia e’ piena! L’hotel nel complesso non e’ niente male, la delusione e’ stata sulle cene…E l’ultimo dell’anno, poi vi racconterò.
Voglio precisare che non siamo una famiglia di sciatori…Quindi vi chiederete: ” cosa cavolo sono andati a fare in montagna?”. Vebbe’ non state lì a guardare tutto! Quindi per essere coerenti il primo giorno dove decidiamo di andare? Ovviamente a Merano…Alle Terme…Ah ah ah.
La struttura e’ carina ben organizzata, ma devo dire che ne ho viste di migliori. Gli spogliatoi sono in comune, quindi gira di tutto, loro non si formalizzano molto, mentre docce e wc sono divisi. Riassumendo, ci sono la piscina di acqua salina, la piscina fredda, quella per bambini, quella esterna e tutte con le bolle (come direbbe mia figlia) a tempo. In più per gentile concessione e’ disponibile senza supplemento un bagno di vapore super affollato e le inalazioni di acqua salina, che non ho ben capito cosa fossero e a che cosa servissero.
Se invece si vuole accedere alle saune, occorre pagare un supplemento all’entrata.
Le terme sono affollate, ma il pesciolino si e’ divertito un sacco…Le stavano crescendo le squame! Finito di “puciarci” (come si dice a Milano) nelle piscine abbiamo fatto un giro al mercatino…Che meraviglia, quante cose.
Io da buona golosona mi sono presa uno spiedino di frutta ricoperta di cioccolata…E ti sembra che qualcuno non mi copia? Alla dieta ci pensiamo, quando rientriamo alla base.
Come vi avevo anticipato, le cene in hotel erano molto tristi, probabilmente tarate sui numerosi ospiti tedeschi…Specialità trentine poche…Non per essere riduttiva, ma si mangia meglio in ospedale! Il 31 dicembre decidiamo di andare sulle piste a Maso Corto…E li inizia la magia…TANTA neve e l’atmosfera da favola che circonda queste montagne. Decidiamo di noleggiare uno slittino per la nostra topina…Ci credete? Alla fine si sono divertiti di più mamma e papà e hanno fatto un casino di pazzi…Pero’ che fatica, su e giù…Evviva cosi ho smaltito lo spiedino di frutta ricoperto di cioccolato! Ci rifocilliamo a Piccolo Hotel e poi decidiamo di portare la nostra topina a vedere il lago Resia…Emozionante. Ci eravamo capitati per caso 16 anni fa e ci e’ piaciuto molto, cosi ci ritorniamo.
Il problema e’ che non ci ricordavamo bene dov’era, i 16 anni passati e l’età’ non giocavano a nostro favore, stavamo per rinunciare quando…Eccotelo lì! Il lago di Resia prima degli anni 50 era un paese che fu sacrificato per la costruzione di una diga, la particolarità e’ il campanile della chiesa che emerge dal lago. In inverno e’ molto bello perché il lago ghiaccia e si vede questo campanile sbucare come per incanto.
Dopo un po’ scivoloni per raggiungere il lago, ci troviamo su questa lastra di ghiaccio…Chissà se ci reggerà e l’adrenalina sale. Ovviamente e’ sicuro, ma non si sa mai… Io, come 16 anni fa, ho fatto una toccata e fuga…E anche questa volta mi e’ andata bene! Oggi e’ una giornata grigia e le nuvole sono molto basse, l’atmosfera e’ quasi surreale, sembra di essere in una foresta incantata e il panorama e’ da mozzafiato.
La sera, mamma e papà sono degli stracci, cosi ci concediamo una sauna rilassante e devo dire che ha funzionato.
Quindi ci prepariamo per il cenone…Tutti infighettati scendiamo e…Ci troviamo di fronte a una delusione. Tutti vestiti come sempre, alcuni che avevano già iniziato a cenare…E questo ci puzza un po’.
Insomma alle 22.00 avevamo già finito il CENONE, si, ma:”avranno organizzato dell’animazione?” Invece no…Grrrrrrrr. I crucchi (erano metà di mille) si sono appropriati della taverna, unico luogo dove poter organizzare qualcosa e i 4 italiani rimasti si sono rinchiusi in camera. Ma che sfortuna! Faceva troppo freddo per andare in giro, quindi non abbiamo avuto molta scelta…
Ben arrivato 2010! Allora come prima attività dell’anno…Andiamo a cercare un nostro avo sul ghiacciaio. Per chi non lo sa nel 1991 e’ stato ritrovata la salma di un uomo (l’uomo di OTZI) che poi si scoprì essere vissuto nel periodo neolitico. Prendiamo la funivia e vi posso assicurare che per me e’ stato quasi come un parto e raggiungiamo quota 3200 Mt. Miiiiii ma che freddo fa’. Sembravamo 3 matti, tutti attrezzati con snowboard o sci, gli unici tipo “turisti per caso” eravamo noi! Ma come veri pionieri non ci facciamo intimorire del freddo e ci armiamo di macchina fotografica…Giuro c’era da morir dal ridere, la gente ci guardava come fossimo degli alieni.
Preciso che a 3200 mt c’e’ una sola struttura, molto grande, che funge da hotel, bar, ristorante e naturalmente le piste da sci, quindi chi raggiunge quella quota, mediamente (per essere generosi) e’ per sciare, non per fare il turista per caso.
MA CHI SE NE FREGA! Quello che abbiamo visto e’ uno spettacolo, mi sentivo minuscola davanti a quel panorama e vi posso assicurare che data la mia “altezza” e’ una barzelletta.
Insomma tra foto e pupazzi di neve arriva l’ora di pranzo che lo consumiamo al self service, davanti a un panorama unico…I miei occhi hanno fatto il pieno! Replichiamo il percorso adrenalinico (per quanto mi riguarda) e scendiamo sulla terra a fare…Le valanghe azzurre, EVVIVA.
Per l’ultimo giorno di permanenza in questa valle incantata decidiamo di portare il pesciolino in un parco acquatico all’aperto…Nooooo scherzo e’ tutto al chiuso e al calduccio.
Il parco acquatico di Naturno e’ pieno di bambini, ovviamente, con grande scivolo, getti d’acqua, vortice di flusso veloce per farsi trasportare e una vasca idromassaggio in cui i genitori si possono rilassare. Divertimento assicurato per i bimbi e adulti.
Questa sera pero’ ci concediamo una cena tipica trentina e decidiamo di andare all’hotel Oberraindlhof… Una favola, in tema con il posto.
E’ arrivato il giorno di partenza e dopo aver stipato tutte le valige in macchina partiamo per la ridente Milano in un’interminabile coda… Conclusioni: l’hotel e’ carino, ma il cibo mediocre, e’ triste essere in Italia e sentirsi degli stranieri, ma e’ il prezzo che si paga per questi posti fantastici. La Val Senales rimane la nostra Valle incantata, la magia di quei posti e’ unica e abbiamo rivissuto le stesse sensazioni di 16 anni fa…Anzi amplificate perché con noi c’era la fatina che mancava la prima volta!