La vacanza in Ucraina tra Kiev e Zhytomir

Buongiorno a tutti . Mi chiamo Gianpietro e non e’ la prima volta , e spero neanche l’ultima, che scrivo su questo sito per raccontarvi l’esperienza dei miei viaggi . Questa volta vi racconto la mia vacanza in Ucraina . Tutto nasce perché un mio amico che chiamerò “Nam” ha la ragazza che vive e lavora a Zhytomir che dista quasi 2...
Scritto da: Gianpietro
Partenza il: 28/05/2009
Ritorno il: 02/06/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Buongiorno a tutti .

Mi chiamo Gianpietro e non e’ la prima volta , e spero neanche l’ultima, che scrivo su questo sito per raccontarvi l’esperienza dei miei viaggi .

Questa volta vi racconto la mia vacanza in Ucraina .

Tutto nasce perché un mio amico che chiamerò “Nam” ha la ragazza che vive e lavora a Zhytomir che dista quasi 2 ore di autobus da Kiev, la capitale dell’Ucraina .

Lui per questo motivo e’già stato parecchie volte in questo stato e vuoi un po’ la voglia di staccare dalla solita rutine dell’ufficio, vuoi un po’qualche giorno di ferie messi da parte, un po’ la curiosità di visitare un paese nuovo , e senza dubbio anche la voglia di conoscere nuove persone del posto… insomma ,Nam riesce a convincermi di andare insieme a lui in Ucraina.

Ma non solo , anche il nostro amico “Animal” sentendo i nostri discorsi decide di venire con noi.

Ecco che prenotiamo il volo a/r Venezia-Kiev con scalo e cambio di aereo a Vienna .

Partiamo così la mattina del 28 maggio con un volo economico di 200 euro della Austrian Arlines destinazione aeroporto Borisopil-Kiev.

Il volo e’buono, arriviamo in orario anche se alla partenza abbiamo avuto parecchio ritardo.

In aeroporto , dopo i severi controlli dei passaporti e il recupero delle valigie troviamo Marina ,la ragazza di Nam che comunque avevamo già conosciuto in Italia .

Per arrivare alla città di Zhytomir che conta circa 280 mila persone prendiamo un bus che per 25 grivne,la moneta ucraina, circa 2,5 euro ci porta fino alla capitale Kiev. La prima impressione in terra Ucraina è che le strade sono belle ampie ma certo l’asfalto non e’ dei migliori anche se gli autisti dei bus , o meglio delle “masurke” sfrecciamo via veloci veloci.

Arrivati alla stazione dei treni di Kiev camminiamo all’interno della stazione,molto bella , per raggiungere l’altra estremità dove sono allineate una serie di masurke che aspettano di portare turisti ma soprattutto persone del luogo alle varie destinazioni . Questo e’ il modo più veloce per raggiungere le altre città. Infatti nel nostro caso il treno per arrivare a Zhytomir ci avrebbe impiegato oltre quatto ore rispetto alle due ore scarse della masurka ;inoltre il costo del biglietto della masurka per arrivare fino a Zhytomir e’ di 30 grivne , ovvero 3 euro circa.!! Quindi molto economico Giungiamo finalmente al nostro albergo a Zhytomir nel tardo pomeriggio.

La camera dell’albergo che ci era stata prenotata da Marina e dalla sua amica Lena, che troveremo alla sera per cena , e’ di tutto rispetto .

Una bella camera , pulita ,arredata bene con bagno,doccia e televisione ad un prezzo modico di circa 15 euro a notte. Purtroppo nelle camere , ma la guida lo aveva scritto, non ci sono né tapparelle né balconi sulle finestre così che la prima luce del nuovo giorno entra nella stanza mi sveglia da un sonno già leggero, oltre anche da un poco simpatico e costante russare dell”Animal”…!! Naturalmente Nam dormiva a casa della Marina appena fuori dal centro.

Dopo la sistemazione delle valige nella camera e una doccia veloce verso le 20 ci troviamo nuovamente anche con gli altri, che ne frattempo erano anche loro andati a casa , per iniziare un piccola visita della città ma soprattutto per andare a cena. Conosciamo quindi anche Lena,collega di lavoro di Marina che sarà nostra guida preziosa per visitare la città di Kiev nei giorni successivi .

Siamo particolarmente fortunati , noi “turisti italiani” perché le due ragazze, oltre che parlare la loro lingua ,naturalmente, conoscono abbastanza bene anche l’italiano in modo che non ci sono stati particolari difficoltà nel capirsi , anzi dobbiamo ringraziarle per averci tradotto tutti i menù dei ristoranti che invece sono scritti quasi tutti solo in caratteri praticamente incomprensibili..

Ma devo dire che non siamo mai morti di fame, anzi … Nel ristorante assaggiamo la zuppa borsch. , specialità dell’Ucraina con cipolla, patate e peperoncino. Pesce e contorni misti come secondo piatto .Sorseggiamo un buon vino rosso., ma brindiamo tutti insieme a cognac, l’atmosfera e’ allegra, la compagnia è eccezionale , la vacanza e’ iniziata nel migliore dei modi.!! Poi ci trasferiamo in un bar per sorseggiare qualche buon long drink del posto, si chiacchiera del più e del meno, si ride insieme. Ma non facciamo tardissimo perché le ragazze all’indomani dovevano andare al lavoro e anche per noi la lunga giornata cominciava a farsi sentire .

La colazione alla mattina e’ la “prova del nove” per dar un vero giudizio all’albergo. ! Pane formaggio e burro , e salame e un piatto di omelette ripiene di una specie di yogurt niente male. Ma per le altre mattine anche un piatto di ravioli o “eggs end bacon” come le classiche colazioni scozzesi !! Albergo promosso .! Attendiamo Nam per iniziare la visita alla città di Zhytomir.

Ci vestiamo con maglione e giubbetto perché la temperatura non era proprio da fine maggio ma forse abbastanza normale per queste zone , inoltre con l’ombrello sempre pronto dato ch il cielo non prometteva niente di buono.

Zhytomir si presenta ricca di enormi piazze dove troneggiano statue di Lenin , e di Sergey Korolyov noto progettista di missili russi. Ci sono anche numerose chiese ortodosse con le caratteristiche cupole .Ne visitiamo alcune, sono molto suggestive .All’interno della chiesa ci sono grandi quadri protetti da vetri in cui sono rappresentati il Cristo e altri santi e la devozione e’così sentita , da parte della popolazioni residenti che in continuazione questi ultimi continuano a chinarsi in avanti e baciare queste grandi icone in segno di rispetto.

Proseguiamo con Nam la visita della città, dato che lui c’era già stato , dirigendoci un po’in centro attraversando una zona pedonale con numerosi bar. Visitiamo anche la zona del mercato ortofrutticolo dove le donne vendono fiori e ortaggi chine su fatiscenti sgabelli . C’e’ molta confusione , ognuno cerca di attirare l’attenzione della gente per riuscire a vendere la propria merce .Noi passiamo e osserviamo anche la poca pulizia del luogo e facciamo i nostri commenti . Con la mia passione per la fotografia cerco di scattare al meglio senza farmi notare . E’ piu’ facile fotografare i monumenti e i palazzi alti e grigi che queste persone . Ma qualche bella fotografia riesco a farla comunque .

Visitiamo un cento commerciale molto vecchio dove nei piccoli negozi sono stipati tantissimi oggetti anche all’inverosimile , alcuni negozi vendono capi di abbigliamento che non oso definire ma comunque caratteristici per il luogo .Un’ altro centro commerciale più modero di recente costruzione invece troviamo negozi sistemati meglio e un bel supermercato dove acquistiamo vodka e birra per gli amici .

Qui ci sono anche negozi che vendono apparecchiature elettroniche ma il prezzo il più delle volte il prezzo risulta più che proibitivo per i residenti e volte anche più alto che in Italia .

Nel pomeriggio Nam ci porta a visitare un museo dell’astronautica dove all’interno troviamo moduli lunari , la stazione orbitante Soyuz in scala 1:1 e tanti altri piccole navicelle del’ex CCCP. La visita si e’ rilevata assai interessante per me anche perché , stranamente in questi luoghi non era vietato fotografare !! Abbiamo preferito a questo punto della giornata rientrare un po’ in albergo dopo il tanto camminare per un po’ di riposo , prima della serata in discoteca che ci aspettava . Ceniamo a casa di Marina che ci prepara la zuppa borsch , salame e verdura e come tradizione portiamo un bottiglia di vino e entriamo scalzi in casa. Ci prepariamo per andare alla discoteca “DO DO” non prima di aver sorseggiato una birra in un bel locale proprio nella piazza della statua di Lenin. La discoteca non e’ male , già affollata di gente giovane e la musica e’ tipo commerciale, tutto sommato piacevole .

Balliamo e beviamo qualche cocktail insieme con gli altri ragazzi quasi fino alla chiusura del locale . Il giorno succssivo , il sabato , ci alziamo sotto una non eccessivamente fastidiosa ,ma incessante pioggerella che un po’rovina la nostra visita’ alla città . Cosi’ armati di ombrello l’Animal e io girovaghiamo per la città visitando cio’ che non avevamo visto il giorno prima con Nam.

Ci dirigiamo innanzitutto verso il grande fiume che bagna Zhytomir.

Per arrivarci attraversiamo la zona delle scuole .Una via lunga con panchine e alberi ai lati e fontane che però non erano in funzione , forse perché pioveva già abbastanza .

Sicuramente se la pioggia non avesse rovinato la giornata,almeno nel corso della mattina, avremmo potuto apprezzare di più quella strada .

In fondo alla via si trova un alto ponte pedonale dove grandi i grandi piloni sono tenuti arpionati da una serie di corde di acciaio .

Al di là del ponte c’e’ una boscaglia . Il ponte e’ veramente altissimo tanto che e’ possibile praticare da chi ha il coraggio di farlo, il bang jumping.

Al di sotto, invece sul letto del fiume gli appassionati di pedalo’ tranquillamente trascorrevano momenti felici .

Verso la tarda mattinata saliamo su un filobus e ci rechiamo nuovamente al centro commerciale moderno anche perche’ non voleva smetter di piovere ! Mangiamo anche qualcosa in un’ elegante pasticceria con le foto della città di Milano fintanto chè uno spiraglio di sole compare in cielo. Di li a poco la giornata e’ andata migliorando fin al punto che tolto il giubbetto e riposto l’ombrello nello zainetto si poteva tranquillamente restare in maglietta e camminare sulle strade che andavano via via asciugandosi .

Nel pomeriggio quindi ci raggiungono Nam e Marina , invece Lena ci raggiungerà per cena.

Marina ci accompagna a visitare alcune zone che no eravamo passati alla mattina .

Entriamo in un ‘area verde con attrazioni per bambini e non solo . Saliamo sulla ruota panoramica , un po’ datata comunque, per avere l’idea di come si presenta la città dall’alto . Fotografo a 360° : lo stadio di calcio , un teatro all’ aperto per spettacoli. Un po’ in lontananza il ponte questa volta finalmente illuminato dal sole. La ruota mi da un po’il senso di vertigini , devo tenermi sui pali di ferro altrimenti rischio di fare un volo dai 50 mt di altezza !!! Poi in un area adiacente ad una pista di piccoli cart c’e’ un vero aereo dell’ex unione sovietica ormai abbastanza arrugginito lungo circa 30 mt ma non e’ possibile visitarne l’interno. Molto interessante per diversi scatti con la mia macchina fotografica .

Infine ci sediamo in un bar nel centro pedonale per bere qualcosa .

Ci muoviamo appena in tempo per raggiungere una birreria dove avevamo deciso di mangiare che un violento temporale si abbatte su tutta la zona Lena arriva da li a poco bagnata da capo a piedi.

Ma chi se lo avrebbe immaginato che fino a 10 minuti prima c’era il sole !!! Mangiamo zuppa , spiedini e patate fritte e aspettiamo che cessi il temporale e che a Lena almeno si asciugassero i capelli Ci dirigiamo poi un’altra discoteca per una musica più entusiasmante della sera precedente . E’ la musica degli anni 80’ , quella vera con tanto di video e le luci psichedeliche il laser per gli effetti speciali e il momento romantico addirittura con i lenti da ballare stretti stretti. Il posto non e’ più grande di una stanza 4 metri quadrati ma l’ambiente e’simpatico lo stesso .

Ci salutiamo e ci organizziamo per trovarci la mattina seguente per andare a Kiev per visitare la città.

Sta il fatto che Nam alla mattina non sta bene, anzi la febbre alta gli impedisce di muoversi .Un vero peccato per lui ma noi non ci scoraggiamo e con Lena a meta’ mattinata saliamo sulla masurka in direzione Kiev. In un paio d’ore lungo una strada dritta e perfettamente pianeggiante giungiamo alla partenza della metropolitana che ci avrebbe portato direttamente nel centro storico della città.

Kiev e’ una città molto grande e abbastanza caotica , il traffico e’ molto sostenuto in centro e nelle grandi arterie. Proprio in questa giornata la città festeggiava la festa dei fiori e la grande via principale era affollatissima di gente e numerosi concerti sparsi nella grande piazza Europa intrattenevano turisti e abitanti . La giornata favorita anche dal bel tempo dava alla città una particolare bellezza scenica.

Ci soffermiamo un po’ per guardarci intorno per poi proseguire la nostra visita alla città secondo quello che avevamo letto nella guida .

Percorriamo una strada leggermente in salita per giungere nella grande piazza davanti all’imponente cattedrale di Santa Sofia La Cattedrale di Santa Sofia è un monumento risalente al Rus’di Kiev, odierna Kiev. È uno dei luoghi più famosi della città, ed è stato il primo sito ucraino ad essere inserito tra i patrimoni dell’ Unesco . Il complesso della Cattedrale e’ il componente principale del Santuario nazionale di Sofia di Kiev istituzione statale responsabile della sua preservazione e di quella di altri luoghi storici della città. Oggi il complesso è un museo della cristianità ucraina, e la maggior parte dei visitatori sono turisti.

Oltre a visitare il complesso sopra citato saliamo sull’alto dell’ annesso campanile per avere una visione della città e per fotografare tra l’altro lo stadio del calcio e in lontananza il grande fiume che bagna Kiev , il Dniepro.

Dall’altra parte della piazza sorge un’altra imponente chiesa : il Monastero di San Michele.

Il monastero, originariamente costruito nel medio-evo, fu distrutto dai sovietici nel 1934. Un mese ci volle per distruggere questo splendido edificio, ma prima che questo scempio fosse portato a termine, specialisti dell’Accademia delle Belle Arti di Leningrado lavorarono contro il tempo per salvare quanto più possibile degli splendidi mosaici che adornavano il monastero .Solo con l’indipendenza dell’Ucraina del 1991, lo scempio fu dichiarato per quello che era, e si cominciò a progettare la ricostruzione dell’edificio, che fu restituito agli ucraini e a tutto il mondo, nel 1999, anche se ci volle ancora un anno per ricostruire gli interni.

Bellissimo il suo interno con le grandi icone ortodosse , dove riesco a scattare numerose fotografie.

Proprio in questi luoghi la presenza di Lena risulta per noi fondamentale per le sue spiegazioni, per le traduzioni del luoghi di culto e per affrontare tutte quelle difficoltà burocratiche come per esempio l’acquisto dei biglietti per i musei dove era necessario un ulteriore biglietto per poter fotografare o come ,quando una signora al’interno di una chiesa mi parlava con voce grossa senza che io ,naturalmente capissi ciò che mi stava dicendo , solo perché voleva che solo uno di noi fotografasse . A quel punto Lena spiegandole che avevamo il biglietto e’ riuscita a tranquillizzarla e io ho potuto fotografare liberamente .

Nelle vicinanze del Monastero una piccola funicolare sale e scende in continuazione dalla collina portando circa una ventina di persone per volta. La usiamo anche noi per scendere nelle vicinanze del fiume Dniepro anche per il fatto che un ennesimo acquazzone si era abbattuto nella zona quindi ne approfittiamo per entrare in una pizzeria perché ormai dopo tanto cammino ci era venuto un po’ di fame. Pizzeria Italiana dove infatti alla televisione il gestore si guardava su Sky le partite di calcio dell’ultima domenica di campionato.

Risaliamo la collina quindi ,a temporale quasi passato su una strada di ciotolato lungo la quale si svolge un mercatino dove si poteva trovare ogni genere di souvenir del luogo oltre che vestiario , vasi di terracotta, collanine , ecc ecc tutto sistemato in maniera abbastanza precaria ,e poco sicura. Ogni tanto qualche altro scroscio d’acqua improvviso faceva si che al centro di quella strada convergesse un vero e proprio ruscello d’acqua …Che scendeva veloce. Anch’io faccio qualche piccolo acquisto del tipo tazzine da te con la sua relativa teiera per esempio, Lena osserva alcune mascherine stile “carnevale di Venezia”, l’Animal ci segue fotografando qualche personaggio strano del luogo…Poi di seguito percorriamo una stradina dove al lati erano esposti centinaia di quadri molto belli con nature morte o paesaggi con varie tecniche pittoriche . Mi sarebbe piaciuto acquistarne uno ,almeno , ma non avrei saputo come metterlo in valigia una volta arrivato tornato in albergo…! Guardando l’ora decidiamo di ritornare verso il centro città non prima di aver visitato un’altra importante costruzione .Si tratta di un piccolo parco dove , si trovano i resti di quella che una volta era una delle porte di ingresso principali alla città. Costruita dal principe Yaroslav nel 1017. E’ una struttura unica perché oltre che essere porta di ingresso e torre difensiva era al tempo stesso anche chiesa. Al suo interno si trova un museo ricco di materiale relativo alla storia della città vecchia.

Torniamo a questo punto ancora al centro di piazza Europa dove una famosa cantante Ucraina sta tenendo un concerto. La piazza è gremita di gente e le luci della città fanno da cornice scenica a tutta la manifestazione. Purtroppo però data l’ora tarda , Lena avrebbe voluto fermarsi ancora al centro di tutta quella bella atmosfera, ripieghiamo verso la metro che ci avrebbe riaccompagnato alla partenza della masurka per Zytomir dove arriviamo dopo la mezzanotte ,stanchi ma contenti della giornata .

Ci rimane ancora tutto il lunedì per visitare un altro importante sito di Kiev.

Nam ancora con la febbre non se la sente di muoversi da casa di Marina. Poco male comunque perché ormai la visita al monastero di Pechersk Lavra era già programmato , con o senza il Nam. Partiamo quindi nuovamente da Zytomir verso tarda mattinata con la masurka , Lena ,l’Animal ed io alla volta di questo sito che si trova nella zona est di Kiev, di cui consiglio assolutamente di visitare Lavra è una parola che, per gli ortodossi, significa importante monastero.

Pechera significa catacombe.

Il monastero fu fondato nel 1051 dai monaci Antonio e Feodosio e rappresenta per gli ortodossi un po’ quello che il Vaticano rappresenta per i cattolici, ed, infatti, è continua meta di pellegrinaggi da parte di cristiano-ortodossi che provengono da tutta Europa. All’interno del monastero, tutto racchiuso da mura, in cui attualmente vivono i monaci vi sono non solo chiese, torri e catacombe ma anche diversi musei fra cui il bellissimo museo di miniature. Fra le diverse chiese presenti spicca «la chiesa della Santa Trinità» che è rimasta quasi intatta dal 1108, anno della sua costruzione. Il campanile del monastero è alto 96 metri ed è il più alto d’Ucraina. Le catacombe contengono i corpi dei monaci che in passato venivano sepolti qui ed il particolare microclima dell’ambiente ne ha favorito una mummificazione quasi perfetta.

Particolarmente suggestiva a mio avviso e’ stata proprio la visita delle grotte con le candele per farsi luce : Qui’ le donne hanno l’obbligo di coprirsi il capo con un foulard e anche le gambe devono essere nascoste da un pareo. Un’atmosfera irreale di grande spiritualità regna visitando questi luoghi di culto degli ortodossi . Anche in questi casi questa loro fede si materializza con il bacio delle icone e il continuo segno della croce che il cristiano ortodosso compie nella sua preghiera e in ogni momento della giornata per ricordare Dio. Il gesto è una confessione e, nello stesso tempo, una petizione. Questo segno non deve essere un gesto sporadico o superstizioso. Il suo vero senso si coglie quando nasce da una fede profonda e da un cuore contrito. Come gesto coinvolge anche il corpo che prega con l’anima: la redenzione cristiana coinvolge tutto! Restiamo per tutto l’arco del pomeriggio tra le mura del Monastero perché tante sono le cose da vedere e dato la stupenda giornata ne approfittiamo quasi fino all’ora di chiusura , Segnalo una piccola stanza dove si può visitare alcuni oggetti che hanno il primato di essere i piu’ piccoli al modo mai realizzati . Un libro , alcuni oggetti d’oro , alcuni insetti ecc ..Che per vederli bene come sono stati costruiti non resta che farlo attraverso la lente di un microscopio tanto piccoli sono.

E dato che fino a quell’ora della giornata non ci eravamo mai fermati per mangiar qualcosa , usciamo dal monastero per sederci e riposarci un una bella birreria anche per mangiare qualcosa .

Decidiamo però di fare uno spuntino veloce e di ritornare a Zhytomir con la masurka che avevamo preso alla mattina sperando di trovare ancora qualche ristorante aperto dato che non saremmo arrivati prima delle ore 23 Infatti riusciamo a mangiare qualcosa nello stesso pub ch avevamo mangiato il sabato sera. Brindo con Lena e l’ Animal alla vacanza ch volge al termine oltre cha alla stupenda giornata passata insieme nel Monastero .

Salutiamo Lena , nostra fedele accompagnatrice tra le meraviglie di Kiev, che con il taxi se ne torna a casa mentre noi due ci affrettiamo a salire in albergo per cercare di far le valigie e farci stare tutto compreso i souvenir e la vodka che avevamo comprato.

Alla mattina il Nam non ancora perfettamente in forma ci passa a prendere con il taxi per l’aeroporto per tornate in Italia .Salutiamo anche Mmarina che ci accompagna fino alla stazione delle masurke per poi rientrare al lavoro. La strada e’ lunga ancora però per noi.

La masurka ci porta fino alla stazione dei treni a Kiev, poi un’altra fino all’aeroporto Borisopil dove verso le 15 parte il nostro volo di ritorno per l’Italia Finisce così una meravigliosa vacanza dove ho avuto la possibilità di apprezzare una cultura diversa dalla mia, dove ho avuto il piacer di conoscere delle belle persone e non per ultimo ho imparato anche qualche lezione di vita.

Voglio ringraziare le persone che hanno fatti in modo che questa vacanza abbia potuto essere così speciale , ovvero Lena e Marina ma anche i miei amici Nam e Animal che in qualche modo mi hanno sopportato.

Saluto tutti voi turisti un po’ per caso un po’ per gioco Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi a questo indirizzo info@gianpietro.It Gianpietro



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