La Turchia è fantastica
La mattina seguente abbiamo preso l’autobus diretto per Safranbolu (5 h circa 390 Km) abbiamo alloggiato in un bed & breakfast consigliato dalla lonely (di cui non purtroppo non mi sono segnata il nome) un boutique hotel davvero carino con colazione strepitosa. Abbiamo girato il paese nelle due ore di luce rimanenti, ma sono più che sufficienti per visitarlo tutto e infatti il mattino seguente siamo subito ripartiti per la Cappadocia destinazione Urgup ( 530 Km totali).
Siamo stati in Cappadocia 4 giorni, ma credo che meriti qualche giorno in più, da sola vale il viaggio in Turchia. La nostra base è stata Urgup ed è stata davvero una fortuna, ci siamo portati alcuni racconti di viaggio di Turisti per caso con noi e senza saperlo abbiamo noleggiato lo scooter proprio da Orhan, descritto proprio da uno di questi racconti. Confermo le lodi per questa persona davvero eccezionale, del resto una delle cose che fa di questo paese una meraviglia sono proprio le persone che si possono incontrare lungo il viaggio, con un pò di fortuna entri nelle loro vite per qualche giorno e poi non te le scordi più.
Il primo giorno in Cappadocia è stato dedicato al museo all’aperto di Goreme (10 lire l’ingresso) il complesso di chiese è molto bello e tre ore sono più che sufficienti per visitarlo tutto. Con lo scooter a disposizione abbiamo girovagato nella valle di Goreme fino a sera poi cena da Somine ( 50 lire in due), il livello della cucina è molto alto e il servizio è impeccabile.
Il giorno successivo abbiamo partecipato ad un tour organizzato per la valle di Ilahra (130 Km), si parte alle 9.30 e si torna verso le 5. Il tour comprendeva visita alla città sotterranea di Derinkuyu (da vedere) , camminata di 1 h nel canyon della valle di Ilhara, Agzikarahan Caravanserai (davvero imponente) e infine la rupe di Uchisar (un fuori programma).
Il terzo giorno sveglia alle 5 per vedere la Cappadocia dall’alto, consiglio vivamente l’esperienza della mongolfiera, le foto più belle le ho scattate da li, noi abbiamo usato la Goreme Balloons, ma penso che le agenzie siano davvero tutte equivalenti. Ritorno come previsto alle verso le 9 del mattino per cui c’era ancora tutta la giornata a disposizione per vedere i camini delle fate, Avanos, la Rose Valley, i luoghi sono davvero tanti e la maggior parte non richiede un biglietto di ingresso.
Ultimo giorno in Cappadocia dedicato alla Red Valley, davvero da non perdere poi a Ortahisar siamo saliti sulla rupe e la vista è ottima. Il clima è stato perfetto: caldo di giorno, ma non soffocante e fresco la sera. Alle 9 di sera abbiamo preso l’autobus notturno diretto ad Antalya (10 h – 485 km). Siamo arrivati alle 6 del mattino, troviamo una pensioncina semplice e concordiamo un taxi (80 lire per un centinaio di km) per il giorno stesso per visitare le rovine di Perge e Aspendos ( carine ma si possono anche evitare). Da vedere invece il sito di Termessos definito una delle attrazioni più belle della Turchia, in effetti è proprio così.
il 24 settembre siamo partiti con un minibus per Patara ( 4h – 227 Km ) abbiamo alloggiato da Ozmen (30 lire la camera) ci siamo diretti alla spiaggia, passando per il sito archeologico, convinti di trovare una delle spiaggie più belle della costa, ma il mare è mosso per cui è quasi impossibile fare il bagno e c’è vento, ma la spiaggia è davvero lunghissima. Il giorno successivo dopo aver noleggiato lo scooter (il mezzo ideale per visitare le varie località) ci siamo diretti alle rovine di Xanthos e al canyon di Saklikent ( quest’ultimo è generalmente preso d’assalto da gruppi organizzati, per cui dovrete sgomitare per farvi spazio).
il 26 settembre abbiamo lasciato Patara e con un minibus abbiamo raggiunto Fethiye (1.30 h – 80 KM). Abbiamo usato Fethiye come base per raggiungere i luoghi molto più interessanti nelle vicinanze: la laguna blu di Oludeniz e la città fantasma di Kayakoyu abbandonata dal 1923. A Fertiye il martedì c’è un bel mercato dove fare shopping.
il 28 settembre siamo partiti con l’autobus per Pammukale (5 h – 299 Km), siamo arrivati verso la 4 del pomeriggio per cui senza perdere ulteriore tempo ci siamo subito diretti per le vasche di travertino e il sito archeologico di Hierapolis, per concludere la giornata nella fonte termale del Pammukale Thermal. Nella vasca sgorga l’acqua termale a 35° ed è letteralmente invasa dai gruppi organizzati, meglio andarci verso sera (ingresso 18 lire).
Il giorno successivo tour organizzato dalla nostra pensione per il sito di Afrodisia, uno dei più belli in assoluto. il 30 settembre abbiamo preso il treno per Selcuk (Efeso), il treno è da evitare assolutamente, ma in bassa stagione le scelte si fanno più limitate. Giunti a Selcuk abbiamo alloggiato presso Homeros Pension, la nostra sistemazione migliore in Turchia. Il proprietario Dervis ha costruito con le sue mani gran parte degli oggetti e dei mobili della pensione, inoltre la colazione, dopo due settimane di cetrioli e pomodori, ci è sembrata davvero un piccolo miracolo, frutta fresca a volontà tutte le mattine e buon umore a profusione.
Dervis con il suo pulmino conduce, gratuitamente, i propri clienti al sito di Efeso.
Le case a terrazza sono la cosa migliore del sito di Efeso.
Gli ultimi giorni della vacanza li abbiamo passati a Istanbul. Il primo giorno siamo stati ad Aia Sofia poi alla Basilica Cisterna, il giorno seguente abbiamo seguito un’escursione sul Corno d’Oro e sul Bosforo. Il giorno successivo è stato dedicato al Topkapi che ci ha richiesto 5 ore poi un breve passaggio al Gran Bazar, ma verso sera è praticamente deserto. Per lo shopping consiglio, più che il Gran Bazar dove generalmente alzano i prezzi, l’Arasta Bazar dove si trovano molte cose di qualità e la zona asiatica di Istanbul oltre il ponte di Galata.
Giunti alla fine della nostra vacanza non rimane che un pensiero: la Turchia uno dei paesi più belli, a due ore dall’Italia ma in un altro mondo, dove le persone sono disponibili e amichevoli, la cucina è buonissima (sanno cucinare molto bene le verdure oltre alla carne ovviamente, abbiamo provato tutti i tipi di kebab), spesso abbiamo cenato con dell’ottimo vino (che non ha nulla da invidiare a quello italiano), il tempo è stato praticamente perfetto ( tre giorni di pioggia su venti) e il paesaggio è incantevole.