La tranquillità di un weekend di inizio ottobre a Ischia
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Giorno 1
Arriviamo dunque alle 16 al porto di Casamicciola, dove alloggeremo e precisamente all’Hotel il Nespolo. Si trova in Piazza Bagni all’incirca a 800 metri sopra al porto, dal quale, per raggiungerlo, bisogna affrontare una salita abbastanza ripida. Decidiamo di fare l’abbonamento dell’autobus presso il tabacchino di fronte al porto (valido per 3 giorni lo paghiamo 9 euro a testa) che alla fine ci è risultato conveniente vista la quantità di corse effettuate durante il soggiorno. Prendiamo l’autobus fuori al porto (fermata Piazza Marina) e ci lascia proprio a fianco al albergo ed impiega 5 minuti scarsi. Le camere dell’hotel sono essenziali a livello di arredamento e non sono grandissime, ma sono state ristrutturate recentemente e sia le lenzuola, che gli asciugamani sono puliti per il prezzo pagato grazie ad un’offerta non è niente male.
Sistemate le valige decidiamo di andare a fare un giro ad Ischia prendendo l’autobus sempre a Piazza Marina, dopo circa 20 minuti di attesa prendiamo l’autobus che è stracolmo di persone e dopo una ventina di minuti arriviamo a Ischia porto dove prendiamo un’ulteriore pullman che ci lascia ad Ischia Ponte tempo impiegato 10 minuti. Facciamo un giro a piedi fino al Castello Aragonese, che ci impressiona notevolmente per la sua imponenza e per il suo fascino, promettendoci di andarlo a visitare anche internamente, diamo uno sguardo all’orologio e decidiamo di incamminarci verso il ritorno dato che l’ingresso per la cena in albergo è consentito soltanto fino alle 20.15.
Effettuiamo una sosta di un 20 minuti per un aperitivo al bar e trafila autobus per il ritorno (ne abbiamo presi 3 per arrivare fino a fuori l’albergo!). La cena non è male, i piatti non sono abbondanti ma ci vengono servite 3 portate oltre al dolce. Durante la cena inizia a piovere abbondantemente e decidiamo così di rintanarci nelle nostre camere dopo una chiacchierata.
Giorno 2
Durante la notte è piovuto parecchio (fortunatamente nelle camere non abbiamo sentito nulla), ci svegliamo e la giornata è soleggiata mentre la temperatura è piacevole, dopo la colazione in albergo scendiamo a piedi per prendere l’autobus e ci dirigiamo verso Forio perché abbiamo deciso di andare a visitare i giardini La Mortella. Dopo 35 minuti tra attesa e viaggio, facciamo i biglietti (12 euro a testa) ed entriamo, ci sono migliaia di colori e tonalità, con diverse qualità di fiori e centinaia di piante tra le più strane e che sono originarie da tutte le parti del mondo. La visita consta di diverse discese e salite e molte scale e personalmente arrivati a metà percorso eravamo un poco stanchi ed annoiati. Dopo un’ora e mezza di visita decidiamo di uscire e di proseguire la nostra avventura in quel di Forio. Torniamo alla fermata dell’autobus alla quale siamo scesi, dopo 15 minuti ne passano due uno dietro l’altro ma sono talmente pieni di persone che non riusciamo nemmeno ad appoggiare il piedi sul gradino per salire, decidiamo di lasciarli andare per prendere il successivo che ahimè passa dopo mezz’ora.
Arrivati nel comune di Forio facciamo una passeggiata a piedi per il Corso (che è una strada praticamente parallela al porticciolo), dove ci sono un sacco di negozietti che vendono prodotti tipici, souvenir ed abbigliamento anche di marca. Arriviamo a piedi fino al mercato del pesce che si trova in una piazza e diamo uno sguardo all’orario. Vedendo che erano le 13 chiediamo consigli ad un commerciante di souvenirs in un negozio su dove andare a mangiare, lui ci consiglia il ristorante “La bella Napoli” che si trova proprio di fronte al porticciolo, accettiamo di buon grado il consiglio e torniamo indietro verso il porto. Il locale è piccolino ha un 7-8 tavoli all’interno ed una quindicina all’esterno, dato che si è alzato del vento preferiamo sederci dentro. Prendiamo un antipasto misto di pesce (consigliato dal cameriere) che è per 2 persone e noi ci mangiamo in 3, c’è davvero di tutto (salmone marinato, salmone fresco, alici marinate, insalata di polpo, frittura di paranza, pesce spada e gamberetti in salsa rosa) e si sente che sono prodotti freschissimi, per primo arrivano linguine allo scoglio e chicche di patate con cozze e pecorino, le porzioni sono abbondantissime ed i piatti sono sommersi di pesce (per vedere la pasta sotto che comunque è abbondante bisogna lavorarci un po’), buonissimi entrambi i piatti, decidiamo di fermarci perché siamo strapieni, ordiniamo solo una porzione di melone ed una porzione di ricotta e pera per assaggiare. Da bere mezzo litro di vino bianco frizzantino che scendeva una meraviglia e due bottiglie di acqua. Chiediamo il conto ed abbiamo un’altra piacevolissima sorpresa: paghiamo 20,00 € a persona! Considerando la qualità del cibo e l’abbondanza dei piatti, abbiamo pagato davvero il giusto! Ristorante consigliatissimo!
Dopo aver digerito l’abbondante pranzo decidiamo di riprendere il trambusto degli autobus e ci dirigiamo a Ischia, dove siamo curiosi di passeggiare nella rinomata Via Roma, dove troviamo boutique, negozi di alto livello, bar, ristoranti ed hotel dai 3 stelle a salire. E una strada abbastanza lunga e movimentata dove incontriamo diversi turisti anche stranieri (soprattutto tedeschi). Intorno alle 18.30 essendo un po’ stanchi per le camminate fatte durante la giornata, decidiamo di prendere la via del Hotel per la cena. Arrivati in albergo inizia il diluvio che ci obbliga nuovamente a passare la serata in camera.
Giorno 3
Ci svegliamo in una giornata molto ventosa e dal tempo incerto, facciamo colazione, liberiamo la camera e chiediamo la cortesia in reception di poter lasciare le valige fino al pomeriggio, richiesta accettata con cortesia e scendiamo a piedi fino al porto di Casamicciola, vediamo che il mare è abbastanza mosso e trovandoci vicino alla biglietteria chiediamo se c’è il rischio di annullamento dei traghetti la risposta è negativa, quindi decidiamo di fare già i biglietti per il pomeriggio. Autobus fino ad Ischia Ponte dove torniamo al Castello Aragonese dove questa volta entriamo per visitarlo, saliamo con l’ascensore fino all’ingresso e vediamo varie stanze e Chiese dell’epoca. In realtà l’esterno del castello è risalente all’epoca della costruzione mentre tutto ciò che è all’interno è stato ristrutturato più o meno recentemente essendo stato distrutto in passato. Anche qui facciamo diversi sali e scendi e diverse scale, il panorama che si vede affacciandoci dalle varie terrazze che espongo sui tre lati del mare è impagabile, l’interno del Castello non rispetta le aspettative che ci eravamo riposti vedendolo esternamente. Il cielo si annuvola e decidiamo di iniziare a tornare verso Casamicciola dove decidiamo di mangiare al ristorante “Zelluso” che si trova in Via Parodi che ci è stato consigliato da più persone. La qualità del pesce anche qui è ottima ma mangiando praticamente la metà rispetto alla “Bella Napoli” paghiamo lo stesso prezzo, non mi sento di consigliarlo. Prese le valige in albergo decidiamo di aspettare la partenza del traghetto presso il Bar Calice che si trova in Piazza, dove prendiamo una cioccolata calda visto tempo, freddo e vento e ci intratteniamo con il simpaticissimo cameriere che ci da anche delle preziosissime dritte relative al posto dove sederci sul traghetto per non soffrire il mal di mare viste le onde. Nel complesso è stato un week-end tranquillo e rilassante durante il quale ci è mancata solamente una capatina alle terme. Vabbè, c’è sempre tempo!