La Thailandia di Daniele Somenzi

Il volo dell SAS da Cophenagen boeing 767, atterra a Bangkok alla mattina presto, prima di atterrare siamo andati io e Michela in cabina di pilotaggio dove oltre agli strumenti del Cok pit abbiamo visto le nuvole che ci venivano addosso, e quelle alla mattina quando sorge il sole, con quei colori all'orizzonte, sono le piu belle. Dopo aver...
Scritto da: storyvil
la thailandia di daniele somenzi
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Il volo dell SAS da Cophenagen boeing 767, atterra a Bangkok alla mattina presto, prima di atterrare siamo andati io e Michela in cabina di pilotaggio dove oltre agli strumenti del Cok pit abbiamo visto le nuvole che ci venivano addosso, e quelle alla mattina quando sorge il sole, con quei colori all’orizzonte, sono le piu belle.

Dopo aver sdoganato, andiamo in centro Città col treno che si trova proprio di fronte all’aeroporto (vecchio).

In Centro usciamo dalla stazione centrale e a piedi con gli zaini in spalla e un caldo umido da schiattare, raggiungiamo l’ostello che è segnato sulla nostra mappa.

Trascorriamo 2 giorni nella capitale, quella notte non dormiamo malgrado la stanchezza e il fuso orario sballato per il rumore bestiale del traffico anche nel cuore della notte. Scappiamo letteralmente dall’inferno di Bangkok, con il fiume chao praia sporco e inquinato, addirittura un canale era nero come la pece dagli scarichi che tutte le case riversano. Con odori immaginabili, Ho messo questa città nel mio libro nero assieme al Cairo e San paolo.

Quella sera prendiamo il treno a cuccette per un viaggio notturno per Chiang mai, Sul treno aria condizionata a manetta, fuori 35 gradi umidi dentro, siberia.

I vagoni, di vecchio stampo ma molto efficienti, scopriamo che erano carrozze giapponesi, ad ogni vagone, una guardia, non capiamo perche, poi alla richiesta di spiegazioni, capiamo che, alla notte, ci sono stati dei furti.

Certe stazioncine al nord, sono molto carine, piccole e piene di vegetazione che innonda la palazzina , altro che Bangkok, solo a pensarci mi si rivolta lo stomaco.

All’arrivo,la mattina seguente, con un taxi fino all’ostello, molto carino questa volta e alla periferia della città, dunque niente traffico. Ci organizziamo ed affittiamo un motorino 110 cc a 2 tempi, lasciando come cauzione il passaporto. Visto il costo del noleggio accettabile, lo teniamo per un qualche giorno e andiamo a spasso ovunque, nei dintorni, ad una ventina di km andiamo anche a vedere la orchid farm , dove ci sono piantagioni di orchidee, e poi anche un’esibizione di serpenti e per finire facciamo anche un giro sugli elefanti nella jungla.

Partiamo in motorino per Chiang rai, al nord, confine con la Birmania,lungo la strada, (qui si guida a sinistra), ci fermiamo in ristorantini per mangiare, riso o altre cose molto buone, ma attenti al piccante. Ricorderò per tutta la vita, quella pasta piccante, mi piangeva la lingua dall’infiammamento, ho ordinato subito una fetta d’anguria gelata per spegnermi.

Arriviamo al confine, di là dal fiume ci sconsigliano di andare,(in birmania ci sono tumulti) un grande albergo sulla costa nord del fiume fa bella vista di se in questo posto magico e circondato dalla vegetazione.

Da qua i turisti vengono imbarcati su delle zattere fatte di canne di bambu, con tanto di separè per i bisogni,che naturalmente vanno nel fiume, per escursioni di qualche ora.Sarebbe stato bello farlo anche noi, ma il motorino poi chi lo veniva a prendere? Dormiamo una notte, cospargendoci bene di antizanzare,,addirittura il letto della guest house, è dotato di rete per le zanzare.

Il giorno dopo torniamo alla base, Prima di restituire il motorino però andiamo a vedere quel grande budda che si vede sul costone della collina.

Decidiamo di tornare a bangkok in bus anzi che in treno, per cambiare, un viaggio che dura di meno, ma che col senno di poi avrei evitato. Ci siamo fatti 8 ore di viaggio con qualche stop per il gabinetto, l’autista ha 70 anni,e non si è mai fatto cambiare di turno, alla sera quando stavamo entrando nel traffico della capitale era distrutto, mettendo a rischio la sua e le nostre vite, comunque era un pazzo, si metteva a sorpassare anche se non poteva. Qui vale la legge del piu grosso.

Purtroppo dobbiamo dormire ancora una notte a Bangkok perchè il bus che ci porta a phuket parte il giorno dopo, e per di piu alla sera, allora rimaniamo dentro all’ostello al terzo piano tutto il giorno.

Il viggio è notturno,ma che avventura,viaggiamo tutta la notte, e cerchiamo di dormire alla meno peggio come se fossimo sull’aereo. I vetri super appannati, per fortuna l’aria condizionata funziona, Arriviamo alla stazione centrale dei bus, dell’isola e qui veniamo accalappiati da un tizio che ci porta con una barchetta in un posto carino con boongalow, dove però rimaniamo solo una notte perche troppo isolato. Allora ci spostiamo a patong beach in una guest house dove rimaniamo un paio di notti e noleggiamo un’altro motorino,che ci permette di visitare l’isola intera.

Sulla spiaggia affittiamo mezzoretta un jetski e ci divertiamo un po, ci spostiamo per un’altra notte piu a nord in un piccolo parco nazionale ai bordi dell’aeroporto, qui la doccia non c’è, ci si lava con un catino d’acqua e il mestolo, sulla spiaggia passeggia un piccolo elefante, che il suo padrone usa per far qualche soldo coi turisti, in oltre massaggiatrici, si offrono sulla spiaggia per mezzora di massaggi.

è giunto il momento di spostarci ancora, e con un minibus da 9 posti ci trasferiamo a Krabi, dove per l’ennesima volta affittiamo il motorino e a spasso per le spiaggie, qui facciamo anche un’escursione su una piccola isola col pasto incluso per la bella spiaggia, e il giorno dopo, un’immersione subaquea con l’istruttore mentre Michela aspettava sulla piroga col motore dalla lunga asta dell’elica.

Da Krabi ultimo trasferimento, questa volta piu veloce fino ad Hat yai, dove comperiamo un biglietto aereo dentro un ristorantino di un’italiano che oltre a dar da mangiare e a vendere i biglietti aerei, noleggia dei libri.

Salutiamo la Thailandia con i suoi belli e i suoi brutti, col volo della malaysian airlines boeing 737 per Penang in malesia ciao ciao



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche