La strada dell’argento
Le città coloniali che abbiamo visitato segnano le tappe della strada attraverso cui gli spagnoli portavano verso il mare l’argento l’oro e le pietre dure estratte dalle miniere del nord.
Sono anche le città da cui è partita l’indipendenza messicana, che qui è molto sentita e raccontata ancora oggi con toni epici.
Queretaro è la piazza con rane e rane tutte diverse e colorate, palazzi antichi e antico acquedotto ad archi.
Guanjuato ti prende la mano con la rete sotterranea dei tunnel scavati dai minatori, l’aria pungente e i colori forti dell’alta montagna, la casa natale di Diego Rivera e il teatro dell’Opera.
San Miguel…Ci ha incantato,San Miguel è palazzi antichi, strade acciottolate, negozi affascinanti che in cinque giorni non abbiamo avuto il tempo di vedere tutti il profumo delle briosce -o meglio del pandulce- appena sfornate alla panetteria la Purisima è una fiesta cominciata la notte con lo scampanio a distesa di mezz’ora e poi bande musicali fino alla mattina è il raduno alla biblioteca la domenica mattina tra caffè e mariachi degli americani in pensione stabilitisi qui per fare il giro delle vecchie bellissime case restaurate Suggerimenti da non perdere: Casa Luna per dormire, L’Invito per mangiare, il santuario di Atotonilco per la suggestione e il silenzio, i bagni termali per ricordarsi che siamo fra i vulcani. E poi con calma a godersi il verde delle montagne e il cielo sempre mutevole quanto a Mexico DF…Voglio ricordare San Angel, Coyoacan, il museo Frida Kahlo, le piramidi del Sole e della Luna, e la gentilezza dei tassisti sui maggiolini scassati , forse per compensare le notizie allarmanti dei pericoli che si possono correre in questa città troppo grande, inquinata e fumosa. Quanto alla riviera Maya..Spiagge bianche e mare turchese sono sempre là, nonostante i palazzoni turistici, e una delle scelte migliori volendo rilassarsi è sempre il Club Med sulla punta Nizuc.
Ciao a tutti R