La Sicilia? Si scopre on the road. Tappa dopo tappa, ecco cosa vedere in 15 giorni

Tour in Trinacria
Scritto da: GioSte
la sicilia? si scopre on the road. tappa dopo tappa, ecco cosa vedere in 15 giorni

Finalmente si parte per le tanto attese vacanze estive e quest’anno ci aspetta un emozionante viaggio itinerante che, dalla Lombardia, ci porterà alla scoperta della Sicilia. Mamma Giovanna, papà Stefano, Giulia e Matteo. Pronti, partenza, via!

Diario di viaggio

1° giorno – Milazzo

La nostra prima tappa siciliana è Milazzo, dove soggiorneremo per due giorni e appena arriviamo in città non possiamo esimerci dal fermarci a gustare la tradizionale brioches col tuppo da inzuppare in una fresca e ottima granita. Una vera goduria. La nostra vacanza ha ufficialmente inizio. L’appartamento dove alloggiamo affaccia sulla spiaggia del Tono e il pomeriggio scorre tranquillo sulla bella spiaggia di ciottoli affacciata sul mare limpido e trasparente; con le Isole Eolie che si stagliano all’orizzonte. Lasciata la spiaggia ci fermiamo in rosticceria dove acquistiamo per cena deliziosi arancini e panzerotti e in pasticceria per dei cannoli eccezionali per sapore, freschezza e dimensione.

2° giorno – Messina

La mattina, dopo aver fatto colazione con l’immancabile granita con brioche col tuppo, decidiamo di andare alla nota Piscina di Venere a pochi km da Milazzo. Lasciamo la macchina in una piazzetta dalla quale poi parte un sentiero naturalistico ben segnalato. Seguendo le indicazioni, attraverso il sentiero e la successiva scalinata rocciosa, immersa nel verde, si arriva al “laghetto” marino dove, con non poche difficoltà, facciamo il bagno. Il ritorno è tutto in salita e facciamo più soste. Durante una di queste ci fermiamo a chiacchierare con un affabile signore che ci racconta dell’impegno che lui e altri volontari mettono nel tenere il sentiero in ordine e ci decanta anche una sua poesia in siciliano (ma tradotta per noi in italiano).

Oggi a mezzogiorno abbiamo un appuntamento importante a Messina. Ogni giorno alle 12.00 in punto le statue del Campanile della Cattedrale, a turno, si muovono in modo spettacolare al suono dell’Ave Maria di Schubert. Il giro dura 12 minuti con tanto di ruggito del leone e canto del gallo. Una particolarità da non perdere e davvero suggestiva. Terminato lo “spettacolo” facciamo un breve tour della città visitando Piazza Duomo con la Cattedrale, il Campanile con l’Orologio Astronomico e la Fontana di Orione ma anche la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, la Galleria Vittorio Emanuele III, copia in versione ridotta della celebre Galleria Vittorio Emanuele II di Milano e infine l’ampia Piazza Municipio sulla quale affaccia il neoclassico Palazzo Comunale, con le sue panchine e le aiuole fiorite. Più avanti invece c’è la grande Fontana del Nettuno.

A Messina, volendo, da vedere ci sono anche il Sacrario di Cristo Re e il Santuario di Montalto, entrambi situati in posizione panoramica. L’ultima tappa è gastronomica ed è a base di squisiti arancini, sfoglie e pidoni messinesi.

3° giorno – Palermo

palermo

Lasciamo Milazzo all’alba perché oggi ci aspetta una lunga ed emozionante giornata a Palermo. Palermo ha una bellezza particolare. I tanti bellissimi monumenti si mescolano ai palazzi decadenti in un mix senza eguali. A Palermo siamo già stati in un precedente viaggio ma oggi visteremo per la prima volta un luogo speciale: il Museo Falcone e Borsellino presso il Tribunale di Palermo.

Parcheggiamo nel comodo e moderno “Parcheggio Orlando” in Piazza Vittorio Emanuele Orlando, a due passi dal Tribunale. Il Museo Falcone e Borsellino è nel bunkerino all’interno del Tribunale dove i due eroici giudici hanno lavorato e unito le loro forze per combattere la Mafia. Entrare nei loro uffici, guardare foto, documenti e suppellettili è come fare un emozionante viaggio nel tempo. Durante la visita guidata emerge la professionalità, ma anche l’amicizia e l’umanità dei due magistrati. È impossibile descrivere a parole le emozioni che si provano ed è importantissimo continuare a proteggere la memoria di questi due uomini dall’altissima professionalità e moralità. Per accedere al bunkerino è necessaria una preventiva prenotazione gratuita via mail ed è un’esperienza indimenticabile.

Lasciato il Tribunale ci incamminiamo verso il vicino e scenografico Teatro Massimo e, dopo aver imboccato la centrale e animata Via Maqueda, ci immergiamo nel centro storico cittadino con i suoi caratteristici mercati, i Quattro Canti, la Fontana Pretoria, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di San Cataldo e la maestosa Cattedrale. Ma anche il moderno e ben tenuto porticciolo turistico con la grande murales dei giudici Falcone e Borsellino. Non riusciamo a visitare, per mancanza di tempo, Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina. Da leccarsi i baffi le tappe gastronomiche in friggitoria per le ottime panelle e crocché e in pasticceria per cassata e dolcetti alle mandorle.

Prima di lasciare Palermo andiamo prima in Via Notarbartolo dove viveva Giovanni Falcone e dove c’è l’albero di Falcone e poi in Via d’Amelio dove Paolo Borsellino fu ucciso con la sua scorta. Lasciamo Palermo con destinazione Trapani e percorrendo l’autostrada a Capaci, nel punto in cui avvenne la strage del 1992 in cui morirono Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, notiamo le due grandi stele in pietra ai lati della carreggiata in loro ricordo.

4° giorno – Trapani e Erice

erice

Mattinata balneare sulla spiaggia di San Giuliano, ampia spiaggia di Trapani dove trascorriamo qualche ora in tranquillità godendoci il sole e il mare. Trapani ha un bel centro storico con un animato e curato corso principale con tanti locali, ristoranti, pasticcerie e negozi di souvenir; ma fiancheggiato anche da eleganti palazzi settecenteschi e chiese barocche. Da non perdere anche qui una sosta golosa a base di granite artigianali accompagnate dalla canonica brioche col tuppo. Ottima specialità gastronomica di Trapani è il cous cous di pesce da gustare nelle trattorie tradizionali. Piacevole anche la bella passeggiata lungo i bastioni vista mare.

Nel tardo pomeriggio con la funicolare da Trapani andiamo ad Erice, suggestivo borgo arroccato sulla collina e perfettamente restaurato. Le sue stradine e piazzette lastricate a pietra sono tutte un saliscendi e passeggiando si incontra la magnifica Chiesa matrice e la poderosa torre campanaria. Molto bello il tramonto da Erice con la sottostante Trapani e le isole Egadi all’orizzonte. Imperdibile una sosta nelle pasticcerie ericine. Una su tutte la storica “Pasticceria Maria Grammatico” dove gustare delle superlative “genovesi”, tipiche paste ripiene di crema. E proprio mentre passeggiamo alla ricerca della pasticceria mi sento chiamare. Incredibile a dirsi proprio ad Erice ho ritrovato, per caso, la mia ex compagna di scuola Michela che non vedevo da una ventina d’anni, anche lei in vacanza con marito e figli. Una bellissima coincidenza, ma che non sarà la sola di questo viaggio!  

5° giorno – San Vito Lo Capo

san vito lo capo

Giornata balneare a San Vito Lo Capo che dista circa 50 minuti da Trapani.  San Vito Lo Capo è un bellissimo e vivace paese situato in un’ampia baia pianeggiante ai piedi del Monte Cofano formato da deliziose case basse bianche con colorate bouganville che spuntano dai balconi. Il fulcro del paese è la bella e particolare Chiesa di San Vito con la sua forma squadrata che sembra quasi una fortezza saracena. Molto frequentata Via Savoia, la via principale nonché ritrovo degli abitanti del posto e dei turisti con i suoi ristoranti, negozi e tanti locali. La specialità tipica di San Vito è il Caldofreddo, un “gelato” molto particolare servito in una coppa di terracotta. Da provare assolutamente!

Quello che rende però speciale San Vito è senza ombra di dubbio il suo mare. La lunga e splendida spiaggia è di sabbia bianca e fine e affaccia su un mare cristallino dal fondale basso che va dall’azzurro al turchese. Uno spettacolo per gli occhi ed infatti la giornata passata in spiaggia è stata stupenda. Non da ultimo, anche qui a San Vito, incredibilmente in spiaggia facciamo un altro incontro casuale. Stavolta tocca a Giuseppe e Benedetta, due miei ex colleghi di lavoro, anche loro in vacanza in Sicilia e che non vedevo da una quindicina d’anni. Quest’isola riserva davvero tante sorprese.

6° giorno – Gita alle Egadi

tonnara florio

Giornata alle Isole Egadi con imbarco dal porto di Trapani direzione Favignana. Il porto di Favignana si trova di fronte al paese in un’insenatura naturale. Favignana è un paese molto turistico e animato con le case bianche e basse, le piazzette, la ex antica Tonnara Florio e il Palazzo Florio in stile liberty. Una volta sbarcati a Favignana abbiamo cercato un noleggio per le bici e siamo partiti alla scoperta delle spiagge dell’isola. Favignana offre sia spiagge di scogli che di sabbia e affaccia su un mare spettacolare e limpidissimo.

Prima tappa Lido Burrone, una lunga spiaggia di sabbia bianca, fine e morbida che affaccia su un bellissimo mare azzurro, cristallino e dal fondale basso. Qui passiamo qualche ora di relax tra mare e spiaggia. Tappa successiva Cala Azzurra, una piccola spiaggia di sabbia bianca che deve il suo nome alla tonalità dell’acqua che sembra la tavolozza di un pittore. Ultima tappa Cala Rossa circondata da rocce abbastanza appuntite in contrasto con i fantastici colori del mare. Ci si arriva attraverso un sentiero scendendo dalla baia alta e rocciosa con scarpe ginniche. Noi non abbiamo visto spiaggia ma solo rocce e ci siamo fermati ad ammirarla dall’alto. La visione d’insieme dall’alto lascia senza fiato e offre scorci spettacolari. Il tour in bici è stato davvero panoramico ma impegnativo per noi “ciclisti della domenica”. Ne è valsa comunque la pena. Al ritorno a Trapani cena speciale a base di pesce con vista mare e indimenticabile tramonto.

7° giorno – Saline, Segesta e Marsala

Quando si dice Trapani non si può non pensare alle famose saline nel suo territorio. È per questo che siamo andati alla scoperta di una delle saline trapanesi, la Salina Culcasi, che ci ha lasciati piacevolmente colpiti. La Salina Culcasi dista pochi km dal centro cittadino ed è un luogo davvero magico. Oltre a passeggiare lungo il suo perimetro è possibile fare una visita guidata all’interno dell’antico e ben tenuto mulino a vento. L’interessante visita guidata è tenuta dalla giovane nipote del proprietario che è davvero coinvolgente e fa scoprire aspetti noti e meno noti sulla produzione del sale con spiegazioni chiare e dettagliate, affascinanti aneddoti e appassionanti racconti della sua famiglia. Un’esperienza che tocca il cuore. Il pomeriggio, invece, siamo andati nell’area archeologica di Segesta col suo maestoso Tempio Greco dorico situato sulla collina ed ottimamente conservato.

A 30 minuti di distanza da Segesta ci sono le Saline di Marsala. Il litorale di Marsala, caratterizzato dalla presenza dei mulini a vento nelle saline, è chiuso a nord da una grande area lagunare. Noi siamo stati alle “Saline Ettore Infersa” col suo famoso e grande Mulino ed è stato davvero magico al tramonto con le saline che si sono colorate di rosa.

8° giorno – Valle dei Templi

valle dei templi agrigento

Da Trapani gita giornaliera alla Valle dei Templi distante due ore di macchina. La Valle dei Templi, circondata dai mandorli, è tenuta benissimo ed è un’irripetibile testimonianza della civiltà greca in Sicilia. Oggi giorno, è visitata da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo e merita davvero una visita. È come fare un viaggio nella Storia e noi siamo rimasti senza parole. Lungo la Via Sacra si incontrano tra gli altri il meraviglioso Tempio di Giunone con le sue 25 colonne, l’ottimamente conservato Tempio della Concordia, capolavoro dello stile dorico, il Tempio di Ercole, probabilmente uno dei più antichi, con le sue otto colonne e il Tempio dei Dioscuri di Castore e Polluce con le sue quattro colonne. Tutto intorno al Tempio dei Dioscuri sono visibili altari di varie forme per riti e sacrifici. Particolari i pozzi sacrificali di forma circolare. Con gli occhi ancora pieni di meraviglia, prima di tornare a Trapani, ci fermiamo ad ammirare, dall’alto lungo la costa, la Scala dei Turchi. La Scala dei Turchi è un’enorme gradinata naturale scavata nella bianchissima scogliera che finisce a strapiombo del mare blu.       

9° giorno – Riserva Zingaro

Lasciamo Trapani per una giornata alla Riserva dello Zingaro, distante circa un’ora da Trapani. Prima però ci fermiamo in un panificio per acquistare un favoloso tipico pane cunzato per il nostro pranzo al sacco. La Riserva Naturale dello Zingaro è un’oasi di pace e natura tra San Vito Lo Capo e Scopello ed è a pagamento. Si estende lungo sette km di costa, in un’ambiente incontaminato ed è un susseguirsi di incantevoli calette. La prima che si incontra, e che si vede già dall’alto subito dopo la biglietteria, è Cala Tonnarella dell’Uzzo. Cala Tonnarella dell’Uzzo è una bella e piccola caletta con fondo sassoso, immersa nella vegetazione ai piedi della ex Tonnara dell’Uzzo. A circa un km di cammino da questa prima caletta c’è Cala Torre dell’Uzzo, una spiaggetta sassosa dove ci fermiamo per un meraviglioso bagno in un mare azzurrissimo circondati da una miriade di pesciolini argentei. Sulla spiaggia conosciamo due milanesi in Sicilia per il matrimonio di un loro amico e passiamo una piacevole giornata balneare con loro prima di tornare nella “nostra” Trapani. In serata andiamo a Mazara del Vallo dove ci aspettano la mia ex collega e amica Lorena e la sua famiglia. Questa volta però l’incontro è programmato e non casuale come gli altri. Andiamo a mangiare in un ristorante sul Lungomare specializzato in cozze. Gustosissimi i piatti, piacevole la compagnia e magico il tramonto sul mare dalla terrazza panoramica.

10° giorno – Avola

Giornata di trasferimento ad Avola, distante circa quattro ore di macchina. Per fortuna ad attenderci troviamo un’ottima granita alla mandorla. Prendiamo possesso del nostro nuovo alloggio con vista sulla grande e ben tenuta piscina che proviamo subito e nel pomeriggio andiamo a fare un giro in centro dove in una pescheria acquistiamo del pesce fresco da cucinare per cena. Ormai ci sentiamo quasi dei “veri siciliani”.     

11° giorno Avola e Siracusa

siracusa a san valentino

Mattinata in spiaggia ad Avola alla spiaggia di Pantanello, una bella e comoda spiaggia di sabbia rosata affacciata su un mare dal fondale basso. Relax assicurato e grazie ad un gentilissimo signore di passaggio, al quale avevamo chiesto informazioni, anche parcheggio gratuito. Al pomeriggio andiamo a visitare il centro storico di Siracusa sull’isola di Ortigia. Siracusa è stata una delle più importanti città della Magna Grecia e ha uno splendido centro storico che si trova appunto sull’Isola di Ortigia. La meravigliosa isola di Ortigia è uno sperone sul mare collegato alla terra ferma dal Ponte Nuovo ed è tutta da scoprire. È un labirinto di strette e romantiche viuzze sulle quali affacciano palazzi signorili e piccole piazzette piene di bei localini e botteghe artigiane. Magnifica Piazza Duomo con lo scenografico candido Duomo e i palazzi in stile barocco.

Piazza Duomo è una location molto gettonata per le foto dei matrimoni e infatti vediamo sbucare di qua e di là diverse coppie di neosposi. Scendendo verso il Belvedere sul mare si arriva alla famosa Fonte Aretusa. La Fonte Aretusa è una sorgente d’acqua dolce proveniente da una grotta affacciata sul mare. La fonte ha forma semicircolare, al centro è circondata da altissime piante di papiro e al suo interno nuotano enormi pesci rossi. Il mito racconta che Aretusa, ninfa di Diana, per sfuggire al corteggiamento del cacciatore Alfeo, fu trasformata da Diana in fonte. Alfeo però non si perse d’animo e, trasformatosi in fiume sotterraneo attraversò lo Ionio fino a raggiungere Ortigia per mescolare le sue acque con quelle di Aretusa.

Da Largo Aretusa imbocchiamo il Lungomare Alfeo per una passeggiata fino all’imponente Castello di Maniace, usato per scopi difensivi e situato sulla punta dell’isola di Ortigia. Non siamo riusciti ad andare al celebre Parco Archeologico della Neapolis. Sarà per la prossima occasione.

12° giorno Spiaggia di San Lorenzo e Modica

Mattinata balneare nella bellissima e tranquilla spiaggia di San Lorenzo con la sua spiaggia dorata affacciata su un mare cristallino color smeraldo. Il pomeriggio siamo andati a Modica, cittadina famosa per il suo squisito cioccolato e per il suo barocco. Appena arrivati siamo andati subito al suo belvedere dove abbiamo ammirato l’antica Modica Alta che col suo sviluppo verticale sembra un presepe.

Quindi ci siamo diretti verso Modica Bassa dove abbiamo parcheggiato e iniziato la nostra visita partendo da Corso Umberto I. Lungo il Corso ci sono tantissime cioccolaterie dove poter assaggiare il famoso cioccolato di Modica. Molto bella a Modica Bassa anche la Chiesa di San Pietro con la sua lunga scalinata. Proseguendo in salita, verso Modica Alta, con non poca fatica, invece raggiungiamo la scenografica Cattedrale di San Giorgio con la sua monumentale scalinata circondata da colorate bouganville. La Cattedrale di San Giorgio è uno dei massimi esempi del barocco siciliano.
Ritornati verso il Corso ci fermiamo a comprare il cioccolato sbizzarrendoci tra un’infinità di gusti come cannella, vaniglia, arancio, caffè, gelsomino, pistacchio, etc. Il cioccolato di Modica è granuloso al morso, particolarmente friabile e di una bontà unica, difficile da descrivere. Per cena ci fermiamo in un’osteria in centro molto particolare dove vengono servite le tipiche pietanze siciliane di una volta. Un vero e proprio tripudio di antichi sapori. 

13° giorno Avola, Marzamemi e Noto

Ormai siamo quasi agli sgoccioli della nostra vacanza e quindi in mattinata restiamo ad Avola dove ci rilassiamo nella spiaggia vicino casa. Nel pomeriggio, dopo un breve giro a Marzamemi, piccolo borgo di pescatori diventato una località turistica molto trendy e costosa, andiamo a Noto. Noto è conosciuta in tutto il mondo come la capitale del barocco ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui abbiamo appuntamento con i nostri amici Daniela e Nino, appena arrivati in vacanza in questa parte di Sicilia. Con loro, attraversata la Porta Reale, ci facciamo conquistare dal susseguirsi di incantevoli chiese e palazzi nobiliari riccamente decorati che sono impareggiabili al tramonto; quando la dorata pietra calcarea si mischia alla luce del sole creando un’atmosfera quasi magica. In questo pomeriggio che si rivelerà perfetto ci fermiamo, infine, in uno storico bar in centro dove, tra chiacchiere e risate, gustiamo una superlativa granita. Io, per la cronaca, ne provo una sublime al gusto mandarino.   

14° giorno Etna e Catania

vigne etna

Lasciamo Avola e puntiamo il navigatore in direzione del Rifugio Sapienza, sull’Etna. Per noi è la prima volta sul celebre vulcano e l’emozione, durante il viaggio, è tanta. La strada si snoda come un serpentone sui fianchi neri della montagna dove le colate di lava incandescente nel tempo hanno creato un paesaggio lunare composto da grandi rocce nere, piccoli ciottoli e sabbia scura. Arrivati al grande piazzale asfaltato vicino al Rifugio Sapienza, situato a circa 2000 metri di altitudine, partiamo per una breve e facile “escursione” in autonomia ai Crateri Silvestri. Bellissima sensazione camminare in mezzo al nero dei lapilli spenti percorrendo gli ampi “sentieri” segnati. Il cielo è terso ma il vento pungente e nonostante sia estate è consigliato indossare una felpa. Dall’alto la vista è spettacolare e sembra quasi surreale. Percorso facile adatto anche alle persone non allenate. Per una prima visita sull’Etna è un buon inizio.

Da qui andiamo a Catania dove soggiorneremo per una notte in un piccolo ma comodo appartamento in centro, con parcheggio incluso. Per cena raggiungiamo, a piedi, la pedonale Via Santa Filomena, in pieno centro, con i suoi tanti ristorantini rallegrati da lucine, piante e fiori e un susseguirsi di tavoli lungo i due lati della via. Ci fermiamo in un locale shabby chic, bello e informale dove mangiamo bene. 

15° giorno Catania e Taormina

Colazione tipica siciliana in un bar all’aperto vicino ai centrali Giardini di Villa Bellini. Quindi facciamo un bel giro nel centro di Catania. Passeggiamo per la centralissima e ampia Via Etnea fino a Piazza Duomo, il cuore della città. Su Piazza Duomo affaccia la maestosa Cattedrale di Sant’Agata, in stile barocco. Tutta la piazza è incorniciata da bei palazzi in stile barocco con le facciate contraddistinte da colori bianco e grigio tenue. Simbolo della piazza e della città è l’Elefante (in siciliano “u liotru”) al centro della Fontana dell’Elefante. L’Elefante, secondo la leggenda, ha il potere magico di proteggere Catania dalle eruzioni dell’Etna.

Vicinissima a Piazza Duomo c’è l’ottocentesca Fontana dell’Amenano e subito dietro la fontana c’è il Mercato del Pesce “A piscaria”. A Piscaria è il folcloristico mercato del pesce, animato ogni mattina dal vociare dei pescivendoli e dall’odore intenso dei banchi del pescato fresco. Ultima tappa della giornata e del nostro viaggio siciliano è Taormina. Taormina è la famosissima cittadina turistica adagiata su una splendida “terrazza” naturale col suo incantevole panorama marino. Partendo da Porta Catania si imbocca Corso Umberto, caratteristico budello sul quale affacciano eleganti negozi e caffè e raffinate botteghe. Lungo la passeggiata si incontra anche Piazza Duomo col bel Duomo e Piazza IX Aprile, bella terrazza sul mare con uno splendido panorama sulla quale affacciano la gotica Chiesa di Sant’Agostino e la Porta di Mezzo con la bella Torre dell’Orologio. Da Corso Umberto si imbocca Via del Teatro Greco fino al bellissimo e ben conservato Teatro Greco, sede di numerose importanti manifestazioni, incastonato in una collina posta di fronte al Golfo di Naxos e dominato sullo sfondo dall’Etna.

Taormina è stata una degna conclusione del nostro viaggio, anche se è una meta molto commerciale ed è frequentata prevalentemente da turisti stranieri. 

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15 giorni in sicilia

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