La Sicilia orientale in due settimane

Cultura e mare nelle zona di Catania, Siracusa e Ragusa
Scritto da: Jenniviola81
la sicilia orientale in due settimane
Partenza il: 02/08/2013
Ritorno il: 17/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Quest’estate sono stata 2 settimane (dal 2 al 17 agosto 2013) in Sicilia con il mio compagno. Abbiamo deciso di scegliere due paesi, uno per settimana, in cui dormire in appartamento, in modo da avere una base fissa per visitare la zona del catanese, del siracusano e del ragusano. Ecco il nostro diario di viaggio.

1° giorno (2/3 agosto)

Partiamo in macchina da Nova Milanese e dopo un lungo ed estenuante viaggio (la Salerno-Reggio Calabria ha una brutta fama meritatamente!) arriviamo finalmente a Villa San Giovanni per traghettare dalla Calabria alla Sicilia. Fortunatamente non c’è molta coda e nel giro di poco, riusciamo a salire sul traghetto (con Caronte – 1 macchina- 4 persone – andata e ritorno 75 euro).

Il viaggio in traghetto dura pochissimo (20 minuti) e arriviamo a Messina. Da Messina ci dirigiamo con l’autostrada a Mascali, dove soggiornano mio fratello e la sua ragazza, che hanno fatto il viaggio in macchina con noi. Una volta lasciati loro due a Mascali, ci dirigiamo verso il nostro appartamento ad Aci Trezza (CT).

Arriviamo ad Aci Trezza verso le 16. Dopo aver scaricato i bagagli ed esserci rinfrescati, decidiamo di fare due passi nel paese e soprattutto cerchiamo un posto dove mangiare un boccone. A pochi passi dal nostro appartamento, notiamo un bar sulla strada principale (Via provinciale), in cui decidiamo di fermarci. Mai scelta fu più azzeccata…il Gran Cafè Solaire (via Provinciale 81) diventerà tappa fissa di tutte le nostre colazioni. Mangiamo il nostro primo arancino e la nostra prima granita. La granita siciliana è per me una vera scoperta, assolutamente diversa alla granita “milanese” e molto più simile al gelato, accompagnata da una brioches (una specie di pan briochè)…una vera goduria. La nostra merenda/cena (2 arancini, una coca cola, una birra e 2 granite con brioches) ci costa 15 euro.

Sul lungomare e zona porto vediamo in famosi faraglioni di Aci Trezza. Non ci sono spiagge ma solo roccia e delle piattaforme di legno in cui sdraiarsi per prendere il sole.

Torniamo in appartamento per dormire un paio d’ore, per poi uscire nuovamente verso le 21 per un gelato.

Aci Trezza è molto animata la sera. E’ un paese piccolo e c’è un gran viavai di persone sul lungomare/porto e nella via principale (scopriremo successivamente che parcheggiare è un’impresa). I posteggi sono praticamente tutti a pagamento, 1 euro all’ora o 2,80 euro per mezza giornata (così suddivise: 8.30/12.30 15.30/20.30 20.30/02.00)

2° giorno (4 agosto)

Questa mattina proviamo un altro bar, subito dopo il Gran Cafè Solaire, il bar Eden, dove prendiamo due cappuccini, un cornetto e un cannolo (7,70 euro) e ci dirigiamo poi a Militello Val di Catania, paese dove è nato il padre del mio compagno, oltre ad aver dato i natali anche a Pippo Baudo. Oggi faremo in giro della Sicilia interna indicato sulla guida Touring.

Dopo esserci persi nelle campagne catanesi (il navigatore non prende molto bene) arriviamo a Militello. Il paese è semi-deserto e c’è gran caldo. Scopriamo che in Sicilia conviene visitare dalle 17 in poi, sia per il caldo sia perchè la maggior parte dei negozi e dei bar sono chiusi.

A Militello ci fermiamo per una birra e un succo di frutta (2 euro in totale!) in un bar sulla piazza Vittorio Emanuele, dove facciamo anche due chiacchiere con il gentile proprietario. Ci dirigiamo poi a Vizzini, ma non scendiamo nemmeno dalla macchina…è completamente deserta e tutto è chiuso….non abbiamo proprio azzeccato l’orario. La terza tappa indicata dalla guida è Grammichele, famosa per la sua pianta esagonale che si sviluppa attorno alla piazza principale. Ci fermiamo a mangiare un boccone in uno dei 2 bar che troviamo aperti e ci spostiamo poi a Caltagirone. Stupenda la scalinata di Santa Maria del Monte, di cui i 142 gradini (che fatica!) che uniscono la parte alta alla parte bassa della città, sono tutti decorati con la ceramica tipica della città.

La sera ceniamo al ristorante Il Tocco di Acireale (viale dello Ionio 38) con degli amici che si trovano in zona. Il ristorante ha una terrazza che permette una splendida e suggestiva vista sul mare in lontananza e sui paesi più in basso tutti illuminati. Ho mangiato delle linguine con sugo al pistacchio molto buone e il mio compagno un hamburger con carne di cavallo, tipica del catanese. Mangiamo anche un dolce e spendiamo circa 25 euro a testa.

3° giorno (5 agosto)

Oggi decidiamo di andare finalmente al mare e ci spostiamo quindi nei pressi di Taormina, per poterla poi visitare nel tardo pomeriggio.

Troviamo una piccola spiaggia libera di piccoli sassi a Mazzeo, attaccata al lido Re del Sole, dove mangeremo un panino a pranzo. Il mare è molto pulito e c’è un gran caldo…stiamo sempre sotto l’ombrellone o in acqua.

Accaldati dal primo sole, verso le 16.30/17.00 ci spostiamo a Taormina. Parcheggiamo al parcheggio Lumbi (dato che non si può salire in paese se non sei residente o con pass. Il parcheggio fornisce una comoda navetta gratuita e frequente (ogni quarto d’ora) che ti porta alle porte di Taormina. Per poco più di 2 ore spendiamo 8 euro, non certo regalato, ma per lo meno la navetta è comoda.

Taormina è splendida, pulita e molto caratteristica, piena di scalinate e viottoli, con negozi di souvenir e negozi di grandi marche. La famosa terrazza regala una vista sul mare indimenticabile.

Prima di riprendere la navetta ci fermiamo per un caratteristico selz limone, davvero molto rinfrescante.

Tornati ad Aci Trezza ceniamo nella pizzeria Luna Rossa. Io seguo la mia passione per il pistacchio e mangio una pizza al prosciutto crudo e pistacchio…ottima, anche se piuttosto pesante!

4° giorno (6 agosto)

Anche oggi torniamo nella zona di Taormina dato che non ci vogliamo perdere l’Isola Bella, un’isoletta di roccia nera ricoperta da vegetazione, collegata alla terraferma da una sottile lingua di terra. Parcheggiamo a Mazzarò (3 ore -5 euro) e raggiungiamo la spiaggia con una scalinata piuttosto impegnativa. Percorriamo i vari lidi a pagamento di ciottoli, fino a raggiungere la famosa lingua di terra e raggiungiamo tranquillamente a piedi l’isola. La zona è sovraffollata e quasi ogni spazio libero è occupato da teli e persone. Ci appoggiamo a uno scoglio e mi regalo un bagno con maschera e boccaglio. L’acqua è davvero pulita e numerosi sono i pesci, soprattutto se ti allontani dalla folla e dalla riva.

Nel pomeriggio raggiungiamo mio fratello e la sua ragazza in una spiaggia libera a Fondachello di Mascalì. La spiaggia è ampia e di sassi. Il mare è pulitissimo anche in questo caso e l’acqua diventa subito profonda.

Questa sera ceniamo in appartamento e poi facciamo una passeggiata ad Aci Trezza e ci regaliamo una delle buone granite del Caffè Solaire.

5 ° giorno (7 agosto)

Dopo la nostra ormai consueta colazione con granita al Cafè Solaire, ci dirigiamo verso l’Etna.

Percorriamo la strada per Nicolosi e poi verso il rifugio La Sapienza. Non troviamo quasi nessuno per vari km di strada in un paesaggio che si prospetta sempre più lunare salendo. Ci fermiamo in un punto panoramico per osservare la Sicilia dall’alto. Arriviamo al parcheggio, oltre il quale in macchina non si può più salire. Ci sono pochi posti liberi e il resto a pagamento (2,50 euro mezza giornata). Da qui in pochi passi possiamo vedere 2 crateri (crateri Silvestri). Pranziamo in uno dei bar (raggiunto dalla lava nel 2001) e poi saliamo a piedi verso un altro cratere più alto, ma raggiungibile in circa un quarto d’ora. Il paesaggio attorno è molto particolare… davvero lunare.

Abbiamo evitato di prendere la funivia per salire più in alto (molto costosa).

Scendendo dall’Etna, ci fermiamo a Zafferana Etnea, dato che avevo ricevuto un cofanetto regalo degustazione e tra le varie degustazioni era presente quella all’Antica dolceria dell’Etna (via Garibaldi 309).

La degustazione comprendeva un arancino al pistacchio (la cosa più buona che io abbia mangiato in Sicilia) e delle paste di mandorla oltre a 2 diversi vini.

La sera abbiamo passeggiato per Aci Castello, che si trova a pochi minuti da Aci Trezza. Ci siamo fermati al Caffè Principe in via Savoia per una granita. Ho provato quella all’arancia rossa e limone… molto buona!

6° giorno (8 agosto)

Oggi ci spostiamo nel siracusano verso la famosa spiaggia di Fontane Bianche. Ci sono 2 piccole spiagge libere e molti lidi. La spiaggia è molto frequentata ma troviamo un posto per il nostro ombrellone. Finalmente una spiaggia di sabbia, che io preferisco ai sassi. Il mare è anche qui pulito.

Ogni tanto si vedono passare sul lungo mare delle persone completamente ricoperte di una specie di fango bianco. Scopro che c’è una zona di roccia friabile, in cui le persone scavano con le mani e si ricoprono di questo fango che pare far bene alla pelle.

Dopo una bella e calda giornata di sole e tintarella, decidiamo di cenare qui vicino, senza tornare verso Aci Trezza. Cerco un ristorante sulla guida Touring ed è indicato il ristorante La Spiagetta. Mai scelta fu più azzeccata. Una splendida terrazza che si affaccia direttamente sul mare e sulla spiaggia. Personale cortese ed una delle cene migliori. I primi che abbiamo preso erano favolosi: pasta alla norma e paccheri con pesce spada, pistacchi e melanzane. Anche i secondi erano buoni, un fritto misto e dei calamari ripieni. Abbiamo speso 30 euro a testa.

7° giorno (9 agosto)

La nostra gita di oggi è dedicata alle Gole di Alcantara. Parcheggiio libero all’ingresso di Motta Camastra delle gole. Attenzione: non fermatevi ai parcheggi a pagamento poco prima e poco dopo. Alcuni parcheggiatori cercheranno di farvi parcheggiare, ma oltre al fatto che sono più distanti, al parcheggio del parco delle Gole non si paga.

Prendiamo l’ingresso da 9 euro che comprende la possibilità di percorrere un sentiero panoramico da cui si vedono le gole dall’alto e la discesa in ascensore verso le Gole. Facciamo un rapido giro sul sentiero, ai fianchi del quali sono presenti varie specie di piante, tutte distinte da cartelli che ne indicano nome, ecc. ma il gran caldo ci porta a scendere verso le gole. Il fiume e la lava hanno creato queste gole molto particolari. L’acqua è davvero gelida. Si riesce a rimanervi solo per pochi minuti e solo i più temerari fanno il bagno. Si possono visitare le gole più all’interno in gruppi organizzati e vengono forniti anche dei grossi stivaloni stile quelli da pesca per soffrire meno il freddo.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Giardini di Naxos. Ci fermiamo a una spiaggia libera di sassi, con anche in questo caso acqua molto pulita. Ci accorgiamo solo più tardi passeggiando sul lungomare che c’è anche una spiaggia libera di sabbia un po’ più avanti. Ci fermiamo in una rosticceria sul lungo mare (Rosticceria Fantasy) per un aperitivo/merenda. Per la cena di stasera abbiamo scelto di andare ad Acireale, al ristorante L’oste scuro (piazza Vigo 5) avendo letto delle recensioni positive. Il ristorante si trova in piazza Vigo, di fronte ad una bellissima chiesa e, cenando all’aperto ,la vista è molto suggestiva. Il ristorante è pieno ma il gentile proprietario ci trova un posto. Ogni tavolo riceve in omaggio una brocca di limonata molto rinfrescante e anche il zibibbo con biscottini al sesamo dopo la cena è in regalo. Mangiamo una pasta alla norma (così così…soprattutto rispetto a quella deliziosa della sera precedente) e delle panzanotte al pesce (molto buone). Di secondo degli involtini di spada ottimi. Spendiamo anche in questo caso 30 euro a testa.

Dopo cena passeggiamo nei dintorni e nel centro di Acireale, carina con le facciate delle chiese tutte illuminate.

8° giorno (10 agosto)

Oggi lasciamo il nostro appartamento di Aci Trezza per spostarci in quello di Pozzallo nel ragusano. Arriviamo verso l’una a Pozzallo. Il monolocale è splendido e i proprietari squisiti (L’oasi del sud – www.oasidelsud.com). Pranziamo in un bar del lungomare e poi andiamo in spiaggia. La spiaggia di Pozzallo più vicina al nostro appartamento è quella di Raganzino. È libera, di sabbia e abbastanza ampia. Essendo sabato, c’è anche un po’ di animazione penso organizzata dal comune con balli di gruppo. La sera rimaniamo a Pozzallo dato che c’è la famosa sagra del pesce che durerà tutta la settimana. Ogni sera c’è un menu diverso comprensivo di un primo e un secondo al pesce, senza le bevande, 8 euro. Non usufruiamo di questa possibilità dato che c’è una fila molto lunga. Ci fermiamo in uno dei vari stand presenti e prendiamo degli arancini (1 arancino classico più 3 mini arancini al pesce, ricci di mare e gamberetti – 3 euro) e poi un cannolo.

Pozzallo la sera è molto animata. La via principale e il lungo mare sono colmi di persone. La sagra attira sicuramente la gente. Oltra a numerosi stand di cibo, caramelle, oggettistica, gioiellini, ecc., c’è un grosso palco per spettacoli. Questa sera c’è la banda con gli sbandieratori e sul palco uno spettacolo di musica popolare.

9° giorno (11 agosto)

La nostra meta di oggi è la spiaggia di Sampieri. Quando arriviamo però la spiaggia è affollata e sporca. In molti hanno campeggiato per la notte di San Lorenzo e lasciato purtroppo molta sporcizia.

Proseguiamo quindi più avanti e troviamo un’altra spiaggia libera tra Samperi e Aligò, vicino al camping Spiagetta. C’è un parcheggio libero. Attraversiamo un sentiero tra le dune e si arriva subito alla spiaggia di sabbia in un’insenatura. E’ una giornata ventosa e il mare è piuttosto mosso, ma è più piacevole stare al sole.

Verso le 17 raggiungiamo degli amici a Marina di Ragusa. Marina di Ragusa ha un bel lungomare, un piccolo centro molto curato e un porto appena ricostruito e modernizzato.

Ci sono vari lidi e varie spiagge libere.

Ci fermiamo al Bar delle Rose in centro per una brioche con gelato.

La sera ceniamo a Scicli, all’Osteria dei tre colli. La cena non è male ma l’attesa troppo lunga per i miei gusti. Scicli è un trionfo di chiese e palazzi barocchi.

10° giorno (12 agosto)

Questa mattina facciamo colazione in un ciringhito sulla spiaggia di Raganzino di Pozzallo e stiamo un’oretta in spiaggia. Torniamo verso l’una in appartamento per pranzare. Il pomeriggio di oggi è dedicato alle visite culturali e per fortuna il tempo è un po’ nuvolo e non rischiamo di soffrire troppo il caldo.

La prima tappa è Modica. Passeggiamo per Corso Umberto e raggiungiamo poi la scalinata che ti porta al Duomo. La scalinata ornata di bei fiori e piante e la vista sui tetti di Modica valgono la salita. Sul ritorno ci fermiamo all’Antica Dolceria Bonajuiti, dove è possibile acquistare il famoso cioccolato di Modica. Ci sono numerosi assaggini di cioccolato a vari gusti…ottimi…ma purtroppo non ne portiamo via perchè staremo ancora in giro nel pomeriggio e il cioccolato rischierebbe di sciogliersi. Facciamo una sosta in un bar sulla piazza davanti alla chiesa di Betlemme e, bevendo thè freddo con granita al limone, assistiamo all’arrivo di una sposa.

Abbiamo poi appuntamento con degli amici ragusani a Ragusa che ci faranno da guida. Visitiamo Ragusa Ibla che sicuramente è stata la mia preferita tra le città siciliane di questo viaggio: scalinate, chiese barocche, la splendida cupola del duomo, i giardini iblei e il tutto diventa ancora più caratteristico con il calare del sole.

I nostri amici ci portano a cena al ristorante la Capinera (C.da Arancelli – Ragusa Ibla). Il ristorante ha un bellissimo giardino dove ceniamo. Scelgo degli ottimi ravioli ripieni di ricotta dolce e al sugo di carne di maiale. Gli altri mangiano la pizza. Il costo è molto competitivo direi: 50 euro in 5…

Dopo cena andiamo a gustarci una granita a Donnafugata, dove c’è il castello in cui sono ambientate alcune scene di Montalbano.

Per non farci mancare niente, prima di tornare a Pozzallo, ci fermiamo a Ragusa a mangiare un’ottima crepe dolce da Antoci.

11° giorno (13 agosto)

Ieri è stata una giornata culturale, oggi ci dedichiamo invece solo al mare. Scegliamo la spiaggia di Ciriga, dove c’è tutta una serie di calette, raggiungibili passando in acqua o da una grotta. Il mare è pulitissimo e con la maschera vedo numerosi pesci.

Nel pomeriggio facciamo una tappa a Marzememi, piccola borgata marinara dove Salvatores girò il film Sud. C’è un piccolo porto, un’antica tonnara in disuso e un’ampia piazza dove ci fermiamo per una merenda slowfood. Prendo una buonissima fetta di torta alla ricotta e un bicchiere di vino “Notissimo” e il mio compagno un tris di dolci siciliani con granita. Ci sono numerosi bar, ristoranti e negozi con prodotti tipico (dove acquisto la buonissima crema dolce al pistacchio). Si avvicina l’orario dell’aperitivo e il paese si riempie pian piano. Penso che la sera il paese sia molto frequentato e di moda.

Questa sera ceniamo a Pozzallo, alla Steak House vicina alla torre Cambrera. La location è fantastica dato che il nostro tavolo è direttamente sulla spiaggia. L’attesa è però davvero infinita…un’ora e un quarto per ricevere l’antipasto…ti passa la fame!

12° giorno (14 agosto)

La meta di oggi è Siracusa. Visitiamo verso le 11 le rovine, il teatro greco e l’orecchio di Dioniso…splendidi….ma il caldo è davvero devastante e goccioliamo di sudore. Ingresso 10 euro. Ci spostiamo poi ad Ortigia. Andiamo a zonzo tra i suoi vicoli e per caso scegliamo un piccolo ristorante, una spaghetteria, Do scogghiu (via Domenico Scinà 11). Il ristorante è piccolino e pieno di tavoli, decorato all’interno con divertenti finti balconcini con biancheria appesa. Mangio degli spaghetti con cipolla, vino bianco e pancetta e il mio compagno con frutti di mare, entrambe ottimi. Poi prendiamo caponata e la tipica insalata con arancia e cipolle di tropea. Il ristorante scovato a caso si è rivelata un’ottima scoperta. Dopo pranzo continuiamo a visitare Ortigia. La lunga piazza del duomo è un trionfo di barocco anche in questo caso.

Sul ritorno ne approfittiamo per fermarci a Noto. Passeggiamo sulla via principale. Il caldo è soffocante e ci fermiamo per una granita.

Ceniamo in appartamento e passiamo poi la serata con i nostri amici ragusani in un locale sulla spiaggia a Donnalucata che si chiama Be Lounge.

13° agosto (15 agosto)

Oggi è Ferragosto e raggiungiamo i nostri amici ragusani a Marina di Ragusa. Non siamo però fortunati con il tempo e un grosso temporale ci fa rifugiare nel bar della spiaggia.

Quando il temporale smette, riusciamo ad assistere dagli scogli alla tipica processione di Ferragosto della Madonnina, trasportata dalle barche dei pescatori di Marina di Ragusa.

Ceniamo con un panino a Marina vicino al porto e passeggiamo per il centro e il lungomare…c’è una vera e propria marea di persone. Ci godiamo anche i fuochi d’artificio questa sera.

14° giorno (16 agosto)

Oggi è il nostro ultimo giorno di mare. Scegliamo la famosa spiaggia di Calamosche nella riserva naturale di Vendìcari. Avevamo visto l’ingresso della stradina che porta alla spiaggia passando uno dei precedenti giorni, ma facciamo fatica a ritrovarlo. Una volta scovato, rimaniamo bloccati quasi un’ora nella stradina sterrata che porta al parcheggio…sta arrivando un temporale e la gente scappa via, ma la strada è molto stretta e macchine e camper fanno molta fatica a passare nei due sensi di marcia.

Giunti finalmente al parcheggio (3 euro per la giornata), aspettiamo che la pioggia smetta. Si percorre poi un sentiero a piedi nella riserva naturale per circa venti minuti di camminata e si arriva finalmente alla spiaggia. La spiaggia è gremita, la caletta è splendida e il mare davvero pulito, nonostante il mare mosso. E’ tornato il sole e come “ultimo mare della Sicilia” abbiamo scelto il posto giusto!

Questa sera ceniamo a Marina di Modica, da Beatrice. Il ristorante sembra una mensa, posto asettico, senza quadri o decorazioni alle pareti e un po’ rumoroso (ci sono varie tavolate da 15 persone circa). Mangiamo pesce, abbastanza buono (un primo e poi gamberoni e calamari arrosto). Spendiamo circa 50 euro in due.

Torniamo all’appartamento poco dopo la cena per poter fare le valigie, dato che domani ci aspetta un lungo viaggio per tornare a casa.

Ciao Sicilia!



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