La Sicilia da est a ovest con un bimbo in spalla

Come girare l'isola (da Catania a Palermo) conciliando le esigenze di mamma e papà e le necessità di un bambino
Scritto da: Atosinviaggio
la sicilia da est a ovest con un bimbo in spalla
Partenza il: 01/05/2016
Ritorno il: 15/05/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Come girare l’isola spostandosi spesso, conciliando le esigenze di turisti (mamma e papà) e le necessità di un bimbo di nemmeno due anni. Prima di partire mi ero ispirata a diari di viaggio letti qui, ho quindi deciso di dare il mio contributo ora, che, tornati posso dire chiaramente che il mio bimbo é un perfetto viaggiatore.

Quest’anno, per le ferie che ci concediamo sempre le prime settimane di maggio (complici i vari ponti che ci sono in Francia, dove viviamo, in questo periodo), decidiamo di partire alla volta della Sicilia, meta che da anni ci attirava, ma che avevamo sempre rimandato. Questa volta decidiamo che era venuto il momento, il nostro bimbo compirà a breve due anni ed è in un periodo in cui comincia ad essere interessato a tutto. Mi dedichero’ qui ai dettagli logisitici più interessanti per chi come noi volesse intraprendere un viaggio itinerante con un bimbo, i consigli e le dritte, mentre tralascero’ le impressioni sulla Sicilia, che mi é rimasta nel cuore, come avevo previsto, ma che sono di fatto molto personali e molto legate all’approccio individuale.

Abbiamo prenotato un volo con Vueling Parigi-Catania per l’andata e Palermo-Catania per il ritorno, lui viaggia ancora sulle nostre ginocchia, spesa totale 290 euro con un bagaglio in stiva (ottima scelta di atterrare in una città e ripartire da un’altra). All’aeroporto di catania abbiamo noleggiato una macchina (siamo passati da rental car per un noleggio con la Maggiore, abbiamo sicuramente risparmiato rispetto a passare direttamente dalla Maggiore, ma abbiamo anche dovuto aggiungere delle polizze assicurative che non erano previste…), diciamo che prendere in mano la macchina all’aeroporto é stato l’unico momento un po’ problematico, in quanto ho trovato la relazione tra la Maggiore e Rental car non proprio coordinata… il seggiolino auto non era presente ed abbiamo dovuto cambiarne 3 prima di trovare quello adatto alla macchina. La macchina non corrispondeva a quella che avevo noleggiato e non aveva GPS come da contratto. Di fatto abbiamo perso quasi due ore all’aeroporto prima di poter partire alla volta di Siracusa.

Per gli affitti abbiamo usato internet, i criteri di scelta erano legati ad un posto dove potessimo avere la calma e la vicinanza al mare ed alle città per non dover fare troppa strada ogni giorno, e dove potessimo farci da mangiare in modo da poter gestire i pasti con il bimbo più facilmente.

Per il primo agriturismo ci siamo affidati ad Agriturismo.it e siamo arrivati al Sant’Elia a Cassibile, a pochi km da Siracusa, scelta che rifaremmo mille volte. Il Sant’Elia é un agriturismo immerso nella campagna siracusana, a pochi km da Siracusa, a due passi dalla vicina spiaggia di Fontane BIanche, in mezz’ora si é a Noto, a Ragusa e a Modica, ideale per girare con tranquillità il Siracusano e le città barocche. Gestito da Cristina e la madre Maria, due persone deliziose, disponibili e accoglienti. Noi abbiamo preso la formula con prima colazione ed ogni mattina avevamo la torta fatta in casa da Cristina stessa. Il posto é meraviglioso, una bellissima piscina, verande indipendenti, un misto tra rurale/rustico ed allo stesso tempo molto curato e pulito, ottima scelta. Abbiamo quindi deciso di gestire le giornate alternando una giornata di scampagnata con siesta nei tragitti in macchina a giornate di passeggiate la mattina e ritorno per la siesta in agriturismo il pomeriggio. Per noi era fondamentale poter conciliare le nostre esigenze con i ritmi del piccolo senza che ne risentissero le sue routine, a cui tutti siamo particolarmente affezionati. Abbiamo cosi visitato Noto, Ragusa, Modica, l’oasi di vendicari, Palazzolo Acreide e la Val d’Anapo, ed ovviamente a più riprese Siracusa ed Ortigia con il suo mercato del pesce da cui abbiamo cominciato per farci due orate al forno con patate la prima sera, per la spiaggia siamo sempre andati a Fontane BIanche anche se nei pressi dell’agriturismo si trovava anche Arenella ma lo abbiamo scoperto tardi.

Dopo una settimana partiamo (sempre nel momento siesta) alla volta di Agrigento, due ore e mezza di macchina passando da Catania (qualcuno mi aveva detto che le strade sono bruttissime, a me non é parso, ma abbiamo preferito seguire questa indicazione e passare dall’autostrada). Ad Agrigento avevamo prenotato un appartamento sulla valle dei templi, l’antico Ulivo, ottimo. Lo consiglio per chi come noi vuole andare solo per fare un giro alla valle dei templi, ben posizionato. Francesco il proprietario ci ha portato la colazione al mattino e ci ha persino regalato una bottiglia di olio del suo uliveto che porta i nomi dei suoi figli. Dopo la visita della valle e della scala dei turchi, ancora durante la siesta ci spostiamo nel trapanese, questa volta avevamo prenotato un agriturismo biologico, cercato con cura da mio marito che é molto sensibile a questo tipo di soggiorno e non voleva assolutamente che finissimo a san vito lo capo (meta che sinceramente io mi ero prefissata per una settimana di relax in riva al mare), invece anche questa volta devo dire che aveva ragione. La scelta é stata azzeccatissima.L’agriturismo si chiama Castelluzzo e si trova per l’appunto a Castelluzzo, una frazione di San Vito lo Capo. Il posto si trova nella campagna, a due passi dal centro di castelluzzo (che rimane un paesino di pochi abitanti ma dove si puo’ trovare tutto il necessario per i pasti) ed a un km dal mare stupendo tra il monte Cofano e la riserva dello Zingaro. Lontanti dal turismo di San Vito lo capo con lo stesso splendido mare e delle cricche di spiagge isolate lontane da tutto, un paradiso. Non mi soffermero’ su Maurizio e Brida perché bisogna andarci per avere l’onore di conoscerli, ci hanno fatto sentire a casa, siamo stati accolti come se facessimo parte della famiglia, sono due persone stupende che mi resteranno nel cuore.

Nella seconda settimana andiamo a Segesta, alla riserva dello zingaro, a Erice (non prendiamo la funivia perché contrariamente a quanto avevo letto chiudeva alle 20 e non alle 23) e facciamo molo relax in riva al mare e delle grandi chiacchierate nella corte del Baglio con Maurizio accompagnati da buon vino e dalle salsicce cotte da Maurizio stesso per noi ed il nostro piccolo. Concludiamo il nostro viaggio con due giorni a Palermo. Avevo completamente sottovalutato l’impatto che una città come Palermo puo’ avere dopo due settimane di relax tra agriturismi mare e oliveti… Siamo stai rapiti in senso positivo ma anche negativo. Avevamo prenotato un appartamento a Borgo Vecchio per non essere troppo lontani dalla stazione de treni dove dovevamo rendere la macchina e nemmeno troppo lontani da dove poi avremmo preso l’autobus per l’aeroporto, ma avevo sottovalutato le notti in bianco che avrei passato al suon dei claxon e delle sirene delle ambulanze… Vabbé, anche questa deve essere palermo. L’appartamento non é degno di particolari commenti, trovato via booking, corretto ma senza grandi cose da dire, se non che era spazioso ed in centro, quindi adatto alle nostre esigenze.

Qualche nota per chi come noi volesse intraprendere un viaggio di questo tipo:

Il passeggino é rimasto nel bagagliaio della macchina per due settimane ma ci ha fatto aspettare un’ora il suo arrivo ai bagagli a Catania. Lo ritengo inutile, noi abbiamo portato il piccolo sempre in spalla con il marsupio ergonomico che uso da sempre oppure per mano. Ogni posto dove siamo stati ci ha messo a disposizione il lettino da campeggio ed una sedia per il bimbo gratuitamente. Bisogna pero’ segnalarlo sempre in anticipo, i ristoranti (anche se ne abbiamo fatti pochi) hanno tutti i seggioloni modello ikea comodissimi e praticissimi, i siciliani sono molto molto accoglienti con i bimbi ed il nostro particolarmente narciso ha adorato essere spesso al centro dell’attenzione. Una cosa che ho trovato importantissima é sfruttare i tragitti il pomeriggio per la siesta in macchina e concentrare le attività al mattino.

Insomma, una vacanza stupenda, un mini viaggiatore che ci ha sorpresi in positivo e certo un po’ più di organizzazione di quando partivamo a due, ma molte più soddisfazioni e risate. Assolutamente da rifare.



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