La Scozia in lungo e in largo

Quest’anno la meta della nostra vacanze è stata la Scozia. Il viaggio è stato organizzato da noi due con l’aiuto di Internet, di alcune guide e prendendo spunto da altri diari pubblicati.
Scritto da: kri&marc
la scozia in lungo e in largo
Partenza il: 11/08/2010
Ritorno il: 25/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Quest’anno la meta della nostra vacanze è stata la Scozia. Il viaggio è stato organizzato da noi due con l’aiuto di Internet, di alcune guide e prendendo spunto da altri diari pubblicati. Pensavamo di raccogliere anche del materiale pubblicitario alla BIT ma il Regno Unito quest’anno non ha stranamente partecipato alla fiera, fortunatamente è stato possibile richiederlo all’ente del turismo tramite il sito internet www.visitscotland.com e in poco tempo ci è stato spedito gratuitamente un pacchetto con varie brochures.

Grazie ad un nostro amico che aveva fatto un viaggio in Scozia qualche anno fa avevamo anche una cartina stradale molto dettagliata, necessaria quando il navigatore perde il segnale (cosa che peraltro capita spesso).

Il nostro itinerario girerà in senso antiorario, raggiungendo anche le Orcadi.

MERCOLEDÌ 11 AGOSTO

Per raggiungere la nostra meta abbiamo prenotato un volo aereo della Ryanair (183€ a/r a testa) da Orio al Serio per Ayr, vicino a Glasgow, il volo è puntuale e alle 22.45 atterriamo in terra scozzese, accolti da un’aria gelida e da una pioggerellina fastidiosa. Ci dirigiamo verso il banco della Hertz dove, sempre tramite il sito della Ryanair, abbiamo noleggiato un auto, apparentemente la tariffa riservata a chi aveva acquistato il volo era molto aggressiva (306€ per 14 giorni) ma in aeroporto si è rivelata poco conveniente in quanto l’aggiunta del secondo pilota e della kasko ha fatto più che raddoppiare la quota.

Conquistate le chiavi della vettura (una Kia Picanto) andiamo a cercarla nel parcheggio dell’aeroporto, carichiamo i bagagli e partiamo. Il primo impatto con la guida a sinistra non è dei migliori, per fortuna l’hotel che abbiamo prenotato dall’Italia (travelodge 34€) è molto vicino.

GIOVEDÌ 12 AGOSTO

La giornata è splendida, niente a che vedere con la grigia accoglienza di ieri sera, c’è il sole e la temperatura è piuttosto calda. Raggiungiamo Stirling, una storica cittadina famosa per il suo castello. Per prima cosa ci rechiamo nell’ufficio turistico a fare l’Explorer Pass della Historic Scotland, una tessera dalla durata di 15 giorni che per 31,50£ ci permetterà di entrare (in 7 giorni a propria scelta) in molte delle attrazioni storiche scozzesi. Consigliamo a tutti di farlo perché gli ingressi singoli sono molto elevati.

Raggiungiamo il castello a piedi passando attraverso il centro storico dove visitiamo anche la chiesa. La visita al castello si rivelerà piuttosto deludente, buona parte delle sale interne sono chiuse per restauro e da vedere c’è ben poco. Mangiamo un panino al volo e partiamo per il Castle Campbell. Questo castello si trova nascosto dalla cima di una collina e fino a che non si arriva in cima non si riesce a scorgerlo. Noi, approfittando della bella giornata, siamo saliti a piedi ma volendo è raggiungibile in auto. Per chi come noi vuole fare due passi, dalla strada è possibile prendere un sentiero che taglia attraverso il bosco e che costeggia il fiume. Molto carino.

Verso le 16.15 arriviamo a St. Andrew, facciamo appena in tempo a visitare la suggestiva cattedrale perché l’ingresso è soltanto fino alle 17 e ci accontentiamo di guardare il castello da fuori.

Il b&b che abbiamo prenotato (St Nicholas Farmhouse 60£) si trova un po’ fuori dal centro, comunque raggiungibile a piedi, non lo consiglierei ad altri perché, pur essendo il più caro in cui siamo stati, è stato quello in cui l’accoglienza è stata la peggiore.

Per cena andiamo a provare il famoso fish&chips di Anstruther, piccolo borgo di pescatori, considerato da alcune guide il migliore di Scozia. Concludiamo la serata bevendo due birrette al pub.

VENERDÌ 13 AGOSTO

Questa mattina sperimentiamo per la prima volta la colazione scozzese: uova, salsiccia, bacon, funghi e pomodori.

A differenza dei b&b in cui staremo successivamente e che ci cucineranno tutto al momento, in questo caso troviamo le pietanze già pronte (speriamo non da ieri) in contenitori che le mantengono calde e piuttosto secche.

Decisamente un posto in cui non tornare.

Prima di partire ci rechiamo all’ufficio del turismo dove è possibile collegarsi a internet: dobbiamo prenotare il traghetto che tra qualche giorno ci porterà alle Orcadi. Non abbiamo potuto farlo dall’Italia perché era necessario avere il numero di targa.

Prima tappa della giornata è il Glamis Castle. L’ingresso in questo caso non è incluso nel pass e dobbiamo pagare 8,75£. Esternamente è molto bello e ben tenuto, anche il parco merita un’occhiata. La visita degli interni è obbligatoriamente guidata, dura circa un’oretta e agli stranieri vengono dati dei fogli con la traduzione per poter seguire meglio il giro. A parte un paio di storie sui fantasmi che infestano le varie sale, il resto della visita è piuttosto noioso, ci sono molti servizi di porcellana ognuno con una storia legata a qualche nobile o alla regina ma per noi che non siamo inglesi la cosa risulta poco appassionante.

Decisamente migliore la visita al Dunnottar Castle (5,00£ non incluso nel pass), un vasto complesso, quasi del tutto in rovina, posto su una scogliera completamente circondata dal mare. Sicuramente questo è uno dei castelli più scenografici dell’intera Scozia, tant’è che è stato usato per l’Amleto di Zeffirelli. Dopo il varco d’ingresso, un sentiero lungo un prato conduce a un punto panoramico dal quale si vede l’insieme.

Per raggiungere il complesso si deve scendere fino al livello del mare e poi risalire, siamo molto fortunati perché a parte un forte, fortissimo vento, il cielo è azzurro e fa risaltare ancora di più la bellezza di questo posto.

Lasciamo con grande dispiacere questo posto e raggiungiamo Elgin.

Per prima cosa cerchiamo un b&b per la notte, troviamo posto all’Elm Grove (50£), il signore che ci accoglie è molto simpatico e la camera è bellissima. Per cena andiamo al The Granary, un locale molto carino dove mangiamo bene.

SABATO 14 AGOSTO

Iniziamo la giornata con un’ottima colazione con tanto di marmellata fatta in casa. Scopriamo anche il black pudding che troviamo molto appetitoso (devono piacere però i sapori speziati).

Dedichiamo la prima parte della mattinata alla visita della cattedrale, decisamente più bella di quella di St Andrew. È anche possibile salire sulla torre e osservare tutto dall’alto. Lì vicino diamo una veloce occhiata anche al curioso Bible Garden, un giardino in cui sono presenti tutte le piante citate dalla Bibbia.

Ripartiamo e ci fermiamo alla Dallas Dhu Distillery. La visita è compresa nella tessera, all’ingresso viene data un’audioguida in italiano che spiega come avviene la distillazione e le altre fasi della produzione di whisky. Essendo una distilleria in disuso i macchinari sono fermi ed è possibile avvicinarsi ed osservarli da vicino. Al termine della visita ci viene dato un assaggino fin troppo abbondante per quanto mi riguarda e così alla guida si mette Marcello perché io sono un po’ brilla. Ma la giornata non finisce qui, prossima tappa Wick che raggiungiamo dopo circa 3 ore.

Prima di tutto cerchiamo una sistemazione e la troviamo poco fuori dal centro, sulla strada che porta a John o’ Groats (b&b Mrs E. Harrold, 50£). Visto che c’è il sole e che la giornata è ancora lunga, decidiamo di andare a vedere il Duncasby Head, una scogliera molto particolare che si raggiunge con una breve e semplice camminata da John o’ Groats. Lo spettacolo è davvero grandioso, davanti a noi c’è una serie di scogli a forma di piramide, mentre intorno siamo circondati solo da gabbiani e da innumerevoli pecore.

Per la serata torniamo a Wick dove è in corso una festa locale con musica dal vivo.

DOMENICA 15 AGOSTO

Dopo la solita abbondante colazione andiamo a visitare il Sinclair castle, un castello in rovina situato su un promontorio roccioso nella Sinclair Bay, a Noss, circa 3 km a nord di Wick. Facciamo un po’ fatica a trovarlo, anche perché non è segnalato in nessuna maniera (fortunatamente avevamo chiesto qualche indicazione alla signora del b&b) infatti siamo gli unici visitatori.

Prima della partenza del traghetto da Gills Bay abbiamo tempo anche per una breve visita al Dunnet Head, il punto in assoluto più a nord dell’isola britannica. La partenza del traghetto è alle 13.30, il prezzo è piuttosto alto: 56,00 £ (13 per persona + 30 l’auto); arriviamo a St. Margaret Hope per le 15.00 e iniziamo l’esplorazione delle Orcadi.

Passando sopra le Churchill Barriers, barriere costruite durante la 2° guerra mondiale dai prigionieri italiani, arriviamo all’Italian Chapel, anche questa costruita dagli stessi prigionieri con mezzi di fortuna. Il risultato è davvero sorprendente pensando che in origine questa era solo una baracca.

Anche oggi il meteo ci è favorevole così decidiamo di fare due passi lungo la costa est dell’isola, dal parcheggio raggiungiamo velocemente The Gloup, un arco roccioso che sormonta una grotta marina, mentre per raggiungere l’imponente scogliera del Mull Head ci vogliono circa 3/4 d’ora. Incredibile, durante tutta la passeggiata incontreremo soltanto 2 persone, per il resto del tempo siamo solo noi e i gabbiani.

Tornati alla macchina raggiungiamo Kirkwall, capoluogo dell’arcipelago, dove avevamo prenotato dall’Italia al Kirkwall b&b (56 £). Consigliamo a tutti di prenotare alle Orcadi perché i posti sono pochi e quelli economici ancora meno. Al nostro arrivo abbiamo una piacevole sorpresa che ci fa capire l’animo semplice di questi isolani: la porta è aperta e nell’ingresso troviamo una busta per noi con le chiavi della camera e una lettera in cui la proprietaria si scusa per essere dovuta uscire, ma ci dice di accomodarci pure. Questo si rivelerà il posto migliore in cui staremo, la camera è stupenda, la proprietaria gentilissima e la colazione ancora più abbondante del solito.

Per la cena non ci sono molti posti tra cui scegliere, noi entriamo nel bar di un albergo dove spendiamo pochissimo e mangiamo dell’ottimo pesce e un delizioso arrosto d’agnello.

LUNEDÌ 16 AGOSTO

Iniziamo la giornata con la migliore colazione di tutte le vacanze, ora siamo pronti per esplorare le Orcadi.

Iniziamo con un giro per Kirkwall, visitiamo la cattedrale di St Magnus del 1137 che, essendo così isolata, è scampata alla distruzione a seguito della riforma. Lì di fronte si trova anche il Bishops Earls Palaces, l’antico palazzo dei Vescovi ormai ridotto in rovina.

Recuperata la macchina ci dirigiamo verso ovest e la prima tappa sono le Stones of Stenness: in origine si trattava di un cerchio di 30 mt di diametro formato da 12 pietre ma ora ne sono rimaste solo 4. Ben più spettacolare è il Ring of Brodgar che troviamo subito dopo: un cerchio 27 monoliti (in origine 60) di circa 2,5 m d’altezza e dal diametro di 103 m, tuttora è sconosciuto lo scopo di tale complesso.

Subito dopo raggiungiamo Skara Brae, la principale attrazione dell’isola: si tratta di un villaggio preistorico risalente al 3100 a.c. Addirittura più antico delle piramidi egiziane!!! La visita è molto interessante e c’è anche una piccola casa ricostruita in cui è spiegato come vivevano all’interno di queste strutture. All’ufficio informazioni troviamo una cartina con tutte le camminate della costa, così scopriamo che ce n’è una che parte proprio dalla spiaggia lì di fronte, non ci lasciamo perdere l’occasione e partiamo. Il sentiero è poco battuto e ci ritroviamo a strisciare letteralmente in mezzo alle erbacce ma dopo solo ¼ d’ora arriviamo al Hole o’Row: un arco di pietra formato dalle onde del mare, molto spettacolare.

Tornati al parcheggio riprendiamo la macchina e ci dirigiamo a Yesnaby: una serie di scogliere impressionanti. Anche oggi siamo molto fortunati perché il bel tempo fa risaltare ancora di più il paesaggio e ci permette di fare una bella passeggiata. Dopo 25 minuti verso sud si arriva al Yesnaby castle, un grosso faraglione in mezzo al mare, sarebbe bello continuare ma purtroppo si avvicina l’ora della partenza. Alle 16:45, infatti, prendiamo il traghetto a Stromness (16,50 per persona + 49,30 l’auto), durante il viaggio vediamo l’Old Man of Hoy, una colonna di arenaria alta 137 m che spunta dal mare, e alle 19,00 arriviamo a Scrabster.

Qui commettiamo un grandissimo errore, invece di fermarci a Thurso per la notte, ci lasciamo prendere dall’entusiasmo e decidiamo di continuare il nostro viaggio con l’idea di pernottare in uno dei piccoli paesi lungo la costa. Il problema e che sono così piccoli da essere formati da tre case e una chiesa, arrivati a Melvich, quando ormai la disperazione ci stava attanagliando l’animo, troviamo un piccolo b&b un po’ diroccato e ci fermiamo. Il posto è piuttosto brutto, la camera è polverosa e il bagno in comune con un grosso signore ansimante ma purtroppo non abbiamo scelta e accettiamo. Troviamo da mangiare in una tavola calda lì vicino un posto carino ma dove tutti parlano bisbigliando e con la bocca semichiusa, bo…

MARTEDÌ 17 AGOSTO

Lasciamo volentieri la nostra camera e facciamo la conoscenza dei midges, piccoli moscerini molto fastidiosi tipici della zona, ce n’è una quantità inumana e così scopriamo perché è meglio non aprire troppo la bocca, sono così piccoli e numerosi che vengono respirati con l’aria. La signora del b&b ci spiega che escono quando piove, infatti la giornata di oggi è grigia e ha piovuto tutta notte.

Attrezzandoci con il foulard davanti alla bocca in stile cow boy facciamo due passi allo Strathy Point, una piccola penisola con una faro sulla punta. Intorno a noi ci sono solo le pecore e i gabbiani.

Partiamo di nuovo dirigendoci verso ovest, la strada presto si trasforma in una single lane con i famosi passing place, una stretta strada formata da una sola corsia in cui ci sono delle piazzole dove accostare se si incrocia un mezzo in senso contrario. Abbiamo scelto di fare il giro della Scozia in senso antiorario anche per questo, in maniera di trovare questo tipo di strada solo dopo esserci abituati alla guida sull’auto “al contrario”.

I paesaggi da qui in poi sono sempre più sorprendenti e selvaggi, da una parte c’è il mare e dall’altra un paesaggio lunare che ricorda vagamente quello dell’alta montagna, capita anche di trovare spiagge dall’aspetto caraibico come la Spiaggia di Eriboll.

Arrivati a Durness facciamo una piccola visita alle Smoo Cave, ci sarebbe anche l’escursione alle scogliere di Cape Wrath, le più alte delle isole britanniche, ma le fanno solo con il bel tempo perché si raggiungono con una piccola imbarcazione e quindi non se ne fa nulla. Il tempo è sempre più brutto, in alcuni punti siamo costretti a procedere molto lentamente, evitiamo quindi altre deviazioni e arriviamo a Ullapool solo nel tardo pomeriggio.

Ci sistemiamo al Dalshian b&b (50£) una bella casa con vista sul mare. Ceniamo a base di pesce al Seaforth Inn.

MERCOLEDÌ 18 AGOSTO

Questa mattina partiamo abbastanza presto dato che ci aspetta una giornata molto densa. Prima tappa della giornata è la visita del Corrieshalloch Gorge National Nature Reserve in cui, dopo una breve passeggiata, si vedono le Measech Falls, cascate alte 46 metri e con un punto panoramico a sbalzo su un gorgo, carini ma niente di che…

Ripartiamo e dopo una ventina di chilometri raggiungiamo le Rogie Falls: di per se non sono altro che piccole cascatelle raggiungibili seguendo un sentiero fangoso ma sono famose per essere un punto di passaggio per i salmoni che risalgono la corrente. L’attesa è lunga e dopo mezzora di appostamento vediamo delle sagome scure non molto identificate passare velocemente, insomma non è una mattinata memorabile.

Ripartiamo e facendo delle belle strade secondarie raggiungiamo il Loch Ness. Dopo aver evitato le varie trappole per turisti (esposizioni sull’avvistamento del famoso mostro, negozi di souvenir con riproduzioni varie di Nessie…) raggiungiamo L’Urqhart Castle: il castello è in rovina ma è rimasta in piedi la torre Grant, sulla quale si può salire per avere una bella veduta del lago. Purtroppo il posto è invaso da innumerevoli comitive turistiche e, dopo giornate in luoghi molto selvatici, siamo poco abituati alle folle. Troviamo molto interessanti i pannelli informativi nel visitor center.

Non c’è tempo da perdere e, ritornati alla nostra fedele macchina, raggiungiamo l’Eilean Donan Castle (non compreso nella tessera 5,50 £ a testa): si tratta del famoso castello apparso nel film Highlander ed il più fotografato. È molto bello visto da fuori e da lontano ma avvicinandosi si scoprono che i restauri fatti all’inizio del novecento sono molto invasivi, le pareti ricostruite sono brutalmente dei muri di cemento armato, senza nessun rivestimento per renderlo un po’ più realistico. L’interno è anche peggio, una specie di museo sulla vita nel castello a inizio secolo, sembrano le scenografie di Gardaland. Un po’ delusi ripartiamo e raggiungiamo Kyle of Loch Alsh dove passeremo la notte.

In serata, approfittando delle molte ore di luce, facciamo un giro a Plockton, un pittoresco paesino di pescatori. Lungo la strada vediamo un gruppo di mucche di razza highland che scorrazzano libere e felici lungo la strada. Ritornati in paese andiamo a cenare al Kyle Hotel che nonostante l’aspetto e il servizio lussuoso non ci riserverà brutte sorprese col conto.

GIOVEDÌ 19 AGOSTO

Oggi esploriamo l’isola di Skye, collegata alla terraferma dallo spettacolare Skye Bridge. Qui, visto il grande affollamento turistico, abbiamo prenotato prima della partenza al Norma’s b&b (50£) situato in una zona residenziale un po’ difficile da trovare di Portree, il capoluogo del’isola. La giornata è abbastanza soleggiata, una vera rarità da queste parti, e lasciati i bagagli partiamo per esplorare la penisola di Trotternish.

Andando verso nord troviamo inizialmente The Storr, una muraglia basaltica di 720 metri da cui spicca il pinnacolo Old Man of stoor. Noi non ci accontentiamo di guardarlo dal basso e, lasciata la macchina, raggiungiamo la cima con una camminata di circa un’oretta. Durante la salita vediamo molte persone rinunciare perché sprovviste di calzature idonee (alcuni addirittura erano in infradito), il sentiero infatti parte in terra battuta all’interno del bosco ma poi diventa roccioso e piuttosto ripido, comunque alla portata di tutti.

Ridiscesi sulla strada troviamo le Lealt Falls e la Kilt Rock: una scogliera verticale a strapiombo sul mare dalla quale precipita una cascatella e così chiamata per la somiglianza alle pieghe dei famosi gonnellini tradizionali.

Un po’ più a nord c’è la Staffin Bay, l’insenatura più bella dell’isola è visibile con una passeggiata di cinque minuti che porta a un terrazzino da cui si ha una vista vertiginosa sui due versanti.

Lasciando la strada costiera prendiamo la deviazione (una stradina ancora più stretta del solito) che ci porta alla partenza dei sentieri per l’esplorazione delle Quiraing: facciamo una stupenda e non difficile camminata in mezzo a queste rocce dall’aspetto dolomitico … ma a pochi passi dal mare! Siamo stanchi ma felici e ancora una volta fortunati con il tempo. Ripartiti raggiungiamo lo rovine del Dantulm Castle poste su un promontorio ventosissimo, in lontananza riusciamo a vedere l’isola di Lewis. Rientriamo alla base e per cena mangiamo il pollo con una salsa di miele e senape un po’ stucchevole, ci facciamo il bicchiere della staffa in un pub molto carino e… essendo stata una giornata lunga e faticosa… torniamo al b&b dove crolliamo addormentati.

VENERDÌ 20 AGOSTO

La giornata è un po’ grigia, niente a che vedere con quella di ieri. Decidiamo di dedicare parte della mattina alla visita della Talisker Distillery ma una volta a destinazione scopriamo che i prossimi tour sono già tutti pieni e che dovremmo aspettare più di un ora prima di poterci inserire. Decidiamo allora di lasciar perdere, anche perché non siamo dei veri appassionati di whisky, e ci mettiamo in viaggio verso sud, il tempo nel frattempo peggiora a vista d’occhio.

La strada è piuttosto trafficata e ci vogliono più o meno 4 ore per arrivare a Oban. Fortunatamente ci sono ancora dei b&b liberi e troviamo posto al Tanglin b&b (50£) dove facciamo la conoscenza di Jim, il proprietario, che ci prende subito in simpatia quando vede che siamo italiani.

Nonostante il cattivo tempo ci precipitiamo speranzosi all’ufficio turistico per prenotare il tour alle isole di Iona, Mull e Staffa, purtroppo scopriamo che il giro è garantito solo per le prime due isole, mentre per la terza bisogna aspettare e vedere se cala il vento. Che tristezza!!!! L’isola di Staffa era il punto forte del giro e quella che più delle tre volevamo vedere. Si tratta di una piccola isola disabitata famosa per le sue impressionanti colonne di basalto e per le bellissime grotte. Proprio per la particolarità della sua costa è raggiungibile solo con piccole imbarcazioni e quindi le condizioni del mare devono essere ottimali. Uff! Sperando in una giornata migliore per domani decidiamo di fare un giro alla scoperta di Oban, un centro molto più grande di quelli a cui c’eravamo abituati.

Saliamo sulla cima della collina che sovrasta la città, dove un pazzo aveva deciso di costruire una copia ridotta del colosseo, poi, avendo finito i soldi, ha deciso di lasciare l’ “opera” incompiuta. Dall’alto comunque si ha una bella vista sulla baia. Ceniamo a base di pesce in una tavola calda e dopo andiamo a bere un paio di pinte in un micro birrificio dove facciamo amicizia con un gruppo di austriaci !

SABATO 21 AGOSTO

Dopo aver salutato Jim ritorniamo all’agenzia dove ci confermano che purtroppo la gita sarà limitata a Mull e Iona. Decidiamo quindi di rinunciare e riprogrammiamo su due piedi la giornata con delle tappe alternative: armati della nostra tessera visitiamo prima il Dunstaffnage Castle, situato a poche miglia nord di Oban, a picco sul mare e con una piccola cappella nascosta nel bosco; poi raggiungiamo la Bonawe Iron Furnace, un’antica fornace per la produzione del ferro. Lungo la strada ci fermiamo anche in una suggestiva chiesa posta sulle rive di un lago e poco dopo visitiamo il

Kilchurn Castle, sarà perché gratuito ma è poco segnalato e difficilmente si vede la stradina sterrata che porta al parcheggio, in compenso la visita è molto interessante. Nel frattempo la giornata è ventosa e non sembra più intenzionato a piovere… Ci avventuriamo per un bel giro panoramico lungo le strade del Loch Lomond and Trossach National Park, facciamo varie soste fotografiche e dopo aver visitato il duecentesco e ben conservato Doune caste apparso nel film di Monty Python e il sacro Graal. Raggiungiamo Callander dove troviamo posto per la notte alla Glengarry Guest House (50 £). Passiamo la serata in un locale molto carino, dove mangiamo bene e ci tratteniamo anche ad ascoltare un gruppo che suona canzoni tradizionali.

DOMENICA 22 AGOSTO

Partiamo senza indugi e dall’autostrada rivediamo il castello di Stirling… sembra passato un secolo… Oggi ci spostiamo a Edimburgo dove è indispensabile prenotare con la largo anticipo a causa dei festival. Noi avevamo trovato posto nella residenza universitaria di Pollock Halls (200 euro per 2 notti) ma prima abbiamo in programma la visita alla Rosslyn Chappel, la cappella resa famosa dal Codice da Vinci. Ci arriviamo intorno alle 11.30 ma scopriamo che gli ingressi aprono alle 12 perché adesso c’è la messa. L’attesa e le 7,50£ a testa d’ingresso sono più che ripagati dalla bellezza della chiesa, gli interni sono straordinari, ricchi di elaborate decorazioni tutte diverse tra loro, è davvero un luogo misterioso e mistico. Purtroppo non è possibile scattare fotografie ma per chi vuole, è possibile acquistare il cd con tutte le immagini. L’esterno per il momento è completamente coperto dalle impalcature per il restauro.

Finita la visita entriamo in città e raggiungiamo la nostra sistemazione, lasciamo l’auto nel parcheggio interno e partiamo alla scoperta del centro, raggiungibile con una camminata di circa mezzora.

Arriviamo sul Royal mile, cuore pulsante della città, dove veniamo “investiti” da una folla immensa e multicolore. Veniamo riempiti da volantini di spettacoli teatrali e assillati da vari venditori di biglietti, ad ogni angolo un campanello di persone assiste ad esibizioni di artisti di strada, alcuni bravissimi. Un po’ straniti e sballottati ci rifugiamo nella St Giles Cathedral dove predicava il riformatore Knox, poco è rimasto della Chiesa originale. Attraversiamo il parco ed entriamo nella New Town. Passeggiamo per l’elegante Princes Street con il monumento dedicato Scott e tanto per non perdere la gamba fatta nelle giornate precedenti saliamo sulla Carlton Hill dove possiamo ammirare i vari angoli della città.

Rientriamo abbastanza stanchi alla nostra camera e alla sera un po’ stufi dalla poco varia cucina scozzese, e notando prezzi molto superiori a quelli a cui ci eravamo abituati, ceniamo da Jimmi chung: un buffet cinese all you can eat vicino alla stazione di Waverly.

LUNEDÌ 23 AGOSTO

Pensavamo che alla residenza universitaria la colazione sarebbe stata scarsa … ma ci sbagliavamo di grosso: troviamo un self service con i tipici alimenti della scottish breakfast + dolci e cerali per la continentale + frittelle e sciroppo d’acero per non deludere anche chi arriva da oltreoceano… inutile dire che ci siamo strafogati …

Oggi visitiamo un must per chiunque venga in Scozia: il castello di Edimburgo. Fortunatamente l’esoso ingresso è compreso nella nostra tessera ma bisogna dire che all’interno ci sono varie mostre e attrazioni molto ben fatte anche con l’uso di strumenti multimediali, sicuramente un modo per rendere i luoghi storici meno “noiosi” e “ingessati. Ci sono piaciuti molto i gioielli della corona e il prisons of the war, una ricostruzione delle condizioni di vita dei prigionieri del 1781. Usciti dal castello nel primo pomeriggio gironzoliamo un po’ per le stradine e i vicoli dell’old town facendo un po’ di shopping e, un po’ per caso, ci troviamo di fronte alla greyfriars kirk con l’annesso cimitero e alla statua dedicata a Greyfriars Bobby, un cagnolino che aveva vegliato sulla tomba del padrone per molti anni.

Lì di fronte c’è il National Museum of Scotland che ripercorre la storia della Scozia dalla preistoria ai giorni nostri. La visita è gratuita (anche le audio guide in italiano !!) e anche qui troviamo varie attrazioni interattive pensate sia per bambini e ragazzi che per adulti (anche se con spirito giovane…) veramente un bel modo di vivere i musei !!!

Nonostante la pantagruelica colazione ci viene un certo languorino e così ci spariamo un paio di panini da Gregg una catena a buon mercato e di buona qualità. Non ancora sfiniti visitiamo da fuori il parlamento scozzese, un bizzarro edificio costato un fortuna e beffardamente costruito di fronte al Palace of Holyrood, la residenza scozzese della Regina e punto terminale del Royal Mile. Decidiamo di rientrare prima in camera per goderci maggiormente la serata e infatti ceniamo in un grande e storico pub (con l’ennesimo fish and chips) dove ad una certa ora inizia la musica dal vivo!

MARTEDÌ 24 AGOSTO

Lasciamo a malincuore questa magica città e iniziamo l’esplorazione del sud est della Scozia. La prima tappa è il

Tantallon Castle a picco su una scogliera e con di fronte una piccola isola coperta di guano (è una famosa tappa degli uccelli migratori e un paradiso per i birdwatcher).

Ma il piatto forte della zona sono le abbazie della regione dei Borders, per ragioni di tempo visitiamo solo le 2 maggiori: la Jedburgh Abbey e la Melrose Abbey. In entrambe vengono rilasciate delle audio guide in italiano che spiegano benissimo la loro storia e le caratteristiche architettoniche. Ci sono piaciute tantissimo, la Jedburgh Abbey che apparteneva all’ordine agostiniano venne costruita in uno stile di transizione tra il romanico e il gotico ed è veramente maestosa; l’altra di origine cistercense è decisamente gotica e con dei curiosi doccioni.

Ripartiamo e, dopo aver ripreso l’autostrada, raggiungiamo Glasgow. Avevamo prenotato all’Etap Hotel situato in zona appena recuperata lungo il fiume Clyde, dove abbiamo sfruttato una super occasione (28 £ compresa colazione). Andiamo in centro per la cena ma lo troviamo poco e mal frequentato, per cui dopo un frugale pasto a base di noodlles e un paio di pinte in un pub, rientriamo in albergo in taxi.

MERCOLEDÌ 25 AGOSTO

Il centro di Glasgow non ci entusiasma neanche di giorno, è dominato da una serie di vari centri commerciali e le uniche note liete sono la George square e la cattedrale: l’unica ancora intatta nella Scozia “continentale” con delle fantastiche vetrate. Lì vicino si trova l’interessante e curioso St Mungo Museum of Religius Life and Art (ingresso gratuito) dedicato a vari aspetti della vita religiosa di tutte le fedi. Facciamo anche una passeggiata lungo il Clyde, un tempo sede di strutture portuali ed acciaierie, ora riconvertito in zona residenziale e di intrattenimento, dove domina la struttura ultramoderna dell’Amarillo sede di congressi e concerti.

Purtroppo è ora di ripartire e terminare questo bellissimo viaggio. Arrivati ad Ayr riconsegniamo la nostra fedele compagna e rientriamo senza problemi in Italia.

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Dunottar castle

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Abbazia di Elgin

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Yesnaby, isole orcadi

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Edimburgo

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Duncasby Head

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Old man of storr, isola di skye



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