La regione di Salisburgo, il cuore dell’Austria

Arte, storia e tanta natura, due settimane indimenticabili
Scritto da: Davidoof
Partenza il: 09/08/2013
Ritorno il: 24/08/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
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Nonostante la crisi abbia colpito non poco la nostra famiglia io (Davide) e mia moglie Chiara abbiamo deciso di risparmiare il più possibile per non rinunciare a due settimane lontano da tutto quello che ci circonda (la mancanza di lavoro, l’assenza della politica e via dicendo). Visto il risultato della vacanza che mi appresto a descrivervi possiamo dire di aver fatto la scelta giusta!

La metà è l’Austria (nello specifico la regione di Salisburgo) ed i componenti del gruppo di vacanzieri sono gli stessi degli ultimi anni. Oltre alla nostra famiglia comprendente anche Gianluca, che il 6 agosto ha compiuto 3 anni, sono con noi anche i miei genitori, che, oltre a farci compagnia, sono stati una componente fondamentale per farci limitare le spese. Essendo il tragitto da Bologna (vicino alla quale abbiamo il nostro domicilio) a Zell am See (la località nella quale trascorreremo la prima settimana di vacanza) piuttosto lungo, abbiamo deciso di fare una sosta intermedia in quel di Lienz, ad un centinaio di km dalla nostra destinazione finale. Intorno alle 16, sotto una pioggia battente, facciamo la prima sosta di giornata (pranzo ed esigente di altro tipo a parte). Ci troviamo a Sillian, a pochi km dal confine italiano, qui si trova la fabbrica produttiva, ed il relativo spaccio, di una delle più famose industri dolciarie, la Loacker. Difficile non lasciarsi ingolosire da qualcuna delle tante specialità presenti, alcune delle quali introvabili in Italia! A malincuore risaliamo in macchina, dobbiamo affrontare gli ultimi 30 km che ci separano da Lienz. Contro ogni nostra miglior aspettativa il sole fa capolino all’orizzonte, non possiamo non visitare la cittadina prima di recarci all’albergo prenotato tramite il sito booking.com (Business Sporthotel Lienz, Tiroler Strasse, 21). L’allungata Hauptplatz è il luogo simbolo della cittadina, la bella piazza è circondata da numerosi palazzi degni di uno sguardo, su tutti il poderoso Rathaus (Municipio). Ma anche la vicina Sudtirolesplatz merita una visita e, ovviamente qualche foto. A forza di girovagare sono le 19 passate e siamo tutti parecchio affamati, il posto scelto per la cena, suggeritoci da tripadvisor.it, è il Ristorante Pizzeria Da Leonardo, Tiroler Strasse, 30. Il personale, di origine italiana, offre numerose specialità del “Bel Paese” compresa la Pizza, inutile dire che la cena è ottima ed i prezzi inferiori a quelli cui siamo abituati dalle nostri parti. L’indomani ci aspetta l’ultimo tratto di strada per arrivare alla meta finale del nostro viaggio, Zell am See. Prima di ripartire da Lienz, però, facciamo tappa al suo castello (Schloss Bruck). La visita è imperdibile sia per le belle mostre allestite all’interno sia per la salita sulla Torre da cui si gode un magnifico panorama sulla cittadina e sull’intera vallata circostante. Lasciata Lienz la strada inizia a salire (siamo ai piedi della cima più alta dell’Austria, il Grossglockner), a circa 1000 m di quota incontriamo Matrei Im Osttirol, visto l’orario ci sembra l’ideale per combinare la sosta pranzo con una breve visita turistica. Una volta tanto siamo fortunati, ci imbattiamo in una goliardica festa in puro stile tirolese, un occasione unica per mischiarci alla gente del posto mangiando Wurstel con in mano un bel boccale di birra! Con la pancia piena possiamo meglio apprezzare le bellezze del posto, la Parrocchiale è sicuramente il monumento di maggior rilievo, molto bella anche la statua della Madonna nell’adiacente cimitero. Dopo aver affrontato il Tunnel dell’Hochtor (costo 10 euro) arriviamo a Mittersill (principale centro del Parco Nazionale degli Alpi Tauri (Hohe Tauern Park) e, da qui, a Zell am See.

La cittadina, e il lago quasi omonimo (Zeller See), è una delle mete turistiche più gettonate della zona. L’unico neo della località è la ferrovia che divide il grazioso centro storico dalla bella bella passeggiata lungolago. Proprio qui si staglia l’edificio più fotografato della cittadina, il Grand Hotel. Passeggiando nel centro storico si fanno notare il Rathaus (Municipio) la bella Pfarrkirche e l’alta Vogtturm ma è l’intera area (tutta completamente pedonalizzata!) a suscitare una gran bella impressione. Sistemati i bagagli presso Apartment Schuttdorf (Karl Vogt Strasse, 36), prenotato, manco a dirlo, grazie al sito booking.com, ci godiamo una notte di meritato riposo dopo il “tour de force” degli ultimi due giorni. I successivi 6 giorni li abbiamo dedicati alla scoperta della zona che offre una ampia scelta di interessanti escursioni. Per chi, come noi, intende visitare diverse attrazioni è altamente consigliabile acquistare la Salzburgercard Land (valida 6 o 12 giorni) che permette l’ingresso gratuito in Castelli, Musei, Cascate, Orridi e Piscine della regione, ed inoltre da diritto ad avere la Salzburg Card (della durata di 24 ore) con la quale è possibile entrare in tutte le attrazione della straordinaria città di Mozart. Gli amanti della natura non possono non recarsi alle Cascate di Krimml, tra le più alte d’Europa (raggiungibili facilmente da Zell am See mediante un comodo treno). Stupefacenti anche le Eisriesenwelt, le grotte di ghiaccio più grandi del mondo ed il Liechsteinklamm, un lungo sentiero tra le rocce dove l’unico protagonista è il rumore dell’acqua sottostante. Da non perdere anche la visita del Castello di Hohenwerfen (a pochi km dalle Eisriesenwelt). Quest’ultimo, raggiungibile con una comoda funicolare (o in mezz’ora a piedi attraverso un bel sentiero tra gli alberi), offre al visitatore uno straordinario spettacolo di falconeria e un bel percorso di visita nelle sale interne. Vale la pena soffermarsi nel cortile, sia per la bella vista sulla Torre, sia per mangiare qualcosa (i Brezel sono buonissimi ma anche i Wurstel non scherzano!).

Una delle giornate a nostra disposizione l’abbiamo dedicata poi alla scoperta di 2 località del confinante Tirolo: Kitzbuhel e Kufstein. La prima, conosciuta in tutto il mondo per la famosa Streif (la pista dove ogni anno si svolge una delle più emozionanti gare della Coppa del Mondo di Sci), ci ha fatto davvero una bella impressione. Il suo centro storico, manco a dirlo completamente pedonalizzato, è proprio grazioso, anche se, tralasciando la bella Liebfrauenkirche non sono presenti monumenti di particolare rilievo. E’ l’insieme che colpisce il visitatore, le caratteristiche case dipinte, le belle insegne dei negozi, i tavoli all’aperto dei punti di ristoro: tutto sembra essere lì per una ragione. Lasciata Kitzbuhel riprendiamo la macchina per raggiungere Kufstein, la seconda ed ultima meta di giornata. La cittadina si riconosce fin da lontano grazie alla Fortezza che la sovrasta. La visita di quest’ultima, raggiungibile con una veloce funicolare (o a piedi, ma servono gambe buone…), è si interessante ma il prezzo richiesto (11 euro a persona) ci è sembrato un po’ eccessivo. La cittadina sottostante, pur moderna in diversi edifici, si visita con piacere. L’edificio più rappresentativo è sicuramente il Rathaus (Municipio), ma vale anche la pena spingersi fino al ponte sul fiume Inn da dove si può osservare bene la mole della Fortezza. Tornando indietro è bene fare una deviazione a destra, sulla Altstadtstrasse, una stretta via in stile medioevale dove ogni singola costruzione è degna di una foto. Tra le località più rinomate della zona vi è anche Bad Gastein. Qui è la mondanità a farla da padrone, non mancano infatti grandi alberghi ne parcheggi multi-piano. Ma nonostante ciò vale la pena spingersi fin quassù per vedere da vicino lo spettacolo della cascata che si getta proprio sopra il più centrale dei ponti che attraversano la cittadina. Sentire il rumore dell’acqua, confuso con le voci dei tanti turisti presenti, ci fa dimenticare di essere in una tra le località più alla moda della regione. L’ultima delle giornate a nostra disposizione l’abbiamo invece dedicata ad uno sconfinamento in terra tedesca, nella vicina Baviera. La meta sarebbe dovuta essere la Kehlsteinhaus, ovvero il Nido dell’Aquila (il rifugio donato ad Hitler per il suo cinquantesimo compleanno in cui lo stesso Fuhrer ha soggiornato diverse volte prima dello scoppio della seconda guerra mondiale), ma la persistente nebbia in alta quota (il rifugio si trova ad oltre 1800 m s.l.m.) ed il costo, non proprio popolare dell’escursione, ci hanno fatto desistere dal proposito. Abbiamo così trascorso la giornata tra Bad Reichenhall, Berchtesgaden ed il Konigsee. La prima, Bad Reichenhall, ha una parte più vecchia (francamente evitabile) ed una più nuova, completamente pedonalizzata, dove si trovano le principali attrattive della località. Tra gli edifici più interessanti c’è sicuramente il dipinto Rathaus (Municipio), ma anche le tante case con i classici balconcini meritano uno sguardo. Passeggiando per le vie del centro non si può poi non notare l’edificio che ospita la Cioccolateria Reber (quella che produce le famosissime Palle di Mozart tanto per capirci). Vale la pena entrare per osservare le tante specialità ma non lasciatevi troppo andare, il vostro portafoglio potrebbe risentirne! Prima di lasciare la cittadina vale anche la pena spingersi fino alle Alte Saline dove ancora oggi viene prodotto il sale usato anche come rimedio medicamentoso.

Lasciata Bad Reichenall raggiungiamo il parcheggio dal quale si può raggiungere a piedi (in circa 10 minuti) l’azzurro Konigsee. A dire il vero, forse per colpa delle alte aspettative o semplicemente a causa del tempo non proprio bellissimo, rimaniamo un po’ delusi. Ciò non toglie che la visita è comunque piacevole anche se, a nostro avviso, lo sfruttamento commerciale del luogo è forse un po’ eccessivo. Prima di rientrare a Zell am See abbiamo anche il tempo di fermarci un paio d’ore a Berchtesgaden, il cui monumento più importante è sicuramente la Stiftskirche. Bella anche la vicina Marktplatz ricca di belle case dipinte. Dopo aver trascorso l’ultima notte nella “nostra” casa a Zell am See, siamo pronti per affrontare il viaggio di trasferimento che ci condurrà nel Salzkammergut, la regione dei laghi di Salisburgo. La meta finale è Weyregg am Attersee dove abbiamo prenotato l’abitazione (Bruckendorf, 1) che ci ha ospitato nelle successive 7 notti di vacanza. Essendo il percorso piuttosto lunghino (quasi 200 km) abbiamo pianificato una sosta in quel di Golling. Qui visitiamo prima la Salzachöfen, un percorso abbastanza scosceso che permette di godere di alcune belle viste a strapiombo sul fiume Salzach, poi le Gollinger Wasserfalle (le Cascate di Golling). Quest’ultime, raggiungibili con una camminata di circa 10 minuti, ci hanno colpito per lo straordinario ambiente naturale in cui si trovano. Nel frattempo è arrivata l’ora di pranzo, ne approfittiamo per provare le specialità del Bar posto a pochi metri dal parcheggio (ottimi i Wurstel, buoni anche i Toast e la birra, eccellente il rapporto qualità-prezzo).

La seconda settimana della nostra vacanza è stata dedicata alla visita di Salisburgo e di alcune delle tante caratteristiche cittadine lacustri della regione.

La prima giornata, purtroppo piovosa a tratti, l’abbiamo dedicata alla visita di Salisburgo. Con la nostra Salzburgercard Land siamo entrati gratuitamente prima alla Wohinhaus (la casa in cui Mozart ha abitato per diversi anni) poi nella Mozartgeburthaus, ovvero la casa dopo il celebre compositore ha avuto i natali. Ad onor del vero dobbiamo dire che non conserveremo un grande ricordo della prima, un po’ spoglia (considerando anche che il biglietto di ingresso senza card sarebbe di 10 euro…), mentre abbiamo apprezzato le sale della Geburthaus dove sono state allestite le scene delle opere Mozartiane più famose. Gli appassionati di musica classica troveranno molti interessanti anche i tanti cimeli appartenuti allo sfortunato artista (morto a soli 35 anni). Grazie alla card in nostro possesso abbiamo poi visitato il Museo del Duomo (interessante) ma, purtroppo, non la Residenz, chiusa per una imprecisata manifestazione. Dopo aver fatto tappa alla Franziskanerkirche (niente di eccezionale) e all’Abtei St. Peter (stupendo l’interno), la pioggia ci consiglia di fare rotta verso la machcina. Il giorno successivo, dopo aver acquistato la Salzburg Card 48 ore al costo di 35 euro, lo abbiamo decidato ad Hellbrunn, qui si trovano il famoso castello dei Wasserspiele (ovvero dei giochi d’acqua) e lo Salzburg Zoo dove anche il piccolo Gianluca potrà avere la sua parte di divertimento. Schloss Hellbrunn in se stesso non è nulla di eccezionale, a parte un paio di sale con bellissime decorazioni pittoriche, ma la visita del complesso è assolutamente imperdibile. Il giro attraverso i tanto temuti giochi d’acqua ci fa tornare per una buona mezz’oretta bambini, il divertimento contagia proprio tutti. Poi c’è il grande parco dove poter lasciar scorrazzare per qualche attimo i propri figli (ci sono anche scivoli, altalene ed altri piacevoli passatempi per loro) o semplicemente dove fare una sosta pranzo in mezzo al verde. Terminato il giro fotografico del Castello (e degli adiacenti giardini) siamo pronti per risalire in macchina, a circa 2 km di distanza da qui si trova lo Zoo di Salisburgo. La visita, a dire il vero, non è indimenticabile, pulizia un po’ sommaria e assenza di diversi animali pesano sul nostro giudizio finale. Ciò però non toglie che aver visto da vicino (anzi vicinissimo) lo Stambecco, l’Orso, la Marmotta e soprattutto il Leone ci ha fatto dimenticare tutto il resto. La seconda giornata trascorsa a Salisburgo l’abbiamo iniziata al Castello (la mattina è il momento migliore per godere dello splendido panorama sulla città) per poi proseguire con il giro fotografico delle 3 piazze più famose della città (la Residenzplatz, la Domplatz ed, infine la Mozartplatz al cui centro si trova la statua dedicata al celebre compositore). Poi abbiamo percorso la Getreide Gasse (la più frequentata via della città), dove si trova la Casa Natale di Mozart, per giungere sul pedonale Verliebtenbrucke, il Ponte dei lucchetti). Da qui siamo poi giunti in uno dei luoghi simbolo della città, il Parco Mirabell. Il tanto verde, le belle fontane e lo Schloss (il Castello) che domina lo sfondo fanno venire voglia di fermarsi un po’ a godersi la pace e la tranquillità del luogo.

L’ultima tappa di giornata è la salita (in ascensore) al Monchsberg da dove il panorama abbraccia tutta la città, dal Castello al corso del fiume Salzbach. E’ arrivato ora il momento di esplorare anche le tante località lacustri poste a breve distanza dalla città. Tra i diversi laghi della regione dobbiamo dire che quello che ci ha maggiormente colpito è il Wolfangersee. La presenza sulle sue rive di due tra le più belle cittadine della regione (St. Wolfgang e St. Gilgen) e le montagne che lo circondano ne fanno una meta imperdibile per chi viene in vacanza da queste parti. Assolutamente da provare anche il giro in battello, sia per vedere le due cittadine da un altra prospettiva sia per assaporare un po’ di quel profumo che solo la natura incontaminata può offrire. Il secondo lago per importanza è il Traunsee sulle cui rive sorge Gmunden, un altra meta da non tralasciare. Il monumento più bello della cittadina è il Rathaus (Municipio) situato sulla piazza omonima, ma il luogo che considero imperdibile è lo Schloss Ort, un Castello sull’acqua raggiungibile solamente grazie ad un ponte pedonale. Stupenda è da qui la veduta della cittadina e del suo lago. Più distanti dal luogo dove ci troviamo ma ugualmente degni di visita sono il Mondsee (ed il paese che da esso prende il nome) e l’Halstattersee su cui si specchia la più famosa cittadina della regione, ossia Halstatt. Mondsee ha un discreto centro storico (molto bella la Pfarrkirche) ed un bel lungo-lago ma tutto sommato non ci ha stupito più di tanto. Hallstatt, invece, colpisce fin da lontano, la disposizione delle case sul lungo-lago sembra un opera divina tanto è perfetta. Il fulcro della cittadina è la Marktplatz vicino alla quale si trova l’Evangelische Kirche, ma il luogo più bello della cittadina si raggiunge salendo, a piedi, fino alla Pfarrkirche. Tornando verso la macchina abbiamo anche la possibilità di vedere le tante case colorate costruite sul fianco della montagna dove vivevano i minatori che lavoravano all’interno di una delle più importanti miniere di sale dell’Austria. Purtroppo siamo giunti al termine della nostra vacanza, ci rimane solo il tempo di una breve sosta a Schladming durante il viaggio di rientro. I tanti ricordi accumulati ci daranno la forza per andare avanti e credere ancora in un futuro migliore. Alla prossima!

Dove abbiamo mangiato:

– Ristorante Pizzeria Da Leonardo – Tiroler Strasse, 30 – Lienz; Bel locale gestito da italiani in cui gustare i migliori piatti della nostra tradizione culinaria. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.

– Gasthof Steinerwirt – Dreifaltigkeitsgasse, 2- Zell am See; All’inizio del pedonale di Zell, cucina austriaca, da non perdere la classica Wiener Schnitzel. Ottime le Patate Fritte Personale molto disponibile, prezzi ottimi considerando l’abbondanza delle porzioni.

Dove abbiamo dormito:

– Business Sporthotel Lienz – Tiroler Strasse, 21 – Lienz; Hotel adatto come punto di passaggio visto il buon rapporto qualità-prezzo. Sconsigliato per soggiorni lunghi, non ha reception ne servizio di prima colazione (è possibile richiederla presso il vicino Grand Hotel ma costa ben 16 euro a cranio).

– Apartment Schuttdorf – Karl Vogt Strasse, 36 – Zell am See; Bell’appartamentino con grande soggiorno (con divano letto), cucinotto ed una camera da letto con bagno. Molto buono il rapporto qualità-prezzo, per una settimana abbiamo speso solo €488,00 (tassa di soggiorno esclusa). Proprietaria molto gentile e disponibile.

– Ferienwohnungen Kern – Bruckendorf, 1 – Weyregg am Attersee; Grande appartamento con 2 camere da letto, sala con angolo cottura e bagno. Per una settimana abbiamo speso solo €553,00 (tassa di soggiorno esclusa). Proprietari gentili e disponibili.



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