La Puglia vista dalle Masserie

Valle d’Itria e le Murge (compresa Bari), Lecce e il mare Ionio e, infine, il Salento della punta estrema di Capo Leuca
Scritto da: paolo_libero
la puglia vista dalle masserie
Partenza il: 01/09/2013
Ritorno il: 18/09/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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L’idea di questa vacanza è nata per riscoprire insieme a moglie e figlia 18 enne questa terra da una diversa prospettiva. Al centro della vacanza, oltre al meritato riposo al mare dopo un anno di lavoro, la splendida cornice storica romanico-normanno-sveva e un’eno gastronomia da premio Oscar. L’elemento caratterizzante di questa vacanza e stato l’alloggio nelle antiche masserie pugliesi, punto di partenza degli itinerari per la scoperta di tre zone, la prima ‘’Valle d’Itria, e le Murge compresa Bari, la seconda Lecce e il mare Ionio, la terza il Salento della punta estrema di Capo Leuca.

Le tre masserie in cui abbiamo soggiornato sono state tutte e tre ristrutturate di recente sapientemente, trasformate in ottimi alloggi, senza però dimenticare del tutto la loro vocazione agricola che è ancora in parte presente, gestita da persone fantastiche che da subito ti fanno sentire amico da vecchia date in visita e non cliente, persone che con coraggio hanno investito tempo e denaro in questi bellissimi edifici storici che risalgono anche al 1600/1700 che rischiavano, per l’abbandono delle campagne, una triste fine.

Fonti essenziali utilissime per le scelte delle località da visitare e gli itinerari i commenti riportati nei diari di questo sito e le recensioni trovate principalmente su ‘’Trip Advisor ‘’e ‘’Booking.com ‘’.

Ed ecco a seguito il ns diario strutturato a mo’ di guida degli itinerari compiuti, vi segnalo in modo particolare gli aspetti organizzativi i costi sostenuti, tralascio i riferimenti storici dei posti visitati perché reperibili sicuramente in modo molto più esauriente altrove :

PRIMA TAPPA _ Domenica 1/09/13

Partenza da Varese alle ore 5 arrivo alla prima masseria vicino a Turi prov di Bari alle ore 17 ( un po’ lungo il tragitto ma si può fare fermandosi ogni tanto lungo l’autostrada ) Masseria Spilafemine – Latitudine 40.88736, Longitudine 17.03390 ( importanti le coordinate senza navigatore quasi impossibile trovarla perché in aperta campagna ) costo pagato per 4 notti camera tre adulti più colazione 260 euro.

La masseria restaurata di recente accuratamente con gusto nel rispetto dell’impianto originario, belle le camere, pulita la biancheria, disponibile una cucina comune e il cortile se si vuole cenare senza andare per forza a ristorante cosa che abbiamo fatto e visto il periodo e le poche stanze lo spazio era tutto per noi. Gestita da Gianni, il proprietario persona eccezionale sempre disponibile e paziente ad esaudire le richieste degli ospiti e a fornire utili indicazioni su dove andare a cena. La posizione è ottima per gli itinerari che avevamo in mente di fare nella prima parte della vacanza, visitare i principali monumenti presenti in queste terre costruiti da Federico II, la valle d’Itria le Murge e Bari e Gravina. Appena il tempo di arrivare e riprenderci dal viaggio e di nuovo in macchina, non si poteva mancare alla classica festa patronale dei paesi pugliesi a Noci (a solo però 10 minuti dalla masseria ) la prima domenica di settembre è la Festa patronale di S. Rocco con mercatino, luminarie, fuochi pirotecnici e bande di soli ottoni che suonano in piazza nella caratteristica edicola, chiesa per l’occasione addobbata per l’occasione, processione ecc.

Per cenare nel centro storico vicino alla chiesa di San Rocca trovata casualmente un ottima trattoria ‘’ Osteria La Frasca Via S. Pietro, 108’’ ottimo il servizio e la cortesia, ma apprezzata ancora di più la cornice in cui è inserita, una piazzetta pulita e silenziosa dove abbiamo gustato un ottima cena antipasti misti, pasta locale ( cavatelli ) e cozze con un ottimo primitivo spendendo non più di 15 euro a testa, gustosa cena che proprio ci voleva proprio per concludere questa prima giornata.

Lunedì 2

Mattina dopo una colazione autogestita nel silenzio della campagna, visita a Gioia del Colle ( a 15 minuti di auto ) qui anche se non molto famoso si trova qui uno dei più bei castelli normanno-svevo della puglia notevole fra l’altro perché non artefatto sostanzialmente da successive revisioni.

La sistemazione attuale del castello si deve infatti ancora principalmente a Federico II di Svevia intorno al 1230, si presenta con un cortile quadrangolare, saloni sala del trono e stanze che si affacciano su di esso, ed è delimitato da quattro torri angolari. Il castello ospita permanentemente il Museo archeologico nazionale di Gioia del Colle molto interessante con reperti greci bizantini trovati nelle tombe di monte sannace.

A chi è interessato alle legende romantiche di fantasmi la guida ci ha racconta quella di Bianca Lancia che qui fu rinchiusa, durante la gravidanza di Manfredi per gelosia Federico tenne rinchiusa l’amante in una torre de castello. La principessa non poté resistere all’umiliazione; vinta dal dolore, si tagliò i seni e li inviò all’imperatore su di un vassoio assieme al neonato dopo di che, “passò ad altra vita”, da quel giorno, ogni notte, nella torre del castello detta ora Torre dell’Imperatrice si ode un flebile, straziante lamento: il lamento di una donna offesa che protesta all’infinito la propria innocenza.

Gioia del colle è anche famosa per i latticini le mozzarelle burrate, comprate al ritorno (Caseificio fratelli Capurso in Via Santeramo o fatevi consigliare vanno gustale a temperatura ambiente no da frigo) insieme frise/pomodorini e vino primitivo sono state la ns cena in masseria che quella sera non essendoci altri ospiti è stata tutta per noi.

Pomeriggio Alberobello per parcheggiare impostate il navigatore su Via Indipendenza. Ci sono tutta una serie di parcheggi (in genere tutti costano 6 euro al giorno).

Da non perdere la visita (contro pagamento di una cifra modesta) del Trullo Sovrano, (zona destra rispetto al piazzale, opposta alla zona maggiormente visitata), contrariamente ad altri questo trullo a due livelli abitativi non è stato trasformato in negozio di souvenir ma, in un piccolo museo della cultura contadina, All’interno tutte le camere sono rimaste integre. Ricordo in particolare la camera da letto e la scala particolare per accedere al piano di sopra da cui si gode una vista favolosa dei trulli del paese.

Per la cena vi segnalo a Gioia del Colle o Putignano la carne arrosto al fornello a legna delle Macellerie alcune macellerie tradizionali sono con annesso fornello, la carne viene scelta dal banco e poi arrostita tipica carne sono le ‘’zampine’’ (salcicce piccole) o gnimiredde (spiedini di interiore).

Martedì 3 – Ancora Sulle orme di Federico II: Gravina, Castel del monte, Trani

Gravina in puglia

Oltre a una passeggiata nel centro storico con vista del castello svevo (solo dall’esterno) e della cattedrale normanna siamo stati a qui per una esplorazione molto interessante e inusuale organizzata da ragazzi appassionati nei sotterranei sotto le case di Gravina: cave di tufo, depositi di grano, serbatoi per l’acqua in più una visita ad una chiesa rupestre e alla zona archeologica. Il tour di 2 ore costa 10 euro a persona e si può concordare l’ora. Si gira per i sotterranei muniti di torce. Veramente divertente e istruttivo! Attenzione a buone scarpe e a coprivi in alcuni locali sotterranei si raggiungono i 10/15 gradi, sito www.gravinasotterranea.it.

Castel del Monte Andria, Italia orari 10.15/ 19.45 disponibilità di parcheggi ben segnalati (5 euro) con servizio navetta per il castello ogni 15 minuti Ingresso al castello: 5 euro; Un luogo Federiciano di fascino puro intriso di forti simboli astrologici, consiglio di servirsi della visita guidata (chioschetto della proloco prima della salita costo da concordare) perché senza nessuna nozione il castello potrebbe apparire solo un ripetersi di stanze molto simili tra loro, dato che è ormai vuoto ed è stato depredato delle decorazioni un luogo davvero emozionante.

Trani Parcheggio vicino al castello Svevo questo è stato molto ristrutturato nel tempo per adattarlo alle diverse esigenze funzionali, bello solo l’esterno si può tralasciare l’interno, stupenda invece La Cattedrale di Trani è, insieme alla Basilica di San Nicola di Bari, uno degli esempi più spettacolari dello Stile Romanico Pugliese. E’ costruita sul mare, ed al tramonto la sua pietra restituisce i colori rosa del cielo. Al suo interno vi si trovano 3 livelli, e l’ipogeo di San Leucio, assolutamente meraviglioso da non perdere assolutamente, da non tralasciare una passeggiata fra le strade del centro storico intorno al porto.

Mercoledì 4: Bari

A 30 minuti dalla masseria, lasciata la macchina in un parcheggio auto nel Lungomare A Perotti strisce blu si entra nel borgo passando davanti Teatro Margherita.

Dopo l’intervento di riqualificazione del 2005 Bari vecchia è una città da riscoprire (sia di giorno che di notte ) girando per le stradine senza darsi un preciso itinerario, i monumenti sono tutti molto vicini, basta di volta in volta seguire le frecce di indicazione, sono senz’altro da vedere la Basilica di San Nicola sicuramente uno dei monumenti più belli di Bari, ottimamente rappresentante il romanico pugliese Normanno Svevo.. La cripta è molto bella e suggestiva, la Cattedrale di San Sabino in Piazza Odegitria, la chiesa, che è stata spogliata di tutte le strutture barocche, si presenta nella sua nuda solennità da visitare la cripta, il Castello Svevo solo le mura sono bellissime e nell’insieme il castello è ben tenuto….peccato che dentro ci uffici e macchine parcheggiate ovunque quindi da tralasciare il dentro.

Per pranzo una bella focaccia pugliese presa dal Panificio Fiore (Strada palazzo di città 38) un vicolo dietro San Nicola.

Pomeriggio sulla strada del rientro visita alle Grotte di Castellana tra le più belle d’Italia sono lunghe due 2 km, si accede da una scalinata dalla quali si può vedere l’unico buco che da all’esterno per poi proseguire per 2 ore di camminata ( 15 euro viista completa inclusa la grotta bianca) oppure 1,5 ore (10 euro senza la visita alla grotta bianca). appena scesi ci sono 7/8 gradi incamminandosi poi ci sono 17 gradi costanti, visita inrinunciabile.

SECONDA TAPPA _ Giovedì 5

Giorno di trasferimento, attraversando la Valle D’Itria visitati i paesi di Cisternino- Locorotondo – Ostuni, dopo un bel bagno nell’Adriatico zona Torre Guaceto ( un bel lido di sabbia ) spiaggia libera siamo arrivati a sera alla Masseria Terra Dei Padri – ( 4 notti costo camera per tre persone 439,00 euro – S.P. 101 per Cellino San Marco Km 1,6 Campi Salentina, 73012 Italia Latitudine 40.88736 longitudine 17.03390

La masseria ci ha un po’ deluso ‘’ troppo chic ‘’ per i ns gusti, a mio avviso anche se inserita in una grande tenuta coltivata a ulivi, si è trasformata in un buon albergo di lusso a 4 stelle con relativi servizi di accoglienza, ristorante ecc., cucina elaborata del tipo” nouvelle cucine”, per le notevoli dimensioni la struttura ritengo rivolta principalmente a matrimoni o compleanni e se ve ne capita uno ( come accaduto a noi) causa l’esuberanza della festa (disco music e fuochi artificiali) non si dorme fino alle due di notte.

La posizione inoltre è adiacente alla strada provinciale, il rumore della strada si sente e il contrasto con la precedente masseria ha ampliato il contrasto, comunque il posto non è male dipende solo dai gusti..

In compenso, dopo aver provato, non soddisfatti della cucina proposta dal ristorante, abbiamo scoperto con l’aiuto di Trip Advisor una perla rara, a Squinzano distante solo 10 minuti ‘’Marenuesciu Trattoria Marinara’’ in via Giovanni Paolo I ang.Padre Pio N°19, tutto a base di pesce e qui poi siamo tornati tutte le sere di questa tappa, per la cronaca mi sono fidato anche ad ordinare i mitili crudi che non mangiavo da tempo immemore ovviamente tutto ok…

Venerdì 6 _

Giornata di mare sullo Ionio a Punta Prosciutto 40 minuti dalla masseria (è poco prima di Torre Colimena direzione nord da Porto Cesareo, destinazione comunque ben segnalata e trovata anche con l’aiuto del fidato e indispensabile Tom Tom, trovato parcheggio in una via a due passi dalla spiaggia, parcheggio tra l’altro gratuito, bellissimo l’arenile e il mare forse il più bello di quelli visti in questa vacanza, peccato che il tempo non è stato dei migliori

Siamo stati al ‘’Samanà Beach’’, lido molto ben organizzato, sia in spiaggia con i suoi ombrelloni e il bar che nella zona più interna con parcheggio, docce, servizi, bar e divanetti immersi nel verde dove abbiamo pranzato ( frise ottime), con prezzi onesti (10 euro al giorno un ombrellone e due lettini) e con degli ombrelloni ornati da fronde di palma assolutamente caratteristici, segnalo che tutti i lidi visitati sono muniti di ampio parcheggio ( costo max 5 euro intera giornata) e dopo aver attraversato la zona bar (libero accesso ) e prima di arrivare alla zona ombrelloni vi è sempre la possibilità di accesso alla spiaggia libera, consiglio di munirvi di ombrellone perché il sole picchia forte (anche a settembre).

In alternativa vi segnalo il lido ‘’Piri Piri”, sulla la litoranea direzione Taranto subito fuori dal paese di Campomarino , ampio parcheggio gratuito, panorama mozzafiato, colori del mare sono indescrivibili: mille sfumature e una trasparenza dell’acqua unica. Dalla strada si scende in spiaggia attraverso una scalinata (la strada e la spiaggia sono su due livelli diversi: la spiaggia ha alle sue spalle delle rocce molto alte).

Sabato 7

A circa 40 minuti dalla masseria escursione alla riserva naturale di Porto Selvaggio, lungo le strade limitrofe la zona non è ben segnalata e il navigatore non è stato di gran aiuto, comunque dopo aver chiesto lungo il tragitto a persone gentilissime, siamo arrivati all’ingresso nella parte alta (ne esiste un altro ingresso verso valle con un percorso minore per raggiungere il mare) . Da quella trovata da noi, parcheggiata la macchina lungo la strada provinciale, si entra in un area protetta, per raggiungere il mare è necessario fare una piacevole camminata in un comodo e largo sentiero di circa dieci minuti, immersi nel verde, tra profumi e rumori di una natura incontaminata, dopo la quale si arriva a una caletta rocciosa con una piccola spiaggia di ciottoli, notevole impatto visivo e con un mare unico, colori che spaziano dal verde al turchese, caratteristica di questo mare è che in alcuni tratti l’acqua è ghiacciata per la presenza di sorgenti di acqua dolce, possibile godere dell’ombra della pineta per uno spuntino con il sottofondo del canto delle cicale.

Se volete fare trekking si possono percorrere i sentieri del parco che portano ad alcune calette ( grotta del cavallo, ecc) consiglio di seguire le indicazioni con frecce dei sentieri interni alla riserva e non quelli lungo la costa, questi ultimi forse più suggestivi ma molto faticosi e disagevoli privi di una minima ombra .

Domenica 8 _

Oggi visita a Lecce a 20 minuti dalla Masseria, auto parcheggiata in viale Università vi sono zone con strisce blu e gratuiti, il centro storico è stata una piacevole sorpresa, ben delimitato da antiche porte, tutto ben restaurato, pulito ordinato, ben segnalati i monumenti da visitare, quasi tutta zona è pedonale. Arrivati a Porta Napoli, subito troviamo la Strepitosa la Basilica di santa Croce, capolavoro del barocco leccese con annesso ex Convento dei Celestini poi arriviamo nella meravigliosa piazza Duomo con il Palazzo del Seminario e il Palazzo Vescovile qui nel bar d’angolo a corso Vittorio Emanuele caffè con un ‘’Pasticciotto‘’ dolce tipico leccese di pasta frolla con interno di crema, poi fino alla chiesa di Santa Irene, a seguire piazza Oronzo con la colonna dedicata al Santo Patrono, poi Chiesa di Santa Chiara e il teatro romano, unico di tutta la Puglia, pranzo sempre lungo corso Vittorio Emanuele in un bar con laboratorio dove preparano a getto continuo il ‘’Rustico leccese’’ una specie di panzerotto ma al forno esterno di pasta sfoglia, poi Chiesa di San Matteo, la chiesa che mi è molto piaciuta perché sembra di essere a Roma, ultimata nel 1700 progetto di Giovann’Andrea Larducci, nipote di Francesco Borromini, da questo copia la facciata della chiesa romana di San Carlo alle Quattro Fontane Vi segnalo per uno snack anche il Fornaio Piazza S.Oronzo n23, (lato anfiteatro) Infinità di differenti tarallini, pizzetti, frise e friselline, tutto meraviglioso. le focacce e i biscottini. Un consiglio: prendete sempre un mix di tutto perchè ne vale davvero la pena, ottimo qualità-prezzo e personale davvero cortese e sempre disponibile.

Terza tappa – Lunedi 9

Giorno di trasferimento alla prossima masseria ad Alessano per raggiungerla durante il tragitto prima sostiamo a Galatina, per ammirare la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria ( scelta dovuta a ricordo di servizio di Philippe Daverio in Passepartout ) , la chiesa risale al 1300 ed ha una magnifica facciata romanico gotica ,caratteristica unica e di rilevo assoluto è l’interno diviso in tre navate le cui pareti sono ricoperte di affreschi di scuola Giottesca ottimamente conservati, vale la pena anche fare due passi nell’adiacente centro storico, segnalo per una sosta la Pasticceria Caty Bar nella piazzetta Orsini , usciti dalla Basilica lato destro per gustare i famosi pasticciotti caldi a solo 1.30 euro cadauno, la ns è stata una sosta .. dolcissima.

A seguire visita a Otranto trovato facilmente parcheggio seguendo le indicazioni stradali ( parcheggio custodito via San Giovanni) . Il suo centro storico è famoso per la presenza del Castello aragonese, risalente al XV sec e per Cattedrale, bellissimo esempio di stile romanico. impreziosita da uno straordinario mosaico dell’albero della vita

Poi Porto Badisco, parcheggiata la macchina in un parcheggio prima di entrare in paese suggestivo il tratto di costa rocciosa che si apre superate le case, ha ispirato persino lontani poeti latini come nel caso di Virgilio, che la scelse come primo approdo di Enea, in fuga da Troia, avvolta dalle fiamme. L’intera baia, che si specchia nel mare verde-blu terso e cristallino, è ricoperta da ginestre che spuntano sulle rocce. Al centro della baia sorge una spiaggetta per un veloce bagno.

E per finire visita alla grotta marina di Zinzulusa diramazione lungo strada provinciale 358 ben segnalata ampio parcheggio a pagamento ( strisce blu) prima di arrivare allo slargo della biglietteria, l’ingresso alla grotta è di 5 euro a persona per la visita si percorre una scalinata , dura circa venti minuti e non ci sono strapiombi, per cui anche chi soffre di vertigini può tranquillamente entrare. Non fa freddo, è solo molto umido. In grotta si entra a gruppi insieme ad una guida, per cui spesso bisogna attendere qualche minuto prima di entrare, mio parere bella ma niente di particolare se non l’ingresso dal mare

Arrivo verso sera ad Alessano alla Masseria Lu Palummaru. Prezzo per 5 notti sempre per tre persone totale 400,00 euro, Via Vigna Corte. E’ un’antica masseria completamente ristrutturata, immersa in un verde e con una bellissima e grande piscina a sfioro Il valore aggiunto è dato sicuramente dai proprietari: una famiglia che racchiude tutte le migliori qualità della gente salentina: cortesia, disponibilità, simpatia e passione! Posizione strategica: ben collegata alla viabilità principale punto ideale da cui partire per esplorare tutto il basso Salento.

Martedì 10

Giornata di riposo al mare a Marina di Pescoluse o, meglio alle famose “ Maldive del Salento’’ a 20 minuti dalla masseria lungo il tratto costiero della marina di Pescoluse, vi è lo stabilimento balneare chiamato Le Maldive si riconosce questa spiaggia per la presenza di un gigantesco sdraio con su scritto “le Maldive” sul lato mare della strada.

Davanti alla spiaggia c’è anche qui un immenso parcheggio a pagamento (4 euro al giorno).

La spiaggia è bianchissima, la sabbia finissima, il mare azzurro e trasparente, ma le Maldive forse per le aspettative delle recensioni lette, non è all’altezza della sua fama, la struttura è vecchiotta i prezzi delle consumazioni cari (1.20 euro un cattivo caffè al banco), la spiaggia molto affollata, con presenza sull’arenile di carrettini di ambulanti che stazionano tutto il giorno davanti agli ombrelloni, privando i bagnati della vista del mare.

Nella zona di Porto Pescoluse vi sono sicuramente altri lidi migliori, segnalo il lido 5 vele adiacente alle Maldive e ovviamente camminando un po’ a sinistra e a destra dei lidi organizzati delle ottime spiagge libere.

Mercoledì 11

Un bel bagno a Punta della Suina e a seguire Gallipoli.

Punta Suina è una punta rocciosa segnalato dal cartello del lido organizzato che occupa il tratto più caratteristico (isolotto roccioso), dopo un veloce perlustrazione abbiamo preferito continuare e non pagare parcheggio 5 euro e ombrelloni/sdraio 21 euro e ci siamo fermati subito dopo a baia Verde ( lungomare Galilei ) abbiamo così scoperto una delle più belle spiagge libere sabbiose viste lungo litorale ionico del Salento, parcheggio gratuito e attraversata una splendida pineta (pulita e ben tenuta) davanti agli occhi un angolo di mare incantevole ( in quel giorno con delle belle onde) , fatto di spiaggette libere , ancora selvagge, e tratti di scogli

Visita al centro storico di Gallipoli nel tardo pomeriggio prima di rientrare alla masseria, limitato dal mare è situato su un isola collegata da un istmo alla città nuova, da segnalare come monumenti la bella l Basilica Concattedrale di Sant’Agata e il castello Aragonese.

Giovedì 12

Santa Maria di Leuca e il Ciolo, Santa Maria di Leuca è l’estrema punta dove si incontrano i due mari, la strada provinciale prima di entrare nel centro urbano, porta al piazzale con il faro e il Santuario, da qui si può vedere l’increspatura ben distinguibile cromaticamente di una linea di separazione sul mare che da sempre ha suggerito alla fantasia popolare un confine fisico fra i due mari.

Dopo una visita al centro storico del paese e una passeggiata sul lungomare della citta, ripresa la strada litoranea (SP 358) direzione Tricase dopo pochi km evidenziato da parcheggio e ristoranti, il Ciolo, è una splendida insenatura naturale con mare blu scavalcata dal ponte della strada provinciale.

Abbiamo seguito le indicazioni per il sentiero così abbiamo percorso un panoramico trekking invece di accedere alla spiaggetta comodamente con una scala dalla litoranea , vi sono altri sentieri che partono dal piazzale per raggiungere delle piattaforme lungo la scogliera laterale e poter fare il bagno.

Nei dintorni della Masseria a circa 10 minuti per cenare con i piatti della cucina della tradizione, siamo stati alla ‘’La bettola’’ in Piazzetta San Giovanni piazza principale Specchia bellissimo centro storico da visitare senz’altro (inserito tra ‘I Borghi più Belli d’Italia’con stradine strette e sinuose, interrotte da rampe di scale si svincolano tra un nucleo abitativo dall’architettura spontanea, rimasta quasi del tutto intatta) in alternativa meno caratteristico ci si può fermare a l’Aniene che si trova lungo la strada provinciale che da Alessano porta a Specchia e ‘Rua De Li Travai in Piazza Indipendenza a Patu, altro bellissimo borgo che come Specchia e sicuramente da visitare , in questo caso meglio prenotare e se fa caldo chiedete un tavolo nella piazza ( si cena circondati da una cornice indimenticabile).

Da venerdì 13 a Lunedi 16 giorno del rientro a Varese (fatta una tappa intermedia a Loreto visita al santuario della santa casa per spezzare il viaggio), meritato riposo in un altro stupendo tratto di spiagge e mare pulito e cristallino del Salento ionico, provinciale 91 fra Lido Marini e Torre san Giovanni (Ugento), noi siamo stati ai Lidi Sabbioso e Pineta ambedue le traverse ben segnalati lungo la strada provinciale, con solito schema ampio parcheggio, struttura servizi/ bar/ristoro , spiaggia con lettini e ombrelloni o in alternativa dopo aver attraversato il bar si seguono i cartelli spiaggia libera.

Un saluto a tutti

Paolo



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