La Puglia dei Trulli e Matera

Cinque giorni tra trulli, sassi, borghi di pietra per godere delle bellezze di una Terra unica
Scritto da: Gianlu95
la puglia dei trulli e matera
Partenza il: 20/08/2019
Ritorno il: 24/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ad agosto un’inaspettata quanto gradita notizia (una settimana di ferie in più) ci permette di organizzare un altro viaggio per le vacanze estive e la scelta ricade sulla Puglia, precisamente la zona dei trulli, con un’escursione a Matera, capitale europea della cultura 2019. A causa di una bassa disponibilità dei voli, scegliamo di volare da Bergamo a Brindisi, con andata il 20 agosto e ritorno il 24, per poi noleggiare direttamente dal sito Ryanair una Fiat 500 blu con interni in pelle bianchi davvero comoda ed elegante.

MARTEDÌ 20 AGOSTO

Di buon ora ci presentiamo in aeroporto dal momento che il volo parte alle ore 6:30 e, dopo quasi due ore, atterriamo a Brindisi pronti a metterci in strada per raggiungere la prima meta del nostro itinerario, ovvero Trani.

La città di Trani è famosa essenzialmente per la splendida Cattedrale in tufo calcareo, di stile romanico, che si staglia tra terra e mare, quasi a testimoniare, come i fari per i marinai, l’approdo sulla terraferma per chi proviene via mare. All’interno le decorazioni consistono nei giochi di luce che si creano grazie al riflesso della stessa nella bianchissima pietra che compone la struttura, luce che filtra da alcuni rosoni di ottima fattura.

Dopo aver assaggiato dei panini imbottiti al pesce presso Pescaria, sul lungomare della città, riprendiamo la macchina per raggiungere Castel Del Monte, fortezza di forma ottagonale fatta costruire da Federico II di Svevia (soprannominato Stupor Mundi) per testimoniare la grandezza artistica e culturale del suo regno. Il castello si raggiunge attraverso un sistema di navette che partono dal parcheggio a pagamento che si trova circa 1,5 km sotto alla collina su cui si staglia la fortezza. Le decorazioni interne, seppur a prima vista possano sembrare spoglie o inesistenti, sono di una bellezza unica perché ottenute utilizzando diversi tipi di pietre di vari colori, utilizzate soprattutto per decorare porte e colonne.

In seguito la terza tappa della giornata sarà anche la nostra base d’appoggio per i giorni a venire, ovvero la città di Conversano, proprio al centro delle cosiddette Terre di Bari, luogo dal centro storico molto caratteristico e in cui soggiorniamo presso il bed and breakfast Bella Puglia, una struttura di sole due camere nuovissime gestite da un proprietario davvero gentile e disponibile. La nostra camera era davvero grande e spaziosa, un ottimo luogo dove potersi riposare in attesa di scoprire questa magica terra.

Per cena optiamo per un ristorante del centro storico Vita Pugliese, un ristorantino aperto in un vicolo con tavoli anche sulla strada dove assaggiare le specialità locali, tra cui spiccano ovviamente le orecchiette, vera istituzione della cucina pugliese.

Da segnalare che il centro storico della città, intimo e raccolto, con le strade lastricate di pietre, è dominato dal castello dei Conti d’Acquaviva d’Aragona, che di sera viene illuminato ed è luogo di ritrovo per giovani e anziani del Paese, nonché dei molti turisti che vi si fermano per soggiornare.

MERCOLEDÌ 21 AGOSTO

La colazione offerta dall’hotel è in realtà un “buono” da poter utilizzare in due bar convenzionati, in cui comunque le brioches sono davvero spettacolari. Proprio a colazione, nel tavolo vicino al nostro, sentiamo una discussione tra un signore originario di Foggia e un anziano del posto, in cui quest’ultimo lo invitava a non andare a Bari Vecchia, seppur ormai i problemi di ordine pubblico che c’erano fino a qualche anno fa siano stati praticamente risolti da una coraggiosa politica per rilanciare il quartiere.

Vi racconto questo perché Bari Vecchia era effettivamente nel nostro programma iniziale ma, grazie alle ‘dritte’ dei locali, abbiamo deciso di cambiarlo in corsa preferendo visitare altro. La scelta ricade così sulle Grotte di Castellana, complesso sotterraneo di grotte in cui stalattiti e stalagmiti creano delle vere e proprie opere d’arte naturali a cui è impossibile rimanere indifferenti; la visita deve essere per forza fatta con una guida e dura in tutto 2 ore, per un totale di circa 1.5 km tra andata e ritorno; il finale del tour è veramente emozionante, con l’ingresso nella Grotta Bianca, così chiamata per i colori emanati dalle concrezioni presenti, che per la presenza di determinati materiali assumono una forte colorazione bianca.

Dopo essere riemersi dal sottosuolo, è ora di raggiungere Polignano a Mare, una vera perla dell’Adriatico, col suo centro storico arroccato sulle scogliere, la cui più famosa la Lama Monachile è presa d’assalto da turisti e locali vogliosi di fare tuffi anche pericolosi dalle sue sommità o semplicemente di nuotare nel mare cristallino che bagna questa costa. Da segnalare che Polignano è anche il luogo di nascita di uno dei cantanti più famosi della storia canora italiana, ovvero Domenico Modugno, a cui è dedicata una statua nell’indimenticabile posa a braccia aperte dell’esibizione di “Nel Blu Dipinto di Blu” con cui vinse il Festival di Sanremo. Per pranzo optiamo per la Trattoria Pizzeria Neuro, nella piazza centrale del centro storico, dove assaggiamo degli ottimi cavatelli al sugo di pesce, altra buonissima specialità da leccarsi i baffi; inoltre appena fuori dalle mura del centro storico è presente Martinucci, pasticceria famosissima, scusate il gioco di parole, per i suoi pasticciotti, dolce ripieno di crema pasticcera (o di qualsiasi altra crema vogliate, ce ne sono di tutti i tipi) cotto al forno e servito caldo appena sfornato.

Per oggi le visite sono finite e non potevamo non concludere la giornata con un’ottima pizza al castello di Conversano, precisamente alla trattoria TerraRossa, dove la pizza è molto buona nonché leggera come impasto.

GIOVEDÌ 22 AGOSTO

La giornata di oggi prevede uno “sconfinamento” regionale, in quanto sarà dedicata a Matera, capoluogo di provincia in Basilicata, per il 2019 nominata Capitale Europea della Cultura; dopo aver trovato fortunosamente un parcheggio (dalle 10 in poi il centro storico è ZTL, quindi non accessibile ai non residenti), ci incamminiamo per raggiungere i famosi Sassi, quartieri che formano il centro storico, formati da edifici e chiese scavate nella roccia. La storia dei Sassi è molto curiosa, dal momento che essi, abitati sin dalla Preistoria, erano stati fatti forzatamente abbandonare intorno agli anni Sessanta, perché considerati simbolo di arretratezza in un’Italia ormai in pieno boom economico; intorno agli anni Ottanta/Novanta, però, sono stati riscoperti come patrimonio da tutelare e, ironia della sorte, avere ora una casa o una struttura nella zona dei Sassi è considerato un vanto. Il caldo è oggi insopportabile e raggiunge i 36° perciò la visita ai due quartieri, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, procede lentamente e con molte pause dissetanti; segnalo per eventuali visite le Casa Noha, casa-museo in cui è possibile toccare con mano come dovesse essere la vita in luoghi simili, nonché le Chiese Rupestri, veri gioielli con i loro affreschi e la loro semplicità. La specialità della Basilicata, soprattutto in questa zona, è il peperone crusco e, infatti, nella trattoria Materamì assaggiamo dei primi piatti con dentro questa pietanza, rivelatasi molto gustosa; inoltre qui è nato un dolce dal nome molto divertente, ovvero la Tetta della Monaca, che leggenda vuole fossero state inventate da un cuoco basandosi sulla forma del seno di una monaca o di una protuberanza che le suore inserivano nel petto per rendere meno evidenti i seni sotto le loro vesti. Il dolce è formato da due strati di pan di spagna al cui interno è inserita la crema pasticcera.

Al termine di una giornata davvero torrida, ci fiondiamo subito in hotel prima di lasciarci consigliare dal proprietario una cena presso Il Giullare, ristorante sempre nei dintorni del castello di Conversano, il cui piatto forte, strano a dirsi essendo in Puglia, è lo stinco di maiale, ma credetemi che ne varrà la pena.

VENERDÌ 23 AGOSTO

Oggi ci sposteremo verso Alberobello, luogo famoso in tutto il mondo per i Trulli, tipiche costruzioni in pietra di forma circolare, così costruite per via di una tassa imposta dal vicerè spagnolo del Regno di Napoli che obbligava i Signori a pagare ogniqualvolta costruissero costruzioni usando la malta. I Signori feudali del luogo, quindi, per evitare di dover pagare, concessero ai contadini il permesso di costruirsi delle abitazioni, a patto che non usassero la malta ed ecco come nacquero i trulli.

Questo luogo è talmente unico al mondo che non potevamo non provare l’ebbrezza di dormire all’interno di un trullo almeno per una notte; ciò è stato possibile grazie a Romantic Trulli, una struttura formata da 5 trulli uno di fianco all’altro, decorati con fiori di color ciclamino che attirano infatti orde di turisti per scattare delle foto; le camere sono separate dalla strada solamente da una corda ed è stato un momento esilarante quando, dovendo rientrare in stanza per dormire, ci siamo fatti spazio tra turisti intenti a fotografare, divenuti poi subito increduli quando ci hanno visto togliere la corda ed entrare in stanza. La camera che ci hanno dato era davvero bellissima, grande, elegante, con persino dei tarallini da poter consumare al nostro arrivo. Credetemi: se mai doveste pensare di fare un’esperienza del genere, fatela perché vi rimarrà nel cuore per sempre.

Nonostante ad Alberobello tutto o quasi sia costruito come trullo, ce ne sono alcuni che si distinguono dagli altri, come ad esempio il Trullo Siamese, così chiamato perché la leggenda vuole che due fratelli avessero litigato per una donna e avessero quindi separato i loro due trulli con una parete divisoria e due ingressi, oppure il Trullo Sovrano, il più grande della città o la Chiesa Trullo dedicata a Sant’Antonio.

Per cena ci spostiamo presso la trattoria “Casa Amatulli”, una vera istituzione in città, dove preparano degli spiedini con le bombette (involtini di maiale ripieni) davvero fantastici.

SABATO 24 AGOSTO

E’ il nostro ultimo giorno in questa splendida terra e, per avvicinarsi all’aeroporto, abbiamo fatto in modo di programmare visite presso alcuni borghi che abbiamo incontrato per strada. Il primo è Locorotondo, così chiamato per via della forma circolare del suo centro storico, davvero molto bello e comodo da raggiungere, in cui la fa da padrone la Cattedrale che si staglia al suo interno. Purtroppo o per fortuna, a seconda dei casi, la passeggiata è abbastanza breve per via delle ridotte dimensioni del borgo, perciò ci trasferiamo verso Ostuni, la Città Bianca.

Ostuni, infatti, ha un centro storico che si sviluppa sulle pendici di un colle, principalmente formato da edifici bianchi, che le danno un aspetto davvero unico; alla sommità si staglia la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, le cui architetture sono un misto tra romanico, gotico e barocco. Purtroppo è giunto il momento di riconsegnare l’auto in aeroporto e così alle 21 il nostro volo decolla, atterrando a Bergamo in perfetto orario alle 22:45.

CONCLUSIONI

Fermo restando che la Puglia è grande e ovviamente ci saranno altre zone che vorremo visitare in futuro, questo viaggio ci ha lasciato davvero dei ricordi indelebili, sia per ciò che abbiamo visto, sia per le emozioni provate in certi frangenti. E’ sicuramente una zona bellissima ed è la prova, se ancora ce ne fosse bisogno, che in Italia ci sono dei Patrimoni inestimabili che meritano sicuramente di essere inseriti nella lista dei viaggi che una persona può desiderare di fare nella vita.



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