La provenza, terra dei colori
Comunque sia, la Provenza è davvero la terra dei colori: dal viola della lavanda che però ad agosto ti devi solo immaginare, al giallo dei girasoli e della luce, a tutte le tonalità dell’ocra e dell’arancio di Roussillon, ai verdi intensi dei boschi e all’azzurro del cielo e di tutta l’acqua che la circonda e l’attraversa. Non ci si può quindi meravigliare che questa terra abbia ospitato ed ispirato i più grandi pittori ed artisti degli ultimi secoli: Picasso, Chagall, Renoir, Van Gogh, Cezanne, Matisse, Vasarely, Le Corbusier.
Ciò che mi ha colpito è stato vedere come l’ambiente naturale sia ancora integro e venga rispettato, nonostante la presenza massiccia dei turisti e quindi l’importanza del turismo nell’ economia del paese. Qui il turista può godere al massimo di tutta questa bellezza, attraverso impianti e strutture che sono diffuse su tutto il territorio, la cui presenza però non altera minimamente l’ambiente. Dovremmo imparare anche noi italiani a fare così. Noi diamo fuoco alle nostre meraviglie, in Francia invece i parchi vengono protetti dal rischio di incendio, impedendo all’uomo di accedervi.
Tanti sono i posti che abbiamo visto che ora, a casa, stento a ricordarli tutti. Proverò a ricostruire, in sintesi, il nostro itinerario con l’aiuto delle fotografie e del materiale che ho accumulato strada facendo.
6 Agosto: partenza da Castelfranco Veneto e uscita dall’autostrada a Mentone. Troviamo con fatica la Moyenne Corniche, sperando di poter scorgere la costa, ma il controluce e il fatto che ti trovi a percorrerla a ridosso dei monti, ci impedisce di godere della vista sul mare. Arrivo a Nizza e sistemazione nell’ Hotel Cronstadt che consiglio per la sua vicinanza sia al mare che alla vecchia Nizza(www.Hotelcronstadt.Com). Come succede ogniqualvolta arriviamo in una nuova località, cerchiamo di “impossessarcene” girandola a piedi, nonostante la stanchezza del viaggio appena concluso. Cena buona e abbondante al bistrò ” La Taca D’Oli” , specializzato in bagna cauda, ma noi optiamo per un piatto a base di pesce molto buono e la porzione per due persone sarebbe bastata senz’altro per tre. ( La Taca d’Oli, 35 rue Pairoliere, tel. 0493807093). Passeggiata sul lungo mare.
7 Agosto: Nizza. Dedichiamo la giornata a Nizza, percorrendo le viuzze della città vecchia, ci perdiamo tra le bancarelle del mercato in cours Saleya e le vetrine dei negozi.
Poi, prendendo l’ascensore, saliamo al Parc du Chateau, una formazione rocciosa alta circa 90 metri dalla quale si gode un panorama spettacolare su Nizza e sulla Baia des Anges. Per pranzo ci gustiamo un favoloso gelato presso Fenocchio, un glacier indimenticabile in cui puoi trovare gusti insoliti.(Fenocchio, 2 Place Rossetti) Al pomeriggio andiamo al mare, ma il tempo non è dei migliori e torniamo presto in albergo. Cena presso “Le Pain Quotidien”. Qui conosciamo il maitre Romero che ci accoglie in modo simpatico e ci consiglia il piatto del giorno a base di pesce. Ritorneremo anche il giorno dopo, non solo per la simpatia di Romero, ma anche perchè si mangia bene. ( Le Pain Quotidien 1 rue Saint-Francois de Paule).
Dopo cena passeggiata sul lungomare.
8 Agosto: Alla scoperta delle tre Corniche, strade che collegano Nizza a Mentone attraverso paesini pittoreschi, località spettacolari e il principato di Monaco.
La Corniche Inférieure tocca tutte le località costiere. Ci fermiamo a Villefranche sur mer, paese abbarbicato sopra il porto che domina dall’alto la Penisola di Cap Ferrat; a Saint Jean- Cap Ferrat che sorge ai margini della penisola costellata di dimore miliardarie; a Roquebrune- Cap Martin, privilegiando la parte antica medievale che si trova come in ogni altro paesino, in alto lontano dal mare. Sappiamo che qui si trova sepolto Le Corbousier con sua moglie. Quindi saliamo a piedi verso il cimitero e con un pò di fatica troviamo la sua tomba nel settore J. Questa tomba disegnata dallo stesso Le Corbousier è semplice ma senz’altro originale: è ornata da un cactus e da una piccola piastrella in ceramica gialla, rossa e blù dove è scritto l’epitaffio in corsivo con la grafia dell’autore: ici repose Charles Edouard Jeanneret( 1887-1965).
Avendo già percorso la Moyenne Corniche il giorno del nostro arrivo in Francia, decidiamo di tornare a Nizza attraverso la Grande Corniche, famosa perchè fece da sfondo, con le sue curve mozzafiato, al film di Hichkoch “Il ladro” e perchè proprio qui trovò la morte Grace Kelly. L’impresa non risulta affatto facile, perchè dopo un pò ci accorgiamo di aver un’altra strada sopra di noi e quindi siamo costretti a ritornare indietro. Dopo vari tentativi, senza capire come nè dove, imbocchiamo Grande Corniche. Strada facendo ci fermiamo in due paesi: La Turbie e Eze, entrambi sospesi su costoni rocciosi. A Eze visitiamo il lussureggiante Jardin Exotique, pieno di cactus e di altre piante grasse. Entriamo poi nel negozio della profumeria Fragonard e compriamo i primi regali. Sarebbe interessante visitare la fabbrica di profumi ma siamo fuori orario.
9 Agosto: A ovest di Nizza, escludendo Cannes e Saint- Tropez. Visitiamo la parte medievale di Cagnes sur mer, dove Renoir passò gli ultimi 12 anni della sua vita.
Saint Paul de Vence, bellissimo paesino medievale con tutti gli ateliers e gallerie d’arte lungo la rue Grande. Quì soggiornò e vi morì Chagall, che riposa con sua moglie nel cimitero del paese. La sua tomba è una semplice lastra di pietra ricoperta da alcuni ciottoli di spiaggia. Grasse è il paese dei profumi e saponi. Qui compriamo altri regali!!! Poi ad Antibes al mare. La spiaggia è piccola ma c’è sabbia e per un pò godiamo di un meritato riposo. Torniamo a Nizza sul tardi percorrendo la strada che costeggia il mare. Il traffico ci costringe a procedere lentamente, ma ci incantiamo a guardare il mare un pò mosso alla luce del tramonto.
10 Agosto: partenza per Digne les Bains, capologuo del dipartimento di Alpes-de Haute –Provence Chemins de Fer de Provence gestisce una linea ferroviaria a scartamento ridotto conosciuta come train des pignes che collega Nizza a Digne, offrendo uno degli itinerari tra mare e montagna più panoramici e suggestivi della Provenza. L’idea originaria era quella di rimanere un giorno ancora a Nizza e andare a Digne con il treno. Poi invece decidiamo di andare in macchina, cercando però di fare lo stesso percorso del treno. Programmiamo il nostro tom tom tappa dopo tappa, attraversiamo La Madalein, Lingostier, Colomars. La strada è molto vecchia,il paesaggio dell’ entroterra nizzardo è molto bello. Ad un certo punto però, risulta impossibile mantenere la stessa rotta del treno perchè le strade si fanno davvero strette e impraticabili. Ci rendiamo conto dell’ingenuità della nostra idea. Prendiamo quindi la strada D6202, un pò delusi, nonostante la bellezza del paesaggio. Siamo in montagna, nella valle del Var ed è un continuo incontrare e lasciare la rete ferroviaria. Superati Saint Martin du Var, La Roquette sur Var, Villars sur Var, Toutet sur Var, arriviamo a Puget- Theniers. Veniamo colpiti da una stazione ferroviaria che per come si presenta, edifici e vagoni compresi, ci riporta ai primi del secolo scorso. Parcheggiamo nei pressi e affascinati ci avviciniamo ai vagoni. La sorpresa aumenta quando incontriamo Stephan che molto simpaticamente e con grande orgoglio ci parla della sua opera di volontariato che porta avanti con altre poche persone, che consiste nel restauro di treni d’epoca, locomotive a vapore, vecchi vagoni sia per passeggeri che postali e merci.
Stephan ci informa che ogni sabato e domenica mettono in funzione i “loro capolavori” per la tratta che va da Puget-Teniers ad Annot e visto il nostro grande interesse ci fa salire sulla locomotiva a vapore e sui vagoni. Cominciamo a programmare per il giorno dopo: da Digne a Puget con il treno delle pigne, poi Puget Annot con il treno a vapore e da Annot ritorno a Digne.
Superato Entrevaux, la strada continua come N202, entriamo nella valle del Verdon, e attraverso la N85 arriviamo a Digne. Qui alloggiamo in un bel logis de France ” Le Coin fleuri”(9, bd Victor Hugo) che ci fa anche mezza pensione.
11 Agosto Per mettere in atto il nostro programma ci dobbiamo alzare alle 6,30 e ci facciamo ben sei ore di treno tra andata e ritorno, con una sosta per ricaricare la locomotiva e due fermate, ad Entrevaux e Annot. Comunque scopriamo di non essere i soli pazzi ed è un piacere sbracciarsi dai finestrini per contraccambiare i saluti degli automobilisti. Entrevaux è un borgo fortificato del XVII secolo arroccato spettacolarmente sul ripido pendio che scende dalla cittadella di Vauban, raggiungibile a piedi con un sentiero a zig zag. Annot, è un vecchio paese collocato in un paesaggio singolare caratterizzato da rocce frastagliate con profonde caverne ed enormi massi di pietra arenaria. Le case sono state costruite utilizzando la loro liscia superficie come parete esterna.
12 Agosto: le gole del Verdon e Valensole.
Partiamo per le gole del Verdon di cui abbiamo sentito molto parlare, seguendo l’itinerario della nostra guida turistica solo in parte visto che nel pomeriggio vogliamo dedicare tempo anche alla Valensole. Il fiume Verdon crea delle gole profonde fino a 700m che si possono ammirare dall’alto nei vari punti di vista che si trovano lungo la strada D952. Uno dei più spettacolari punti panoramici è Point Sublime. Da qui due sentieri giungono a valle, ma è necessario una pila per percorrere le gallerie. Comunque ci sono molte escursioni organizzate sia a piedi che in canoa. La strada D952 ad un certo punto si biforca e diventa a senso unico: noi andiamo da La Palud-sur- Verdon a Moustiers -Ste-Marie, vedendo il Lago di Santa Croce dall’alto. Avendo tempo si potrebbe prendere la D957, la D19 e la D71 detta Corniche Sublime . Da La Palud-sur- Verdon parte anche la D23 la cosiddetta Route des cretes che offre molti punti panoramici. Il villaggio di Moustiers -Ste-Marie merita senz’altro una sosta per la sua bellezza, mentre La Palud-sur- Verdon è un punto importante se si vuole organizzare una vacanza in questa parte della Provenza.
Proseguiamo per Valensole, un altopiano assolato completamente coltivato a grano e lavanda. Gli unici alberi che si vedono sono querce. Ogni tanto si incontra una fattoria. Chiudiamo gli occhi e ci immaginiamo i colori e i profumi della lavanda in fiore.
13 Agosto: partenza per Aix-en-provence.
Intendiamo fermarci a Forcalquier perchè è giorno di mercato. Strada facendo vediamo le cime suggestive e isolate dei Penitents des Mees che si dice siano monaci del VI sec, trasformati in pietra, per aver guardato delle donne saracene. Il mercato non ci delude. Peccato che non si possa comprare molto perchè non stiamo tornando a casa. Troviamo miele alla lavanda, alla gariga, al rosmarino, qualche dolcetto da mangiare a colazione, rifornimento di frutta e un bel tessuto per addobbare la tavola natalizia. Il paesaggio cambia, man mano che ci avviciniamo a destinazione Arriviamo ad Aix nel tardo pomeriggio e prendiamo alloggio all’hotel Le Manoir, rue d’Entrecasteux 8, che si trova proprio in centro, all’ interno di un vecchio chiostro(www.Hotelmanoir.Com). Molto bello e non caro, con parcheggio gratuito. Poi una bella passeggiata lungo il cours Mirabeau e le strade della vecchia città.
14 Agosto I calanchi Si parte presto alla volta di Cassis per vedere la costa dalla parte di Marsiglia, ricca di calanchi. Consiglio di prenotare il giorno prima il traghetto che parte dal porto vecchio per non rischiare come noi di non trovare posto. Per fortuna qualcuno che aveva prenotato non si presenta e quindi ce la facciamo. C’è un pò di foschia, ma come vedremo, poi ,nel pomeriggio, il tempo sarebbe peggiorato. La visita comprende 8 calanchi e due occhiate al fondale marino che però non mostra nulla di bello : tante alghe e qualche piccolo pesce! I calanchi sono belli, imponenti, ma personalmente mi hanno molto più entusiasmato le grotte del Gargano!!!! Al ritorno ci fermiamo a La Ciotat, nulla di particolare.
A cena andiamo al Bistro Latin, 18 rue de la Couronne e mangiamo proprio bene. 15 agosto Marsiglia. E’ ferragosto ma c’è comunque tanta gente in giro. Appena arrivati andiamo verso il quartiere più vecchio della città, il panier, entriamo in qualche piccolo negozio e procediamo ad un’altra ondata di regali. Poi sempre a piedi al porto vecchio, attraver sando qualche strada poco raccomandabile. A pranzo ci fermiamo in uno dei tanti ristoranti che si aprono lungo il quai del porto e proviamo la famosa bouillabaisse marsigliese. E’ un brodo di pesce accompagnato da cozze e crostini con una salsa a base di maionese. Ma con nostra grande sorpresa a tutto ciò si affianca una pirofila di pesce (aragosta, scampi, gamberi, sogliole e lucerne). Un ben di Dio! Dopo pranzo saliamo sul bus aperto e facciamo un giro per la città, fermandoci a visitare Notre Dame du Gard che veglia dall’alto. Ritorno a Aix-en-provence in serata e cena a base di un buon gelato, seduti all’aperto di uno dei tanti locali che si affacciano lungo la via principale , godendoci il passeggio degli altri perchè noi siamo veramente stanchi!! 16 Agosto si parte per Arles, prendiamo alloggio presso l’hotel Cloitre, rue du cloitre 16 tel 0490962950 che si trova in un vecchio chiostro a ridosso della chiesa St.Trophime, in una posizione molto comoda, con parcheggio annessso. Dedichiamo il primo giorno alla visita della città, dopo esserci un pò organizzati e riposati con uno spuntino proprio in un locale che dà sul chiostro dell’ospedale dove fu ricoverato Van Gogh con la stessa vista che appare ne suo dipinto “i giardini della casa di cura”. Arles è la città con il maggior numero di monumenti romani antichi dopo Roma, tra i quali di grande interesse l’Anfiteatro, le Terme di Costantino e il Teatro Antico, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Visitiamo l’Anfiteatro e le Terme di Costantino e poi decidiamo di fare il percorso di Van Gogh scegliendo le tappe più comode da raggiungere a piedi: la scala del ponte di trinquetaille, l’arena, il caffè “Le Soir” i giardini pubblici, la casa gialla. Proviamo una certa emozione pensando di ripercorrere le stesse vie e notando che alcuni punti da lui dipinti non sono affatto cambiati. A sera dopo cena andiamo ad assistere ad uno spettacolo folkloristico. E’ una sfilata di costumi, rigorosamente descritti dalla presentatrice, intercalati da scenette e balli. Peccato che io non capisca una parola di quanto viene detto e non possa divertirmi a fondo come fanno gli altri, compreso Daniele! 17Agosto Partiamo verso la CAMARGUE, vero paradiso naturale dall’aspetto di un deserto di sabbia e stagni salmastri fra i due bracci del Rodano ed il mare del Golfo del Leone. Decidiamo di non usufruire delle diverse iniziative che vengono offerte, per andare all’avventura, percorrendo le strade meno battute. Questo è il nostro itinerario:D570verso Aigues Mortes caratteristico borgo medioevale con la cinta muraria perfettamente conservata.
Tornando indietro ci dirigiamo verso Les Saintes Maries De La Mer capitale della Camargue, con la suggestiva chiesa romanica dedicata alle tre Marie e a Santa Sara.Dalla sommità dell’austero e fortificato santuario ci godiamo la splendida vista della città affollata e un pò caotica, per i nostri gusti. Costeggiando poi l’ Etang des Vaccarès, andiamo a Salin de Giraud con le sue enormi saline. Strada facendo è un continuo fermarsi per fotografare i fenicotteri rosa e le garzette, per osservare i tori e i cavalli bianchi allo stato brado. Tra queste soste una per comprare un pò di vino bianco tipico di questa terra sabbiosa. Attraversiamo piccoli paesi, percorrendo tratti di strada proprio a bordo dello stagno. Certi punti sono un pò impressionanti! Una bellissima giornata.
18 Agosto alla volta di Avignon e pont du gard AVIGNONE, la Cité des Papes, il cui centro storico, raccolto entro la cinta muraria medievale interamente conservata, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Visitiamo il Palazzo dei Papi, il più importante palazzo gotico del mondo, e il Ponte di Saint Benezet. Nel pomeriggio andiamo a PONT DU GARD. Questo ponte è la parte più importante dell’acquedotto lungo 49 km che portava a Nimes le acque sorgive captate presso Uzès. La struttura a tre livelli lo rende l’acquedotto più alto di tutto l’impero romano.Questo luogo attira numerosi turisti anche perchè offre numerose attrattive: musei, spazi per bambini , sport acquatici, giochi sull’acqua e percorsi naturalistici.
19 roussillion, gordes ,senanque L’ultimo giorno della vacanza lo vogliamo dedicare alla visita di alcuni paesi di cui abbiamo sentito parlare ma, ancor prima di partire ci rendiamo conto che difficilmente riusciremo a vederli tutti. Infatti tralasciamo Saint Remy de Provence, inizialmente inserito nel nostro itinerario. Prima tappa è Roussillon, che ci accoglie con le sue coloratissime case, celebre per le falesie di ocra e le cave del Sentier des Ochres che si possono visitare ma noi purtroppo non siamo adeguatamente vestiti. Partiamo alla volta di Gordes. In una splendida posizione, su una collina dominata da un castello rinascimentale e dalla chiesa di St. Firmin, questo borgo è inserito in un contesto paesaggistico di mandorli e ulivi. Poco fuori da Gordes merita una visita il Village des Boires, ora museo dedicato alla vita rurale. Le bories sono casupole costituite da lastre di pietra calcarea, che ricordano un pò i nostri nuraghi. Sono costruzioni originarie del 2000 a. C., regolarmente ricostruite sino al secolo scorso, localizzate nei campi e utilizzate cone rifugio o ripostiglio per gli attrezzi.
Proseguiamo per la famosa Abbazia di Senanque esempio di pura architettura cistercense, inserita in una stretta vallata coltivata a lavanda e rosmarino. La fotografiamo da ogni punto di vista ma le nostre foto non sono certo paragonabili a quelle che si possono ammirare nelle riviste o nelle cartoline sia perchè manca la lavanda sia perchè noi siamo un pò scarsi come fotografi! Comunque bellissima.
A sera a cena per la seconda volta presso “au brin de thym” 22 rue dr. Fanton arles 0490499596 che consigliamo caldamente.
20 agosto ritorno a casa. Nel viaggio di ritorno scontiamo tutto il bel tempo che ci ha accompagnato in questa vacanza venendo coinvolti in una perturbazione violenta che ci costringe a procede lentamente e con una certa tensione essendo in autostrada. Facendo un bilancio di questa vacanza posso dire che è stata molto intensa, per i numerosi luoghi visitati e per il ritmo a cui ci siamo sottoposti. Mi sono resa conto che ci sono vari motivi per andare in Provenza, oltre all’aspetto paesaggistico che noi abbiamo privilegiato, essendo la prima volta. Ad esempio sarebbe molto bello ripercorrere tutte le tappe che ricordano i grandi pittori visitare i musei e i luoghi che li hanno ispirati, oppure partecipare alla raccolta della lavanda. Qui di seguito ho scritto alcuni siti che potrebbero essere utili per organizzare un soggiorno in Provenza originale. camargue www.Saintesmariesdelamer.Com www.Lesquatremaries.Com www.Camargue-organisation.Com www.Parc-camargue.Fr lavanda www.Routes-lavande.Com www.Lavandia.Fr calanchi da Marsiglia: Chateau d’If, Iles du Frioul, Calanques Tel:0491555009 da Cassis calanques: Tel: 0442017117 verdon www.Lapaludsurverdon.Com www.Parcduverdon.Fr alberghi www.Gites-de-france.Fr www.Logisdefrance.Com www.Bedandbreakfastineurope.Com www.Terreprovence.Com www.Visitprovence.Com www.Agrisport.Com www.Crt-paca.Fr www.Trainprovence.Com www.Tourismevar.Com www.Alpes-haute-provence.Com www.Avignon-tourisme.Com www.Tourisme.Ville-arles.Fr www.Arlestourisme.Com www.Tourismegard.Com www.Hotelmanoir.Com au brin de thym 22 rue dr. Fanton arles 0490499596