La più bella di Malta

Breve giro dell'isola...
Scritto da: oriental2008
la più bella di malta
Partenza il: 22/03/2011
Ritorno il: 24/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Martedì 22 marzo 2011

Partiamo da Milano Malpensa alle 08.45 per l’aeroporto di Malta con volo Easyjet prenotato in data 10 febbraio 2011 al costo di totale di € 98,46 a/r per due persone; lasciamo il freddo e dopo circa due ore di volo tranquillo atterriamo nel piccolo aeroporto maltese, accolti da una piacevole temperatura di 20°. Siamo viaggiatori e per di più ci fermiamo solo per due giorni, quindi abbiamo soltanto un piccolo zaino a testa e pochi minuti dopo lo sbarco siamo già alla pensilina dei bus pubblici ( si trova subito all’uscita dell’aerostazione, lato destro) in attesa del n. 8 che ci porterà alla capitale, La Valletta. Precisiamo subito che l’utilizzo dei bus pubblici dell’isola è quanto di più simpatico e pittoresco si possa immaginare: dal costo contenuto (0,47 € per la maggior parte delle corse), sono di colore giallo, viaggiano sempre con la porta anteriore sinistra aperta (la guida è sul lato opposto), sono nella quasi totalità mezzi inglesi risalenti agli anni 60-70 e sono quasi tutti uno diverso dall’altro (dal modello alla lunghezza, dai sedili ai campanelli per la richiesta di fermata). Detto ciò, utilizzare questi simpatici torpedoni vi riserverà più di una positiva sorpresa, dal fatto di viaggiare a fianco dei locali abitanti cercando di indovinare qualche particolare parola della loro lingua alla possibilità di godere di scorci singolari e caratteristici. Ricordatevi che dall’aeroporto con il n. 8 arriverete al bus terminus della città, una piazza circolare con la fontana del tritone da dove partono i pullman per le varie località (“scaricatevi” la mappa delle varie linee dal sito Public Transport Association – Malta) e una volta individuata la località che desiderate, cominciate a cercare il bus con il numero corrispondente senza chiedere a nessuno perché altrimenti non siete viaggiatori e non vi divertite nemmeno. Ultimo consiglio: portatevi monete da 1 € o 50 centesimi dall’Italia, se vi presentate con le banconote, gli autisti vi guarderanno un po’ storto. Dopo mezzora di viaggio arriviamo al citato terminal, che si trova proprio di fronte alla Porta di ingresso alla città storica (area oggetto attualmente di una intensa opera di ristrutturazione) e imbocchiamo subito Republic Street la via principale di La Valletta, caratterizzata da palazzi d’epoca all’interno dei quali sono stati ricavati i più svariati esercizi commerciali. Dopo aver soltanto osservato dall’esterno il Museo dell’Archeologia, ci dirigiamo verso una delle più affascinanti mete, la Co-Cattedrale di S. Giovanni. Si tratta di un imponente monumento che per oltre 200 anni è stata adibita a chiesa conventuale dell’Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni; ricca di tesori e opere d’arte, si caratterizza per il contrasto tra la semplicità della facciata e i capolavori all’interno fra cui spicca senza ombra di dubbio la tela che raffigura La decollazione di San Giovanni Battista a firma del Caravaggio, che si trova allocata all’interno dell’Oratorio. All’uscita, vista l’ora ci mettiamo alla ricerca di un posticino per un rapido spuntino e lo individuiamo nel bar & restaurant “La Valette” al n. 63 di Republic Street. La particolarità del locale non sta tanto nella cucina (dove comunque abbiamo preso due discreti piatti di carne con riso e verdure con due bicchieri di vino per un totale di 20€) quanto nella ambientazione: ci troviamo nell’androne di un palazzo d’epoca, sede dell’antica Società Filarmonica Nazionale “La Valette” che tenne la sua prima esibizione in occasione della festa di Nostra Signora del Monte Carmelo nel 1785; targhe e cimeli sono appesi alle pareti, si pranza fra colonne e sculture. All’uscita un caldo sole ci ricorda che siamo nel cuore del Mediterraneo e quindi ci dirigiamo verso uno dei “must” nell’ambito di una visita a La Valletta: i giardini Upper Barrakka offrono una visione maestosa e consentono di ammirare, dall’alto, le cosiddette 3 città (Vittoriosa, Senglea e Cospicua) con le caratteristiche insenature. Dopo gli Upper Barrakka ci incamminiamo verso Forte S. Elmo, altro sito di interesse storico, che purtroppo non possiamo visitare a causa di lavori in corso; ripieghiamo verso il Grand Master Palace con relativo museo, dove assistiamo anche al cambio della guardia. Una pausa d’obbligo al caffè/gelateria Cordina al n. 244 di Republic Street proprio di fronte alla Biblioteca Nazionale per gustare il rinomato gelato e con il naso all’insù ammiriamo le verande in legno , di vario colore, che caratterizzano quasi tutti i balconi della città e che si chiamano bo-windows. Riprendiamo il nostro cammino dirigendoci verso Merchant Street che risaliamo fino alla Porta della Città (City Gate) per prendere il bus che ci porterà al nostro albergo. Abbiamo prenotato dall’Italia tramite Expedia l’hotel Milano Due al costo complessivo di € 73 per due notti; la struttura si trova a Gzira, al n. 113 del “The Strand” il lungomare che porta fino a Sliema. Il bus n. 62 che ci porterà a destinazione è strapieno, per lo più di turisti, in quanto la zona di Sliema è caratterizzata da numerosi alberghi e ristoranti. Dopo circa mezzora di viaggio, scendiamo alla fermata situata a pochi passi dal nostro albergo: registrazione veloce alla reception, un salto in camera per rinfrescarci (spaziosa stanza con le consuete dotazioni di un 3 stelle, inclusi un grande letto matrimoniale e balconcino con vista sulla baia) e ritorniamo in strada per dirigerci verso Sliema, distante pochi minuti a piedi . La serata è tiepida, la primavera qui è arrivata ben prima rispetto al calendario; per la cena abbiamo scelto il ristorante L’Aroma al n. 17 di Ghar Il Lembi Street (angolo Tower Road) di Sliema: ordiniamo aljotta (tipica zuppa di pesce fresco) per due, a seguire due megapiatti di “maltese sea grill” con polipo, gamberi, cannolicchi , vongole,cozze, pesce e calamari accompagnati da un ottimo trebbiano “La Torre” con infine una dolcissima cassata. Prezzo totale € 54 per una cena assolutamente deliziosa in un locale simpatico ed accogliente. Si ritorna in albergo passeggiando tranquillamente sul lungomare.

Mercoledì 23 marzo 2011

Dopo la sveglia ci rechiamo al 7° piano dell’albergo dove è situata la zona “breakfast” e qui, come si dice in questi casi, rimaniamo a bocca aperta: il locale è dotato di ampie vetrate (con relativo balcone) e facciamo colazione ammirando la superba visione della baia inondata dal sole, davvero molto bello, autentica “chicca” dell’albergo. Alle 09.00 siamo già di partenza ma non abbiamo ancora una meta definita; valutiamo di dirigerci verso nord per poi imbarcarci per raggiungere l’isola di Gozo ma poi soprassediamo e consultando la guida dei bus decidiamo di riprendere il 62 per tornare a La Valletta, da dove poi prenderemo il n. 80 che ci porterà a vedere l’affascinante Mdina. Al terminus, dopo il solito e giocoso girovagare fra i vari bus parcheggiati alla ricerca del n. 80, saliamo e dopo circa quaranta minuti di viaggio nella verde e fiorita campagna maltese arriviamo a Mdina, una delle storiche città di Malta, la sua antica capitale. Contraddistinta da un elevato numero di edifici normanni e barocchi e da strette viuzze , la città si scorge appena giunti nelle sue vicinanze , posta su un’altura rocciosa a circa 15 km da La Valletta. Da non perdere La Cattedrale con relativo museo, la Domus Romana, la Porta Principale, l’Orologio della Torre di Mtarfa, il Palazzo Falzon, tutti luoghi in cui si respira un’aria particolare densa di storie miste a leggende. Per i più pigri si può optare per un giro in calesse (all’interno) o in trenino (all’esterno) ma un vero viaggiatore in questi casi si muove a piedi, cogliendo così momenti e angoli suggestivi e particolari. La visita si conclude sul camminamento del muro di cinta del complesso, da dove si ammira lo splendido panorama in cui spicca l’abitato di Mosta. Riprendiamo il bus e una volta ritornati al terminus di La Valletta, decidiamo di puntare verso la decantata località marinara di Marsaxlokk (“marsa” si può tradurre con il termine laguna, mentre “xlokk” indica il vento scirocco); consultiamo la mappa dei trasporti pubblici e individuiamo velocemente il pullman giusto, il n. 27, che in circa 40 minuti di viaggio attraverso paesaggi suggestivi ed al solito costo di 0,47 € a testa ci porta a destinazione. Marsaxlokk (soprannominata villaggio dei pescatori) si affaccia su una bellissima e tranquilla baia, con case basse e numerosissime barchette di pescatori tutte dipinte in maniera armonica con predominanza dei colori giallo e blu. La fermata è proprio davanti ad un piccolo e simpatico mercatino, sulla passeggiata a mare. Intanto sono le 14 e decidiamo di concederci una pausa gastronomica: giusto sul placido lungomare spicca il ristorante Pisces (indirizzo Xatt Is-Sajjeda n. 89), che oltre alla sala interna ha attrezzato diversi tavolini sul molo prospiciente. Per la calda giornata e per l’incomparabile panorama, propendiamo per la seconda soluzione ma purtroppo è tutto occupato. In un istante, tre camerieri attraversano la strada portando un tavolino e due comode poltroncine, apparecchiando in un lampo a non più di due metri dal mare. Fantastico! Come si evince facilmente dal nome, in questo locale il pesce la fa da padrone ma è possibile ordinare anche pasta e snacks; ovviamente la mia compagna ed io, da amanti del seafood, non ci lasciamo sfuggire l’occasione e ordiniamo subito un ricchissimo antipasto che arriva su di un vassoio gigante con dentro svariate prelibatezze. Nell’attesa io e il mio amore, fra una foto e un bacio, ci siamo intrattenuti con una bottiglia di un bianco autoctono Girgentina molto fresco e gustando una salsina pre – antipasto a base di fagioli e aglio gentilmente offerta. Non paghi ordiniamo ancora del pesce al forno e ci servono interi (taglia media) rispettivamente un pagello ed uno scorfano con verdure varie da andare fuori di testa. Il costo totale di questo pranzo sontuoso è di 66 € e per chi si reca a Marsaxlokk lo consigliamo in modo assoluto. Passeggiamo a lungo, gustandoci il profumo del mare e facendoci riscaldare dai raggi del sole fino al tardo pomeriggio. Riprendiamo poi il 27 fino a La Valletta, poi il 62 fino all’albergo, ormai siamo diventati esperti e ci divertiamo un sacco con questi bus del tutto particolari.

Giovedì 24 marzo 2011

Purtroppo è già arrivato il giorno della partenza, ma non ci lamentiamo perché abbiamo staccato per 48 ore dal solito tran tran quotidiano immergendoci in una realtà nuova e diversa dalla nostra, ancorché pur sempre mediterranea. Ripetiamo la nostra prima colazione ammirando ancora la splendida baia dal 7° piano dell’albergo, per poi riprendere lo zaino, veloce check – out e poi via alla fermata dei bus che, prima con il 62 fino al terminus e poi con il n. 8 ci condurranno fino all’aeroporto. Alle 11.30 il volo Easyjet decolla per Milano Malpensa.

Conclusioni

Breve ma intensa è stata la nostra prima volta a Malta; sicuramente siamo ben consci di quanto per mancanza di tempo non abbiamo potuto vedere (dalle isole di Gozo e Comino alla zona archeologica di Paola alle rinomate spiagge nella stagione estiva) ma questo sarà certo motivo per un ritorno in questo simpatico Paese di cui ricorderemo sempre i profumi, i colori, la buona tavola, il calore della gente e la loro simpatica lingua miscellanea di vari idiomi ( “Ciao mà, vengo with my car”), frase sentita da un giovane che parlava al cellulare mentre mi era seduto vicino sul bus.

Per coloro che si domandassero il significato del titolo, rimandiamo alla lettura del diario di viaggio “La più bella di New Orleans” pubblicato su Turisti Per Caso il 10 marzo 2011 dove viene svelato l’arcano.

Daniela & Johnny



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