La più bella di Barbados

Vacanza ai Caraibi... in un luogo da sogno
Scritto da: oriental2008
la più bella di barbados
Partenza il: 09/01/2013
Ritorno il: 19/01/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Mercoledì 9 gennaio 2013

Johnny: La partenza per Barbados è da Milano Linate alle ore 07.30 con volo British Airways prenotato il13 novembre 2012 al costo complessivo (2 persone) di € 1.150,00 con arrivo a Londra Heathrow (terminal 5) dopo poco meno di due ore di volo. All’arrivo è necessario ritirare il bagaglio da stiva per poi recarsi all’aeroporto di Londra Gatwick (north terminal), distante circa 40 chilometri da Heathrow; per il trasferimento abbiamo utilizzato i bus della National Express che collegano le due aerostazioni con corse ogni 15-20 minuti al costo di 25 sterline a persona per tratta (a Heathrow la biglietteria si trova nell’atrio arrivi, guardando verso l’uscita si trova sulla sinistra , si può pagare con carta di credito). La distanza è percorsa in circa 35-40 minuti, trattandosi quasi esclusivamente di autostrada. La stessa compagnia aerea consiglia di mantenere un “margine” di sicurezza fra il previsto arrivo a Heathrow e il decollo da Gatwick non inferiore a 3 ore e mezza (noi ne avevamo 5 all’andata e 6 al ritorno). Con la British è possibile prenotare il posto gratuitamente entro le 24 ore dalla partenza, è previsto invece un supplemento per prenotazioni antecedenti. Non ci sono intoppi, arriviamo a Gatwick con largo anticipo e attendiamo rilassati di imbarcarci sul Boeing 777 con destinazione Bridgetown. Il volo è piacevole, i sedili in economy sono soddisfacenti anche per le persone piuttosto alte, ampia scelta di film ( fra cui tre in lingua italiana) sul proprio display, un apprezzabile pasto e le otto ore volano via veloci. Arriviamo in tardo pomeriggio e subito siamo piacevolmente accolti dalla temperatura caraibica, passando dal freddo nebbioso di Milano e Londra ai 28 gradi dell’isola. Prima di prendere un taxi per la guesthouse che abbiamo prenotato, facciamo un primo cambio di valuta in aeroporto; il dollaro di Barbados (1 euro = 2,5 dollari di Barbados) è disponibile in tagli da 2, 5, 10, 20, 50 e 100, inoltre il dollaro americano è accettato ovunque con rapporto fisso di 1 dollaro USA = 2 dollari Barbados).

Sull’isola ci sono molte banche per il cambio degli euro e con sportelli Atm per il prelievo di contanti con la carta di credito. Dopo un quarto d’ora arriviamo a Emville Guesthouse, una villetta che si trova nella parte meridionale dell’isola, nella zona di Maxwell, circa a metà strada fra Oistins e St. Lawrence Gap. In questa guesthouse abbiamo prenotato la “master bedroom” molto spaziosa e con servizi privati, al costo di 50 dollari USA al giorno, pagando con Western Union un terzo del totale al momento della prenotazione ed il saldo all’arrivo. Nella struttura sono presenti altre stanze per gli ospiti che possono avvalersi di un enorme frigorifero per depositare i propri alimenti e bevande, di una cucina arredata e funzionale e soprattutto di un bellissimo giardino con piante rigogliose e molto rilassante (abbiamo utilizzato queste “facilities” solo per la colazione del mattino, occasione peraltro per intrattenere qualche forma di conversazione con Gregory, il proprietario della villetta e gli altri ospiti fra cui ricordiamo Daniel, simpatico francese da me definito viaggiatore senza tempo). All’arrivo Gregory ci consegna le chiavi d’ingresso , siamo tentati da uscire subito ma poi prevale un po’ di stanchezza e preferiamo dormire per cercare di adeguarci subito al nuovo fuso orario.

La più bella: Volevamo una vacanza relax, clima meraviglioso, spiagge e mare da urlo… Barbados… una fuga dal freddo invernale italiano. Barbados: un sogno.

Giovedì 10 gennaio 2013

Johnny: Alle nove del mattino riceviamo la visita della rappresentante della GL Rentals, la società di autonoleggio presso la quale abbiamo prenotato una Suzuki Swift al prezzo di 926 dollari bds comprensivo di tasse e assicurazione. Dopo aver sbrigato le relative formalità, partiamo subito alla scoperta dell’isola utilizzando una cartina dettagliata che Daniela aveva preso all’arrivo in aeroporto; puntiamo con decisione verso la costa occidentale, dove sono localizzate alcune fra le più belle spiagge di Barbados. Dopo circa 45 minuti di viaggio tranquillo (ricordarsi che nell’isola si guida “ a sinistra” e che quasi tutte le auto, compresa la nostra, hanno il cambio automatico) arriviamo nella simpatica Speighstown, un luogo molto tranquillo nella parte nord-ovest. La spiaggia della cittadina non è indicata nelle varie guide ma risulta perfetta: acqua cristallina, assenza di onde, spiaggia bianca, palme e nessun’altro a parte noi; pochi secondi e siamo già immersi nel caldo mare caraibico, lontani da pensieri, problemi, freddo e neve. Alla fine di un lungo bagno ci rifocilliamo presso Fisherman, una locanda che si trova proprio all’inizio del molo e dove si acquistano dal bancone i piatti che si preferiscono, per poi recarsi sulla terrazza davanti al mare per pranzare. Personalmente ho scelto 3 fish cakes (palline fritte di pesce molto gustose) accompagnate da una porzione di flying fish (pesce volante, molto comune a Barbados), mentre la mia compagna oltre alle solite fish cakes ha preferito l’agnello. Abbiamo pagato 37 dollari bds comprese 2 birre Banks (la birra nazionale) e ce la siamo spassata alla grande. Dopo un po’ di spesa in un piccolo supermarket, abbiamo ripreso tranquillamente l’auto per tornare alla villetta dove mi sono reso conto di essermi “bruciato” la fronte ed il naso, situazione che non mi capita quasi mai ma evidentemente il sole tropicale, accompagnato costantemente da un venticello leggero che non ti fa percepire il calore, colpisce in maniera decisa. La più bella: Bastano pochi giorni per entrare nel vero spirito caraibico. Cosa portare? Occhiali, crema solare, ciabatte, costume da bagno, pinne, maschera, boccaglio e un po’ de denaro. Unico neo… l’invidia degli amici oer l’abbronzatura invernale in tempi di crisi.

Venerdì 11 gennaio 2013

Johnny: Abbiamo ormai completamente superato la differenza di fuso orario e dopo un’abbondante colazione in giardino, puntiamo con decisione verso la zona di Rockley nella parte sud-occidentale dell’isola diretti alla famosa Accra Beach. Anche se decisamente frequentata, è sicuramente una delle più belle spiagge dell’isola, con una forma a mezzaluna, 300 metri di sabbia bianca e mare trasparente, dove ci tuffiamo immediatamente. Dopo il bagno 2 belle Banks ghiacciate con qualche patatina tanto per ritemprarci. Buona parte della spiaggia è occupata dalle zone riservate ad un paio di hotel, ma un buon tratto è a disposizione di tutti. Per il pranzo ci rechiamo da Justin Grill, alle spalle della spiaggia: si tratta di una grilleria già recensita positivamente da altri viaggiatori, noi abbiamo optato per un piatto di gamberi con contorno e le solite Banks per un totale di 90,90 dollari bds. Dobbiamo dire che abbiamo trovato la location molto deludente, affollatissima, i piatti così così e i prezzi abbastanza sostenuti, tanto che non ci siamo più tornati.

Nel pomeriggio abbiamo percorso il “boardwalk”, caratteristica passeggiata lungomare su legno inaugurata nel gennaio 2012 e che collega la spiaggia di Accra con quella di Hastings per circa un chilometro di lunghezza, regalando squarci e panorami molto belli. Rientriamo e ci prepariamo al grande evento: è venerdi sera e a Oistins, a circa un chilometro dalla nostra guesthouse, c’è la serata del pesce. Nella zona antistante la marina, a fianco alla struttura che ospita il mercato del pesce, ci sono decine di chioschetti che, appunto il venerdi sera, friggono vari tipi di pesce per la gioia dei turisti e dei locali che si accomodano su panche e tavolacci di legno per gustare le varie specialità, mentre la musica viene diffusa ovunque e la birra scorre a fiumi. E’ stata una bella e simpatica esperienza, ci siamo fermati da Clarckson dove per 67 dollari bds abbiamo preso due razioni di KingFisher e 3 birre. Forse non adatto a chi non ama molto la confusione ma secondo noi da non perdere, compresa la visita al bar con tante porte spalancate, all’interno del quale si esibiscono alcuni anziani “ballerini” del luogo.

La più bella: notevole la passeggiata Boardwalk e le e la spiaggia di Accra.

Sabato 12 gennaio 2013

Johnny: La colazione in giardino è uno dei momenti preferiti della giornata, alle 7 del mattino il sole è già caldo. Questa mattina ci dirigiamo verso la costa orientale dell’isola, affacciata sull’Oceano Atlantico, una zona dove non ci sono grandi insediamenti umani, molta campagna, qualche piccola fabbrica di rhum. La prima tappa è al vecchio faro di East Point, un luogo molto suggestivo posto sopra una scogliera da cui si gode un bel panorama: il mare sotto di noi è tempestoso, le onde altissime creano vortici di rara bellezza. Scattiamo qualche foto in completa solitudine. Ci fermiamo poi nella piccola Martin’s bay, molto caratteristica e assolutamente deserta. Continuiamo a salire il versante orientale ed arriviamo finalmente alla località più famosa della zona, Batsheeba, che ci accoglie con la sua particolare conformazione. Prati verdi che diradano verso il mare, dove sono presenti enormi massi molto caratteristici. La zona è il paradiso dei surfisti per le lunghe onde oceaniche ma non c’è quasi nessuno in giro a parte una comitiva di turisti americani. Nel frattempo ci è tornata la voglia di fare il bagno e in una mezz’oretta ci ritroviamo dalla parte opposta, a Speighstown, dove dopo aver nuovamente pranzato da Fisherman ci immergiamo per un lungo bagno. Il sole non accenna tramontare ( anche qui a Barbados è inverno, ma è la stagione migliore per vivere l’isola, con il sole che sorge prima delle 7 e tramonta intorno alle 17.30 con una temperatura costante giorno e notte sui 28 gradi, nuvole che passano veloci ed assenza di pioggia) e quindi proseguiamo verso nord-ovest ed arriviamo a Heywood Beach, spiaggia quasi solitaria, da non perdere, nei pressi di Port S. Charles.

La più bella: L’isola presenta a Est mare tempestoso e natura verdeggiante, a ovest mare calmo e spiagge bianche. Occorrono circa 1.000 euro (800 euro senza noleggiare l’auto) per una vacanza indimenticabile. Coraggio, osate!

Domenica 13 gennaio 2013

Johnny: la meta odierna è la parte sud-orientale dell’isola con la visita alla zona del faro di Silver Sands, una località rinomata ed esclusiva, quindi alla famosa Miami Beach che si trova nei pressi di Oistins. La spiaggia è davvero molto bella, solita sabbia bianca e mare trasparente; oggi è domenica e ci sono molti abitanti del luogo ma stiamo davvero molto bene. L’unica nostra “preoccupazione” è spostarci ogni tanto dall’ombra di una palma all’altra! Nel primo pomeriggio assaggiamo lo “street food” servito da un piccolo furgone: 6 fish cakes, 2 hamburger e 2 coca-cola per 30 dollari bds; ce li gustiamo sotto una palma e torniamo subito in acqua. La giornata trascorre nell’ozio più assoluto mentre per la sera decidiamo di tornare al mercato del pesce di Oistins; rispetto a venerdi scorso la situazione è completamente cambiata. I chioschetti aperti non sono più di 5-6 e anche i clienti non sono molti. Il mio amore sceglie stavolta di sedersi da “Uncle George”, dove gustiamo, per 40 dollari bds a testa, un bel piatto di gamberi con macpie” (tortino di maccheroni) e insalata. Tutto davvero squisito!

La più bella: A Miami Beach conosciamo Dee Dee, signora inglese che ha acquistato una megavilla in questa zona. Dee Dee parla molto bene l’italiano e ci racconta le sue giornate a Barbados. I suoi consigli sono utilissimi. Grazie. Beata lei, torneremo!

Lunedì 14 gennaio 2013

Johnny: questa mattina optiamo per una visita, alquanto veloce, ad alcune spiagge della zona sud-occidentale fra le quali Carlisle Bay (una lunghissima e bianchissima spiaggia alle porte di Bridgetown), Pebbles beach (carina) e Whorting, anch’essa molto bella. Decidiamo però di ritornare a Miami Beach, sia perché ci è piaciuta, sia perché desideriamo vederla in una giornata diversa dalla domenica. La spiaggia conferma di meritare il giudizio molto buono, oggi si presenta quasi deserta, almeno al mattino, mentre il numero dei presenti aumenterà nel pomeriggio (si tratta sempre e comunque di numeri molto piccoli, non abbiamo mai trovato affollamento). Passiamo tutto il giorno fra lo stare sdraiati sulla spiaggia e immersi nelle calde acque caraibiche, molto bello e rilassante. Alla fine della giornata decidiamo di tornare ad Oistins, ancora da “Uncle George” per gustare nuovamente i suoi gamberi che si confermano eccezionali. Dopo la cena ci dirigiamo verso la località di S. Lawrence a pochi chilometri di distanza: insediamento turistico con resort di lusso e ristoranti, offre un po’ di vita con le sue bancarelle e lo “struscio dei turisti” lungo le stradine del posto. La più bella: “Uncle George” per gustare ottimi piatti di pesce alla griglia serviti in contenitore usa e getta. Le bevande vengono servite dal bar accanto.

Martedì 15 gennaio 2013

Johnny: si prospetta un’altra giornata di assoluto relax: durante la prima colazione, decidiamo di di ritornare nella spiaggia di Speighstown, dove ci crogioliamo al sole in completa solitudine; per fortuna il mare è un po’ increspato (nulla di rilevante, condizioni di assoluta sicurezza anche per un bambino) e ci divertiamo con qualche onda leggera. Il pranzo, manco a dirlo, è da Fisherman con i suoi piatti semplici ma veramente buoni. Per la “siesta” ritorniamo alle spiagge della zona di Port S. Charles, dove passiamo tutto il pomeriggio da soli, unica compagnia qualche granchio che ogni tanto fa capolino dalla sabbia. Al ritorno decidiamo di fare una breve visita nella caotica Bridgetown, che si conferma come tale, limitandoci ad osservare il famoso “ponte” (molto bello)che dà il nome alla località ma poi torniamo subito in autostrada per andare verso casa. La sera torniamo ovviamente dai gamberi di “Uncle George” a Oistins: ormai siamo “clienti”, il personale ci accoglie con larghi sorrisi e avviamo un po’ di conversazione in inglese. Le solite birre Banks accompagnano il tutto La più bella: Fisherman, ottima qualità/prezzo e location divertente.

Mercoledì 16 gennaio 2013

Johnny: per oggi scegliamo Accra Beach mentre continuiamo a domandarci, senza risposta, quale sia a nostro giudizio la spiaggia più bella. Davanti a questa spiaggia, a poca distanza dalla riva, esiste un tratto di barriera corallina per una lunghezza di un centinaio di metri, debitamente segnalata alle estremità da due grosse boe. Lo snorkeling viene ripagato dalla vista di numerose e coloratissime varietà di pesci che frequentano il tratto di reef. Uno spuntino da CheFette (una catena locale simile a McDonald, a nostro giudizio di buon livello) situato alle spalle della spiaggia, locali molto belli e puliti con aria condizionata per riprendersi dal caldo. Rifacciamo tutto il percorso del Boardwalk che ci appare ancora più suggestivo della prima volta. La sera siamo al solito posto ma decidiamo di cambiare scelta: Daniela prende un’ottima aragosta mentre io mi lascio attrarre dal barracuda, che si rivelerà davvero morbido e saporito, con una spesa totale di 125 dollari bds.

La più bella: Snorkeling assolutamente da non perdere!

Giovedì 17 gennaio 2013

Johnny: purtroppo ci avviamo agli ultimi giorni della nostra vacanza e decidiamo di tornare ancora alla spiaggia di Accra. Siamo sul posto verso le 8 del mattino, non c’è quasi nessuno e quindi scegliamo di andare subito a rivedere la barriera corallina. Dopo pochi minuti di tranquilla osservazione (siamo solo noi due) all’improvviso, girandomi, vedo davanti a me una tartaruga di media grandezza che sta tranquillamente muovendosi nel suo habitat. La seguo facilmente perché si muove piano e nel frattempo riesco a richiamare l’attenzione del mio amore che mi raggiunge ed insieme ammiriamo questo autentico spettacolo per un paio di minuti. Prima di tornare a riva Daniela riesce a farmi vedere un grosso polipo prima che si nasconda dietro a uno scoglio. Dopo una breve sosta da CheFette, prendiamo l’auto e andiamo di nuovo a Carlisle Bay: dei nostri connazionali conosciuti in mattinata in spiaggia ci hanno detto che in quella baia ci sono i resti di numerosi imbarcazioni affondate in tempi passati. Carlisle Bay ci fa una impressione migliore rispetto all’altra volta, la sabbia è veramente bianca , il mare ok: ci tuffiamo subito, i relitti effettivamente ci sono, adagiati sul fondo, ma sono molto antichi e ricoperti da sabbia ed altro. Comunque anche questa “visita” darà i suoi frutti, perché poco dopo vediamo un’altra tartaruga che nuota vicinissima a noi. Giornata davvero fortunata! A tal proposito dobbiamo dire che ci sono tour operators che offrono gite in barca giornaliere proprio per l’avvistamento di tali animali; noi avevamo comunque deciso di non fare questa attività, sia perché si tratta di stare (a quanto ci hanno raccontato) diverse ore su catamarani senza alcuna protezione dal sole, sia per il prezzo forse non proprio a buon mercato. È la nostra ultima sera da “Uncle George” a Oistins: decidiamo entrambi di ordinare barracuda, siamo un po’ tristi per dover salutare questi luoghi bellissimi. Per “alleviare” il nostro stato d’animo la cuoca ci regala un bel piatto di gamberi, Daniela ricambia donandole un braccialetto. Speriamo di rivederci , magari l’anno prossimo!

La più bella: Non occorre noleggiare l’auto, i bus sono economici ed effettuano passaggi frequenti. Consigliamo di prenotare un alloggio adiacente alla strade principali… e … Buona vacanza!

Venerdì 18 gennaio 2013

Johnny: è la data della partenza ma il volo è previsto per la serata, quindi abbiamo ancora qualche ora per goderci questa magnifica isola. Dopo aver riconsegnato l’auto noleggiata, prendiamo il bus per tornare ad Accra Beach pagando 2 dollari bds per persona. A Barbados esistono sostanzialmente due tipi di autobus: quelli ufficiali, di colore blu, con varie linee e relative fermate; ci sono inoltre bus e pulmini di colore giallo e bianco, che fanno un servizio praticamente analogo con la differenza che puoi salire e scendere in qualsiasi momento. Ci gustiamo ancora una visita alla splendida barriera corallina e cerchiamo di fissare nei nostri occhi l’incantevole spiaggia. Nel pomeriggio un taxi ci porterà in aeroporto, dove un addetto della British Airways ci consegnerà un foglio con la comunicazione che l’aereo da Londra arriverà e quindi ripartirà con 3 ore di ritardo. Il personale è molto premuroso, ci viene consegnato anche un “buono” per una apprezzabile consumazione presso il “CheFette” presente anche in aeroporto. Da consumati viaggiatori la prendiamo con filosofia, sistemandoci su comodi divanetti per qualche partita a carte per ingannare il tempo. L’unica “preoccupazione”è per il tempo rimasto disponibile per ritirare il bagaglio a Gatwick, prendere il bus per Heathrow e riconsegnare il bagaglio. Andrà tutto bene, solo all’arrivo scopriremo che il giorno prima Londra era stata colpita da una intensa bufera di neve, con la cancellazione di centinaia di voli specialmente ad Heathrow. Lo scalo infatti è ancora abbastanza in difficoltà con file lunghissime ai vari check-in ma alla fine riusciamo a prendere il previsto volo per Milano Linate.,

La più bella: Grazie a Gregory, gentile padrone di casa. Caro Daniel (ospite della Guesthouse) ti aspettiamo in Italia… Saluti a Dee Dee… La beata. Un bacio alle care amiche del chioschetto “Uncle George”… mi mancheranno i grandi pesci illuminati… che folclore!

Conclusioni

È stato proprio come l’avevamo sognato. Spiagge meravigliose, natura rigogliosa, sole caldissimo, il carattere delle persone di Barbados, molto british-caraibico. Forse un giorno, quando non avremo più nessun obbligo da assolvere, questo potrebbe essere il nostro “buen retiro” per sfuggire ai freddi e lunghi inverni. Un bacione alla più bella.

Daniela & Johnny



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