La perla nera
Siamo 5 persone (due coppie di amici e una ragazza single ma tutti da 40 anni in su) e dopo un anno di: ce la faremo a vedere i gorilla oppure la sfortuna avrà la meglio su di noi? O sarà troppo faticoso raggiungere i gorilla? Si parte 05 agosto 2006 Partiamo con il volo da Amsterdam per Entebbe e dopo 8 ore arriviamo in Uganda. Visto sul passaporto, potete scegliere se farlo all’Ambasciata dell’Uganda a Roma oppure all’arrivo, costo dollari 30,00. Un consiglio per tutti, i dollari devono essere stampati dopo il 2002, nessuna banca in Uganda accetta dollari antecedenti al 2002. Non abbiamo capito il perché, ma ci immaginiamo per via dei falsari.
Arriviamo la sera tardi, di sabato, piove e non vediamo nulla di Kampala, andiamo a letto. Hotel Speke buon albergo un po’ rumoroso perché il sabato sera anche in Uganda c’è il Karaoke!! 06 agosto Ci svegliamo e cominciamo a sentire gli odori dell’Uganda. Oggi è una lunga giornata di trasferimento perché dobbiamo arrivare al parco Murchison Falls National Park e ci vogliono circa 8 ore. Di solito nel periodo luglio/agosto il tempo è bello ed è la stagione secca, ma stamani piove fortissimo ed è anche freddo.
Lasciamo la strada asfaltata e la ritroveremo alla fine del viaggio e subito incominciano i guai, dopo circa 40 km rimaniamo impantanati nel fango e a nulla valgono le braccia di circa una ventina di persone per riuscire a togliere il pulmino (abbiamo un pulmino per otto persone – solo per noi cinque). La nostra giuda/autista Nathan ci lascia per andare a cercare un mezzo di soccorso per riuscire a liberare il pulmino. In queste tre ore che stiamo lì, tutti quelli che passano ci domandavano se potevano aiutarci. Popolazione cordialissima, gentilissima, anche quelli che passavano con un machete in mano, che a dir la verità lì per lì avevam paura.
Vediamo arrivare Nathan con un camion e dopo alcuni tentativi il pulmino riesce a venir fuori e noi come pazzi saltiamo di gioia.
Arriviamo al Paraa Lodge verso le sette e già vediamo un bel tramonto, la vista sul lago Alberta è spettacolare.
07/08 agosto In questi due giorni facciamo dei safari nel parco, prendiamo la barca per arrivare alle sorgenti del Nilo. Vediamo centinaia di ippopotami, coccodrilli, uccelli, leoni, giraffe, elefanti, facoceri, ecc. 09/10 agosto Ci spostiamo al Kibale Forest National Park per andare a vedere gli scimpanzè. Non abbiamo molta fortuna perché piove fortissimo e gli scimpanzè rimangono sugli alberi, per cui li vediamo ma non tanto bene. Dopo il trek agli scimpanzè andiamo al Bigodi Swamp che è una comunità di donne rimaste vedove, divorziate, ecc. Dove per vivere fanno dei cestini, vassoi, portafrutta, ecc. Molto belli. Noi oltre ad aiutare queste donne lasciando un contributo ne abbiamo comprati molti, così per i regali di Natale non ci pensiamo più. Pernottiamo al Ndali lodge è in un posizione bellissima, in mezzo a due crateri di vulcani, diventati laghi. Nel lodge non c’è corrente, mangiamo con le lampade a petrolio e candele. L’acqua calda viene fatta scaldare in un specie di forno. Non è solo romantico ma ti sembra di essere in un’altra dimensione.
11/12/13 agosto Andiamo al Queen Elisabeth National Park. Facciamo altri safari ed oltre a vedere le iene, che fino ad ora non ci era mai capitato di vederle, vediamo tutti gli altri tipi di animali. Abbiamo anche la “fortuna” di vedere un attacco di una leonessa ad un impala. Pernottiamo al Mweya Lodge ed anche questo è in posizione stupenda. Si trova sul canale Kazinga e sia dalla nostra veranda che dal ristorante abbiamo visto circa 50 elefanti abbeverarsi e sguazzare nell’acqua, ippopotami, bufali. Questi lodge sono tutti in posti uno più bello dell’altro.
14 agosto Oggi è una giornata di trasferimento perché domani abbiamo l’incontro con i gorilla. Arriviamo al Bwindi National Park e finalmente ci rendiamo conto che quando si dice foresta impenetrabile è veramente impenetrabile. Possiamo pensare ai nostri boschi, almeno qui in Toscana, ci sono ginestre, rovi, ecc. Ma un passaggio lo troviamo sempre, lì no o con il machete o non si và avanti.
Pernottiamo al Volcanoes Lodge. Questo lodge è molto caro. E’ un eco-lodge per cui il bagno e la doccia sono particolari, per chi non ha mai pernottato in campi tendati. Ma la posizione con la foresta davanti, nel silenzio più assoluto, rotto solo dai rumori della foresta, scimmie, uccelli è da brivido. Ci sono solo 8 lodge per cui (mio marito ed io) il pomeriggio siamo stati a leggere in veranda ed ad ascoltare i rumori.
15 agosto Trek ai Gorilla. Mi sono svegliata prestissimo perché non ce la facevo più, mi sono sognata i gorilla e fra un po’ forse li vedevo. Non stavo più nella pelle!! Dopo un briefing di circa 30 minuti per sapere come comportarsi quando vedevamo i gorilla si parte.
Ci dividono in tre gruppi ed ogni gruppo và alla ricerca di una famiglia di gorilla.
Noi andiamo con degli inglesi gentilissimi, saliamo in un pick-up e dopo circa un’ora di auto scendiamo e da qui incominciamo ad entrare nella foresta impenetrabile. Dopo circa 5 minuti, io ero dietro il ranger con il machete sento un odore fortissimo, acuto, lo faccio notare al ranger e lui candidamente mi dice: gorilla!! e li indica con un dito che sono sopra un albero. Crediamo di aver battuto tutti i record di ricerca perché ci aspettavamo come minimo un paio di ore nella foresta, sudati, fradici, sporchi e stanchi ed invece abbiamo avuto una fortuna spacciata per non dire di più … Siamo stati fortunati perché ci hanno portato a vedere la famiglia più numerosa 21 gorilla (le altre sono di 12 e 8) e li abbiamo visti tutti. E’ difficile raccontare l’emozione di vedere negli occhi questi animali, perché per me non sono animali ma sembrano delle persone anziane, con molte rughe e molti peli, che quando li guardi negli occhi ti ci puoi vedere. Il silverback (il maschio dominante) è bellissimo, grandissimo e grossissimo, si ferma un attimo a guardarci, ci guarda tutti e otto, poi decide che non siamo un pericolo e chiama tutta la sua famiglia, arrivano le femmine con i piccoli che sembrano dei monelli spettinati, tutta la famiglia si ferma a guardarci e noi non sappiamo più come faremo ad andare via. Dopo aver scattano circa 150 foto il ranger, che nel frattempo ci faceva il countdown ci dice che l’ora è trascorsa e che dobbiamo andare via. Nessuno di noi vorrebbe andare via, ma è la regola ed è giusto così. Mentre ce ne andiamo con mio marito e la nostra amica Patrizia facciamo una promessa, torneremo sicuramente a vederli. Andremo in Rwanda o Congo, ma torneremo.
Torniamo al Lodge ed aspettiamo gli altri due nostri amici per sentire le loro impressioni. Non sono ancora tornati e noi tre che non abbiamo fatto nessuna fatica a vederli non sappiamo come la prenderanno. Nel pomeriggio li vediamo arrivare. Hanno impiegato due ore per trovarli e non vi dico come erano sporchi e sfiniti, ma anche per loro a parte le prese in giro l’emozione è stata forte.
16 agosto Lasciamo con immenso dispiacere questa foresta ed andiamo verso il lago Bunyonyi. Andiamo a vedere una famiglia di pigmei. Purtroppo per loro non ci vanno molti turisti, perché la maggioranza fa un viaggio di circa 10/12 gg e molti tour operator saltano questo posto che invece è bellissimo. 17/18/19 agosto Arriviamo a Kisoro e pernottiamo al Travellers Rest Kisoro. Lo stesso hotel dove Dian Fossey incominciò l’avventura con i suoi gorilla. Fa uno strano effetto sapere che lì Dian Fossey era di casa e guardando il camino dove lei era solita sedersi la ringrazio dal profondo del mio cuore per tutto quello che ha fatto e che la sua fondazione stà facendo.
In questi tre giorni facciamo alcune escursioni, fra villaggi, canoa, camminate sui monti Virunga.
20 agosto Arriviamo al lago Mburo per un safari. Questo è l’unico parco in tutta l’Uganda dove ci sono le zebre.
Pernottiamo al Mantana Lodge – campo tendato.
21 agosto Oggi finisce il nostro viaggio e nelle cinque ore per arrivare a Kampala, domani partiamo per casa, ognuno di noi è in silenzio. E’ un viaggio bellissimo, l’Uganda è un paese stupendo, si spazia dalla foresta alla savana, dai laghi a vulcani, da piantagioni di tè a colline coltivate a terrazze, le persone sono tutte sorridenti e gentilissimi, anche se l’appellativo di “muzunga” (uomo bianco) non ti lascia mai per tutto il viaggio. Spero solo che i gorilla possono aumentare di numero e che la foresta fra il Congo/Uganda/Rwanda non subisca altra deforestazione.
Il nostro è stato un viaggio molto rilassante e non di corsa, abbiamo assaporato ogni momento, godendo di tramonti ed albe, di calma e di silenzio, di rumori della natura e di confusione delle persone nei mercati e nei villaggi, di risate di grandi e piccini, di aver visto solo una piccola parte degli animali ma siamo sicuri che molti di più hanno visto noi, delle persone sia nei lodge che in altri posti che parlavano tutti piano come se parlar forte fosse maleducato, tutto questo e molto più è stata l’Uganda per noi.
Informazioni tecniche: tour operator in Uganda www.Gorillatours.Com per fare questo viaggio nell’agosto del 2006 abbiamo prenotato a settembre 2005 direttamente con loro, proprietaria la Sig.Ra Virgo (il marito è olandese) prima dovete avere i biglietti aerei e poi vi vendono il permesso ai gorilla.
Costo del viaggio a persona di 17 gg tutto in lodge/pensione completa/pulmino/autista/entrate ai parchi/permesso ai gorilla dollari 3.230,00 + biglietto aereo Euro 1.180,00 con Klm – Potete decidere di spendere meno non andando al Volcanoes Lodge risparmiate circa 300 dollari oppure scegliendo lodge meno cari.
Costo del permesso ai gorilla dollari 360,00 in Uganda, in Congo o Rwanda costa di più Febbre gialla obbligatoria profilassi antimalarica consigliata noi abbiamo fatto il malarone.
Se volete ulteriori informazioni non fatevi scrupoli e scrivetemi a: lorella@scomat.It Lorella