La penisola Sorrentina, Capri ed il Vesuvio
La prima impressione di Sorrento è quella di essere in un paese molto rumoroso: oltre le centinaia di auto che circolano ad ogni ora, il problema è costituito dai numerosissimi motori di tutti i tipi che sfrecciano ovunque senza il rispetto minimo per i pedoni che passeggiano sugli esigui marciapiedi ed in particolare riguarda Corso Italia che collega l’albergo a Piazza Tasso. Ma per fortuna la finestra del nostro albergo è ben insonorizzata.
Dopo una passeggiata ed un breve riposo decidiamo di percorrere la strada che porta a Positano: spettacolo unico: la strada sufficientemente larga, anche se ricca di curve, si percorre a strapiombo sul mare forse anche a 100 mt. Sul suo livello. Giunti a Positano cerchiamo un parcheggio e la fortuna vuole che ne troviamo uno pubblico a € 3 per ora!!!. Senza indugio parcheggio anche per non incappare in privati a costi maggiorati… Breve giro in paese tra mille negozi costosissimi, della serie guardare non toccare,…In un’atmosfera piacevole. Rientriamo dopo 2 ore in Sorrento seguendo una tortuosissima strada panoramica che sfiora Sant’Agata dei due Golfi e Massa Lubrense. Lo spettacolo paesaggistico è assicurato.
La sera cena al ristorante Aurora in piazza Tasso a Sorrento, con una buona pizza napoletana, da consigliare per la gentilezza dei camerieri, ma soprattutto per quella del proprietario del ristorante, ma non per i prezzi proposti.
Il 4 settembre dopo un’abbondante prima colazione, ma qualitativamente in parte mediocre in quanto il caffé è una vera ciofeca, partenza per Capri. Raggiungiamo con autobus di linea urbana piazza Tasso per poi decidere di scendere in porto a piedi anche per non aspettare la coincidenza. Un aliscafo in 25 minuti ci porta sull’isola: due adulti ed un bambino prezzo totale €. 33,50.
Arrivati prendiamo la funicolare (€. 1,40 persona a viaggio e pagano anche i cani!) e dalla piazzetta ci immergiamo nelle stradine di Capri tra alberghi ristoranti e negozi delle grandi firme: sicuramente meglio di via Montenapoleone a Milano!. Si arriva al panorama sui faraglioni attraverso la via Tragara per godersi alcuni minuti di splendore di madre natura per fare lentamente ritorno. Scesi in porto decidiamo di prendere qualcosa da mangiare cercando di non spendere troppo: una vera impresa. Per fortuna che abbiamo consumato solo un panino, due pizzette ed un’acqua minerale (€. 16,00 sigh) nonostante che ogni addetto alla ristorazione dei vari esercizi ci abbia seguito per proporci il loro locale: è sicuramente un modo di fare partenopeo quello di richiamare l’attenzione del turista, ma quando esagerano sono noiosi e per alcune persone ottengono un risultato diverso. Infatti ci sediamo dove decido io, non loro! Si ritorna a Sorrento con una nave veloce in 30 minuti: ho risparmiato ben € 8.00 e non ho avvertito nessun rollio al contrario dell’aliscafo che seppur con mare calmo faceva percepire il suo movimento.
La serata la passiamo in Sorrento dopo aver lasciato l’auto in un pparcheggio a pagamento a €. 1,50 per ora, ma scattate le h. 21.00 oltre al pagamento completo dell’ora il conto sarebbe aumentato di € 1 a prescindere!!!.
Cena al ristorante ‘La Lanterna’ consumiamoo 2 primi + una pizza + una frittura di pesce fresco + una bottiglia di acqua minerale per €. 52.00.
Sorrento, Capri e Postano sono una babilonia: le lingue che si possono ascoltare sono molteplici, il turismo è veramente internazionale.
Ultimo giorno partenza dall’albergo dopo la solita ciofeca di caffè, destinazione Vesuvio.
La strada per salire è piacevole, ma sporca di rifiuti di ogni genere, che diminuiscono man mano che si sale.
In cima si arriva ad un parcheggio a pagamento €. 2.50 per auto e acquistiamo 2 biglietti per salite sulla bocca del vulcano (i bambini sino a 8 anni non pagano).
Dopo circa un chilometro di salita sulla strada sterrata e sdrucciolevole (okkio al ritorno) si arriva in cima dove una guida ci fornisce una dettagliata spiegazione. Lo spettacolo è assicurato dalla vista della bocca del Vesuvio e dal panorama su Napoli offerto.
Si scende e dopo aver acquistato qualche souvenir e cambiatoci le scarpe sporche di terra lavica, e ci dirigiamo verso Amalfi. Lasciata l’autostrada imbocchiamo la statale per Amalfi tortuosissima e stretta tanto che se incontri un autobus è necessario fermarsi, ma la vista è appagata dal panorama. Formidabile. Dopo circa 20 Km arriviamo alla meta, stesso problema del parcheggio, ma alla fine ce la facciamo a lasciare il mezzo alla cifra di € 3 l’ora.
Giriamo per il paese molto bello anche se piccolo, e qui si nota subito che esiste una percentuale di stranieri inferiore a quella presente a Sorrento e Capri e con maggiore presenza di turisti italiani locali.
Qualche souvenir, un gelato e dopo aver curiosato nei vari negozietti tra cui quello di ceramiche molto colorate ma anche molto costose, decidiamo di fare ritorno alla nostra dolce casa.
La regione visitata è sicuramente bella per le sue caratteristiche naturali, la gastronomia, ma in quanto ai costi non è abbordabile per tutte le tasche. Con 650 €. Viaggio da e per Lecce incluso siamo riusciti a rientrarci, ma per due notti / tre giorni non è poco. Nel Salento si spende, a parità di servizi, decisamente molto molto meno.