La Palma: un’isola, un piccolo mondo
Ho avuto occasione di girarla in buona parte (le strade sono belle ma molto tortuose e il mio bimbo soffre da impazzire il mal d’auto) e posso dire di aver trovato un ambiente assolutamente incredibile. Durante il soggiorno ho avuto modo di conoscere altri turisti italiani (persone straordinarie: Mauro, Julia, James, Rita e Flavio) con i quali ho condiviso alcune escursioni interessanti tra giardini lussurregianti e aride ma affascinanti bocche vulcaniche. E sì, l’isola è geologicamente assai giovane e conta innumerevoli vulcani (qualcuno ancora attivo!), tuttavia, a differenza di altre isole delle Canarie, è molto verdeggiante e ricca di acqua. In rapporto alla sua estensione credo possa definirsi l’isola più alta del mondo in quanto ospita la vetta del Roque de los Muchachos (2.426 metri s.L.M.) in cima alla quale esiste uno dei più importanti insediamenti astronomici del mondo. Con la macchina presa a noleggio, io e il mio amico Mauro partiamo verso le 17.00 per raggiungere il TNG (Telescopio Nazionale Galileo) situato appunto a quota 2.400 metri. La cosa incredibile è percorrere la strada che dal livello del mare a Santa Cruz porta fino in cima all’Osservatorio. Si passa in circa 39 km. E 450 tornanti dalla vegetazione marittima e dai fichi d’india, ai boschi di castagne, alle pinete quasi dolomitiche per finire alla policromia della nuda roccia della vetta che riempirebbe di gioia qualsiasi patito di geologia.
Ad aspettarci al Telescopio c’era il nostro amico internauta Massimo che vive e lavora da cinque anni al Galileo. Restiamo con lui fino al tramonto, ci spiega con dovizia di particolari il funzionamento del telescopio e si dice soddisfatto di trovarsi in un angolo di mondo così tranquillo e incontaminato. Poi il sole si tuffa nel mare di nuvole sottostante e quando il buio è totale rivolgiamo gli occhi alla volta celeste. Solo in questo preciso momento riusciamo a capire perchè gli astronomi di tutta Europa hanno scelto l’isola di La Palma per le loro osservazioni. Il cielo è un pullulare di stelle, pianeti e corpi celesti dei quali non conoscono l’esatta definizione; la via lattea appare così nitida come mai nella mia vita l’avevo vista. Non esiste un centimetro quadro di spazio celeste senza punti luminosi: lo spettacolo è da pelle d’oca!!! Verso mezzanotte torniamo alla base in quel di Fuencaliente e passiamo i pochi giorni che ci dividono dal rientro in Italia in un’atmosfera di serenità e “benessere” che mai avevo provato in altre parti del mondo! Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere magica questa vacanza e un saluto particolare al mitico Massimo, l’astronomo più affabile e simpatico di tutto l’universo!!