La Palma

Conosciuta con il nome completo di San Miguel de la Palma viene anche chiamata l'isla bonita (isola bella) gode di un clima particolare (in media solo 63 giorni l'anno senza sole) di acqua e di grandi distese di verde. Vive soprattutto di agricoltura (banane) e poco turismo. In passato molti abitanti sono emigrati in...

Scritto da: Redazione TPC
la palma

Conosciuta con il nome completo di San Miguel de la Palma viene anche chiamata l’isla bonita (isola bella) gode di un clima particolare (in media solo 63 giorni l’anno senza sole) di acqua e di grandi distese di verde. Vive soprattutto di agricoltura (banane) e poco turismo. In passato molti abitanti sono emigrati in Venezuela che su quest’isola viene chiamato “l’ottava isola delle Canarie”.

La caratteristica più originale è l’enorme parete rocciosa a forma di ferro di cavallo nota come Caldera de Taburiente (vicino al centro di osservazione astrofisica). Secondo una statistica l’isola è considerata la più collinosa del mondo 8 in percentuale). Continua è ancora l’attività vulcanica: l’ultima (piccola) eruzione è del 1971 ma dallo scorso anno i sismologi hanno rilevato un aumento dell’attività che ha dato il via ad un acceso dibattito tra chi pensa che la prossima eruzione avverrà tra 50 anni e chi pensa che sarà tra 5000 anni. Uno dei problemi principali è il rischio di incendi boschivi: lo scorso anno uno è durato 3 giorni e ha distrutto 4.500 ettari di foresta.

Il mio programma a La Palma

  1. Visita all’osservatorio IAC –Instituto de Astrofisica de Canarias a Roque de los Muchachos con il personale italiano dell’Osservatorio.Il cielo cristallino sopra le Canarie ha attratto gli astronomi da tutto il mondo che considerano questo luogo come uno dei posti migliori al mondo per osservare l’universo Da più di 30 anni gli astronomi osservano il firmamento , soprattutto di notte, coordinati da un osservatorio condiviso da 12 paesi europei. Le ricerche che vengono portate avanti attualmente riguardano l’espansione dell’universo fino all’esplosione delle stelle, l’osservazione del quasar e la ricerca del ‘gas circumnucleare’, le eruzioni delle supernove al di fuori delle galassie e gli studi sulla costruzione dei telescopi e di strumenti ottici e infrarossi.
  2. I siti di la Zarza e la Zarcita (Garafia) con incisioni rupestri molto simili a quelli trovati in Portogalo, Galizia, Francia e Irlanda (!), a El Time (Los Llanos de Aridade) luogo di apparizioni che hanno dato luogo a misteriose bolle luminose nel cielo.
  3. Fuencaliente dal cui belvedere dicono si veda (a volte) l’isola misteriosa di San Borondon, una isla magica che appare e scompare misteriosamente nell’oceano.

GIOVEDI 6 dicembre

Mattinata – Pomeriggio – NB: è festa nazionale in tutta la Spagna Casa Colon (dove, pare, sostasse Colombo durante le soste e dove, forse, incontrava la sua amante). [da confermare l’apertura , se ne sta occupando il Console italiano alle Canarie Carlo De Blasi 0034.928241911 che accompagnerà nella visita] – Montagna di Umiaga, sulla cui cima si trova un luogo di culto pagano (con Fernando Hernadez, 0034.606.310493 ricercatore)

Vestigia di Temisa e Barranca de balos (dove sono state trovate iscrizioni rupestri con figure schematiche di uomini, animali e disegni tondeggianti di incerta decifrazione)

Il simbolo del patrimonio musicale delle Canarie è il timple, uno strumento simile all’ukulele, probabilmente introdotto nelle isole dagli schiavi berberi, deportati dagli invasori normanni per il lavoro nei campi all’inizio del XV secolo. Il timple si è diffuso largamente ed è stato incorporato nel repertorio musicale di Cuba e di altri paesi dell’America Latina. Nelle fiestas tradizionali questo strumento accompagna danze come l’isa e la folía e, se siete fortunati, anchela tajaraste, l’unica danza che si dice sia stata tramandata dai Guanche.

In tutte le isole, e soprattutto nelle cuevas (caverne) di Barranco de Balos, Agaete, Gáldar, Belmaco, Zarza, e nelle Cuevas de El Julán, sono state ritrovate delle pitture rupestriguanche risalenti ai secoli XIII e XIV. Le pitture rappresentano principalmente figure umane e animali. Dopo la conquista spagnola, ci vollero secoli prima che artisti di un certo rilievo comparissero sulla scena. Il primo fu Gaspar de Quevedo, un pittore del XVII secolo. Tra le altre personalità ricordiamo Valentín Sanz Carta, che nel XIX secolo ritrasse queste terre e Manuel González Méndez, l’esponente più importante dell’Impressionismo locale, all’inizio del XX secolo. Tutte le grandi correnti di arte europea toccarono anche le Canarie. Tra gli artisti della pittura astratta, César Manrique raggiunse una certa fama anche a livello internazionale. Nell’arcipelago egli è apprezzato per i suoi lavori fantasiosi e per gli sforzi che fece nel tentativo di preservare la cultura delle Canarie, minacciata dal turismo di massa.

Pare che i Guanche non conoscessero la scrittura, ma lo storico italiano Leonardo Torriani ha tradotto molte loro ballate. Benito Pérez Galdós (1843-1920) è considerato da alcuni il più grande romanziere spagnolo dopo Cervantes. Egli crebbe a Las Palmas e poi si stabilì a Madrid nel 1862. Isaac de Vega è uno dei romanzieri novecenteschi più importanti delle Canarie e il suo romanzo Fetasa è uno studio toccante sull’alienazione e sulla solitudine.

Lo spagnolo, o più precisamente il castigliano, è la lingua ufficiale delle Canarie, e della lingua guanche sopravvivono solo i nomi delle località. Il cattolicesimo si diffuse presto sulle isole e sebbene la fede di molti degli abitanti sia dubbia, la chiesa svolge ancora un ruolo importante nella vita degli isolani. La maggior parte di essi è battezzata, i matrimoni e i funerali si svolgono secondo il rito cattolico, ma meno del 50% partecipa regolarmente alle funzioni della domenica.

È normale per la gente socializzare nelle strade e le cene e i ritrovi nelle case private sono un’eccezione piuttosto che una regola. Gli abitanti delle Canarie vivono seguendo gli orari tipici mediterranei, cominciando la giornata al mattino tardi, facendo una lunga pausa pranzo, siesta e riunioni di famiglia dalle 14 alle 17 circa e poi lavorando ancora qualche ora prima di cenare e di socializzare ancora meglio durante la serata.

– Visita a Maspalomas il centro del turismo internazionale, 7 km di spiaggia, di locali, alberghi, ristoranti, negozi, discoteche, night-clubs, bar, dancing, terrazze sul mare, campi da golf, palestre, campi da tennis, squash, noleggio cavalli, un porticciolo da diporto ecc. Con guida esperta escursione in cammello. (con il Console De Blasi)

  • Sito archeologico di Cuatro Puertas (Teide) incisioni rupestri, spazio rituale, grotte, e allineamento astronomico
  • Sito archeologico di Cenbio de Valeron (Guia) convento di sacerdoti guanchi
  • Ruta de Platanos con un contadino del luogo


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