La nostra Scozia

E’ fatta, si va in Scozia! Dopo vari tentennamenti, non di certo dovuti alla bellezza del territorio scozzese, i primi di luglio decidiamo per un viaggio nella terra di Scozia. Prenotiamo dall’Italia volo e auto, più il B&B per la prima e l’ultima notte, in modo da essere tranquilli e non aver il pensiero di trovare sistemazione. Le...
Scritto da: Ale&Matt
Partenza il: 03/08/2009
Ritorno il: 11/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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E’ fatta, si va in Scozia! Dopo vari tentennamenti, non di certo dovuti alla bellezza del territorio scozzese, i primi di luglio decidiamo per un viaggio nella terra di Scozia.

Prenotiamo dall’Italia volo e auto, più il B&B per la prima e l’ultima notte, in modo da essere tranquilli e non aver il pensiero di trovare sistemazione.

Le valigie sono cariche di vestiti e materiale fotografico (si può fotografare senza viaggiare, ma non si può viaggiare senza fotografare); abbiamo optato per un guardaroba a “cipolla” dalle magliette estive alle giacche a vento…Il nord è meglio non sottovalutarlo mai! Atterriamo a Prestwick in ritardo e ci rechiamo immediatamente a ritirare l’auto. Decidiamo, lì per lì, di fare anche l’assicurazione KASCO…A posteriori non so se la rifarei, è molto costosa e il rischio di fare danni all’auto in realtà è inversamente proporzionale alla capacità di adattamento alla guida a sinistra.

Inseriamo anche l’opzione “benzina”, in modo da poter riconsegnare l’auto anche senza carburante. Purtroppo la signorina al desk della HERTZ non parlava l’INGLESE, bensì una lingua tutta sua…Non so e non voglio sapere perciò se ci è convenuto o meno, con lei non si riusciva a comunicare in maniera chiara. E’ stata l’unica persona poco disponibile tra quelle incontrate in Scozia! In definitiva ci danno anche un’auto ben superiore alla categoria che avevamo scelto…Not bad! Partiamo alla volta di Oban. Il viaggio è lungo perché la strada è stretta, monocorsia dalla zona del porto di Glasgow in avanti. Sbagliamo addirittura anche strada e perdiamo 20 minuti a cercare quella giusta. Suggerimento: per chi atterra a Prestwick e vuole andare al nord, consiglio di non fare la strada costiera A78, ma quella che va direttamente verso Glasgow perché è decisamente più veloce.

Il tempo è quello che ci aspettavamo, l’anticamera del Grande Nord: pioggerellina fine, cielo plumbeo, temperatura attorno ai 14°. Dopo 3 ore e mezzo arriviamo ad Oban in un delizioso B&B chiamato “Lagganbag”, sulla stradina principale del paesino a pochi passi dal porto. Davvero carino questo paese di pescatori, meta di viaggiatori tutto l’anno essendo un importante collegamento per le isole di Mull. Una volta sistemati, andiamo a mangiare un boccone al Waterfront Pub (18£ per 2 birre piccole, un salmone affumicato con insalata e un piatto con carne di maiale e patatine), un locale dinanzi al porto (è molto visibile perché l’insegna è sul tetto) e anche abbastanza economico. Dopodiché decidiamo di fare qualche foto al panorama e ci incamminiamo verso la McCraig Tower, una sorta di colosseo in miniatura fatto costruire più di 100 anni fa da un importante architetto fermatosi ad Oban. La visita merita per il panorama che si può ammirare, in realtà di bellezza architettonica c’è poco o nulla.

L’indomani mattina partiamo di buon ora per visistare il Dunstaffnage Castle a qualche miglio da Oban. Il biglietto costa 3.70 £ per gli adulti e il castello, pur non essendo bello e ricco di cose da vedere come molti altri in Scozia, è comunque ben tenuto e merita una visita anche solo per ammirare il panorama che dall’alto si può scorgere. Annessa al castello c’è anche una cappella senza tetto con piccolo cimitero all’interno.

Finita la visita, ci rimettiamo subito in auto per raggiungere il bellissimo e ben più famoso Eilean Donan Castle, quello di Highlander per intenderci.

Lungo il tragitto ci fermiamo per una breve sosta ristoratrice anche a Fort Williams, ma decidiamo di non andare a vedere la ferrovia dove passa il “treno di Harry Potter”…Citato anche nel libro. Sono ancora tante le miglia da fare ed è meglio non perdere troppo tempo. La strada invece che da F.W. Conduce fino su all’Eilean Donan è davvero bella, ricca di panorami e con un susseguirsi di colline che sembrano dipinte da una mano divina. E’ la vera Scozia delle Highlands…Quella dei landscape da cartolina, quella che volevamo vedere! Ci fermiamo infatti anche a fare diversi scatti, sono numerosi i punti lungo la strada adibiti a sosta breve per chi vuole ammirare il panorama. Il viaggio è lento per via dei numerosi campers che si incontrano e arriviamo infatti a Dornie (il paesino del castello) alle 16 esatte (4 ore di viaggio totali). Decidiamo di cercare immediatamente un B&B, anche perché in Scozia la giornata è ben più corta delle nostre e alle 17 è quasi ora di cenare per loro.

Superato quindi il castello, voltiamo a destra verso il paesino di Dornie (seguendo le indicazioni), dopo qualche metro vediamo la scritta B&B “VACANCIES” e ci fermiamo per chiedere. Troviamo un bellissimo posticino, pulito e accogliente, che con 95 £ per 2 notti ci regala un piacevole soggiorno. Il B&B si chiama Bramble Bank, i proprietari sono molto gentili e la signora è un’ottima cuoca…Ed è lì che ho provato il black pudding (il nostro sanguinaccio) di prima mattina, vi garantisco che non è il massimo! Sono di bocca buona, mangio quasi tutto e mi piace assaggiare la cucina straniera…Ma vi posso garantire che al mattino il black pudding (non il sweet pudding, ovvero una sorta di tortino) è davvero pesante. Comunque, sono ancora vivo! Posate le valigie, via di corsa al castello.

Lo visitiamo all’ultima entrata, quella delle ore 17. Il meteo nel frattempo è già cambiato 10 volte…Si passa dalla pioggia fine, al sole con cielo limpido nel giro di 5 minuti Il castello è molto bello, restaurato benissimo e ricco di materiale all’interno. I panorami che si possono ammirare, soprattutto con il sole, dal castello e dalla riva del lago Lomond sono davvero mozzafiato. Abbiamo anche la fortuna di vedere due Tornado della RAF mentre, in volo supersonico, sfrecciano in mezzo alle montagne durante un’esercitazione.

Alla sera andiamo a mangiare in un ristorante di pesce a circa 10 miglia dal B&B, il paese in cui si trova è Kyle of Locholsh…Il ristorante (Waterside Seafood) si trova alla stazione dei treni e lo si raggiunge prendendo la A87 in direzione dell’isola di Skye, seguendo poi il cartello “Seafood Restaurant” che si trova poco prima dell’ultimo semaforo prima del ponte per Skye. Con 32,75 £ mangiamo 2 primi, un antipasto, più bicchiere di vino. Il cibo era anche molto buono ed è stato, credo, il posto in cui abbiamo mangiato meglio di tutta la Scozia.

Uscendo dal ristorante il cielo attira la nostra attenzione, volgiamo lo sguardo verso l’isola di Skye, proprio di fronte alla baia in cui ci troviamo, uno spettacolo di colori arancione-viola-blu e porpora ci dà la buona notte. Raggiungiamo il ponte che collega Kyle of Lochalsh a Skye e ci mettiamo a scattare quante più foto possibili e in fretta, visto che il buio stava iniziando a scendere e i moscerini (fastidiosissimi e numerosissimi) non ci davano tregua. Il tramonto più bello visto in vita mia finora.

Al mattino si parte per Skye. Lungo la strada che ci conduce al Dunottar Castle, troviamo numerosissimi B&B tutti quanti con il cartello “no vacancies”…L’isola è piena e non siamo nemmeno a metà agosto. E’ davvero selvaggia, poche abitazioni, piccoli centri abitati (10 case massimo), ma le strade son trafficate da turisti che si recano al castello e fanno trekking.

Dopo 1 ora quasi arriviamo a destinazione. Tempo variabile ma sostanzialmente nuvoloso e freddo, sia io che la mia compagna siamo con giacca-a-vento e berretto di lana.

Il castello è davvero bello, messo in ordine, pulito e restaurato. E’ ricco di documenti dell’epoca, di testimonianze, di oggetti e fotografie che ritraevano la vita sull’isola più di un secolo fa. Merita la pena farci un salto anche per visitare i giardini che sono davvero belli e particolari. Dietro al castello, c’è anche l’imbarcadero per i gommoni che portano i turisti a vedere le foche. Purtroppo il mare era mosso e i viaggi erano bloccati, altrimenti ci saremmo andati.

Al ritorno decidiamo di cambiare strada per vedere il lato sud dell’isola e decidiamo all’ultimo per una deviazione verso la spiaggia di Elgol, quando si arriva a Broadford, voltare per la B8083. La strada è trafficata ed è praticamente mono-corsia…Si trovano perciò delle piazzole per accostare e far passare chi viene in senso contrario. Lungo la strada ci si può fermare a fare qualche interessante scatto ad un cimitero abbandonato con annessa cappella senza tetto, dove pascolano beatamente alcune pecore scozzesi. Noi abbiamo trovato anche un pò di sole! Dopo 45 minuti arriviamo finalmente alla spiaggia, un posto favoloso, sperduto, con addirittura una scuola elementare (ma chi ci andrà?)…Con una vista sull’oceano Atlantico e le Cuillins, le catene montuose più famose dopo il Ben Nevis in Scozia. Davvero un paesaggio da film. Il tempo è nuvoloso e fa anche molto freddo, ma un raggio di sole squarcia le nubi e passa a salutarci, donandoci la possibilità di scattare belle fotografie e passare un’ora ad ammirare il paesaggio.

La Scozia ci affascina sempre di più. Piccola postilla…Il paese ha anche un ristorante di pesce, non so quanti coperti faccia vista la scarsità di persone nei paraggi!!! Ritorniamo a Dornie e alla sera andiamo a mangiare nell’unico pub del paesino. Dalla strada che passa dinanzi il castello (A87), lo potete riconoscere per la scritta PUB dipinta sulle tegole del tetto. Con 18 £ mangiamo due primi abbondanti (carne di maiale al curry con riso e un cheese burger con patatine, più insalata) più due birre medie (Tennents e Guinness). Niente male.

Al mattino il sole ci concede un bellissimo panorama sul Eilean Donan Castle, per cui ringraziamo e iniziamo a scattare ancora qualche foto al castello.

Partiamo verso le 10.30, direzione castello di Urquarth e lago di Lochness.

Arriviamo al castello verso le 12. Il parcheggio del castello è pienissimo e ci tocca aspettare un pò in fila prima di riuscire a trovare posteggio. Questo è stato l’unico momento in tutto il viaggio in cui abbiamo constatato che la maleducazione non conosce confine. In particolare mi riferisco ai tedeschi che ci soprannominano “macaroni” o “maialen”, ma che una volta fuori dal loro territorio si trasformano in tamarri e sorpassano la coda credendo di essere i più furbi. Scene patetiche.

Al castello compriamo anche l’Express Pass per 21 £ a testa. E’ un pass creato appositamente per i turisti, permette di risparmiare molto poiché nella cifra sono compresi quasi 80 siti tra castelli, abbazie, monasteri e cattedrali. Lo si può utilizzare entro 5 giorni dal primo giorno di convalida e per non più di 3 giornate. A noi ha permesso di risparmiare 16 £ a testa…Ne vale la pena. E’ possibile anche aumentare i giorni di utilizzo, scegliendo una formula più costosa ovviamente.

Visitiamo il castello in circa 1 ora e mezza. E’ molto bello ed è a picco sul lago di Lochness…Già famoso per altri motivi. E’ completamente diroccato, ma è tenuto bene e ha il suo fascino. Inoltre è pieno di panchine per sedersi e mangiare un panino ammirando il panorama sul lago…E noi ne approfittiamo per riposarci un pò! Ripartiamo nel primo pomeriggio per visitare la cattedrale di Elgin (a nord est di Inverness), non prima di assistere ad un’onda di turisti scesi da 2 bus che invade il castello.

Lo spostamento sarà veloce perché le strade sono più larghe e si può accelerare leggermente di più. In Scozia i limiti sono più bassi rispetto ai nostri e sono molto fiscali nei controlli, ma ne vale la pena perché in 9 giorni non abbiamo visto un incidente o un furbo che sfreccia oltre il limite del buon senso.

Il panorama incomincia a cambiare: non più montagne verdissime, boschi, pioggia, nuvole basse e cielo coperto; ora solo più campi coltivati ad orzo e mais, prati verdi per il golf e mucche al pascolo. Sembra di essere nelle langhe piemontesi o nel chiantigiano. Le dolci colline ci accompagnano fino ad Elgin, dove visitiamo la cattedrale: stupenda! Davvero suggestiva anche se distrutta, quando poi i raggi del sole giocano con i muri rimasti ancora in piedi e le fessure delle finestre o delle volte dell’abside, per noi inizia il divertimento…E gli scatti si sprecano.

Sono già le 17 e decidiamo di prendere la “strada del Whisky” (A941) per poi effettuare una visita ad una distilleria l’indomani. Lungo la strada troviamo un B&B a Rothes, una cittadina di 4 anime con addirittura un castello (in realtà lo definiscono loro così, perché ne è rimasto si e no un muro di 4×4). Per paura di non trovare altri posti, decido di fermarmi al “Eastbank Hotel”. Ora, se capitate lungo questa strada, non fermatevi in questo Hotel. Abbiamo pagato relativamente poco (60 £ per una doppia e colazione), ma il posto non è particolarmente pulito e soprattutto servono una colazione pessima. Ci hanno chiesto “continental o scottish” e noi, ovviamente, abbiamo optato per continental convinti di mangiare brioches, muffin, cereali, toast. No, niente di tutto ciò, la continental era composta da: 3 fette di salame (tagliate già nel Natale del ’94), funghi (amanita falloide?), 2 uova sode, carote e patate lesse (credo anch’esse del Natale ’94) infine pancetta e salsiccia morbide come il marmo di Carrara. Sicché, per non fare la figura degli schizzinosi, reggo la parte e mangio io le 2 uova…Sempre proteine sono. Non parliamo del bagno della nostra stanza…In cui c’erano le due caldaie che fornivano l’acqua calda a tutto l’hotel che andavano a cherosene e che emanavano un puzzo incredibile. La nota positiva è che dopo la cena all’hotel, salendo lungo una stradina che porta al cosiddetto castello, ammiriamo il tramonto che anche questa volta, a cielo sereno, ci regala scatti incredibili. Abbiamo anche l’occasione di scattare qualche foto ai giocatori del campo da golf adiacente.

Lungo la strada incrociamo diverse persone e tutte quante ci salutano con un sorriso scintillante: sarà perché non vedono mai nessuno??? Al mattino paghiamo il conto e riprendiamo l’auto in direzione Dufftown e scopriamo che il paesino è molto turistico ed è pieno di B&B.

Ci fermiamo alla distilleria Glenfiddich, la più famosa nonché la più commerciale…Ma noi non ce ne intendiamo di whisky e ci va ugualmente bene, basta poterla visitare e capire come avviene il processo di lavorazione della bevanda più famosa di Scozia. La visita è gratuita. Inizia con un video proiettato in multilingua che spiega la storia della famiglia Glenfiddich dal 1800 ad oggi. Dopodiché partiamo per il giro di tutta la distilleria, in cui ci verrà spiegato come avviene la distillazione, il processo di tostatura dell’orzo, l’invecchiamento, l’imbottigliamento. Si possono fare anche fotografie. La visita, per chi è profano come noi, è più che sufficiente. Siamo sicuri però che esistono distillerie meno commerciali e più di sostanza, dove il whisky è anche più particolare e buono. Ma è inutile mettersi a cercare una distilleria quando in realtà non si è in grado di riconoscere un single malt da un blended. Compriamo giusto 2 bottigliette mignon per fare qualche presente, perché in Scozia non conviene comprare whisky in quanto il prezzo è maggiorato del 70% di tasse per scoraggiare i bevitori accaniti. Meglio comprarlo in Italia.

Proseguiamo il nostro viaggio verso il Dunottar Castle a sud di Aberdeen. Ci mettiamo poco ad arrivare al castello perché è tutto autostrada (anche se non sono paragonabili alle nostre), troviamo però molto traffico ad Aberdeen e perdiamo 40 minuti in coda.

Finalmente arriviamo al castello. Il parcheggio è piccolo ma troviamo per fortuna posto! Ci incamminiamo lungo il sentiero sterrato che conduce giù al mare e alla scalinata per il castello. Lo spettacolo è mozzafiato. Per me è il castello più bello tra quelli visti durante questa vacanza. Non per nulla è stato il castello dell’Amleto di Franco Zeffirelli (quello con Mel Gibson per intenderci). La struttura è costruita su un pezzo di scogliera, staccatasi dalla terra ferma, e a picco sul mare del Nord, i lati ovest e sud danno direttamente su di una piccola caletta, quelli nord ed est sul mare…Il sole batte forte e ci sembra di essere in Corsica ad Agosto! Immaginate solo che foto si possono scattare! Saliamo la scalinata verso il castello, paghiamo il biglietto (5 £ a testa, il castello non è compreso nell’Express Pass) e visitiamo le rovine. Sono mozzafiato i panorami che si possono ammirare, così come sconvolgente è pensare a chi ci ha vissuto nei secoli passati, ai cristiani tenuti prigionieri durante il periodo giacobita che potevano vedere una lingua di terra e il mare blu solo da una piccola finestrella, alle difficoltà che devono aver trovato per costruire una fortezza simile! Incredibile, la Scozia è davvero incredibile! Verso le 15,30, con un sole che picchia forte, riprendiamo la via del ritorno…O meglio, di Saint’Andrews! Per le 17.30 siamo a destinazione. Iniziamo a cercare una sistemazione per dormire e per circa mezz’ora giriamo a vuoto, tutti pieni. E’ una città turistica, sede di una delle più importanti università di teologia d’Europa, oltre che essere la patria del golf. Lasciamo perciò l’auto lungo la main road e andiamo direttamente al punto turistico. Con una spesa di 4 £ a testa ci trovano un B&B tra i più economici per quello che è lo standard del posto e soprattutto a ridosso del centro città: spesa finale 90 £ in 2, letto e colazione. Posto più che dignitoso e pulito, colazione abbondante e con una vasta scelta. Forse potevamo risparmiare di più, ma va bene ugualmente.

Alla sera decidiamo di mangiare qualcosa in centro città e fare un giro a piedi per visitarla. Scopriamo che non ha davvero nulla di scozzese, è un sito turistico e potrebbe assomigliare ad una Camogli italiana. Optiamo perciò per una birra come aperitivo e una cena alla “Dolls’s House”. Se vi dovete fermare a St. Andrews vi consiglio di cercare un posto più economico dove mangiare, anche se non sono sicuro che riuscirete a trovarlo. Abbiamo pagato 45 £ per una soup of the day (fatta di patate, veramente buona), un bicchiere di vino, 2 primi piatti (davvero striminziti, uno con un piccolo trancio di salmone cotto in forno e un altro con carne d’anatra). Le porzioni erano mini anche se il cibo era molto buono.

Usciamo dal locale che sono già le 22.30…Per gli scozzesi è tardissimo, abituati a mangiare alle 18! In giro ci sono i reduci del Luna Park e qualche ubriaco, è la prima volta che ne vedo…Non assomiglia per niente alla Scozia ammirata finora! All’indomani, dopo una bella colazione, andiamo a visitare la famosissima cattedrale di St. Andrews e relativo castello. Ora, la cattedrale, seppur bella e interessante, non ha nulla a che vedere con quella già visitata ad Elgin. Meno male che la spesa era compresa nel Pass, altrimenti sarebbe stata una deviazione inutile. La cattedrale è stata fatta costruire da Sant’Andrea, uno dei patroni della Scozia, ed è una delle più antiche. Si può visitarne il cimitero, dove sono sepolte parecchie persone originarie della città, un museo che contiene statue e sarcofagi una volta custoditi nella cattedrale e una torre da cui si può vedere la città dall’alto.

Finita la visita, andiamo a fare la visita al castello…Di cui non rimane assolutamente nulla. Ed è una mera operazione commerciale, visto che per entrare si deve passare per forza per il negozio di souvenirs.

Insomma, rimaniamo delusi.

Prima di ripartire però andiamo alla spiaggia di West Sands, quella dove girarono il film “Momenti di Gloria”…Indimenticabile per la colonna sonora di Vangelis – Chariots of Fire.

E’ davvero particolare…C’è anche la bassa marea e lo spettacolo è proprio bello! Facciamo in tempo anche a fotografare qualche golfista che si esercita nel campo adiacente…Non penso fossero professionisti a giudicare dai colpi sbagliati!?! Cattedrale, castello e spiaggia sono vicinissimi tra loro, per cui consigliamo di andarci a piedi. Noi avevamo i bagagli dietro e abbiamo preso l’auto, siamo stati costretti perciò a pagare il parcheggio: sosta minima 0,80 £! Ripartiamo! Spostandoci verso il centro della Scozia il tempo torna di nuovo nuvoloso e instabile: pioggia e vento ci danno il benvenuto a Stirling. Il viaggio dura 60 minuti circa, nonostante la strada che avevamo deciso di prendere (A 90) non fosse un’autostrada…Ci è convenuto in termini di tempo! Lasciamo l’auto lungo la salita al castello e, dopo un panino veloce, saliamo a piedi lungo la strada che fa il giro da dietro il castello. Potevamo andare in auto e fare meno fatica, ma soprattutto non prendere acqua!!! Dopo 10 minuti di salita arriviamo! La struttura è restaurata completamente e ospita all’interno diverse mostre militari, oltre ad una che illustra la storia del castello, perciò agli appassionati della storia bellica inglese consigliamo vivamente la visita. Lungo le cinta si possono fare delle bellissime foto panoramiche.

Dopo 2 ore abbondanti di visita decidiamo di scendere dalla collina per andare in centro città al punto turistico e chiedere informazioni per un B&B. Lungo la strada, in una rientranza della main road, proprio davanti all’ufficio turistico, vediamo la scritta B&B – VACANCIES! Suoniamo, entriamo e ci viene incontro una simpatica vecchiettina con un mal di schiena incredibile a giudicare dal fatto che non l’abbiamo mai vista in posizione eretta. Ci fa vedere la stanza disponibile, è più che dignitosa anche se non pulitissima probabilmente perché la signora non ha più una grande vista (!?!), ma il prezzo è ottimo: 45 £ per una doppia più colazione! Fantastico! Il posto si chiama “Woodside Guest House”, la trovate lungo la Black Walk che dalla strada del castello costeggia la strada principale di Stirling. Affianco c’è anche una vineria-pub. Alla sera andiamo a cenare, sempre sulla main road, al “Filling Station”, 200mt dal B&B. 36 £ per 2 birre medie, 1 piccola, un antipasto di haggis (finalmente l’ho assaggiato e posso assicurare che è squisito), 2 piatti di paella (anche se loro la chiamavano zuppa di pesce) e due caffè espresso. E’ un bel locale il cui arredamento riprende le stazioni di rifornimento americane di una volta, il personale è molto cordiale e il cibo è davvero ottimo! Finita la cena andiamo a fare un giro per il centro e notiamo che c’è vita notturna, la città assomiglia moltissimo ad una Londra in miniatura: ristoranti cinesi e kebab ad ogni angolo, ristoranti italiani dal nome improbabile (Nonna Roma !?!), locali con musica pseudo-dance. Colpisce però la nostra attenzione una chiesa dove all’interno c’era una sala da ballo con musica del posto, era carino vedere le luci colorate provenire dalle finestre a volta! Decidiamo di rientrare e andare a letto! Al mattino si parte per Edimburgo! Avevamo prenotato il B&B solo per l’ultima notte ma la proprietaria, gentilissima, ci ha trovato una sistemazione presso il suo stabile anche per la penultima.

Arriviamo ad Edimburgo in poco tempo, l’autostrada di domenica mattina è poco affollata e si può andare finalmente a 90 miglia orarie (110 Kmh). C’è da fare attenzione però alla “city-bypass” ovvero la circonvallazione che fa un anello attorno alla città, è facile perdersi perché è pieno di deviazioni e non sempre sono ben spiegate.

Il nostro B&B è in zona Portobello, quindi a ovest della città a pochi passi dal mare. Si chiama Ardgarth Guest House, pagheremo alla fine 160 £ per 2 notti, ma in questa città è uno dei prezzi più bassi che si possa trovare in agosto, dove c’è l’ondata di turisti per i vari festival artistici. Il posto è pulito oltre che avere una proprietaria gentilissima, disponibile e simpatica con cui facciamo subito amicizia! La camera è spaziosa oltre che essere confortevole! Molliamo i bagagli e partiamo subito per la Rosslyn Chapel a 10 miglia dal B&B. Non è così immediata da trovare, dovete prendere la city-bypass e seguire per Penicuik, dopo alcune miglia troverete le indicazioni che vi portano al luogo esatto.. State attenti alle deviazioni comunque! La cappella ha una storia incredibile ed è divenuta ancora più famosa per essere citata nel romanzo di Dan Brown “Il codice da Vinci”. E’ stata edificata nel 1400 d.C., architettonicamente è stupenda e presenta alcuni misteriosi enigmi, tra cui il fatto di avere delle rappresentazioni scolpite di una particolare pianta presente solo nel nord america. Che c’è di strano? Che ufficialmente l’America è stata scoperta nel 1492…Mentre la chiesa è di circa 90 anni prima. Probabilmente i templari riuscirono a spingersi nel nuovo continente già molto tempo prima di Cristoforo Colombo.

Attualmente la parte esteriore presenta ancora le impalcature dei lavori di restauro che si protrarranno fino alla fine del 2010, per permettere alla struttura di asciugare. E’ un sito turistico, con annesso negozietto di souvenir e anche l’ingresso non è affatto economico (7.50 £ a testa), ma merita assolutamente una visita perché è davvero “magica”.

Usciti dalla Rosslyn torniamo in zona Portobello per prendere il bus 26 diretto al centro di Edimburgo. I servizi di trasporti funzionano decisamente meglio che in Italia. Innanzitutto è impensabile di salire senza biglietto, poiché è al conducente che devi mostrarglielo appena saliti, inoltre è possibile comprare il biglietto direttamente sul bus…Munitevi però di moneta perché NON CAMBIANO soldi. Anche la puntualità è davvero una qualità positiva. Una volta in centro, evitiamo la calca umana che si riversa nelle strade, superiamo la fila di circa 200mt per il French Festival e ci dirigiamo al castello.

L’ingresso è compreso nell’Express Pass, altrimenti costerebbe 13 £.

La visita merita di essere fatta, anche se in realtà il castello non è suggestivo come quelli a picco sul mare. E’ completamente restaurato e all’interno ospita numerose mostre dell’esercito di Sua Maestà la Regina. Si possono visitare anche le prigioni e infine, dopo un percorso che ne illustrano la travagliata storia, si arriva agli “Honors of Scotland”: spada, corona e scettro della regina. Fantastico spettacolo sapendo che dietro al telaio di vetro anti-sfondamento, si trova un tesoro di inestimabile valore.

Terminata la fila per gli “honors”, decidiamo di entrare ancora nell’archivio storico dei morti di guerra scozzesi…Incredibile quanti libri ci siano per nominarli tutti quanti.

Qualche scatto al panorama della città e infine iniziamo la discesa lungo il Royal Mile, ovvero la strada principale di Edimburgo per storia e prestigio.

Visitiamo uno dei numerosissimi negozi di souvenirs già presi d’assalto dai turisti. Infine ci mettiamo ad ammirare gli artisti di strada che si esibiscono…Ce ne sono tantissimi come a Londra! Ripartiamo e ci dirigiamo verso il B&B. Ceniamo all’Elgol Pub, un locale a Portobello che dà direttamente sul mare. Con 29 £ prendiamo 2 calici di vino, 2 burger giganti con contorno e 2 caffè espresso. Il giorno dopo restiamo sempre ad Edimburgo.

Di primo mattino ci dirigiamo verso il Britannia, ovvero il vascello reale rimasto in servizio fino al 1997. Lo si raggiunge prendendo uno tra i seguenti bus 1-2-11-34-35 in direzione Ocean Terminal, direttamente dal centro città. Per sicurezza controllate la mappa trasporti. In 20 minuti partendo dalla città, raggiungiamo lo yacht. La biglietteria è all’interno del centro commerciale davanti al porto, secondo piano.

La visita dura 2 ore e merita davvero. Oltre a poter visitare il vascello con un’audioguida compresa nel prezzo del biglietto, la visita comprende tutti i piani: la stanze della regina e del principe, la sala motori, la sala da pranzo, gli uffici, la cambusa, le coperte dei marinai, il ponte, la sala di comando, gli alloggi dei comandanti, etc etc.

Il biglietto costa 10 £ ma ne vale davvero la pena.

Al pomeriggio siamo ritornati in centro città per un ultimo giro e per il solito shopping fatto di calamite, magliettine e sciarpe in tartan.

Ci siamo però anche dedicati alla bellissima St. Giles Cathedral, davvero bella e imponente, soprattutto la cappella adiacente, fatta costruire nel 1911 tutta in legno. Insomma, meritava la pena! Unica pecca…Per fare fotografie bisogna pagare una piccola tassa di 2 £, abbastanza comica la cosa! Una volta finito il nostro giro turistico, ci siamo messi a percorrere le affascinanti vie dell’Old Town…La parte vecchia della città, quella storica, quella di racconti lugubri, quella riportata da numerosi libri di storia. E’ la parte della Edimburgo che merita di essere approfondita, è la parte più bella secondo noi…Regala stupendi scorci per fotografie particolari. La parte nuova è uguale a tante città nel mondo, non c’è nulla di rilevante…È una zona moderna con negozi di grandi firme e uffici di avvocati e architetti. Noi consigliamo di visitare la parte più antica: dedicateci anche un pomeriggio intero, partite senza meta e percorrete tutte le stradine, non ve ne pentirete.

Il nostro viaggio termina qui.

Speriamo che il racconto non sia stato noioso e abbia stuzzicato, a chi non ci è ancora andato, la voglia di visitare questo incredibile paese; mentre per chi ha già potuto ammirare Edimburgo, Skye, l’Eilean Donan Castle, etc etc, speriamo che abbia rivissuto le stesse emozioni provate durante il viaggio.

Alcune note.

Abbiamo speso a testa circa 1200 Euro.

Abbiamo percorso 1500 Km.

Abbiamo notato che i B&B, se siete in coppia, non sono affatto difficili da trovare. Quindi è inutile comprare le guide che segnalano i luoghi in cui dormire, risparmiate soldi! Ricordatevi di portarvi dietro un adattatore di corrente! Portatevi un abbigliamento a cipolla: dalle magliette alla giacca a vento.

Noi abbiamo optato per una cartina stradale, che consigliamo rispetto al navigatore, e la Lonely Planet della Scozia. Son sicuro che ci siano guide migliori dal punto di vista culturale, storico e turistico…Perché a mio giudizio la Lonely è molto famosa ma non è esaustiva, tralascia alcune cose importanti: abbazie, siti storici o castelli più piccoli ma comunque belli. Informatevi perciò dell’esistenza o meno di guide alternative.

Non compratevi guide del B&B perché praticamente inutili. Un ringraziamento particolare a Gianpietro per i suoi consigli!



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