La nostra Praga

Siamo un’altra volta di partenza, un po’ me ne vergogno, ma è troppo bello! Stavolta andiamo a Praga. Non mi sembra vero, in pochi mesi,dopo Parigi, Praga. Anche stavolta, come le precedenti, abbiamo organizzato tutto noi, Nicky e Fabio, con internet. Dopo lungo studio il 1° ottobre, neanche un mese dal ritorno da Parigi, abbiamo prenotato...
Scritto da: Nicky
la nostra praga
Partenza il: 13/03/2007
Ritorno il: 17/03/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Siamo un’altra volta di partenza, un po’ me ne vergogno, ma è troppo bello! Stavolta andiamo a Praga. Non mi sembra vero, in pochi mesi,dopo Parigi, Praga.

Anche stavolta, come le precedenti, abbiamo organizzato tutto noi, Nicky e Fabio, con internet.

Dopo lungo studio il 1° ottobre, neanche un mese dal ritorno da Parigi, abbiamo prenotato l’aereo: Milano-Praga e ritorno spendendo in totale 89 euro con la Easy –jet la nostra compagnia preferita.

Dopo l’aereo, l’albergo: hotel Angelis tre stelle superior con colazione a 168 euro per quattro notti, prenotato tramite www.Booking.Com.

Insomma, martedì 13 marzo alle 6.20 prendiamo il treno da Massa-Carrara per Milano e alle 10 circa siamo già nei pressi del bus Malpensa Shuttle che, con 5 euro a testa, ci avrebbe portato in 50 minuti all’aeroporto. Come al solito siamo fra i primi al check-in e Fabio il primo in assoluto a mettere piede sull’aereo.Il viaggio, un’ora e un quarto di volo effettivo, è stato tranquillo e la bellissima giornata di sole ci ha regalato uno spettacolo mozzafiato dei laghi lombardi e delle alpi innevate.

Alle 15.15 atterraggio e rapido ritiro bagagli. L’aeroporto Ruzyne di Praga è nuovo ed efficiente con tanti bei negozi .Il primo “problema” che abbiamo dovuto affrontare è stato il cambio degli euro in corone ceke risolto velocemente ritirando con la carta ricaricabile visa-electron valuta ceka presso un bancomat in lingua italiana situato nei pressi dell’uscita dell’aereporto.A detta anche di altri turisti questo dovrebbe essere il sistema più economico e sicuro: non cambiate soldi da chi vi avvicina per strada.

Nel casottino vicino all’uscita compriamo due abbonamenti a 280 corone cad. Per tram-autobus-metro validi sette giorni, numero illimitato di corse, così saremo tranquilli, infatti sembra che i controllori siano molto severi con chi fa il furbo.

Appena fuori dell’aeroporto prendiamo il bus n° 100 che in meno di mezz’ora ci porterà a Zlicin dove prenderemo la metro (linea gialla) per Andel e qui saremo nelle vicinanze dell’albergo.

Oggi fa un caldo boia e dire che abbiamo con noi solo vestiti pesanti! Usciti in superficie ci troviamo proprio al centro della nuova zona commerciale di Smichov: ristoranti, negozi, un grande centro commerciale con supermercato Tesco e moltissima gente in giro Restiamo un po’ frastornati da tanta confusione ma anche contenti pensando che la zona è frequentata, specialmente alla sera. L’Hotel Angelis in via Pivovarska è a circa 200 metri dalla fermata della metro, è un albergo elegante, pulitissimo e luminoso con belle rifiniture ristrutturato di recente. Alla reception una ragazza bionda e carina, in un buon italiano, ci da tutte le informazioni.

Devo dire che a Praga non abbiamo avuto alcun problema con la lingua, tutti parlacchiano italiano o inglese e ci si capiva. Dopo una veloce doccia per toglierci di dosso caldo e fatica siamo di nuovo fuori alla scoperta della citta by night.

Forniti di cartina della città, indicazioni strategiche, guida, mappa delle linee dei trasporti, saliamo per la prima volta sul tram, cosa che faremo almeno 40 volte, “sfinendo”il nostro abbonamento.

Arriviamo con la via Karmelitska a Mala Strana (piccolo quartiere) forse la zona meno toccata dal recente, con splendidi palazzi e antiche case dalle belle insegne dove hanno sede la maggior parte delle ambasciate. Il quartiere fu fondato nel 1257 e si estende sulle pendici della collina del castello.

Il centro principale del quartiere è la piazza di Mala Strana, Malostranska Namesti, bellissima e pittoresca dominata dalla chiesa barocca di S.Nicola.

Dalla piazza parte via Mosteka, illuminata dalle cristallerie, che porta direttamente, passando sotto l’arco della torre gotica, al famoso Ponte Carlo fatto costruire dal re Carlo IV nel XIV secolo, ornato di statue barocche.E’ ormai il crepuscolo e per la prima volta ci appare: fantastico appena illuminato,vale la fama che ha. Bellissimo il panorama che da qui si gode sul castello illuminato e sulla Moldava. Nei prossimi giorni almeno una volta al giorno lo attraverseremo, scontato! Col ponte, passando sotto l’altra torre gotica dalla parte opposta, arriviamo direttamente a Stare Mesto (città vecchia). Percorriamo col naso all’insù per non perdere le belle facciate dei palazzi la via Karlova, via Husova, via Jilska dove ci fermiamo per cena nella famosa birreria del ‘300 U Vejvodu, affollatissima, fumosa, ma tanto caratteristica. Un gentile cameriere, non troppo giovane ma simpatico e perspicace, ci assegna un tavolo e ci porta il menù che naturalmente non capiamo.Grazie però alle informazioni prese su internet prima di partire decidiamo per due piatti tipici ceki:” goulash gambrinus alla birra “(carne di manzo in salsa scura e saporita, cipolle e gnocconi di pane) per me e “passero moravo” (moravisky vrabec: carne di maiale stufata con crauti e gnocchi di patate) per Fabio. Piatti unici buoni che ti saziano, due birre da ½ l. ( 1 euro l’una) totale 375 Kc + 25 di mancia non richiesta ma meritata (14 euro in tutto).

Dopo cena camminiamo fino a Malè Namesti poi passiamo davanti all’antico municipio con l’orologio asronomico e siamo in Staromestske Namesti (piazza della città vecchia) che, specialmente di notte, è qualcosa di spettacolare, non smetteresti mai di girarla. Ci inoltriamo in via Celetna (bellissima) giriamo un po’ nel quartiere del Tyn e infine passando di nuovo per Ponte Carlo torniamo a Malastrana per riprendere il tram per l’albergo.

La stanchezza ormai si fa sentire, è dalle 5 di stamani che siamo in giro. Per oggi basta, verso le 22.30 siamo in camera esausti ma entusiasti della prima giornata praghese.

14 Marzo Oggi è il primo giorno completo che trascorreremo a Praga. Decidiamo di dirigerci verso il quartiere ebraico per visitare il cimitero e le varie sinagoghe che racchiudono collezioni di valore inestimabile. Col tram arriviamo alla fermata di Malostanska, la prima dopo quella dell’omonima piazza. Da qui si ha una bella visione della parte occidentale del castello che sta in alto sulla collina Attraversiamo il fiume percorrendo il ponte Manesovo da cui si può ammirare, verso sud, Ponte Carlo. Oltrepassiamo il Rudolfinium, sala da concerto molto frequentata, ed arriviamo nel quartiere ebraico. Percorriamo parte della via Siroka che ci porta all’entrata del cimitero e della sinagoga Pinkas. Paghiamo il biglietto di 290 Kc che ci permetterà di entrare al cimitero e in quattro sinagoghe. Visitiamo subito la sinagoga Pinkas che oggi ospita il mausoleo commemorativo delle vittime dei campi di concentramento di Boemia e Moravia. Al piano superiore ci si commuove ammirando l’esposizione dei disegni fatti dai bambini nel ghetto di Terezin, la maggior parte dei quali mai più tornati. Proseguendo entriamo nel cimitero, molto suggestivo, che funzionò dal 1400 al 1797 poi fu vietata la sepoltura entro le mura cittadine. Le tombe appaiono addossate le une alle altre e pare che sotto lo strato superficiale ve ne siano altri 11 per un totale di 12-15000 tombe.

Visitiamo poi la sinagoga Klaus, la sinagoga Maisel e infine la sinagoga spagnola che merita una visita per il suo interno liberty-moresco con arabeschi e motivi orientali in oro, rosso e blu.

Anche oggi il tempo è bello, fa caldo, però al mattino e dopo il tramonto è molto più fresco, quasi freddo. Usciti dalla sinagoga spagnola torniamo con la via Parizska verso piazza della Città Vecchia e qui, in una paninoteca di fianco alla chiesa di S.Nicola, ci prendiamo due panini con cotoletta insalata e coca-cola (tot. 4 euro). Col nostro panino sostiamo un po’ su una delle panchine della bella piazza che, nonostante sia incessantemente frequentata, ti incute un senso di pace e serenità.

Percorriamo via Celetna famosa per le originali insegne barocche che ornano le case e i palazzi, usate un tempo per identificare le abitazioni e poi affiancate dai numeri civici. Arriviamo in fondo alla via dove si innalza la gotica Porta delle Polveri, a fianco di questa c’è il bel palazzo detto Casa Municipale in stile art-nouveau in cui oggi si tengono concerti.

Ora l’idea sarebbe di arrivare a piazza S.Venceslao, nella Città Nuova (Nove Mesto) e magari prima fare una breve visita alla stazione in stile liberty e ormai in disuso di Hlavni Nadrazi. Prendiamo via Senovazna e arriviamo alla Torre Jindrisska in stile gotico ma ricostruita dopo un furioso incendio.

Praga fra incendi e alluvioni ha dovuto subire diversi lifting. Accanto alla torre, bellissima e mai ritoccata la chiesa del 1130 dedicata a S.Henry. In via Jeruzalemska ci fermiamo un attimo di fronte alla sinagoga del Giubileo in stile liberty-moresco, a mio parere molto vistosa e pacchiana. Proseguendo si arriva alla stazione centrale. Vale la pena di visitare la parte più vecchia passando attraverso quella moderna che si trova sotto alla superstrada che attraversa la città. Nella vecchia stazione è rimasto un bar un po’ in disuso con alcuni avventori nullafacenti sdraiati a dormire sui tavolini. Qualcuno ha alzato la testa forse non capendo cosa fossimo venuti a fare lì, peccato, il posto è suggestivo, pare che vogliano restaurarlo per riportarlo all’antico splendore.

Ci fermiamo per un po’ su una panchina davanti ai giardini della stazione che non sarebbero male ma ci sono in giro alcuni individui dall’aspetto poco raccomandabile nonostante sia pieno giorno e girino poliziotti. Ecco, questo è stato l’unico posto della città che mi ha un po’ intimorito, per il resto non ho mai avvertito alcuna sensazione di pericolo. Devo riconoscere che di polizia per le strade ne abbiamo sempre vista parecchia a tutte le ore e questo ispira tranquillità.

Dalla stazione prendiamo via Washingtonova , oltrepassiamo l’Operà di Stato e il Museo Nazionale proprio davanti a piazza S.Venceslao. La piazza è dominata dal monumento equestre di S.Vence- slao, simbolo della nazione e infatti proprio a pochi metri, nel 1969 uno studente, Jan Palach , imitato dopo alcuni mesi da un altro compagno di studi, si diede fuoco per protestare contro la invasione russa. Un’aiuola con una lapide li ricorda entrambi.Scendendo lungo la piazza notiamo sulla destra i due hotel in stile liberty Europa e Merano e a sinistra il palazzo Melantrich, dal quale nell’89 Dubcek parlò ad un milione di persone durante la Rivoluzione di Velluto.Giriamo in via Stefanska ed entriamo nella Galleria Lucera. Questi passaggi sono una caratteristica di Praga e questo è il più famoso.Qui vediamo la statua con il “cavallo al contrario” che prende in giro quella ufficiale della piazza e rappresenta la fatica del cavallo a portare il peso del cavaliere, originale! Prendiamo un tram da queste parti che ci porterà ad Andel. Entriamo nel centro commerciale Smichov per fare rifornimento di acqua visto che nei bar costa tre volte più della birra.Qui i prezzi ci lasciano a bocca aperta e saremmo tentati di comprare più di quanto veramente ci serve.

Alle 19 siamo sempre in albergo così decidiamo, per cena, di non allontanarci troppo. Andiamo al- la pizzeria “Corleone” di cui avevamo sentito parlar bene da alcuni “turisti per caso” che sta proprio davanti alla fermata della metro di Andel. Il locale è già molto affollato, perlopiù da giovani, riuscia- mo a trovare un tavolo per miracolo. Prendiamo due pizze, capricciosa e prosciutto, due contorni, due birre da ½ l. L’una per un totale di 388 kc (13,85 euro) più 30 kc di mancia alla gentile cameriera Usciamo soddisfatti dal locale con l’idea di tornarci almeno un’altra volta.

La nostra passeggiata stasera ci riporta al Ponte Carlo ma, questa volta, scendiamo la scalinata a fianco del ponte e andiamo all’isola di Kampa, un luogo molto suggestivo, quasi a se stante:la piazzetta deserta un po’ velata da una leggera nebbiolina, il parco appena illuminato da cui si gode una vista fantastica, dal basso, del ponte e del fiume, la ruota del mulino che gira lentamente nella corrente, bellissimo! Torniamo sul ponte e, come al solito arriviamo fino alla piazza e alla Torre dell’Orologio per vedere l’uscita degli apostoli. Si, non è che sia niente di particolare però è simpatico e quando siamo in zona e sta per scattare l’ora ci affrettiamo per vedere la scenetta che attira tanti turisti. Passeggiamo un po’ per i vicoletti che si diramano dalla Torre e arriviamo a Narodni Divadno proprio davanti al bel Teatro Nazionale con la grande cupola verde illuminata. Da qui con due tram torniamo in albergo.Oggi è stata una giornata veramente intensa, forse quella in cui abbiamo camminato di più, non saprei dire quanti km. Abbiamo fatto, credo siano veramente tanti.

Però è veramente bello perdersi per queste stradine strette fatte di ciottoli, molto tranquille su cui si aprono piccoli negozi di souvenirs che, secondo me, non deturpano la bellezza del luogo ma anzi danno luce e colore.E’ veramente una città romantica a dimensione d’uomo.

15 Marzo Stamani abbiamo in programma la visita al Castello che dall’alto domina la città. Dalla fermata di Malostranska il tram 22 si inerpica sulla collina e arriva, attraversando un bel paesaggio verde, ben oltre il castello. Noi scendiamo a Pohorolec e da qui a piedi saliamo al Monastero di Strahov sede di una delle più belle biblioteche di Boemia. Da qui scendiamo al Santuario del Loreto del 1626 in stile barocco, proprio davanti al santuario sorge il bel palazzo Cernin oggi sede del ministero degli esteri.

Dal Loreto scendiamo verso il Castello ma anziché prendere la via più diretta svoltiamo in via Cerninska che ci porta a Novi Svet (nuovo mondo), angolo a se stante di Hradcany, oggi diventato una deliziosa stradina fiancheggiata da casette del 1600. Dopo una bella camminata in questo angolo tranquillo e ameno arriviamo in Hradcany Namesti, la piazza sita proprio davanti alla cancellata principale del Castello. Oltrepassiamo la grande cancellata dove due guardie stanno…Di guardia ed entriamo nel comprensorio del Castello che ha l’aspetto di una cittadina fortificata. Facciamo il biglietto che per 250 kc. A testa dà diritto a visitare alcuni siti: Palazzo Reale, Basilica di S.Giorgio e Vicolo d’Oro, mentre per la cattedrale di S.Vito è richiesto un biglietto a parte.Per primo visitiamo il Palazzo Reale quindi entriamo nella cattedrale di S.Vito: lungo le navate ci sono numerose cappelle ricche di oggetti preziosi, opere d’arte e reliquie, la cappella più importante è quella che ospita la salma di S.Venceslao dove le pareti sono interamente decorate da affreschi gotici con scene della vita del santo e cosparse di pietre preziose.Notevole anche il sepolcro di S.Giovanni Nepomuceno realizzato in argento massiccio.La Basilica di S.Giorgio del 915 è la chiesa romanica meglio conservata di Praga anche se venne ricostruita nel 1142 dopo un devastante incendio e la facciata color ruggine è un’aggiunta barocca. Arriviamo poi al Vicolo d’Oro che prese il nome dalle botteghe di orafi che vi si trovavano. Sul lato sinistro della stradina si affacciano alcune casette colorate che ora ospitano diversi negozietti che possono ospitare non più di tre o quattro persone alla volta. Devo dire che da come è decantato mi aspettavo di più dal Vicolo d’Oro, praticamente è una stradina lunga un centinaio di metri dedicata allo shopping e tocca pure pagare per entrarvi.

Scendiamo dal Castello per la lunga scalinata che ci porta sulla via Nerudova, la stretta e pittoresca strada che arriva a Malostranska Namesti.Sulla strada si affacciano grandiosi palazzi barocchi fra cui palazzo Thun-Hohenstein sede della nostra ambasciata. Da qui con un tram ci dirigiamo dalla parte opposta della città, fino a Namesti Republicky dove in un grande supermercato acquistiamo a buon prezzo l’assenzio da portare agli amici.

Per cena decidiamo di tornare da U-Vejvodu la birreria dove avevamo cenato la prima sera.Il locale come al solito è strapieno, riusciamo a trovare un piccolo tavolo d’angolo nella sala superiore.Un giovane cameriere che ci ricorda il pugile Tyson ci porta il menù e il pane che stasera prendiamo perché, visto il pienone, presumiamo che l’attesa sarà lunga e noi abbiamo fame e poi il pane di Praga è buonissimo, a me piace quello scuro con i semi di finocchietto.Riusciamo ad ordinare facilmente visto che il ragazzo comprende abbastanza bene l’italiano: passero moravo, stinco gigante con salsine piccantissime e tre birre da ½ l. Il conto alla fine sarà di 538 kc (19 euro) + 120 kc di mancia, richiesta su un biglietto a parte scritto a mano, per lui e gli altri tre camerieri della sala. La mancia l’abbiamo lasciata perché il ragazzo si è dimostrato gentile e disponibile però questo sistema, messo in atto di nascosto da alcuni camerieri, da’ un po’ fastidio.

Dopo cena, per non andare a finire sempre in piazza dell’Orologio, facciamo due passi in via Zelezna fino al Carolinium, nucleo centrale dell’università, del 1348 e al Teatro degli Stati Generali, splendido edificio neoclassico dove Mozart tenne la prima del suo Don Giovanni nel 1787.

16 Marzo Anche oggi si preannuncia una splendida giornata di sole , ideale per visitare la Rocca di Vysehrad, uno sperone roccioso sulla riva destra del fiume che, secondo la leggenda, fu la prima sede dei re ceki.Oggi la Rocca è un angolo tranquillo, pieno di verde da dove si gode un bellissimo panorama di Praga e della valle della Moldava. Arriveremo a Vysehrad con la metro ma, alla stazione di Florenc dove cambiamo linea,due controllori, quelli considerati “cattivi”, ci fermano chiedendoci il biglietto, noi mostriamo il nostro abbonamento e loro gentilmente ringraziano e salutano.Tutto qui, se sei in regola non devi temere nulla. Fatti 300 metri dalla stazione siamo già di fronte ai bastioni della cittadella entriamo attraverso la porta Tabor, oltrepassiamo la bella rotonda romanica di S.Martino ancora molto ben conservata. Parte della Rocca è oggi trasformata in parco in cui si trovano quattro gruppi di statue che rappresentano personaggi significativi della antica storia ceka.

Nella parte nord del parco sorge la chiesa dei Santi Pietro e Paolo.Poiché la zona ha un grande significato storico e mitologico per i ceki venne prescelta per ospitare il cimitero monumentale dove sono sepolti personaggi illustri del paese.Usciamo attraverso la porta Cihelna e arriviamo alla fermata di Vyton sul lungofiume. Prendiamo un tram e scendiamo in Piazza Carlo nella zona sud della Città Nuova. Qui il traffico è intenso, ma la piazza è in realtà un parco con tappeti erbosi fontane e statue, un’oasi di pace dove riposiamo per un po’ su una panchina davanti alla chiesa barocca di S.Ignazio. Riprendiamo il tram e arriviamo a Namesti Miru, la deliziosa piazza è il centro del quartiere di Vinohrady che un tempo era rinomato per la coltivazione della vite.Nella piazza si possono ammirare la chiesa di S.Ludmilla con le belle torri gemelle alte 60 mt. ,l’Operà di Stato, in Art Nouveau,con sulla facciata due grandi figure alate che simboleggiano il Dramma e l’Opera.

Ci fermiamo a mangiare qualcosa al KFC la catena di fast-food che propone menù a base di pollo, con circa 8 euro prendiamo due menù completi, patatine coca e gelato.

Oggi è il nostro ultimo giorno a Praga e vorremmo sfruttarlo bene.Che fare? Visto che è la giornata dei parchi decidiamo di provare con il parco Letna. Con il tram 22 scendiamo davanti all’entrata del parco che però è chiuso fino ad aprile.Pensiamo allora di visitare il parco Petrin sull’omonima collina, però visto che la funivia che porta al parco questa settimana è ferma per manutenzione, prendiamo un tram che porta a Petriny credendo che questo posto fosse vicino al parco.Quando arriviamo , ci rendiamo conto che Petriny non ha nulla a che fare con Petrin:è una zona periferica di Praga con palazzoni e supermercati non certo una zona turistica ma nonostante questo pulita e ben tenuta.Delusi ma non troppo facciamo due passi poi riprendiamo il tram che ci riporta verso il centro.Scendiamo dalle parti del Castello per poi scendere a piedi verso Mala-Strana e da qui percorrendo via Karmelitska che di solito percorriamo con il tram arriviamo a piedi sino all’albergo.Anche oggi abbiamo camminato un bel po’, così per cenare non ci allontaniamo e alle 19.30 torniamo alla pizzeria “Corleone”che secondo il mio modesto parere, fa la pizza meglio di molte nostre pizzerie facendola pagare la metà.Insomma per farla breve io mi prendo la pizza al prosciutto e Fabio una mega braciola con patate, tenerissima.Qui pane e coperto, con una buona salsina al formaggio non si paga.Morale abbiamo speso 375 Kc (13.40 E) + 50 Kc di mancia non richiesta alla camerierina carina-carina e siamo stati benissimo.

Per il dopocena della nostra ultima serata praghese torniamo su al Castello che, illuminato e splendido visto da lontano, ci attira come falene.La piazza del Castello è pressochè deserta e una leggera nebbiolina avvolge appena i monumenti creando un’atmosfera romantica e un po’ surreale.Ogni tanto incrociamo alcuni soldati della guardia presidenziale che fanno la ronda. Da qui la vista sulla città illuminata spazia lontano.

17 Marzo Oggi è il giorno del ritorno a casa, il nostro aereo parte alle 13.50. Facciamo colazione, sgombriamo la camera, lasciamo per qualche ora le valigie giù alla reception e usciamo per un’ultima visita.

Stamani il tempo è nuvoloso, pioviggina e tira un vento gelido.Arriviamo al Ponte Carlo stavolta davvero per l’ultima volta. Giriamo un po’ per le belle stradine di Mala-Strana ma il tempo passa veloce e dobbiamo tornare in albergo a prendere le valigie .L’aereo partirà alle 13.50 in perfetto orario ma noi stavolta siamo gli ultimi all’imbarco.

Praga ci è piaciuta molto, vissuta così in libertà a contatto diretto è affascinante e progettiamo già un ritorno, magari quando ci sarà la neve che tutto rende magico, più bella ancora di come è sempre.



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