La nostra Isla Bonita: Formentera
Domenica 19 Luglio
Partenza dalla stazione di Genova Piazza Principe alle ore 9, treno direzione Milano Centrale con arrivo alle ore 11, bus destinazione Aeroporto Bergamo Orio al Serio, pranzo con panini e attesa infinita per volo della Neos con arrivo ad Ibiza, previsto per le 17.30. (Il nostro volo in realtà sarebbe dovuto partire alle 6 del mattino ma la compagnia con scarso preavviso ha posticipato il volo nel tardo pomeriggio, alla fine capirete che ci è andata bene così). Arrivo ad Ibiza alle ore 19.30, ritiro bagagli e subito sulla navetta che dall’aeroporto in una mezz’oretta ci ha permesso di raggiungere il porto, giusto in tempo per prendere il traghetto che ci ha portate a Formentera, dandoci la possibilità di ammirare un meraviglioso tramonto con il sole che sembrava una palla infuocata. Questo spettacolo ci ha fatto passare immediatamente la tristezza per il cambio operativi del volo e la stanchezza accumulata durante la giornata. Una volta arrivate sull’isola abbiamo raggiunto il nostro appartamentino affacciato su Platja Mijorn (SOL Y MAR) e ci siamo catapultate nel ristorantino accanto all’hostal per rifocillarci con paella e sangria.
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Lunedì 20 Luglio
Sveglia presto, colazione abbondante, e ritiro del nostro mezzo (motorino sgangherato del 42, che non è arrivato neanche a fine vacanza). Prima tappa Playa Es Arenals, distesa di acqua cristallina e sabbia bianca, che al nostro arrivo si presenta praticamente deserta, un paradiso! Subito dopo pranzo decidiamo di raggiungere Playa Es Copinar formata dall’unione di più calette e caratterizzata dalla presenza sia in acqua, che all’esterno, di piccoli scogli puntigliosi, ma ottimi come appoggio per set fotografici. Non contente, verso le 16 decidiamo di andare alla scoperta di un’altra baia chiamata con il nome del centro vicino: Es Calò de Sant Agustì, formata da piscine di acqua color azzurro intenso, raggiungibili con un piccolo tuffo dai vari scogli che le sovrastano. Entusiaste della nostra ultima sosta (non pianificata, ma effettuata perché attirate dalla vista), ci dirigiamo verso casa per un ultimo bagno nella spiaggia dell’albergo, Platja Mijorn, purtroppo la presenza di parecchie alghe non le rende giustizia, ma è comunque un buon inizio serata. Dopo questa prima giornata, convinte di goderci il nostro secondo tramonto sulla Isla, ci dirigiamo verso El Faro del Pilar de la Mola , purtroppo appena giunte sul posto ci rendiamo conto che il sole tramontava esattamente dietro di noi, ma questo non ci ha impedito di brindare al nostro inizio di vacanza con una bella biretta Estrella a picco sul mare.
Martedì 21 Luglio
Prima tappa di oggi, Cala Saona. Nonostante la spiaggia sia considerata una delle più famose, forse complice un cielo non troppo terso, a noi non ha colpito particolarmente, nonostante questo siamo state fortunate perché raggiungendola di prima mattina siamo riuscite a fotografarla nella sua tranquillità. Dopo un veloce panino nel baretto sopra la spiaggia, di nuovo a bordo del bolide ci spostiamo a Ses Platjetes, questa non è una vera e propria spiaggia, ma una distesa di scogli, attraverso i quali, dopo una breve passeggiata, si arriva ad una piccola lingua di sabbia, (abitata da nudisti) che permette l’accesso al mare. (Qui ci è capitato più volte di avere totale libertà in quanto completamente sole.) Rientrate a casa, doccia veloce e cena a base di paella e sangria nel vicino e caratteristico paese di Sant Francesc.
Mercoledì 22 Luglio
Oggi è una splendida giornata e la prima tappa è Beso Beach. Nonostante un bel mare e la presenza anche quì di poche persone oltre a noi, la nostra permanenza su questa spiaggia, è stata rapida, poichè abbiamo riscontrato qualche nota negativa. Per prima cosa, da buone genovesi, non ci è piaciuto dover pagare 4 euro di parcheggio anche per il motorino, secondariamente affacciandosi la baia direttamente sul porto di Formentera, risultava essere rumorosa e a causa del passaggio di continui traghetti si formavano fastidiose onde (che ci hanno scolato più volte l’asciugamano e il resto, posizionati sul bagnoasciuga).
Leggermente deluse ci dirigiamo a Sa Roqueta, innamorandoci immediatamente del posto. Qua siamo talmente entusiate da fermarci tutto il giorno coccolandoci con prelibatezze culinarie accompagnate dalla vista di quest’acqua cristallina che andava a formare minuscole spiaggette. Prima di rientrare all’hostal brevissima sosta alle famose Saline dell’isola, pozze di acqua putrida e puzzolente, alcune tendenti al rosato (se ci passate davanti fermatevi, altrimenti si possono tranquillamente evitare). Adesso di corsa a casa, doccia veloce e via verso il Cap de Barbaria per ammirare, questa volta sì, il tramonto a picco sul mare (consigliatissimo andarci anche solo per il tragitto e la magia del posto).
La sera giretto per i mercatini nel centro di Es Pujols e cena rigorosamente e base di pesce. Durante il rientro a casa, ci rendiamo conto che il nostro motorino ha qualche problema, in quanto era diventato estremamente rumoroso, infatti abbiamo letteralmente svegliato l’isola al nostro passaggio, ma è ora di andare a dormire, ci penseremo domani mattina.
Giovedì 23 Luglio
Sveglia presto e dopo il cambio del bolide (marmitta completamente staccata), direzione paradiso! E’ proprio il caso di definire così Calò des Mort piccola baia incantevole raggiungibile dalla spiaggia di Es Copinar con una breve passeggiata e una ripida discesa. Noi siamo state fortunate nonché furbe ad andarci la mattina presto prima che venisse presa d’assalto dai turisti (è davvero molto piccola), la peculiarità del posto è la vista di questo gioiellino dall’alto, precisamente da un pezzo di roccia che sembra essere sospesa nel nulla, dal quale è possibile fare foto. Consumiamo un pasto a base di tartare di pesce crudo e fritto misto (w la bella vita) al ristorante Es Copinar con una vista meravigliosa sulla spiaggia. Prima di rientrare per effettuare il nostro bagno quotidiano rilassante sotto casa, facciamo ancora una capatina per un tuffo veloce a Ses Platjetes. La sera ci infighettiamo e decidiamo di fare la nostra prima e ultima comparsata nella movida dell’isola, raggiungiamo così Amore Iodio, covo di italiani con alto rischio di conoscenze non piacevoli. Effettuiamo così un rapido aperitivo sulla spiaggia (sembra di essere a Vesima), e ci dirigiamo a Es Pujols (dopo aver rischiato di fare una caduta imbarazzante con il motorino), qui ci godiamo un giretto per negozi ed acquistiamo i primi souvenirs.
Venerdì 24 Luglio
Mentre tutti rientravano dalla serata alle ore 6 del mattino, noi a quell’ora eravamo già appostate al Faro el Pilar de la Mola per attendere l’arrivo del sole. Siamo state completamente ripagate da questa levataccia (doveste mai decidere di farla anche voi, COPRITEVI la mattina, perché l’aria non è delle più calde) e ci siamo godute una meravigliosa alba. Non contente alle ore 8 del mattino abbiamo aperto noi (insieme ai netturbini) la spiaggia di Ses Illetes potendola ammirare solo in compagnia di un personaggio di età avanzata, nudo, uscito direttamente da The Walking Dead. Dopo esserci godute l’intera mattinata sulla spiaggia più famosa dell’isola, ci siamo fatte spennare nel ristorante poco sopra (non andateci!) e poi ci siamo dirette sul versante opposto per raggiungere la spiaggia di Les Llevant altrettanto bella, ma forse meno presa d’assalto perché più distante rispetto alla precedente. Per finire tipico rientro dei nostri.
Sabato 25 Luglio
Purtroppo l’ultimo giorno di permanenza sull’Isla è stato caratterizzato dalla presenza di molto vento con di conseguenza l’arrivo di mare leggermente mosso, alghe e qualche medusa, ma non ci siamo demoralizzate e dopo vari tentativi siamo riuscite a trovare una spiaggia immune a tutto ciò: Sa Roqueta, nella quale ci siamo stabilizzate tutto il giorno per gli ultimi bagni e gli ultimi scatti fotografici. La sera decidiamo di non poterci perdere l’ultimo tramonto regalatoci da Formentera e così ci appostiamo sulla roccia sporgente di Es Calò des Mort per il nostro saluto all’isla bonita.
Domenica 26- Lunedì 27 Luglio
Ignare di tutto quello che ci stava aspettando, facciamo l’ultima colazione a Es Pujols, prima di consegnare il motorino, prendere i bagagli e fare la traversata per raggiungere l’aeroporto di Ibiza. Una volta arrivate a destinazione, le sorprese non tardano ad arrivare e il nostro volo della Vueling previsto per le 16 con scalo a Barcellona per poi arrivare dirette a Genova alle ore 20.45 , parte con un ritardo di ben 5 ore, facendoci perdere la coincidenza e costringendoci a restare qualche ora (visto che non si può parlare di notte) a Barcellona. La compagnia dopo varie discussioni e la proposta di farci atterrare su Genova alle ore 18 dell’indomani con un ulteriore scalo a Roma, ci ha riprotette su un volo con arrivo l’indomani (quindi il lunedì) a Milano Malpensa alle ore 8 del mattino. Il bilancio di questa vacanza è stato comunque molto positivo e la consigliamo vivamente a tutti, mentre sconsigliamo entrambe le compagnie con cui abbiamo volato.