La nostra australia 2

Spendiamo solo una riga per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo sogno. Non vogliamo stare quì a dilungarci in racconti simil diario di viaggio che solitamente non vengono letti fino in fondo (anche perchè raramente riportano informazioni utili), per cui cercheremo di dare solo dei consigli per coloro i quali...
Scritto da: ilTarci
la nostra australia 2
Partenza il: 21/10/2007
Ritorno il: 15/11/2007
Viaggiatori: in coppia
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Spendiamo solo una riga per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo sogno.

Non vogliamo stare quì a dilungarci in racconti simil diario di viaggio che solitamente non vengono letti fino in fondo (anche perchè raramente riportano informazioni utili), per cui cercheremo di dare solo dei consigli per coloro i quali vorranno recarsi in Australia. Per cui, per ogni tappa toccata, scriveremo appunti più o meno interessanti.

SYDNEY: noi consigliamo il pernottamento presso l’Hotel Amora Jamison, posizione centralissima, ovvero 5 minuti a piedi dall’Opera House ed altrettanti per Darling Harbour. Leggendo i vari cataloghi dei principali tour operator, abbiamo scoperto che con 4 pernottamenti l’hotel “regala” l’upgrade in camera deluxe. Questo vuol dire colazione, ed aperitivo (ovvero cena – bere incluso -) assolutamente gratis, che in una grande città come Sydney sono molto utili visti i costi elevati. Un piccolo esempio: mediamente la colazione costa 25 au$ ed una buona cena si aggira intorno agli 80 au$ (ovviamente a persona). Un’altra cosa che assolutamente consigliamo è la crocera di 2 ore sulla baia, con tanto di cena inclusa. Il costo è di 85 au$ a persona, ma di pietanze ce ne sono fin troppe (carne, pesce e dolci a volontà), ovviamente il bere è compreso e la vista della baia di sera dal pontile del catamarano lascia senza fiato. Se avete poco tempo per visitare Sydney e volete un mezzo di trasporto molto utile, noi consigliamo il Bondy Explorer che, partendo direttamente dal porto, vi porterà alla scoperta della parte est della city. Il costo è assolutamente abbordabile (38 au$), se si pensa che il biglietto vale dalle 8 alle 24 e lo stesso biglietto lo si può utilizzare per il Sydeny Eplorer (come il primo ma si visita la parte ovest della città) e per tutti i trasporti terrestri. Come molti altri consigliamo la visita a Manly (secondo noi meglio di Bondy) con relativa passeggiata sul lungo mare. Per quanto riguarda le principali attrazioni, l’acquario è davvero bello (soprattutto il tunnel con gli squali). Inoltre avrete la possibilità di vedere l’ornitorinco (cosa assai rara in australia). La Sky Tower non ci ha entusiasmato, forse perchè ci aspettavamo di vedere l’Opera House, aihmè nascosta da un paio di grattacieli, carino però il filmato proiettato alla fine della visita. Un’altra cosa che consigliamo è di andare sul lookout dell’Harbour Bridge (senza per forza doversi arrampicare, che per quelli che come me soffrono di vertigini è assolutamente da panico) e precisamente – se visto dall’Opera House – il pilone di sinistra. L’opera House (vista da fuori è davvero particolare), all’interno non lo è altrettanto (soprattutto se paragonata alla scala di Milano). Cmq visti i costi 35 au$ a testa non vi consigliamo la visita interna che comprende una decina di filmati videoproiettati, una sala prove (come quella dove si esibiscono gli Amici di Maria de Filippi) una sala concerti ed una sala destinata alle opere. Cmq niente di chè. Una cosa che ci ha colpito di Sydney sono i pappagalli (presenti in quantità industriale – soprattutto ai Botanic Garden -) e soprattutto i pipistrelli (sempre ai botanic garden) che sono di una specie tra le più grandi del pianeta.

MELBOURNE: causa aereo perso l’abbiamo visitata in poche ore. Non ci è sembrata bellissima, cmq consigliamo una visita alla stazione ed una passeggiata sul fiume. Per chi avesse tempo andare anche al mercato dove si trova davvero di tutto. Per la cena fatevi sempre consigliare dalla portineria, noi siamo andati un una minuscola e suggestiva vietta zona Chinatown (Hardware Street), molto somigliante alla nostra “Brera” per chi conosce Milano.

GREAT OCEAN ROAD: prima di affrontarla ci siamo diretti verso Ballarat (e precisamente a Sovereign Hill) ovvero una ricostruzione di come si viveva ai tempi della corsa all’oro. Siccome è molto turistica, il biglietto di ingresso non costa poco (45 au$ a testa). Se non avete mai visto niente di simile è davvero carina la gita, sembra un pò di vivere ai tempi della “casa nella prateria”. Ci sono anche delle visite guidate, delle finte sparatorie e persino uno spettacolo notturno. C’è anche un museo adiacente che espone buona parte delle pepite ritrovate nella zona.

Torquai: in questa località (considerata dalla Lonely Planet la capitale del Surf), ci siamo fermati solamente per un pasto veloce su un locale vista mare. La cosa più affascinante è l’immensa spiaggia selvaggia, per il resto non offre davvero niente (mare calmo e 4 case – di cui una in costruzione -). Ci sono tanti paesini di questo genere sulla costa e ci sentiamo di segnalare Anglesea dove avrete la possibiltà di avvistare dei canguri (soprattutto nei pressi del campo da golf). Per noi tappa verso Lorne dove era previsto il ns. Pernottamento. A saperlo ci andavamo subito perchè nella zona ci sono tante escursioni che portano alle numerose cascate presenti nei paraggi. Ci siamo limitati a vedere quelle più vicine (Erksine falls – circa 10 km di strada), davvero belle. Se volete avventurarvi in altre caminate, ricordatevi che incontri con serpenti non sono rari per cui portatevi scarpe da montagna piutosto resistenti. Sempre a Lorne consigliamo il pernottamento presso l’Hotel Mantra e soprattutto la cena presso il ristorante sul molo (di cui non ci ricordiamo il nome), ma assolutamente divino.

Per chi non lo sapesse, la Great Ocean Road non sono solamente i 12 apostoli, Loch Ard Gorge o simili, anche perchè a dire il vero la strada corre più nell’entroterra che propriamente sulla costa. Per cui consigliamo oltre che le solite note cose, anche la visita ai “Martiri” e la passeggiata nella foresta pluviale (alberi dalle forme e specie assurde). Non ultimo, per chi volesse vedere dei Koala in libertà e in assoluta solitudine, consigliamo di prendere la deviazione per Cape Otway e, dopo circa una decina di km, cominciare a guardare in alto sugli alberi, ne vedrete a decine…..

MOUNT GAMBIER: la tappa che da Lorne porta a Mount Gambier è davvero lunga soprattutto se rapportata alle tantissime cose che ci sono da vedere, per cui, se potete, fate un pernottamento supplementare in un altra cittadina (noi consigliamo Port Campbell). Poco prima di Mount Gambier, si passa atraverso la foresta di pini più grande del mondo. Dicevamo, a parte il lago Mount Gambier non offre un granchè, si fa persino fatica a trovare un posto carino dove cenare. Cmq, vista la stagione appropriata, il lago blu era assolutamente da vedere.

A questo punto per raggiungere Adelaide avete 2 possibilità: o passare per il Corong National Park o seguire la strada per Naracoorte. Noi abbiamo optato per la prima, che però sconsigliamo a tutti, vista la monotonia del paesaggio. Inoltre, siccome la strada principale passa assai lontano dalle varie lagune, non è che ci sia stata questa grande possibilità di avvistamento uccelli. Magari le grotte di Naracorte offrivano qualcosa di più.

ADELAIDE: stanchi del viaggio e soprattutto stufi per non avere ancora visto un canguro da vicino (se non che qualche cadavere in strada) prima di giungere ad adelaide abbiamo scelto di visitare un Wildlife Park, proprio sulle colline della stessa Adelaide che ci ha dato la possibilità di vedere alcuni animali (come Wombati ed Echidna) altrimenti introvabili. La città di Adelaide ci è sembrata davvero bella, piena di chiese, poco caotica e ben tenuta, peccato non avere avuto il tempo di una visita più approfondita. Consigliamo di cenare presso il ristorante “Il Parlamento” davanti al casinò, davvero fantastico e di assaggiare lo Shiraz della stessa casa. Per chi avesse tempo si consiglia anche una visita presso le numerose tenute vinicole della zona.

KANGARO ISLAND: la visita a Kangaroo Island la reputiamo Obbligatoria per chi si reca in Ausralia. Da Adelaide al porto di Cape Jarvis ci si impiegano di norma 2 ore con andatura normale, per cui fate i vostri calcoli per chi vuol raggiungere l’isola in traghetto. P.S: per chi non lo sapesse, il tempo di percorrenza traghetto/aereo è identico (45 minuti), ma se sul traghetto potete caricare di tutto, sugli scassatissimi aerei della Emu airlines potete portarvi solo 10 Kg a testa. Cmq a kangaro bastano 2 giornate piene, il nostro consiglio è cominciare dal Sud (Seal Bay e Little Sahara), per poi andare ad Emù Bay prima di tornare a Kingscote (la maggior parte di voi pernotterà all’Ozone Seafront Hotel – cmq niente male -). Sempre a Kingscote consigliamo alle ore 17:30 il Pelican feeding presso il porticciolio e soprattutto la camminata per l’osservazione dei pinguini (meglio quella delle 21:30 che c’è meno gente). Per il giorno successivo consigliamo, oltre che Admiral’s Arch e Remarcable Rocks una gita al Flinders Chase National Park (ingresso a pagamento), ma dove avrete modo di vedere un sacco i animali (canguri e wallaby su tutti) e con un pò di fortuna anche gli ornitorinchi. P.S: per vedere i canguri cercate di farlo o al mattino presto o alla sera zona tramonto, perchè durante il giorno sembrano introvabili. Le 2 stradi principali sono asfaltate ed in ottimo stato, se volete divertirvi sullo sterato andate cauti a meno che non avete in mano un 4 x 4.

RED CENTRE.

ALICE SPRINGS: la città in se stessa è desolante. Le attrattive più belle sono la vecchia stazione del telegrafo, Anzac Hill e, se avete l’auto, la fattoria di cammelli poco distante. Per il resto non c’è nulla, salvo qualche saloon dove mangiare un’ottima grigliata (a tal proposito consigliamo quello di fianco alla Hertz 80 au$ a testa). Un’altra cosa che consigliamo è di andare nel negozio “Sound of Starlight”, rivenditore di didjeridoo dove ti fanno imparare a suonarlo dalle 14:30 alle 15:30. Gratis ovviamente. E poi ne ha di belli che potete farvi spedire direttamente in Italia.

INCHYULARA: è l’unico posto nei pressi di Ayers Rock dove ci si deve sistemare per la notte. Noi siamo stati all’Outback Pioneer, per cui possiamo consigliare solo una cosa in merito a questo: in questa sistemazione è prevista la possibilità di cucinarsi da soli nelle griglie in comune la carne che si acquista direttamente in loco. Bene, nello stesso posto c’è anche un ristorante a buffet che a parità di prezzo (50 au$) consigliamo vivamente. Per quanto riguarda il tramonto (è la foto che si vede su tutte le cartoline per intenderci), presentarsi al parcheggio almeno un’ora prima se volete un bel posto. P.S. Secondo noi le foto sono per il 90% ritoccate. Per l’alba ci hanno invece consigliato di andare alle Olgas che dalla stessa piattaforma si vede anche Ayers Rock in lontananza. Per il resto state attenti perchè se prenotate dall’Italia cose tipo la cena nel deserto (Sound of Silence) o qualche altra visita organizzata, sappiate con certezza che in caso i brutto tempo i soldi non vi verranno restituiti. Un’altra cosa cui fare attenzione sono gli aerei, MAI puntuali in questo posto, organizzatevi di conseuenza.

Una cosa molto importante a cui tengo è la seguente. Prima cosa sappiate che a 15 minuti d’auto da Alice Springs la linea telefonica non prende pù. Inoltre sappiate che in caso di piogge persistenti (non sono rare come si pensa) le strade si allagano – Stuart Higway compresa – anche in questa zona per cui sarete impossibilitati a raggiungere le località turistiche più famose salvo che in aereo (la 4 x 4 risulta inutile, lo abbiamo provato su noi stessi).

QUEENSLAND: PALM COVE: la località è davvero carina, molto suggestiva anche se ci sono pro e contro. Pro: alberghi di lusso (Sebel Reef House su tutti con relativo ristorante – 2 cene pagate circa 120 au$ a testa ma divine -), negozietti carini, spiaggia praticamente deserta. Contro: ci sono le meduse (ma potete fare il bagno nelle aree delimitate) e il sole in spiaggia “scompare” alle 16:00 causa alberi troppo alti. Cmq la consigliamo a tutti. Potrebbe essere un’alternativa a Cairns o a Port Douglas dove il mare non sembra proprio bello, o cmq un posto di sosta per raggiungere Cape Tribulation (dove abbiamo scoperto non si può fare il bagno).

CAIRNS: la città sembra carina, l’abbiamo vista di sfuggita. Unica pecca: la balneazione nel mare è proibita, per cui hanno costruito un’immensa piscina sull’esplanade ovviamente gratis, ma cià un pò del No cleaning.

GREEN ISLAND: stra ampiamente consigliata a tutti. E’ davvero superlativa, provare per credere. Probabilmente i commenti negativi sono dati da quelli che si fermano un solo giorno. Tra le cose che non ho mai letto su alcun sito: personale assolutamente gentile (una rarità in australia), per chi vi soggiorna sono comprese le varie attività (vedi barca con fondo di vetro, attrezzature subaque etc.), aperitivi pazzeschi (si tornava abbastanza ubriachi tutte le sere), osservazione flora e fauna anche notturna, osservatorio subacqueo, possibilità di nuotare con squali di barriera, mante e tartarughe (molti non lo sanno, ma il 90% dell’Isola è parco marino), fish feeding serale (con possibilità di nuotare tra i pesci) e molto molto altro, ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Aggiungo solamente di prenotarsi direttamente dall’Italia la mezza pensione perchè la cena è caretta. Ci tenevo a salutare tutte le persone conosciute sull’Isola.

L’unica pecca è il fatto che anche la spiaggia che sarebbe destinata ai soli ospiti del resort è invece accessibile a tutti, previo pagamento di 30 au$ per ombrellone e lettini (gratis per gli ospiti ovviamente).

TOP END DARWIN: la città di per se non offre molto (anche se decisamente meglio di Alice Springs), carino il todd mall. Consigliamo: cena al porto (al bivio porto/pier seguire per il porto), andate all’ultimo dei ristoranti sul molo (insegna rossa) e prendetevi il piatto di pesce per 2 persone: ineguagliabile.

Per andare a kakadu consigliamo la deviazione per Fog Dam, specie diverse di uccelli e tartarughe d’aqua dolce. Ocio ai coccodrilli ed ai serpenti.

KAKADU: sinceramente ci aspettavamo moooolto di più. Sarà stato il caldo, le mosche ma a parte la crociera sulle yellow waters (milioni di uccelli tutti diversi, spettacolo) non ci ha entusiasmato. P.S. Se pensate di farvi anche il Lichefield Nat. Park (quello dei termitai per intenderci) di qui (al Kakadu) ne vedrete a valanga, per cui non sbattetevi troppo. Quello che ci ha lasciato un pò perplessi è il fatto che per raggiungere JimJim Falls e Twin Falls (probabilmente i posti più belli di tutto il Kakadu) bisogna o farlo tramite voli privati, oppure tramite auto private in quanto sul contratto di Hertz viene chiaramente scritto (ovviamente sul retro, in inglese e in caratteri micro) che l’assicurazione cessa di esistere sulla strada che da Jabiru porta alle suddette cascate (tra l’altro tutta off road). Per cui fate attenzione ed informatevi bene, ricordate che, in caso di guasti o incidenti, il telefono non ha campo.

KATHERINE: La “città” fa davvero schifo, per cui se pensate di arrivare quì per degli acquisti meglio cambiare aria. Una cosa carina, se volete, a Katherine potete farla: seguite per le Hotwaters e vi ritroverete in una sorta di camping pieno zeppo i wallaby (verso sera cmq). Utile anche il supermercato Woolwort dove prendere scorte d’acqua e qualcosa da sgranocchiare in auto. Molto meglio e consigliamo la crociera sulle gole di Katherine Gorge. Anche Edith falls se ci siete, tanto di tempo ne avrete a sufficienza. P.S. Il caldo in questi posti è opprimente.

Se volete acquistare regali o quant’altro, a Sydeny c’è di tutto di più. Non pensate che ad Alice Springs o similari troviate i migliori didjeridoo o quadri, prendeteveli subito. Per i quadri aborigeni aspettatevi di spendere anche 12.000 au$ nelle gallerie d’arte, cmq a meno che non ne vogliate uno microscopico, uno un pò carino vi costa già 600 au$. Di didjeridoo ce ne sono di tanti tipi. Forse i più belli li abbiamo visti a Cairns. Anche quì vale lo stesso discorso: per uno bello preparatevi a spendere anche 900 au$. Tra le varie cose da comprare segnaliamo gli stivali o le pantofole della Ugg, pelli di pecora o canguri, boomerang, cappelli in pelle e di coccodrillo etc.

In proporzione a noi, ovviamente tutto è meno caro, soprattutto il pesce (fresco e di ottima qualità) e la benzina. Le persone non è che sono poi così tanto cortesi come pensavamo, ci sono quelli che ti aiutano a trovare la strada in caso vi siate persi, ma ci sono anche quelli cafoni, strafottenti o che “ci provano”, nel senso che in un distributore volevano farci pagare della benzina che nemeno avevamo fatto…Mah…E meno male che hanno inventato le telecamere…

Se volete fare un calcolo veloce per il cambio Euro/Aud, moltiplicate semplicemente l’importo espresso in $ australiani x 2 e dividetelo per 3. Un esempio: se una colazione vi costa 30 au$, vuol dire che di euro ne spenderete circa 20.

Per chi non lo sapesse in australia (salvo qualche rara eccezione) ci sono 3 tipologie di turisti (e li scrivo in ordine numerico): giapponesi (però solo a Sydney, Ayers Rock e Green Island), Anziani (dappertutto) e coppie di Italiani in viaggio di nozze (o in vacanza).

Sempre per chi non lo sapesse (a parte che poi secondo noi va in base alla malinformazione) se comprate qualcosa (si intende qualcosa di liquido ovviamente, cremine comprese) al Dutyfree in Australia o in Asia, sappiate che, se non messo accuratamente in valigia, vi verrà sequestrato presso il primo aeroporto europeo (p.S. E se trovate l’imbranato o il furbo di turno – a seconda di come lo si vuole chiamare – ocio anche ai vostri boomerang – salvo previo intervento dela polizei -).

Spero che i nostri consigli vi aiuteranno nel vostro viaggio in australia. Io ne approfitto per salutare e ringraziare ancora tutti.



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