La nostra Africa per caso

Colori e odori d'altri tempi, la sfacciata ed anche un pò invadente accoglienza dei Kenyoti, la natura selvaggia che non smette mai di stupire, fanno di questa destinazione un luogo magico destinato solo a chi ha occhi per vedere...Senza averlo preventivato ci troviamo a Malpensa terminal 2, in fila al banco African safari club, in attesa di fare...
Scritto da: chiaradiego
la nostra africa per caso
Partenza il: 29/07/2004
Ritorno il: 11/08/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Colori e odori d’altri tempi, la sfacciata ed anche un pò invadente accoglienza dei Kenyoti, la natura selvaggia che non smette mai di stupire, fanno di questa destinazione un luogo magico destinato solo a chi ha occhi per vedere…Senza averlo preventivato ci troviamo a Malpensa terminal 2, in fila al banco African safari club, in attesa di fare il check-in per il nostro volo del 29 Luglio 2003. Destinazione aeroporto internazionale di Mombasa.Partiamo senza aver avuto il tempo di raccogliere informazioni sulla nostra futura meta, il Kenya, unico acquisto acquisto last second l’immancabile guida Lonely planet, salvezza di turisti zaino in spalla e non.Visto il nostro budget ristretto ( come sempre ), partiamo con la convizione, rivelatasi poi sbagliata, di trascorrere le 2 settimane di vacanza prenotate nel nostro resort formula roulette, senza poter fare grandi cose al di fuori dei servizi compresi nella nostra ” pensione completa ” e del safari pagati prima della partenza, primo grande errore visto che le agenzie locali sono super organizzate e super economiche… Per la metà dei soldi pagati in Italia, Vi potranno organizzare tours e safari che non hanno nulla da invidiare a quelli proposti da patinati cataloghi dei più famosi tour operators Italiani.

Arriviamo a Mombasa con tanto di scazzottata tra 2 rissosi turisti Italiani che, per un banalissimo diverbio scoppiato sull’aereo si vedono negare il visto d’ingresso al Kenya ( USD 50 pagabili direttamente in aeroporto ) e sono quindi costretti ad un immediato ritorno in patria; Proseguiamo verso l’uscita dell’aeroporto in attesa di sapere quale dei possibili hotels della nostra formula roulette ci avrebbe accolto per i prossimi 14 giorni.

L’hotel Palm, categoria*** ci appare subito più dignitoso, nonostate le decine di turisti Italiani che si lamentano per ogni cosa, quasi senza rendersi conto che comunque per la cifra pagata ( per la cronaca usufruendo di una tariffa per agente di viaggio abbiamo speso poco più di 580,00 euro a testa safari escluso per 14 giorni in pensione completa ad Agosto!! ) e per il fatto comunque di essere in un paese del terzo mondo, lo standard offerto ragionevole, senza tra l’altro rendersi conto del meraviglioso paesaggio tutto intorno.

La strada che collega l’aeroporto alla zona di Shanzu beach, ci apre subito gli occhi sullo stato di povertà di questo meraviglioso paese, così ricco in natura e tradizioni, ma così povero di strutture basilari.

Dopoil disbrigo delle necessarie formalità di un hotel ed aver preso possesso della nostra camera con tanto di vista piscina, facciamo subito la conoscenza di 2 delle presenze fisse nella nostra vacanza, le curiosissime scimmie Kenyote ( cercopiteco ) e i magrissimi gatti africani; Non ancora contenti cerchiamo di dirigerci verso la tanto agognata spiaggia, esperienza che si rivelerà più ardua del previsto…

siamo costretti a demordere almeno per oggi, visto che veniamo letteralmente assaliti da una nuvola di ” venditori ” che ci offrono le cose più disparante , alcune delle quali decisamente illegali in questo paese ( per la cronaca il solo possesso anche di piccole quantità di marjuana unito con il carcere, esperienza da evitare come la peste in Africa ).

Un pò demoralizzati rientriamo in hotel dove conosciamo quelli che diventeranno i nostri fedeli compagni di viaggio, Michele e Clara di Milano, anche loro come noi appena arrivati… Con loro decidiamo una ” politica d’attacco ” per i giorni successivi.

Sveglia presto, colazione e subito decidiamo di cambiare il nostro safari e sostituirlo con lo stesso prenotato dai neo amici Milanesi, 3 giorni e 2 notti tra Tsavo Est, Ovest e Kimana; Per la modica cifra 360,00 euro a testa ( un safari equivalente acquistato da un’agenzia locale ci sarebbe costato poco più della metà.

Impariamo subito che basta farsi amico un venditore sulla spiaggia per evitare gli attacchi dei suoi ” colleghi ” e piano piano iniziamo ad orientarci in questa meravigliosa vacanza.

Per i colori del cielo, qui è veramente blu, specialmente dopo la pioggia; Per la gente, così povera eppure così ricca dentro, conserveremo sempre un bellissimo ricordo delle chiaccherate in spiaggia al tramonto dividendo con loro un succoso mango; Per la natura così selvaggia, riesce a farti sentire piccolo piccolo. Non esistono parole per descrivere il Kenya, un paese così grande che se avrete occhi per vedere vi regalerà tantissimo. Ci rivediamo presto.. Jambo Kenya.

Mombasa A bordo di un taxi ci dirigiamo con Michele e Clara in città Dopo il panico iniziale ( il 99% della popolazione di colore, turisti praticamente assenti ) scendiamo dal nostro taxi e, per pochi euro ci prendiamo una ” guida ” locale che ci porta in giro per la città Forte Jesus, forse l’unica vera attrattiva della città risalente alla fine del 1500, costruita dai Portoghesi, ci dirigiamo poi al mercato della carne ( solo per i duri di stomaco ) e a quello delle speziedove acquistiamo della frutta coloratissima per il nostro pranzo light, ci spostiamo poi verso il famosissimo porto di Mombasa dove non riusciamo a corrompere il poliziotto di dogana per farci visitareil suo interno, quindi demordiamo e rientriamo in hotel.Stanchi ma felici per aver visitato Mombasa che ci rimarrà nel cuore, questa città in tempo gloriosa, oggi quasi diventata il fantasma di se stessa… Città ecadente con un cuore vivo e pulsante! Wasini Organizziamo un ” tour fai da te ” con i nostri amici Kenyoti conosciuti sulla spiaggia per Wasini, isola a soli 5 km dal confine con la Tanzania che ospita il Kisite Mpunguti Marine National Park, vero e proprio paradiso per i sub. Partiamo all’alba su uno sgangheratissimo pulmino che ci aspetta fuori dal nostro hotel e, dopo circa circa 2 ore di percorso su una strada sgangheratissima, raggiungiamo il villaggio di Shimoni da dove partono le gite in dhow ( le classiche imbarcazioni ) per il parco marino. Anche se il tempo è pessimo e le condizioni del mare altrettanto non demordiamo e, dopo aver lottato tutti con la nausea per le ondi giganti che fanno ballare la nostra barca come su una giostra, quando raggiungiamo la meta, lo spettacolo sotto il livello del mare che, anche un inesperto nuotatore può vedere è da 10 e lode…Una ” ricchissima barriera corallina e nuvole di pesci e tartarughe di ogni genere. Rientriamo al villaggio ancora emozionati, dopo un pranzo a base di granchio visitiamo il vicino villaggio, vero specchio della realtà locale, nessun servizio igienico, niente corrente elettrica e puro degrado ma qui in Kenya tutti ripetono ” Hakuna matata “

Malindi La visita a Malindi un pò ci delude, si respira un pò ovunque l’aria dei fiorenti anni 80 quando questa città era la meta preferita di moltissimi Europei che oggi, un pò per la crisi del settore turistico un pò per moda hanno abbandonato questa località che oggi appare un pò trasandata e abbandonata a se stessa. La spiaggia e i colori di Watamu sono da cartolina! Pranziamo al Watamu hotel e poi visitiamo il Malindi crocodile farm e la snake farm, dove coccodrilli e serpenti non mancano.. Terminiamo la nostra visita alla falconara dove ci sono moltissimi rapaci e pure una tartaruga gigante che si aggira indisturbata.

Kilimanjaro – Buffalo Allora finalmente ci siamo, si parte per il tanto atteso safari; 3 giorni immersi nella savana Africana in compagnia dei nostri amici Milanesi. L’appuntamento è alle 9.00 al piccolo aeroporto Bamburi vicino al nostro resort dove, dopo un panico iniziale, saliamo sul nostro piccolissimo aereo sebrato African safari club, direzione Kimana wildlife sanctuary, un vero e proprio santuario naturalistico nei pressi di Amboseli e Tsavo Ovest; Questa riserva, ricchissima di fauna è stata istituita nel 1996, subito ci appare meravigliosa, all’orizzonte il maestoso Kilimanjaro si mostra in tutto il suo splendore… È la classica immagine da cartolina. Prendiamo possesso dei nostri bungalows all’interno della riserva gestita da una piccola comunità di Masai che fanno la guardia di notte, in quanto ci spiegano subito che non ci sono recinti e che quindi, di notte, è proibito avventurarsi soli fuori dai bungalows. L’aria è frizzante e di sera quasi fredda, ceniamo attorno al fuoco e poi velocemente a nanna, domani mattina sveglia all’alba. I rumori e gli odori della savana alla mattina sono indescrivibili, sembra quasi di essere lontani anni luce dalla caotica e rumorosa Mombasa. Visitiamo il vicino laghetto popolato da una rumorosa comunità d’ippopotami e poi partiamo alla visita della riserva dove, viste le piccole dimensioni di quest’area, gli avvistamenti sono veramente molto frequenti.. Zebre, elefanti, giraffe, antilopi, impala.. Ma i mitici felini non ci degnano della loro presenza.. Peccato! Prima di ripartire visitiamo il vicino villaggio Masai dove le famose donne Masai ci accolgono nel loro villaggio con canti e danze e poi, a malincuore, proseguiamo verso Tsavo Ovest scortati in quanto, ci spiegano, questa zona è spesso frequentata da banditi locali. Raggiungiamo Tsavo Ovest dopo decine di altri avvistamenti importanti, leoni e leopardi, i mitici elefanti rossi di Tsavo; Pranziamo al Ngulia Safari lodge dove i simpatici gestori ci mostrano le foto scattate di notte dove, dopo aver messo esche interessanti, si sono avvistati moltissimi leopardi proprio a pochi passi da dove ora stiamo mangiando… Ripartiamo sul nostro polveroso pulmino e il nostro driver spinge l’acceleratore verso il Crocodile campo, dove arriviamo che è ormai buio.. Ceniamo tutti insieme e veniamo poi scortati alle nostre tende…L’emozione è forte, sembra proprio di essere in un film D’Indiana Jones.. Ci addormentiamo quasi all’istante. La sveglia all’alba ci porta a fare conoscenza dei varani giganti che abitano il campo, facciamo colazione in fronte la fiume Galana popolato da coccodrilli ( per la cronaca da anni un coccodrillo gigante ribattezzato dal gestore del Crocodile camp, Gheddafi, si fa nutrire ad attenti inservienti che gli lanciano appetitosi bocconcini al di là del muro di recizione ); Una famiglia intera di elefanti ci emoziona con lo splendido spettacolo di un bagno collettivo proprio davanti al nostro campo; Con il cuore gonfio ripartiamo per l’ultimo ” safari acquatico ” a bordo delle nostre jeep sul fiume Galana. Raggiungiamo il piccolo aeroporto e ripartiamo per Mombasa. Questo tre giorni sono stati indimenticabili e ci ripromettiamo di ritornare qui prestissimo per una full immersion in questi splendidi luoghi.

Tours & Co.

Sfruttiamo l’ultimo giorno per un piccolo tour con i nostri amici locali che ci accompagnano a vedere un piccoli villaggio locale, a conoscere l’uomo dei serpenti tra cui il mitico mamba nero, facciamo amicizia con decine di bambini incuriositi che ci assalgono per qualche caramella o biro e poi visitiamo una rigogliosa piantagione di frutta nei pressi del villaggio.



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