La nostra africa
A giugno, di ritorno da un’altra vacanza in Africa, ci siamo promessi di ritornarci a settembre, e così è stato…Destinazione KENYA.
Abbiamo deciso di fare il safari più lungo della durata di 7 giorni, l’HAKUNA MATHATA, abbinato ad ulteriori 7 giorni di villaggio .
Siamo partiti il 20 settembre alla volta di Mombasa: qui al nostro arrivo ci attendeva il nostro autista Juma che con il suo Nissan ci avrebbe accompagnato durante la nostra avventura…E che avventura!!!! In una settimana abbiamo percorso circa 2.700 chilometri su strade impensabili, dalle “autostrade” piene di buche alle strade sterrate dove si respira solo polvere e abbiamo visitato le principali riserve del paese: l’AMBOSELI, dalla terra chiara e arida ai piedi del Kilimanjaro, il LAGO NAKURU , con le sue distese infinite di fenicotteri rosa, il MAASAI MARA, dove lo sguardo si perde nell’orizzonte della savana, lo TSAVO EST ed OVEST dalla terra rossa.
Per ognuno di questi non ci sono parole adatte per descrivere la bellezza che offre la natura, gli spazi immensi, i silenzi assoluti che regnano tutto intorno mentre tu chiudi gli occhi e respiri l’Africa! Ogni giorno un parco diverso ed ogni giorno un paesaggio più bello di quello visto il giorno prima, fino ad arrivare al MAASAI MARA,al confine con la Tanzania e proseguimento naturale del Serengeti:un trionfo della natura ed in assoluto un parco meraviglioso.
Qui al MAASAI MARA ci si sente immersi in un documentario, circondati da “fiumi” di gnu e zebre che corrono sinuose nella savana , famiglie di elefanti che si spostano da un posto all’altro, gazzelle, giraffe, leoni, ghepardi, rinoceronti, ippopotami, bufali, facoceri, iene, avvoltoi e sullo sfondo Masai che vanno in cerca di un po’ d’acqua…E tutto intorno regna solo il silenzio.
I Masai,che dire di questo popolo stupendo…Ci hanno colpito per la loro semplicità, la loro umiltà, sentiamo ancora l’odore della loro pelle nera lavata con la sola cenere, e le loro case fatte di sterco di mucca essicato, i loro abiti dai colori sgargianti.
E’ proprio qui che si capisce come si possa essere felici senza avere nulla!! Durante il percorso abbiamo sempre alloggiato in lodge meravigliosi e abbiamo avuto modo di apprezzare la loro cucina che è sempre stata ottima: dal Serena Lodge dell’Amboseli, immerso nel parco, dove mentre si cenava dalla terrazza si potevano ammirare diversi animali che si avvicinavano a noi incuriositi, al Lago Nakuru, lodge in stile coloniale, dal Mara Simba Lodge del Maasai Mara, dai bungalow di legno, allo Tsavo Ovest (Riserva Taita) dove si dorme su palafitte (…E quella notte vi assicuriamo che non si riesce a dormire!!!)circondate da decine di elefanti, zebre, babbuini…E per ultimo allo Tsavo Est (Riserva Ngutuni), dove in una notte di luna piena siamo riusciti ad avvistare una leonessa che veniva ad abbeverarsi proprio di fronte alla nostra stanza.
Devo dire che quando siamo arrivati al villaggio eravamo tutti un po’ dispiaciuti di lasciare la nostra guida, quasi quasi saremmo ripartiti di nuovo per il safari…Invece no, abbiamo trascorso 8 giorni di sole, mare e assoluto relax al Temple Point, in un ambiente molto accogliente e familiare dove lo staff di animazione ti fa sentire come a casa!!! Siamo tornati il 6 ottobre, da appena due settimane e già ne sentiamo la mancanza, l’Africa ti entra nell’anima a tal punto che se chiudiamo gli occhi ci sembra di essere ancora lì, in mezzo a quelle distese immense e ospiti assoluti della Natura.
Non dimenticheremo mai gli sguardi e le corse di quei bambini che al nostro arrivo ci venivano incontro per darci il benvenuto con i loro “Jambo Jambo!!!!”.
Questo è il racconto della nostra avventura e se state pensando di andarci vi consigliamo di fare il safari più lungo prenotandolo già dall’Italia ( le escursioni organizzate in loco sono solo di 1 giorno o 2 e molto costose).
Non ci resta che dire …A presto Africa!!!