La Nostra Africa 2
Dal momento che si trattava della ns prima esperienza d’Africa e che partivamo solo in due, ci siamo appoggiati ad etosha.It per le prenotazioni dei voli, dei pernotammenti e per il noleggio dell’auto: si paga forse un po’ di più rispetto ad un puro “fai da te”, ma ci siamo trovati molto bene! Abbiamo volato con la SSA: a dispetto di quanto letto e sentito, abbiamo trovato aerei nuovi, buon servizio a bordo ed i bagagli sono arrivati a destinazione senza alcun ritardo.
All’arrivo a Windhoek ci ha accolto una referente italiana della Xenia (v. Sito www.Etosha.It), la quale ci ha consegnato tutti i voucher ed una dettagliata mappa di tutti i ns spostamenti; ci ha assistito nel ritiro del noleggio dell’auto (una modestissima Toyota Tazz…L’equivalente di una ns Polo: data la stagione secca, per spendere meno, abbiamo optato per un auto non 4×4, con 2 ruote di scorta; non abbiamo mai bucato, le strade sono per lo più sterrate ma ben battute…Ci vuole solo un po’ di calma e pazienza nell’affrontarle!!!).
Primo giorno: arrivo in capitale, pernottamento all’Eros Pension (un po’ fuori mano per visitare comodamente il centro, ma confortevole) e visita al centro della città.
Secondo giorno: partenza per Otjawarongo (circa 250 Km, tratto asfaltato) per la vistia al Waterberg; pernottamento all’Otjibamba Lodge, che consigliamo vivamente: molto buona la location, possibilità di game drive nella savana (anche a piedi…Abbiamo avuto un incontro ravvicinato con degli gnu e dei facoceri ed una visione di giraffe!), ottimi il servizio e la cucina.
Terzo giorno: trasferimento all’Etosha (circa 300 km, asfaltati fino all’ingresso del Parco); pernottamento, fino al quinto giorno incluso, presso l’Halali Rest Camp; siamo entrati dal lato del Namutoni…RICORDARSI di pagare l’ingresso appena entrati al Parco (chi apre la sbarra magari omette di comunicarlo e, presi dall’euforia del luogo, non si leggono i documenti che ci vengono consegnati!!!); se dovessi dare un consgiglio, direi di alloggiare all’interno del Parco almeno 3 gg e di pernottare ogni notte in un campo diverso…Si possono così visitare tutte le pozze possibili.
Sesto giorno: lasciata l’estasi “animali” (l’utlimo saluto ce lo danno dei leoni…Quando ormai avevamo perso le speranze), ci dirigiamo verso il duro Damaraland per visitare Twelfontain, la Pietrified Forest e le Organ Pipes; abbiamo alloggiato al Khorixas Lodge: comodo per raggiungere i posti indicati, ma assolutamente da sconsigliare per servizio ed accoglienza; meglio faticare un po’ di più e alloggiare al Twelfontain Lodge. Raggiungere queste locations con una Tazz è stata dura: lo sterrato non sempre è proprio in buone condizioni…Cmq fattibile. Ci siamo fermati 2 gg.
Ottavo giorno: spostamento verso il mare, destinazione Swakopmund, per 2 gg di “civiltà”; attraversiamo zone aspre ed impervie, senza incontrare tracce di vita, per approdare, senza “preavvisi”, ad un paesaggio desertico; confesso che lungo quei quasi 400 km di sterrato un po’ di paura l’abbiamo vissuta, ma è andato tutto bene. Arrivati all’oceano, ci siamo diretti immediatamente a Cape Cross per vedere la colonia di otarie più vasta del mondo; la strada di sale che ci troviamo a percorrere ci sembra un’autostrada per la sua comodità; la visita, invece, pur se fantastica, si è rivelata – per me- una sofferenza: se siete delicati di stomaco, preparatevi psicologicamente, perchè l’odore di queste simpatiche otarie è a dir poco nauseabondo. Nel pomeriggio visita al centro di Swako e cena al The Tug, bellissimo ristorantino sul molo, cena a lume di candela con vista sull’oceano; abbiamo pernottatto all’Hotel A La Mer, che consigliamo vivamente, comodo, bello e gestito da personcine cordiali. Nel secondo giorno di sosta a Swako, direi che è d’obbligo l’escursione lungo la Welwitchia Drive per la visita al Moonlandscaper e per vedere una Welwitchia vecchia di oltre 1500 anni!!!Walvis bay…Be’, fenicotteri a parte, non è un granchè.
Decimo giorno: partenza per il Deserto del Namib (350 km circa, tutto sterrato…E polvere); pernottamento al Solitaire Country Lodge: semplicemente romantico e suggestivo! Qui abbiamo trascorso due giorni per la visita alle dune e per raggiungere Sossulvei (gli ultimi 5 km si fanno solo con un 4×4 o servendosi di uno degli Shattle che fanno la spola).
Dodicesimo giorno: rientro in capitale attraverso un passo mozzafiato…Ma che ci regala un panorama imperioso; a Windhoek pernottamento allo Steiner Hotel (carino e comodo per raggiungere il centro a piedi); ultimi acquisti, ultima notte…Domani si parte…
Di questa “Nostra” Africa ci portiamo a casa cieli di stelle infiniti, tramonti silenti e profumati, il saluto degli abitanti ad ogni incrocio, paesaggi dai colori cangianti, montagne incantate, canyon mozzafiato, silenzi dorati, l’emozione di una passeggiata nella savana e l’incontro con giraffe, zebre, elefanti e leoni…Che ci hanno accolto nella loro casa.
Buon viaggio a chi intraprenderà questo meraviglioso viaggio nel mondo prima del mondo, all’incontro anche con noi stessi…
La “Nostra” Africa incontrata in Namibia è stata quasi una lezione di vita…Ed in 2, pur su una modestissima Tazz…Ina, è fattibile e piacevolmente avventurosa.