La Norvegia e le Svalbard, ai confini del mondo
Indice dei contenuti
9 Giugno Oslo
Partenza da Bergamo il 9 giugno 2012 alle 7.45 locali ed arrivo a Rygge (Oslo) verso le 10.30. Bus Ekspressen (biglietto a/r 270 NOK, 36€), autobus navetta che collega l’aeroporto con la stazione degli autobus. Arrivo al Bus Terminal poco prima di mezzogiorno.
Ci siamo diretti all’Anker Hostel, molto centrale, raggiungibile in soli 10 minuti a piedi.
Pomeriggio dedicato ad una visita alla città, molto carina e pittoresca. Cambio della guardia al palazzo Reale, visita al Nobel Peace Center, passeggio. I week end di Giugno ad Oslo costituiscono una grande attrattiva in quanto vengono organizzati, nei vari angoli della città, innumerevoli spettacoli ed esibizioni all’aperto, incluse degustazioni di pesce nella zona del porto. Già si notano gli effetti della latitudine: il buio inizia alle 23 e l’alba è visibile dalle 2 !
10 Giugno Tromso
Partenza da Oslo, in treno, per l’aeroporto principale di Oslo-Gardermoen. Volo per Tromso alle 11.45 ed arrivo nella città del Nord dopo circa 2 ore. Abbiamo utilizzato il servizio Flybussen per raggiungere il centro città, che si trova dall’altra parte dell’isola su cui sorge l’abitato. Un consiglio: è meglio aspettare il bus numero 40 o 42, la cui fermata è a 200 metri dall’aeroporto anche se in posizione non subito visibile. Hanno corse frequenti, raggiungono il centro e sono più economici (26 NOK invece dei 45 spesi).
La strada corre quasi tutta in galleria in modo da evitare problemi di ghiaccio e neve in inverno. Nella galleria sono presenti addirittura rotatorie, con veri e propri svincoli.
Passeggiata per il centro città. Non ci sono molti monumenti da vedere, eppure si percepisce un clima da frontiera artica, posto di partenza per avventurieri ed esploratori. Siamo stati fortunati perché abbiamo assistito all’arrivo del postale dei fiordi, l’Hurtigruten, che sostava in città per alcune ore.
Tromso, per la latitudine alla quale si trova (400 Km a nord del circolo polare artico) è una città grande in quanto ha circa 65.000 abitanti. Abbiamo visitato il Perspektivet museum dedicato alla storia di Tromso e dei suoi abitanti con esposizioni temporanee della città di Murmansk (in Russia) da dove provenivano molti dei lavoratori sui pescherecci norvegesi. Attraversando il ponte che la collega alla terraferma (molto scenografico) si giunge all’Arctic Cathedral, costruita nel 1965 ed ispirata alla natura artica. L’interno è dominato dal mosaico “Return of Christ”. Per sera ci siamo portati all’aeroporto dove partiva l’aereo SAS per la nostra destinazione finale a Longyearbyen alle isole Svalbard.
11 Giugno Svalbard
L’aereo parte in orario alle 22.50 e atterra alle Svalbard alle 00.15 in punto. Si apre il portellone e ci aspetta un’atmosfera con luce ovattata, cielo nuvoloso ed una temperatura di 0° C ! Freddo, ma sopportabile. All’uscita dell’aeroporto c’è un cartello con le coordinate geografiche di LYB e le distanze con le principali città del mondo (Roma 4082 km.) Al di sotto di queste indicazioni geografiche fa bella mostra di se il cartello che avverte i turisti del pericolo orsi polari.
Appena fuori l’aeroporto c’è un bus molto datato che, per 60 NOK (8 Euro), porta direttamente ai pochi hotel presenti nel paese, facendo tappa nei vari luoghi. Tra l’altro non è sicuro camminare da soli lungo la strada che collega aeroporto e città ed il taxi costa circa 20 Euro. Ci spostiamo alla Guesthouse102 (320 NOK – 45 €) che sarà la nostra base alle Svalbard.
Al pomeriggio partiamo per un escursione in gommone di circa 8 ore alla volta del Templefjord, un luogo magico dove abbiamo visto il meglio della fauna e flora artica.
Foche, leoni di mare, renne, volpi, pulcinella di mare, oche delle Svalbard: abbiamo visto tutto meno il ricercato principale, l’orso anche se forse è stato meglio così. Lo scorso anno, proprio al Templefjord, un orso ha attaccato una comitiva di studenti britannici uccidendo un ragazzo di 17 anni e ferendone gravemente altri 3 che furono trasportati in fin di vita a Tromso. Guai a sottovalutare il pericolo: sembrano spiagge comuni ed invece in qualche anfratto o dietro qualche roccia si nasconde un vero orso, in questo periodo particolarmente affamato, che sta aspettando la preda. Chiaramente la nostra guida era armata (come tutti quelli che si avventurano appena fuori dal centro abitato) e quando siamo scesi a terra perlustrava attentamente il luogo, onde evitare spiacevoli sorprese.
La renna delle Svalbard è di taglia ridotta rispetto alla renna continentale, sia perché ha meno cibo a disposizione, sia perché le dimensioni ridotte consentono una minore dispersione del calore corporeo. Si nutrono con muschi e licheni.
Abbiamo visto anche la volpe, che in questo periodo ha il pelo nero e che, all’approssimarsi della stagione invernale, muta nel classico colore bianco.
12 Giugno Svalbard
Il giorno seguente l’abbiamo passato in crociera. La Polargirl (piccola nave da crociera artica) salpa puntuale dal porticciolo di Longyearbyen solcando le onde in direzione nord-est. Lungo la costa ogni tanto compaiono piccole casette in legno, rifugi per pescatori, cacciatori ed avventurieri, talvolta capanni accanto a piccole miniere dismesse.
Abbiamo visitato altri ghiacciai e tutti noi siamo andati sul ponte della nave per godere del meraviglioso spettacolo. Man mano che ci avvicinavamo a quell’enorme montagna si vedevano sempre più le venature del ghiaccio che diventavano prima azzurrine, poi azzurre accese e infine quasi blu. Veramente bellissimo.
Al pomeriggio visita alla città mineraria di Barentsburg, tuttora abitata da 470 minatori di origine russa, tutti impiegati nell’estrazione del carbone locale. La città è in parte fatiscente anche perché il mercato carbonifero ha subito un forte ridimensionamento in questi ultimi anni.
Lungo il tragitto abbiamo osservato diversi speroni rocciosi, dove sono visibili tantissimi uccelli, soprattutto i simpatici pulcinella di mare e i relativi nidi sulle pareti scoscese della scogliera.
13-14 Giugno Svalbard – Italia
Le isole sono particolarmente ricche di carbone: saltuariamente si trovano dei fossili, testimonianza che qui c’erano delle foreste. Longyearbyen si trova in una valle in pendenza, vicino alla stele che ricorda John Longyear, fondatore del villaggio (byen in norvegese significa paese) e della Arctic Coal Company che diede avvio all’epopea mineraria di inizio ‘900.
C’è una strada pedonale lunga 150 mt, un’unica strada asfaltata lunga circa 20 km che va dall’aeroporto al villaggio. Non ci si deve allontanare da soli e le guide devono portare il fucile.
Le tubature sono esterne per via del permafrost, le case sono rialzate da terra sempre per lo stesso motivo, e nelle piazze ci sono motoslitte. I monopattini e le carrozzine hanno gli sci invece delle rotelle.
Il cimitero, che si vede dall’altra parte della vallata, è composto da poche semplici croci, quasi tutte risalenti alla prima metà del XX secolo e quasi tutte bianche e di identico aspetto.
Ritorno via Tromso e Oslo. Pernotto ed ulteriore volo per Bergamo dove siamo giunti in perfetto orario.
Conclusione
Le Svalbard sono una meraviglia: siamo rimasti 4 gg e non ha mai fatto buio neanche per un minuto. Addirittura a mezzanotte il sole è così alto in cielo che sembra davvero pieno giorno. Altro che Capo Nord!
Note organizzative e consigli
Viaggio di 6 giorni, in giugno 2012. Volo low cost Ryanair da Bergamo a Oslo. Voli di linea SAS da Oslo a Tromso e da Tromso alle Svalbard. Ostelli e B&B.
Tempo quasi sempre soleggiato anche alle Svalbard ! Temperatura variabile tra 13 °C di Oslo, 10 °C a Tromso e 0-3 °C alle Svalbard, anche se il wind effect (nei fiordi con il gommone) a volte faceva percepire una temperatura di -10 °C.
Non sottovalutare MAI un posto come le Svalbard. Anche se è giugno e le temperature in teoria non dovrebbero scendere sotto 0 gradi, comprare tutto il necessario per stare caldi, giacca impermeabile, intimo termico, guanti, berretta. Non possono mancare buoni scarponi da trekking che permettono di camminare su terreni sdrucciolevoli.
Noi abbiamo contenuto il tutto entro un solo zaino dal peso inferiore ai 10 kg. in modo da evitare la spedizione del bagaglio; bisogna fare alcuni tentativi ma alla fine si riesce !
Che dire: è stata una vacanza davvero indimenticabile. Abbiamo visto posti incantevoli, tanto che sembrava di essere in un viaggio naturalistico alla Piero Angela, tanto è forte l’impatto della natura artica.
Costi
Voli aerei: 6 tratte prenotate con circa 6 mesi di anticipo. Primo volo Ryanair A/R Bergamo – Oslo Rygge. Secondo volo SAS A/R Oslo Gardermoen – Tromso. Terzo volo SAS A/R Tromso – Svalbard. Totale voli 370 €
Pernottamento ostelli a Oslo e B&B alle Svalbard. Costo per 5 notti 190 € (ca. 40 € / notte)
Trasferimenti aeroporto / città da e per Oslo, Tromso e Longyearbyen. Costo 70 Euro
Prima escursione in gommone e seconda escursione in nave alle Svalbard 270 €
Pasti 100 Euro (tenuto conto che sia a Oslo che alle Svalbard disponevamo di cucina uso comune nella quale ci siamo cucinati i pranzi / cene).
Totale 1000 Euro, costo ampiamente giustificato per un luogo così stupendo.