La Norvegia e l’aurora boreale
Il mattino dopo siamo corsi in stazione per prendere un treno che ci ha portati a Bergen. Il treno lo avevo prenotato già dall’Italia, scegliendo i posti a sedere e le cuccette per il ritorno. I treni in Norvegia sono pulitissimi, puntualissimi e dotati di tantissimi confort. I sedili dei treni vengono sempre orientati nella direzione del treno. A bordo di ogni treno c’è un bar fornitissimo e personale cortese e disponibile. Abbiamo viaggiato in mezzo a tormente di neve, attraversando paesaggi da fiaba e finalmente siamo arrivati a Bergen passando anche accanto ad un fiordo. Bergen è una città sul mare ed è notoriamente piovosa. Piove per 300 giorni l’anno e noi a gennaio abbiamo avuto la fortuna di trovare uno dei rarissimi giorni senza pioggia. Abbiamo visitato il quartiere anseatico che è anche sito dell’unesco, il mercato del pesce e l’antica rocca che domina la città. Al mercato del pesce abbiamo cenato in un ristorante tipico mangiando piatti locali e spendendo relativamente poco. Siamo poi ritornati in stazione per prendere il nostro treno notturno che ci avrebbe riportato a Oslo.
Il mattino successivo arrivati ad Oslo abbiamo trovato una tormenta di neve. Abbiamo ripreso un altro treno e siamo andati all’aeroporto Gardemoen dal quale abbiamo preso un volo interno che ci ha portati a Tromso. Nonostante la tormenta di neve il nostro volo è partito puntualissimo e dopo due ore siamo arrivati a Tromso. Usciti dall’aeroporto abbiamo trovato un bus di linea che ci ha portato all’Hotel Scandic. Lo Scandic è situato vicino all’aeroporto e un pochino distante dal centro di Tromso, ma è sicuramente uno dei migliori della Norvegia. Durante la notte abbiamo potuto assistere al primo spettacolo di aurora boreale della nostra vita. Luci meravigliose.
Il mattino dopo, ci siamo alzati con il sole e cioè alle 10 di mattina e dopo una ricchissima colazione ci siamo diretti verso il centro del paese per scoprire la città. Essendo domenica, i mezzi pubblici prima delle ore 13 non circolavano e quindi ci siamo diretti a piedi verso il paese. Nella nostra passeggiata abbiamo scoperto un laghetto ghiacciato dove intere famiglie pattinavano. Poi abbiamo scoperto una stazione meteorologica e finalmente abbiamo trovato il centro del paese. La cosa strana era non riuscire a vedere il sole sopra l’orizzonte. Abbiamo attraversato il ponte che unisce le sponde del fiordo, faticando molto per il forte e gelido vento che ci sospingeva all’indietro. Finalmente abbiamo raggiunto la Cattedrale dell’Artico che è una costruzione veramente futuristica. L’ingresso è a pagamento, ma siccome c’era la funzione siamo riusciti a vederla senza pagare. Notevolissime le vetrate colorate che la rendono molto particolare. Poi siamo tornati indietro per recarci al porto. Intanto il sole era definitivamente tramontato e non erano nemmeno le 15. Abbiamo visitato il porto e il centro della città e poi siamo tornati in hotel per ritirare le valigie e recarci all’appuntamento con i ragazzi del lyngsfjord adventure che ci avrebbero portato nel villaggio Sami dove avremmo trascorso la notte. Puntualissimi sono venuti a prenderci con una jeep e dopo un viaggio di circa due ore, siamo arrivati in Lapponia nel villaggio che ci avrebbe ospitato. Ci hanno fatto indossare altri indumenti termici, sopra ai nostri perché la temperatura esterna era di -24°. Così coperti ci siamo avventurati nella foresta ghiacciata dove il silenzio era surreale. Si sentivano solo i rumori che facevamo noi e nel villaggio non c’era nemmeno la corrente elettrica. Intanto è iniziata l’aurora boreale e il cielo si è illuminato di tantissimi colori. Prima c’era il giallo che è scomparso subito. Il tempo di chiedersi se era stata una illusione ottica ed ecco che il cielo si è nuovamente illuminato di strisce verdi. Uno spettacolo sbalorditivo. Le luci sono durate un’ora circa prima di sparire definitivamente. L’aurora è uno spettacolo unico ed imprevedibile. Dipende dai venti solari e quindi non si sa mai quanto dura e se dura. Io ho avuto la fortuna di vederle. Siamo poi entrati nella capanna dove la luce delle candele illuminava delle panche coperte di pelli di renna. Al centro una stufa che scaldava la nostra zuppa e il nostro caffè. A tavola ci hanno servito delle caraffe di acqua che nonostante il calore della stufa, non riusciva a non gelare. Abbiamo mangiato una zuppa di pesce di fiume squisita e poi tutti a nanna. I nostri letti erano in una capanna di legno di abete e purtroppo i bagni erano fuori e avevano anche i tubi dell’acqua ghiacciati quindi è stato impossibile lavarsi.
In qualche modo abbiamo dormito e al mattino ci siamo dati una lavata sommaria con pochissima acqua che ci hanno dato i lapponi. Ricca colazione e poi partenza per Tromso. Siamo arrivati intorno alle ore 12 e abbiamo approfittato del poco tempo libero che avevamo per visitare Polaria che è un museo dedicato alla fauna dell’artico. Interessante, ma sicuramente deve essere migliorato. Poi via di corsa all’aeroporto per prendere il volo che ci avrebbe riportati ad Oslo. In serata siamo arrivati di nuovo ad Oslo e dopo un rapido giro nel centro città, ci siamo diretti all’hotel che avevo prenotato da internet. L’hotel era l’Anker Hostel che ho scoperto essere un ostello molto spartano e poco economico. Però ormai non c’era tempo per trovare un altro hotel e ci siamo adattati.
Al mattino sveglia presto per prendere l’autobus che ci avrebbe riportato a Rygge dove avremmo trovato il nostro volo Ryanair per Roma.