La natura è una galleria d’arte
Dopo due splendide giornate di sole, il nostro ultimo giorno ci ha svegliati con una pioggia piuttosto insistente e quindi abbiamo dovuto rinunciare al sentiero del Dint, nella Riserva Naturale della Forra del Cellina, e ci siamo diretti nella Grotta Gigante, nei pressi di Sgonico. Le visite sono guidate ed è necessaria almeno un’ora, si entra scendendo (e quindi poi si esce risalendo!) 500 gradini. Dal nome già è possibile intuire la sua immensità che infatti le ha fruttato il Guinness dei primati, come la più grande grotta turistica al mondo. A scolpirla sono state immense portate d’acqua e cascate che scorrevano qui a partire da dieci milioni di anni fa. La nostra guida ha ripetuto più volte che i tempi in grotta sono estremamente lenti tanto che per creare una stalagmite di 12 metri sono stati necessari 250mila anni. Una stalagmite quindi cresce di 4,8 mm ogni cento anni. Incredibile pensare che la nostra vita si consumi in meno di 4,8 mm di stalagmite.
Mi fermo a pensare: ma come si misurano 250mila anni? Non sono portata per la matematica, quindi la smetto con queste elucubrazioni e mi concentro su cose più semplici come le sfumature di colori, dal rosa, al rosso, al giallo e ai muschi e licheni, che qui hanno trovato il luogo ideale dove crescere, umidità al 97%, 11° gradi constanti e la luce delle lampade per la fotosintesi. Una vera e propria pacchia per muschi e licheni, inoltre la nostra guida diceva che noi siamo “portatori di spore” e che quindi ne crescono sempre di più. Anche in questo caso non voglio approfondire né immaginarmi come un autobus per spore. Quindi usciamo e ci dirigiamo verso la nostra ultima tappa: “la Casa delle Farfalle” a Bordano. Arriviamo in questo piccolo paese sulla destra del Tagliamento, alle pendici del monte San Simeone, con circa un’ora di macchina. Un luogo del tutto singolare. Sì, perché qui, di fatto, siamo in una vera e propria foresta con variopinte farfalle, pappagallini, una tartaruga gigante, camaleonti e iguane; le condizioni climatiche e la vegetazione riproducono quelle dei Paesi di provenienza (Amazzonia, Indo-Australia e Africa) e le farfalle, perfettamente a loro agio, gironzolano intorno a te con fare civettuolo. Ci tengono a farsi ammirare. Provengono tutte da allevamenti distribuiti nei paesi tropicali e vengono trasportate durante lo stadio di crisalide. Arrivate a Bordano, in un periodo compreso tra l’una e le tre settimane, compiono la metamorfosi. Vederle nascere è emozionante e vederle volare ancora di più. La casa delle farfalle, oltre ad acquistare da ambienti tropicali circa 25mila crisalidi l’anno assicurandosi che un’equa percentuale di introito venga riconosciuta agli allevatori, contribuisce a sostenere queste popolazioni con prodotti del commercio equosolidale in vendita nello shop ed è impegnata in progetti sociali. Una ragione in più per andarla a visitare.
Prima dell’uscita poi è d’obbligo una visita all’esposizione “gioielli a sei zampe”: se prima di entrare pensavate che gli insetti fanno ribrezzo, uscendo avrete cambiato idea. Piccoli capolavori della natura con forme e colori che possono superare la più fervida immaginazione sono esposti in questa galleria d’arte naturale. Gli esemplari provengono prevalentemente dalla Nuova Guinea, dalla Malesia, dalla Thailandia e dal Costa Rica e sono presentati come fossero gioielli di grande pregio. Sono belli come pietre preziose, forse di più. Abbiamo terminato la visita e anche il nostro itinerario in questo magico Friuli Venezia Giulia è giunto al termine. Torno a casa con le mie convinzioni completamente stravolte e adesso apprezzo anche animali spesso calunniati come pipistrelli e insetti perché in realtà sono bellissimi, o almeno simpatici. Ma più di tutto apprezzo ciò che a noi esseri umani sembra tanto intimorire: il silenzio. Il silenzio di una grotta, di una chiesa antichissima, di una riserva naturale e, infine, di un volo coloratissimo di una farfalla. Sì, mi sento una farfalla ora, anch’io ho subito una metamorfosi in questi giorni. Il silenzio aiuta a guardarsi dentro. Torno a casa senza pensieri, con la testa leggera e con gli occhi illuminati dai colori e dalla natura di questa terra. Crocevia di culture, somma di bellezze.
Serena