La natura e i colori di Yellowstone e Hawaii
Indice dei contenuti
Ecco il nostro itinerario in breve:
- 15/8 ROMA- Chicago con visita veloce al millennial Park e volo in notturna x Denver
- 16/8 Denver – Grand Juction (269 miglia)
- 17/8 Moab -Canyonlands (175 miglia)
- 18/8 Moab- Arch Park- Vernal (470 miglia)
- 19/8 Dinosaur National museum- Jackson (427 miglia)
- 20/8 Gran Teton- Yellowstone (127 miglia)
- 21-23/8 Yellowstone
- 24/8 Yellowstone- Bozeman-Maui
- 25-27/8 Maui
- 28/8 Maui-Oahu
- 29-30/8 Oahu
- 31/8 Oahu- Chicago
- 1/9 Chicago – FCO
Costi
Dal 15 al 23/8 in media: cibo 85$ al giorno, dormire 145$, macchina 40$ , benzina 20$
Dal 24/8 in media: cibo 60$ xchè abbiamo cucinato la sera, dormire 300$ a notte, macchina 60$, per la benzina c’è il pre fuel a 3.20$ al gallone.
Aerei a testa:
- Alitalia a/r fco-Chicago 800€
- United: andata Los Angeles- Maui, ritorno Honolulu- Chicago 600€
- Spirit: Chicago-Denver 80€
- Allergiant: Bozeman- Los Angeles 80€
- Hawaiian: Maui-Oahu 112€
Diario di viaggio
15 Agosto: il viaggio
Partiamo alle 9.30 da Roma e arriviamo alle 2 ora locale a Chicago. Il volo tutto sommato è passato, i controlli all’arrivo neanche troppo lunghi e in un’ora siamo fuori. Visto che il nostro volo x Denver è alle 10, decidiamo di andare a fare un giro in centro e ci scontriamo con i seguenti problemi:
1. non ci sono locker all’aeroporto x lasciare i bagagli
2. C’è una cosa infinita x prendere la navetta che porta alla L line
Decidiamo allora di prendere un taxi x millennial Park, ma la scelta si rivela infelice visto il traffico. Alla fine ci metteremo un’ora e spenderemo 60$ (contro i 10 della metro, stesso tempo). Chicago si rivela bellissima, curata, pulita. Il tempo scorre in fretta e alle 7 a malincuore c’è ne dobbiamo andare. Come volo interno prendiamo la Spirit, 50$ il biglietto+ 42$ di bagaglio a mano. Posti larghi ma scomodissimi perché i sedili non sono imbottiti.
16 agosto: Denver-Grand Junction
Oggi viaggio di avvicinamento a Moab. Per spezzare la giornata e far divertire i bambini ci fermiamo a Glenwood Springs e facciamo una escursione di rafting di 3 ore circa sul Colorado river. Le rapide di trovano nei primi 45 minuti, vanno da II al IV grado e sono fattibili per bambini che pesano più di 50 libbre ( sui 20 kg). Ai nostri figli (5, 7, 7 e 8 anni) questa avventura è piaciuta tantissimo. Il costo è stato di 570$ in 8, non proprio economico. Rimessi in macchina siamo arrivati a Grand Junction verso sera. Cena da Blue moon senza infamia e senza lode.
17 agosto: Grand Junction-Moab
Oggi abbiamo in programma la visita di Canyonland che si trova a 2 ore di macchina. Arriviamo in zona alle 11.30, acquistiamo il pass annuale dei parchi ed entriamo. Al visitor center ci consigliano 3 camminate adatte ai bambini: Upheaval Dome, Mesa Arch e Grand view Point (1h). Noi li abbiamo fatti esattamente in questo ordine e abbiamo finito per le 6. Attenzione nel parco c’è l’acqua solo al Visitor Center e nei bagni lungo i trail non ci sono i lavandini. Ci siamo poi diretti al Dead horse State Park (20$, non incluso nel pass annuale): bello, ma se avete già visto l’horse shoe bend a Page rimarrete un po’ delusi. Cena da Oak, posto bello e cibo buono, ma un po’ caro ( 190$ in 8).
18 agosto: Moab- Vernal
La giornata di oggi è dedicata all’arch Park e ai seguenti trail: devil’s garden ( 2 h, abbastanza impegnativo sotto il sole x arrivare al landscape arch). Delicate arch lower trail (2 minuti a piedi contati ma l’arco si vede lontanissimo) e windows (1 h con varie pause). A mio avviso quest’ultimo è stato il più bello ed anche il meno faticoso. Vicino c’è anche double arch che merita una visita. Se avete bambini prendete al centro visitatori il libro dei junior ranger e all’uscita potrete acquistare il distintivo da ranger scontato al 50% (ovvero 2 $). Questa cosa è piaciuta molto ai bimbi e soprattutto li ha fomentati nelle passeggiate. L’arch Park ad agosto è molto caldo: noi abbiamo trovato più di 40 gradi ed in 8 abbiamo consumato 15 litri di acqua. Grazie alla scatola di polistirolo comprata al 7 eleven (3$) e riempita di ghiaccio in albergo la nostra acqua è rimasta sempre bella fresca e abbiamo potuto dissetarci. A differenza di Canyonland qui si trovano alcune fontanelle prima di affrontare i vari percorsi, ma l’acqua è quella trattata chimicamente ed è tiepida. Alla 4.30 ci siamo rimessi in macchina, direzione Vernal x avvicinarci a Yellowstone: ovviamente i bambini si sono subito addormentati come pere. Attenzione se arrivate a Vernal di domenica è praticamente tutto chiuso: per mangiare dovrete ripiegare su JB’s o fast food.
19 agosto: Vernal- Jackson
Abbiamo scelto Vernal essenzialmente per 2 motivi: il dinosaur national museum e il buon rapporto qualità/prezzo degli alberghi (noi abbiamo alloggiato all’Anters Inn per 88$, camera grandissima, doppi lavandini e tantissimi gadget, colazione inclusa). Il Dinosaur national museum ci ha però delusi: la struttura è piccola e i dinosauri trovati sono praticamente in giro nel vari musei americani (tipo NY e Washington) quindi l’unica cosa da vedere è la parete con i fossili. Jackson invece è molto carina, sembra quasi la città dei cowboy.Dormiamo al Motel6 per risparmiare e nonostante ció la camera viene 222$ senza colazione ed è piccolissima.
20 agosto: Jackson – Gran Teton-Yellowstone
Partenza da Jackson dopo aver fatto scorte di cibo ed acqua che dovranno durarci per 3 giorni, arriviamo al Gran Teton è subito ci dirigiamo nella zona del lago. Il nostro obiettivo è l’ispiration point e le cascate. Decidiamo di prendere la barca anziché affrontare i 4 km di trail ( 50$ a famiglia a/r) anche perché il trail x arrivare all’ispiration point è un po’ impegnativo x i bambini che ancora non hanno mangiato. Nel tragitto ci imbattiamo in 2 orsi neri che i ranger prontamente allontanano dal percorso. Tornati indietro ci fermiamo in una picnic area e poi affrontiamo l’ultima ora e mezza di macchina che ci separa da l’Old Faithful geyser. Arriviamo giusto in tempo x vedere l’eruzione delle 18.18, facciamo il loop dietro l’Old Faithful ( molto interessante soprattutto perché i bambini vedono da vicino l’eruzione dell’anemone geyser) e ritorniamo giusto in tempo per la successiva eruzione dell’Old faithful (ore 19.51). Scopriremo poi che esiste una formula scientifica per calcolare l’eruzione dell’Old Faithful, ecco perché è sempre così puntuale. Poi tutti in macchina x arrivare al Grant Village dove dormiremo questa sera (286$). Qui la cena nel ristorante locale è ottima e neanche costosa (126 $in 8).
21 agosto: Yellowstone
Sveglia di mattina presto per vedere nell’ordine:
Black basin, Biscuit basin, Midway basin, Fountain Paint Pot, Norris Geyser. Qui merita il porcelain loop e lo steamboat. Non fate il loop lungo che non ne vale la pena. Se potete lasciate il midway basin per ultimo perché dopo aver visto la Grand Prismatic Spring poco altro vi entusiasmerà. Notevole anche il geyser Clepsydra x la sua attività a Fountain Paint Pot. Nel pomeriggio siamo andati ad Artist point nel south rim del Grand canyon: imperdibile. Sosta merenda al canyon Village che è molto fornito, ha anche un discreto market e un fast food. Nel ritorno avvistiamo bisonti e cervi lungo il fiume, nonché una lotta tra 2 cervi vicino l’albergo. Questa sera alloggiamo al Lake Hotel (221$); qui il ristorante è decisamente più caro (190$) e chic.
22 agosto: Yellowstone
L’obiettivo di oggi è la zona nord da Mammoth Hot Spring alla Lamar Valley. Alla Mammoth la Minerva Terrace è asciutta, per il resto il sito è carino e si gira in un’oretta. Alla Lamar valley abbiamo visto tantissimi bisonti. Pranzo al sacco al Roosvelt e poi ritorno indietro verso il rim nord del gran canyon. Questa sera si dorme a West Yellowstone, cittadina che gira solo intorno a Yellowstone e non ha nulla da offrire neanche in termini di cibo. Prenotate in anticipo la cena, altrimenti vi toccherà fare la fila. Ad esempio al Firehole BBQue alle 8.30 era finito il cibo. Dormiamo al CrossWind Inn che ci fornisce pure un’ottima colazione non citata nella prenotazione. A west Yellowstone fa freddooooooooo (2 gradi al mattino)
23 agosto: Yellowstone
Ultimo giorno a Yellowstone per approfondire o rivedere le cose che ci sono piaciute di più. Puntiamo come prima cosa sull’outlook della Grand Prismatic… vista dal basso è bella, ma dall’alto è spettacolare! Il sentiero inizia un po’ più avanti rispetto al parcheggio del midway basin. In tutto è 1,2 km. Poi siamo andati a vedere le eruzioni dei geyser dell’Upper Geyser basin. Arriviamo giusto in tempo per rivedere l’old faithful ( e sono 3 🙂 ) e poi andiamo al Castle, Daisy, Morning pool, Riverside, Grotto, Gran geyser. Per fare questo giro e vedere almeno un paio di eruzioni ( considerato che al centro visitatori viene indicato un orario più una tolleranza di +/-45 minuti) ci vorranno dalle 4 alle 5 ore. Andiamo infine a vedere le Gibbon fall e l’Artist Paint Pot, ma veramente poca cosa rispetto al resto. Questa sera si dorme a Gardiner visto che domani abbiamo l’aereo da Bozeman. Gardiner è piccolissima, anche qui si vedono solo motel.
24 agosto: trasferimento Bozeman- Maui
La giornata di oggi è dedicata agli spostamenti. Prima tappa Bozeman dove alle 12 abbiamo l’aereo per Los Angeles. Da qui alle 17 ci aspetta la coincidenza per Maui dove atterreremo alle 6 ore locali ( le 10 per noi). Finalmente una settimana di mare e relax: i bimbi non vedono l’ora e anche noi, visto che tornati a casa si va subito a lavoro! Questo giorno a Maui alloggiamo al Westin-Kaanapali bay. Qui la spiaggia è bella lunga e il punto è ottimo x lo snorkeling. Poiché abbiamo un monolocale con cucina facciamo la spesa al subway a Lahaina per cucinare la pasta su bimbi: il primo shock arriva quando vedo il prezzo dei pomodori (16$ al kg), il secondo al prezzo del pane (6,99$)… unica cosa accessibile è la carne… vorrà dire che faremo il bbq tutte le sere.
25 agosto: Wailea e Makena
La giornata è dedicata alle spiagge a sud, nella zona di Wailea. Le spiagge che incontriamo sono molto simili a quelle delle Seychelles, solo che lateralmente ci sono massi di lava anziché di granito. Qui vento e mare abbastanza mosso, con spiagge non attrezzate. Portate acqua e cibo. Notiamo che gli americani vengono tutti in spiaggia con la sedia, possono non avere l’ombrellone, ma la sedia e la borsa frigo non mancano mai.
26 agosto: Kapalua e Napili
La giornata di oggi è dedicata, a detta delle recensioni, alle spiagge più belle di Maui. Sveglia presto e alle 9 siamo già in spiaggia: il tempo è nuvoloso e a tratti piove, ma già alle 10 il sole esce e tutto di sistema. Alla spiaggia di Kapalua ci sono bagni e acqua, il mare è bellissimo e sulle rocce a sx ci sono le tartarughe. Da qui parte anche un trekking a piedi di 1.76 miglia che porta alle successive spiagge della costa verso nord. Noi oggi siamo in modalità relax per cui troviamo sistemazione sotto l’albero e rimaniamo qui fino alle 2. Ci spostiamo poi a piedi a Napili (300 m) ed anche qui il mare è calmo, di un azzurro da cartolina…meraviglioso! Qui però l’ombra è un miraggio. A Kapalua ci sono pochi parcheggi, per cui cercate di arrivare presto. L’alternativa è spendere 10$ e mettere la macchina a pagamento.
27 agosto: Road to Hana
A detta di tutti non si può venire a Maui e non vedere la road to Hana e allora risvegliamoci all’alba e alle 8.30 siamo già in macchina. Prima tappa Pa’ia x fare rifornimento cibo; la cittadina è piccola e carina ed i prezzi sono decisamente più abbordabili di Lahaina. A saperlo il primo giorno facevamo la spesa qui! Seconda tappa la famosa spiaggia di Hookipa, dove notoriamente stazionano le tartarughe sulla spiaggia. Purtroppo però oggi ce ne è una sola :(. Un signore ci racconta che ieri ce ne erano 62… voglio piangere. Facciamo un bagno per risollevare il morale, ma pochi pesci e zero tartarughe; oggi non è giornata! Alle 11.20 ci rimettiamo in macchina per andare a vedere le twin falls. A mio avviso veramente poca cosa, però c’è un bel prato all’ombra dove si può fare un picnic e prendere qualcosa da bere. Lungo il tragitto per Hana incontreremo molti chioschi x bere e mangiare. Alle 2 arriviamo alla spiaggia nera di Waianapanapa che è suggestiva, è fatta di ciottoli neri, va subito a fondo e c’è abbastanza corrente. Non è il miglior punto x fare snorkerling, però vale la pena arrivare fin qui. Per entrare in acqua meglio andare in fondo verso sx, dove i sassi sono piccolini e non fanno male ai piedi. Alle 4 un diluvio tropicale ci sorprende e quindi fugone in macchina per trovare riparo e sosta lungo la strada a mangiare un “chocolate chip banana break” favoloso. Alle 6.30 siamo nuovamente ad Hookipa e finalmente troviamo 25 tartarughe che si riposano sulla spiaggia, quindi consiglio di venire qui al tramonto e non la mattina.
28 agosto: Maui- Oahu
Prendiamo il volo delle 9.11 e alle 9.40 siamo già ad Oahu, ritiriamo la macchina e alle 10.30 siamo in albergo a Waikiki. Facciamo un cambio vestito veloce e ci dirigiamo subito in direzione Pali per andare alla spiaggia di Kailua. Qui è il paradiso, acqua azzurrissima e sabbia bianca della consistenza del borotalco, molto stile Maldive! Mangiamo in spiaggia i panini comprati al market lungo la strada; qui c’è sia l’ombra degli alberi che l’area picnic che però non è fronte mare, perciò meglio sostare sotto l’albero. Il programma è di spostarci poi verso le 4 alla spiaggia successiva, che comunque gode di buone recensioni. Beh, se vi piace il mare e non vi interessa lo snorkeling Kailua vince 10-0.
29 agosto: Oahu
Oggi andiamo a vedere Hanauma Bay, la riserva protetta, e le spiagge limitrofe (sandy beach e Waimānalo). Hanauma era un vulcano, che poi è collassato dopo un esplosione e nel tempo si è trasformato in una baia. Oltre al mare bellissimo è famoso per lo snorkeling. Le altre spiagge sono invece note per la sabbia bianca e il mare cristallino. Alle 9 arriviamo a Hanauma e non ci fanno entrare perché il parcheggio è già pieno. Ripieghiamo quindi sulle altre 2 spiagge, che praticamente sono deserte e solo per noi. Mangiamo sotto l’ombra a Waimānalo, per poi rimetterci in macchina all’1.30 e riprovare ad andare a Hanauma. Siamo fortunati e questa volta entriamo. La riserva è molto bella, forse un po’ troppo turistica, ma in fin dei conti è il posto più famoso di Oahu dopo Waikiki e Pearl Harbor. L’ingresso al parcheggio costa 1$, per il parco marino vogliono 7,5$ ad adulto mentre i bambini sotto i 12 anni free, il tram per scendere 1,5$. Cena all’Hula grill fronte mare, sopra il Duke’s, non male (100$ in 4).
30 agosto: Oahu
Oggi giornata malinconia, sarà che le vacanze stanno finendo, sarà che è nuvoloso e il sole stenta ad uscire. La nostra mission odierna sono le spiagge ad ovest, da Pokai in su. Pokai è carina, sabbia dorata, acqua calma, zero snorkeling, ha i bagni, dei tavolini x mangiare, un po’ di ombra. È frequentata prevalentemente da locali, ma la spiaggia si può definire deserta: saremo in 10 in tutto. Vicino ci sono sia il Mac che il Taco Bell x mangiare. Le spiagge più su sono invece selvagge, i monti cadono a picco nel mare, le onde alte spazzano la spiaggia e bagnano i teli dei pochi bagnanti ( tra cui i nostri 🙁 ).
31 agosto: Oahu
L’ultimo giorno di vacanza lo dedichiamo a Pearl Harbor. Il posto è sicuramente da vedere, ma i prezzi sono folli. Se si vogliono vedere tutti i Memorial bisogna spendere 75$ a testa, perché tutto, ad eccezione dell’Arizona memorial, è a pagamento. Noi optiamo per andare a vedere il sottomarino (15$ adulti, 7,5$ bambini) e poi vedere dall’esterno l’Oklahoma e il museo dell’aviazione. Non so cosa ci siamo persi nell’Oklahoma, ma il museo dell’aviazione e l’hangar sì vedono benissimo anche da fuori. Inoltre all’esterno c’è un’esposizione di elicotteri da guerra che da sola vale tutto Pearl Harbor. Alle 13 ci dirigiamo in aeroporto che alle 4 si parte per Chicago. Il resto è noia: impiegheremo praticamente 2 giorni a rientrare con un fuso a -12 da smaltire.