La mia solita insolita londra

“Ancora a Londra?? E’ già la terza volta che ci vai…”. Esatto, la terza volta… ma l’entusiasmo e la voglia prima di partire erano quelli della prima volta.. Amare Londra è andarci piu’ volte e non stancarsi mai di vedere le solite insolite cose, sentire la solita frase registrata in metrò “MIND THE GAP” con una voce sempre...
Scritto da: erikag
la mia solita insolita londra
Partenza il: 23/12/2008
Ritorno il: 26/12/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
“Ancora a Londra?? E’ già la terza volta che ci vai…”. Esatto, la terza volta… ma l’entusiasmo e la voglia prima di partire erano quelli della prima volta..

Amare Londra è andarci piu’ volte e non stancarsi mai di vedere le solite insolite cose, sentire la solita frase registrata in metrò “MIND THE GAP” con una voce sempre diversa; è non aver ancora imparato a “tenere la destra o la sinistra” senza rischiare di essere investiti da gente che corre ; amare Londra è trovarsi ai piedi del Big Ben e scoprirsi per l’ennesima volta con la bocca spalancata per la sua magnificenza, è fare la solita insolita fotografia davanti al Buckingham Palace cercando di infilarci anche una guardia della regina.

La mia Londra per la terza volta è come fosse la prima, non bastano 10,100,1000 volte a Londra per “vederla” tutta, c’è sempre qualcosa di nuovo da conoscere, qualcosa di strano da mangiare o qualcuno di diverso da incontrare.

Non ci si stanca mai di camminare ore ed ore, nemmeno il giorno di Natale quando Londra, senza metrò ne bus è come “addormentata” rispetto a tutti i soliti caotici giorni. Tutto corre a Londra ma tutto se tu lo vuoi si ferma d’un tratto davanti ai tuoi occhi e alla tua mente. E tu ti godi ogni angolo di strada, ogni cartello stradale, ti ritrovi a parlare con gente sconosciuta.. E vi assicuro che nemmeno i londinesi sono piu’ freddi ed ottusi, come si suole descriverli. La mia terza Londra mi ha fatto conoscere Sherlock Holmes, mi ha fatto sentire la mancanza del British Museum che questa volta non sono riuscita a visitare e mi ha fatto sentire grande sul London Eye da cui si gode di una fantasmagorica vista. Come sentirsi la città sotto i piedi. E per sempre nel cuore.

Mi ha fatto rincontrare gli scoiattoli a Hyde Park, un’altra volta per me diverso grazie anche a Winter Wonderland, un favoloso immenso parco giochi invernale; mi ha fatto entrare nel mondo fatato di Hamley’s, il piu’ grande negozio di giocattoli, dove VERAMENTE è inevitabile tornare bambini e mi ha fatto immaginare il passato di questa città camminando sul meraviglioso Tower Bridge. E poi c’è ancora e per sempre Camden Town, che per chi come me ama i posti un po’ hippy, un po’ strani e fantasiosi è il Paese dei Balocchi… È l’Africa mischiata alla Cina, l’India che si incontra con il regno Unito, in tutto: nel cibo, negli abiti, nelle persone che ti invitano a visitare le proprie bancarelle. Non basterebbe un giorno intero per conoscere Camden Town: le ore passano senza che te ne accorgi mentre rovisti tra abiti “della nonna” rimodernati, tra occhiali a forma di cuore o stella, tra couscous e riso basmati e vorresti avere uno stipendio da lasciare lì portandoti via un po’ di quel luogo.

La mia terza solita insolita Londra mi ha fatto scattare quasi 400 foto in pochi giorni, nella speranza che poi riguardandole mi senta ancora un po’ tra le viuzze di Soho, sotto le teste dei due leoni di Trafalgar Square o tra i labirinti sotterranei della metropolitana…



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