La mia Krakow
Una piacevolissima scoperta, cosi’ descriverei il mio breve viaggio in terra Polacca: 4 giorni “intensi” a spasso per Cracovia.
Volo low cost + hotel prenotati su internet e via, si parte.
Non sono nuovo a questo tipo di viaggi, stancanti (quasi 80000 passi percorsi), ma emozionanti e gratificanti per la varieta’ di luoghi, culture, esperienze e persone incontrate.
Dei polacchi/e non posso far altro che parlarne bene: cortesi e disponibili coi turisti, ma mai invadenti; parlano un buon inglese, soprattutto i giovani, ma anche i non piu’ giovani si sforzano di farsi capire. Cracovia poi e’ deliziosa.
A portata di turista, pulita, ordinata, dalle mille e piu’ chiese (tutte bellissime), dalla immensa piazza del mercato contornata da innumerevoli localini ove fermarsi a mangiare un boccone, a bere dell’ ottima birra locale (Okocim su tutte secondo me) a riposare un po’ le stanche membra provate dalle lunghe ore passate a camminare.
La citta’ vecchia non e’ grandissima, si puo’ visitare agevolmente a piedi in due giorni (se si e’ dei buoni camminatori).
E’ piacevolissimo passeggiare lungo il planty, le mura che circondano la citta’ vecchia; mura che pero’ non esistono, sono infatti viali alberati, ricchi di aiuole, fontane e pieni di panchine (a volte cosi’ rare da trovare in Italia).
Passeggiare nelle viuzze un po’ decentrate e scoprire che in fondo in fondo anche nelle vie “minori” si trovano degli scorci meritevoli da essere fotografati. Entrare nelle innumerevoli chiese, solo quando non sono in corso celebrazioni; o fare una passeggiata lungo la vistola; volendo si possono affittare delle biciclette ( le piste ciclabili sono ovunque).
Mi ha un po’ deluso il vecchio quartiere ebraico di Kazimierz (girato in lungo e in largo in mezza giornata); e’ vero che e’ ricco di storia, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio. Anche le innumerevoli sinagoghe (Tutte a Pagamento…) sono state trasformate in pseudo musei, con vecchie foto in bianco e nero. Non si puo’ andare a Cracovia e non andare a visitare il campo di concentramento di Auschwitz! Noi seguendo i suggerimenti dei turisti per caso abbiamo prenotato la gita presso l’ agenzia di viaggi Jordan (ulica Dluga) pagando 65 PLN (circa 16 Euro). Io la consiglio, pero’ sappiate che non e’ la solita escursione organizzata stile villaggio vacanze, non c’e’ il “capogita”… Piuttosto e’ un’ escursione fai da te. Infatti si acquista solamente il biglietto valido per il trasferimento andata e ritorno da Cracovia ad Auschwitz piu’ l’ ingresso al museo; per cui, per i piu’ comodi, consiglio di affidarsi a qualche altra agenzia piu’ tradizionale.
Noi ci presentiamo alla stazione degli autobus, piattaforma 13 come ci era stato detto dall’ agenzia, ma scopriamo che il nostro autobus non c’e’! Trenta secondi di panico e poi vado a chiedere informazioni ad una biglietteria.
Esiste anche una piattaforma 13 al piano -1 della stazione da dove partira’ il nostro autobus… Sembrava brutto alla signorina dell’ agenzia Jordan dircelo??? Mostriamo i biglietti all’ autista ed in perfetto orario si parte; uscendo dalla citta’ vecchia scopriamo cosi’ che anche Cracovia e’ caotica e ci sono in giro moltissime auto, vecchie e nuove. Erano anni che non vedevo cosi’ tante Fiat 126 in circolazione! Dopo circa 90 minuti arriviamo al campo, qui e’ previsto un filmato/documentario di 20 minuti in inglese (vietato ai minori di 14 anni!!!!) e poi l’ incontro con la guida che ci fara’ visitare Auschwitz e Birchenau (Auschwitz II, il secondo campo poco distante dal primo, ma molto piu’ grande).
Ci sono diversi cartelli che indicano il divieto di effettuare foto e video all’ interno del campo, ma scopro ben presto che sono l’ unico a rispettare tale divieto e piano piano mi unisco anche io al gruppo dei trasgressori! La nostra guida poi, alla fine della visita ci lascera’ una ventina di minuti liberi per effettuare foto.
Per fortuna, tale divieto infatti ci sembrava eccessivo. Del resto la possibilita’ di effettuare foto non pregiudica l’ acquisto di libri e video nel negozio interno al museo.
Per fortuna al momento di riprendere l’ autobus di linea per il rientro ci presentiamo con un po’ di anticipo riuscendo ad occupare gli ultimi posti liberi (c’e’ chi si fara’ il viaggio di ritorno in piedi).
Altra escursione da fare e’ quella alle miniere di sale di Wieliczka (escursione di mezza giornata effettuabile tranquillamente per conto proprio, partendo dal castello di Wavel con pulmini di linea.
Le miniere sono belle e caratteristiche ed abbastanza affollate, non oso pensare alla moltitudine di persone che ci deve essere in agosto.
Si scende di 400 gradini e da li parte la visita guidata. Niente paura, per risalire ci sono vari ascensori che in pochissimi minuti riportano i turisti in superfice. Io sinceramente mi aspettavo molte piu’ sale visitabili, con molte piu’ sculture da vedere, ma resto comunque del parere che si devono visitare una volta in Cracovia. Per la cronaca per effettuare foto e filmini occorre pagare 10 PLN oltre al prezzo del biglietto (con Jordan abbiamo speso 70 PLN).
Per quanto riguarda il meteo, siamo stati fortunati: solo una decina di minuti di pioggia (mentre stavamo visitando Wavel hill, con l’ ombrello bello asciutto in albergo) in 4 giorni di permanenza in terra polacca. Per il resto cielo sereno con nuvole che andavano e venivano abbastanza velocemente a causa del vento, mai comunque fastidioso.
Per i piu’ freddolosi, basta portarsi una felpa da mettere ogni qual volta il sole viene coperto dalle nuvole.
Due righe devo anche spenderle per la cucina polacca: da gustare in tutte le varie specialita’, sicuramente troverete il piatto che vi stupira’.
Noi abbiamo provato vari ristoranti tipici, tutti in viuzze a ridosso della piazza principale, tra tutti mi sento di consigliare il Bohema (Ul. Golebia 2) ed il Poezja (Ul. Jagiellonska 5).
Quando spendavamo tanto erano 10 Euro, mangiando le loro zuppe, i loro piatti di carne o di pesce e bevendo dell’ ottima birra locale.
Consiglio la zuppa di funghi in crosta di pane (il contenitore della zuppa e’ fatto col pane), i bigos (carne speziata con crauti), i pirogi (ravioli ripieni di formaggio o carne o altre cose) il salmone (losoz) in umido ed un’ altro piatto tipico fatto con carne e riso arrotolati in una foglia di verza dal nome impronunciabile.
Sconsiglio vivamente una zuppa tipica a base di barbabietola, mi sembra che si chiami Barzack o qualcosa di simile…
ho rimosso anche il nome, sembra l’ acqua di risciacquo delle barbabietole!!! Ora non posso che consigliare a tutti voi la visita a questa citta’, forse poco conosciuta dal turista di massa, ma non per questo meno bella delle piu’ rinomate capitali europee.
Facile da raggiungere, anche grazie ai voli low cost, facile da capire e da girare a piedi, pulita e sicura e molto conveniente, il che non guasta mai al giorno d’ oggi! Buon viaggio