La mia avventura nel Borneo

La mia avventura nel Borneo, agosto 2007 DA SAPERE… - si parla del Borneo come di un luogo dove è ancora possibili sentirsi veramente liberi, dove l’uomo è ancora padrone del tempo e non già il tempo padrone dell’uomo… - Se prevedete una visita alla grotta di Gomantong calcolate di portarvi copri scarpe di plastica (tipo...
Scritto da: pensierizen
la mia avventura nel borneo
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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La mia avventura nel Borneo, agosto 2007 DA SAPERE… – si parla del Borneo come di un luogo dove è ancora possibili sentirsi veramente liberi, dove l’uomo è ancora padrone del tempo e non già il tempo padrone dell’uomo… – Se prevedete una visita alla grotta di Gomantong calcolate di portarvi copri scarpe di plastica (tipo ospedaliero) in alternativa usate due sacchetti di plastica annodati alla caviglia e mantellina leggera per la pioggia. Il guano rende scivolosa la passerella e dall’alto, potrebbero piovere “sgradite sorprese”. Mi ringrazierete al vostro ritorno… – Nei parchi il tasso di umidità può raggiungere anche il 100% – Il paese è molto tranquillo e sicuro, soprattutto per le donne – Le escursioni si possono prenotare anche sul posto ma con grande dispendio di tempo. Alcune gite vengono previste solo una volta alla settimana ed in ogni caso, la maggior parte di esse necessitano una guida locale – Attenzione ai costi del taxi. Imparate a contrattare da subito. Se i taoisti vi colgono impreparati sui prezzi, la richiesta può diventare sproporzionata (per il posto ovviamente) a noi sono stati chiesti l’equivalente di 5,50 euro per una corsa brevissima.

– L’immensa isola del Borneo è composta da due stati indipendenti, il Sabah e il Sarawak, entrambi in territorio malese un ulteriore area, più selvaggia, appartiene all’ Indonesia e dal sultanato del Brunei.

– E. Salgari non è mai stato nel Borneo. Le tigri da queste parti non si sono mai viste, in compenso l’isola di Labuan esiste e Sandokan è stato mutuato da Sandakan, una città a nord del Sabah DA NON PERDERE… – Un visita al parco divertimenti all’interno del centro commerciale Cosmo’s World Theme Park a KL.

– La gita dagli Iban, meglio conosciuti come cacciatori di teste, prima che venga loro imposta una totale civilizzazione. Il capo tribù ci ha accolti con pantaloncini Adidas e un vistoso cerotto per il mal di schiena.

– La visita di almeno una delle numerose riserve degli Oranghi. Vederli giocare nel loro habitat naturale, a debita distanza, è un vero spettacolo della natura.

– Una seduta di riflessologia plantare, da provare un po’ ovunque. Sono tutti bravissimi e particolarmente economici, garantisce un’esperta.

17 agosto, venerdì Milano/Roma, Kuala Lumpur Partiamo alle h 830 con il volo per Roma dall’aeroporto di Linate/Milano. Ritiriamo i bagagli a Roma, per sicurezza, visto l’intenso traffico e gli innumerevoli casi di bagagli smarriti quest’anno.

Abbiamo la coincidenza alle h1345 con un volo Malaysia Airlines per Kuala Lumpur, capitale della Malesia. I servizi sono piuttosto scarsi, tenuto conto che parliamo di un volo a lungo raggio.

18 agosto, sabato Kuala Lumpur Arriviamo a KL alle 745, sigla che oramai ci accompagnerà per tutto il viaggio. Nessuno infatti si riferisce alla capitale se non utilizzando questa abbreviazione.

Trasferimento all’ Hotel Renaissance Est Wing, praticamente a 200 metri dalle Petronas, le famose torri del film Entrapment e a soli 100 metri dall’ Interrail, che collega tutta la città permettendo una vista della città dall’alto o quasi.

Il caldo è pazzesco e l’umidità ancora di più.

Girovaghiamo all’interno delle Petronas in attesa dell’assegnazione della stanza.

I numerosi centri commerciali si prestano ad un pò di refrigerio e conseguente acclimatamento, in alternativa vi consiglio di restare in piscina e rilassarvi per la serata. Cena presso il ristorante girevole Berputar Seri Angkasa in cima alla Torre Menara Kuala Lumpur. Sconsiglio di andarci però la prima sera: l’acclimatamento necessario e il lungo volo, non permettono di apprezzare pienamente lo splendido colpo d’occhio sulla città illuminata e il piacevole pasto. La cena è a buffet, tendenzialmente orientale con qualche nota europea, sapori gradevoli e ospiti altrettanto. Prima della cena, gli ospiti del ristorante possono visitare gratuitamente l’osservatorio della torre.

19 agosto, domenica Kuala Lumpur Non riusciamo a svegliarci in tempo per ritirare i biglietti per visitare le Petronas, solo un centinaio di essi vengono infatti distribuiti giornalmente (previa attesa che può durare fino alle due ore) e gratuitamente, a partire dalle 900. La stanchezza purtroppo però, ha avuto il sopravvento. Ci consoliamo con una super e ottima colazione in hotel. Riprendiamo il giro alle Petronas. I prezzi delle griffe europee sono il linea con i nostri per cui, niente shopping oggi. I clienti tipo sono arabi che arrivano qui per il fine settimana per una visita alla città e un giro per centri commerciali.

Anche la visita all’acquario salta. La coda per entrare è lunghissima, anche qui come in tutto il resto del mondo, la domenica è occasione di gite e visite alle attrazioni principali. Vi voglio consigliare la visita al parco degli uccelli, l’aviario più grande al mondo.

I centri commerciali sono fantastici. Ne scoviamo uno che al suo interno oltre ai due teatri Imax 2D e 3D, ha perfino un parco dei divertimenti con tanto di montagne russe, il Cosmo’s World Theme Park. Farete degli ottimi affari, se siete interessati al materiale fotografico, al Sungei Wang Plaza. Nel primo pomeriggio abbiamo previsto la visita della città di KL di mezza giornata con guida locale parlante italiano (escursione su base collettiva). Il tour inizia con la visita del maggiore tempio buddista della città il Thean Hou, situato su una collina (come tutti i tempi buddisti che visiteremo), cogliamo subito l’occasione per farci fare la “lettura” dei bastoncini (rito che vediamo praticare da quasi tutti i presenti nel tempio), ricercando indicazioni sul proprio Karma. Arriviamo alla piazza Mardeka, passando dal Palazzo Reale Istana Negara e facendo una breve sosta alla Moschea Nazionale Jalan Perdana, costruita alla confluenza dei due fiumi di KL è nata. Naturalmente non può mancare la visita alla Chinatown a Petaling Street.

Il tour finisce con una sosta alle immancabili Petronas. Noi decidiamo di restare nella Chinatown per il mercato serale delle contraffazioni Pesar Seni, che si rivelerà un’avventura tra gente che spintona e il caldo opprimente misto a una leggera pioggerellina. I prezzi comunque sono veramente stracciati. 20 agosto, lunedì KL, Kuching Questa mattina trasferimento nel primo dei due stati del Borneo malese, il Sarawak. Volo alle h1005 per Kuching, la capitale. Arriviamo alle h1150. Pernottiamo all’Holiday Inn Kuching. L’albergo si trova a pochi passi dal lungo fiume. Usciamo per una bella passeggiata, senza meta, almeno oggi. Vengo attratta da alcuni centri di riflessologia plantare e decido che è arrivato il momento di coccolarsi un po’. La seduta è dolorosissima, arrivano a massaggiarti fino al ginocchio, incuranti delle mie lamentele.

Da non perdere anche l’attraversamento del fiume con le tipiche imbarcazioni locali, così, giusto per arrivare all’altra sponda, fare due passi tra le casette piene di fiori e rientro.

Ci segnalano un ristorante molto particolare per la cena, allestito e smontato ogni sera all’ultimo piano di un parcheggio, il Seafood Centre. I banchi del pesce fresco vengono disposti su di un lato (stile mercato rionale) mentre al centro tavoli e sedie di plastica, niente tovaglia e bibite analcoliche o birra si materializzano, appena vengono ordinate. Esageriamo con la quantità di pesce e ci godiamo una cena a base di aragoste, granchi mangiatutto e un pesce intero tropicale. Il conto, tenuto conto dell’inesistente servizio e della location è piuttosto elevato. Ma, che esperienza. 21agosto, martedì Kuching, Di mattina iniziamo la visita della città. La nostra prima tappa è il tempio cinese più vecchio della città Tua Pek Kong Temple. Proseguiamo lungo i portici che ci introducono verso la zona degli antiquari.

Gioielli più o meno antichi, spade e pugnali degli Iban e non solo. Interessante. Arriviamo fino alla zona dei negozi cinesi, che risulta però stomachevole per il forte odore di cibo. Ci ritroviamo alle 1430 con il gruppo con cui faremo domani l’escursione dagli Iban o meglio conosciuti come cacciatori di teste. Sono una decina di persone, tutte italiane. Riprendiamo parte del giro che avevamo fatto in mattinata da sole.

Arriviamo fino alla Moschea Muslim e poi una tappa al Sarawak Museum, conosciuto come il più bel museo di tutto il Sud Est Asiatico. Qui troviamo i teschi umani, trofei di guerra, sequestrati dalle longhouse degli Iban dove un tempo venivano conservati.

22 agosto, mercoledì Kuching, Lago Batang Ai (300km) Alle h 800 partiamo per Semenggok e la visita al centro di riabilitazione degli Oranghi. Sono i nostri primi oranghi. Ci muoviamo in silenzio tra la giungla in un caldo già pesante di primo mattino. Arriviamo per la colazione, banane a volontà. Loro mangiano, giocano, fanno stretching con le liane, sono circa una quindicina di cuccioli tenuti qui in quarantena dopo la nascita. Proseguiamo verso Serian dove, oltre ad un semplice pranzo, visitiamo il mercato locale, un tripudio di colori e odori, frutta e verdura in bellavista. Acquistiamo regali per gli Iban e repellente per gli insetti.

Arrivati sul Lago Batang Ai, delle lunghe canoe ci aspettano per portarci, in circa un ora, in un isola al centro del lago dove esiste l’unico hotel disponibile: Hilton Batang Ai. Incantevole e romantico.

Sia il corpo centrale che le stanze, sono la perfetta riproduzione di una longe house. Palafitte di legno dal fascino unico. Il tramonto è incantevole, ce lo godiamo passeggiando nel parco nel totale silenzio.

La cena, libera, non può che essere in hotel, oltre alla circostante giungla qui non c’è altro.

23 agosto, giovedì Batang Ai Ritroviamo al molo le canoe di ieri, ognuna può ospitare 4 persone, dietro di noi un ragazzino con una lattina, svuota l’acqua che entra, qui nessuno sembra preoccuparsene però.

Dopo un ora di navigazione, arriviamo alla longhouse di una famiglia Iban. Normalmente una longhouse ospita dalle dieci alle quindici famiglie, tutti parenti ovviamente.

La visita inizia tra le presentazioni, l’offerta dei doni, le danze, la visita dell’appartamento del capo e la vendita di manufatti. Molto interessante, peccato manchino i teschi appesi nella veranda… Ci muoviamo per il pranzo con le immancabili canoe. Si uniscono a noi alcuni membri della tribù che cucineranno per noi.

Raggiungiamo un area riparata dove, mentre parte del gruppo decide per un bagno nella vicina cascata, altri restano per la preparazione del pranzo. Ecco, avrei fatto meglio a farmi una nuotata.

Igienista come sono vedere lavare nel fiume (dove ho visto le sanguisughe) le pentole, i coltelli, le foglie che useremo come piatto ed altro ancora, mi fa passare del tutto la fame.

Loro ce la mettono tutta però: pesce e carne allo spiedo, riso cotto a vapore, frittata e frutta fresca.

Quando rientriamo dalla visita dobbiamo rinunciare alla passeggiata guidata nella giungla circostante. Una pioggia torrenziale ci accompagnerà per tutta la serata, notte inclusa.

24 agosto, venerdì Batang Ai, Kuching Oggi si rientra a Kuching. Viste le pessime condizioni meteo, invece delle canoe ci procurano delle barche più grandi e confortevoli. L’acqua non cessa di smettere e ci bagniamo completamente a dispetto delle mantelle che indossiamo.

Ci fermiamo per un semplice pranzo a Lanchau. Subito dopo, giretto nei dintorni si rivelerà piacevole, attraversiamo un piccolo ponte tibetano per scendere poi fino alle sorgenti d’acqua.

E’ prevista anche una sosta alle piantagioni di pepe e loofah. Al rientro a Kuching un altra seduta di riflessologia, non ce la toglie nessuno.

Stasera cena in un ristorante trendy della città, e pensare che noi in Italia li consideriamo quasi dei indigeni. Le ragazze arrivano in abito da sera, tutte molto curate. La location è tutta da copiare. Piante e fiori a profusione, Buddha giganti, laghetto con ninfee e piccole cascate d’acqua, musica chillout. Mangiamo benissimo.

25 agosto, sabato Kuching/ Parco Nazionale di Bako Oggi passeremo l’intera giornata al Parco Nazionale di Bako, situato a breve distanza da Kuching, 27 km quadrati di giungla, habitat preferito di varie scimmie, tra cui la Nasica. Il primo serpente velenoso lo vediamo su di un albero, dormiente, a pochi metri dalla zona bar/ristorante, subito dopo un grosso camaleonte ci passa vicino con indifferenza. Optiamo, con una guida locale, per un percorso di media intensità al mattino, a seguire, dopo il pranzo uno più facile inclusa una nuotata. Il caldo si fa subito sentire e più ancora l’umidità, la salita è piuttosto faticosa. E’ consigliabile indossare pantaloni leggeri ma lunghi, così anche per la camicia ed attorno al collo avere un asciugamano o un pareo è indispensabile. Osserviamo numerose specie di piante, carnivore e non, funghi e minerali mai visti prima e spesso endemici ma, animali niente o quasi. Sarà perchè questa è una vera e propria giungla, dove le piante sono altissime, di media sui 40 metri, per cui le scimmie si mimetizzano benissimo. Dopo il pranzo imbocchiamo un percorso che ci porta su di una spiaggia da cui prendiamo una barca per raggiungere una bella formazione rocciosa e la caletta poco lontano. Al rientro in città andiamo a visitare un tempio indiano Sik. Arriviamo poco prima dell’inizio di una cerimonia, a cui assistiamo rapite.

26 agosto, domenica Kuching, Sandakan (Sabah) Oggi alle h900 partenza per Sandakan, via Kota Kinabalu, nello stato del Sabah. Arriviamo con due ore di ritardo, alle h1535 e senza una valigia (che però arriverà con il volo successivo). Pernottiamo al Sepilok Nature Resort, un vero paradiso della natura, con un bel giardino tropicale e uno di sole orchidee rare. Al centro un piccolo lago di ninfee e giacinti d’acqua, circondato da casette su palafitte collegate tra loro da una passerella che gira attorno il lago. Che spettacolo.

Il tempo è nuvoloso, a tratti gli sprazzi di sole illuminano, come solo la natura sa fare, i fiori rendendoli ancora più belli. Passeggiamo per il parco in attesa dell’ora di cena, seguendo un breve itinerario.

27 agosto, lunedì Kinabatangan, Sukau Di mattina presto abbiamo in programma la visita del famoso Sepilok Orang Utan Rehabilitation Centre. Ci si incammina nel più totale silenzio, alla ricerca degli orfani di Orang Utan. Solo cuccioli in questo centro, alcuni timidi e paurosi, altri più giocherelloni. Che tenerezza.

Il viaggio verso Sukau Village durerà circa due ore e mezza. Il paesaggio è lo stesso di quello che avevo visto dall’aereo arrivando a KL, chilometri e chilometri di piantagioni di palma da olio, la prima risorsa economica del paese.

Arriviamo al Butik Melapi Lodge dopo una decina di minuti di barca, un semplice lodge lungo il fiume di Sukau dove faremo safari fluviali, diurni e notturni. Noi turisti saremo al massimo venti, tutti europei. C’è inoltre una piccola delegazione a seguito di uno dei tanti principi locali che alloggia nel lodge.

Nel tardo pomeriggio il primo safari fluviale ci aspetta. Il percorso che ci aspetta è incredibile. La vegetazione è molto, molto fitta e questo rende veramente difficile l’avvistamento degli animali e non è possibile muoversi a piedi dentro la giungla.

Le nasica, le scimmie con la proboscide, le troviamo senza fatica, radunate in famiglie. Sono molto carine le femmine, con il tipico nasino all’insù mentre i maschi hanno una vera e propria piccola proboscide che spostano con la mano quando devono mangiare. Purtroppo se ne stanno abbarbicate su piante alte almeno 40 metri. Nessun orango maschio purtroppo però.

Dopo cena decidiamo per un uscita notturna extra. La ricerca degli animali è piuttosto faticosa a dispetto delle potenti torce che abbiamo con noi. Il buio è praticamente quasi impenetrabile. 28 agosto, martedì Sukau, Sandakan , Kota Kinabalu (Sarawak) Alle h600 ci muoviamo verso il Ox-Bow Lake, una navigazione di interesse prevalentemente ornitologico, la luce è argentea, il lago è piatto. E’ la nostro ultimo safari fluviale. Dopo la colazione riprendiamo la barca in direzione del villaggio di Sukau.

Lungo la strada del ritorno visitiamo la grotta di Gomantong Cave, tripudio di pipistrelli e rondini. Qui si trovano i prelibati nidi di rondine bianchi, famosi nella cucina cinese e usati per la zuppa.

Ci siamo attrezzate con copri scarpe e mantellina leggera per la pioggia.. Si scivola per il guano sulla passerella e non ci può tenere al corrimano perché pieno di scarafaggi enormi di colore brunito, così come sulle pareti delle grotta. L’odore di guano è molto forte. In questo luogo ogni anno, dei raccoglitori di nidi di rondine, muoiono cadendo dai trampoli alti 8 metri usati per arrivare ai nidi.

Arrivati a Sandakan andiamo a pranzo al The English Tea House & Restaurant una casa coloniale che domina la città con tanto di piccolo campo da cricket. Il cielo si sta coprendo di nuvole minacciose. Visitiamo il villaggio galleggiante sotto la pioggia torrenziale. Volo per Kota Kinabalu, la capitale alle h1645. L’Hotel Shangri Là Rasa Ria Beach, ci sorprende per la sua bellezza. La location è quella tropicale, raffinata, un tripudio di fiori ovunque e camere molto, molto confortevoli. Un’ottima scelta per concludere in bellezza il nostro viaggio. 29 agosto, mercoledì Kota Kinabalu Stamani ci aspetta la migliore colazione fatta in tutta la mia vita. Tutto è delizioso, curato e di impronta prettamente europea, a dispetto della clientela multietnica.

Dopo una colazione da ricordare, ci aspetta finalmente un po’ di relax. La spiaggia è deserta. Gli orientali infatti non amano prendere il sole e se devono andare in spiaggia o fare il bagno lo fanno semivestiti.

L’hotel propone alcune passeggiate con guida, nella giungla oltre ad un centro di recupero degli oranghi. Giusto per non perdere il ritmo, eccoci nel pomeriggio a fare entrambe.

Questa volta gli oranghi ci sorprendono più del solito, in primo luogo perché li vediamo più da vicino e poi perché uno di loro scappa e si nasconde tra noi, inseguito dal ranger. Buffissimo.

Stasera decidiamo per una cena di lusso, tipica della capitale. Nel centro di Kota Kinabalu, sul lungo mare, ci segnalano alcuni particolari ristoranti dove all’ingresso enormi vasche contengono le più svariate specie di pesci tropicali vivi, incluso il napoleone. Dopo aver fatto la propria scelta, si viene accompagnati a tavolo dove si da disposizione per il tipo di cottura. Noi optiamo per il Port View Seafood Village, nessun occidentale e la tipica ambientazione esotica. Conto abbastanza salato.

30 agosto, giovedì Kota Kinabalu Oggi decidiamo per una gita che durerà tutto il giorno, su base individuale, verso il Monte Kinabalu e le terme di Poring.

Le terme si trovano in mezzo ad uno splendido giardino, con vista sulla giungla. Sono frequentate praticamente solo dai locali che vi fanno insolitamente, il bagno vestiti. Alle terme no, però! Decidiamo per la Canopy walkway, un ponte sospeso a 40 metri d’altezza. Si procede quattro per volta, le oscillazioni sono forti e a me viene la nausea. Se si soffre di vertigini meglio lasciar perdere. Le piante circostanti sono altissime, arrivano ai 60 metri di altezza.

Un vero paradiso per i botanici questo monte: fiori, alberi, orchidee, piante carnivore e non e la famosissima Rafflesia, la pianta più grande al mondo, buona parte di loro sono endemiche.

Il desiderio di vedere la famosa Rafflesia è troppo forte. La loro fioritura dura solo 5 giorni, spesso sono visibili nei giardini privati dietro un piccolo compenso. A poca distanza dell’entrata delle terme un ragazzino mi accompagna per pochi soldi dentro un bosco dove, finalmente, la vedo.

Bellissima, nel suo habitat naturale, enorme, 12 kg circa di fungo-fiore. Dopo il pranzo, una sosta ad un mercato locale e la visita di due parchi botanici di orchidee, tra le più rare al mondo.

31 agosto, venerdì Kota Kinabalu, KL, Roma Dopo una indimenticabile colazione e la mattinata nella spiaggia, deserta, dell’hotel, ha inizio il faticoso viaggio di rientro. Alle h1735 abbiamo il volo per KL dove arriviamo alle h2000. Girovaghiamo per l’aeroporto e spendiamo la valuta locale che ci è rimasta in integratori. Imbarco per Roma alle 2345 1 settembre, sabato Roma, Milano Atterriamo a Roma alle h600. La coincidenza per Milano è alle 1100. Sembra un viaggio senza fine.

Arriviamo a Milano Linate alle h1205, stravolte dal volo di rientro ma entusiaste.



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