La mia Amsterdam
Per festeggiare il 20° anniversario di matrimonio
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Dunque, 5 giorni a Amsterdam senza agenzia, solo internet – Ryanair non vola su amsterdam, e la compagnia più a buon prezzo è Transavia: detto fatto, acquistati on line i biglietti a/r per un totale di 460 € (con più preavviso si spendeva meno, ho fatto tutto solo 20 giorni prima), comunque ho speso la metà che con Meridiana. Albergo ho trovato un Best Western, Apollo, in zona musei: albergo ottimo, 3 stelle abbondanti, per un totale di 510 € per 4 notti. Camere accoglienti ma colazione solo a pagamento (12,50 € a testa!!). La mossa successiva è stato l’acquisto on-line di Amsterdam Card: preziosissima. Con durata 72 ore costa 58 € e accedi gratuitamente a molti musei, ai trasporti pubblici, ed hai sconti 25% in tanti locali e ristoranti. La ritiri direttamente all’aeroporto di Schipol e si attiva al primo utilizzo. Da Schipol conviene prendere il treno per la Central Station: vi sono treni ogni 15 minuti ed il viaggio dura altrettanto (€ 4,30 a testa). Alla stazione, se vi siete informati prima, vi conviene prendere i tram, con quelli si va dovunque, le corse sono frequenti e per tutta notte. Il biglietto che trovate con la Amsterdam Card va passato davanti ai lettori situati presso tutte le porte: attenzione, la lettura del biglietto va fatta sia ad inizio corsa che al termine, appena prima di scendere. E state attenti a salire dalla porta giusta, altrimenti vi fanno degli urli da scomparire per la vergogna. Per andare verso la zona musei le linee sono la 2 e la 5, fermata hobbemastraat. D’ora in poi, Amsterdam sarà solo vostra. Ho visto che 4 giorni sono sufficienti per una buona visita. Noi ci siamo organizzati suddividendo le mezze giornate, ossia: mezza giornata per il Damrak, piazza Dam, il rokin e la zona limitrofa – mezza giornata per il quartiere ebraico, la Waterlooplain; mezza giornata per la zona del mercato nuovo, il Waag e quartiere a luci rosse; mezza giornata per il Joordan; mezza giornata per una buona crociera sui canali (gratis con la amsterdam card, ma con due compagnie di navigazione, attenti a prendere quella giusta); una giornata intera per i due musei principali, il Rijsksmuseum e il Van Gogh (il Rijsks è in ristrutturazione, la visita è parziale purtroppo, ma vale tremendamente la pena) – poi varie visite mirate, il mercato dei fiori galleggianti, la casa di Rembrandt e di Anna Frank – noi non ce l’abbiamo fatta, ma avevo pensato di fare una puntata a Zaanse Chanse, un villaggio carino (ma un po’ finto) zeppo di case antiche e molini a vento: treno per Alkmaar, si scende a Zandije dopo 10 minuti. Se avete l’albergo in zona musei e la colazione è troppo cara, nella museumplain vi sono chioschi all’aperto con buone colazioni a buon prezzo. Sempre in zona non è male il Ristorante Canaletto, italiano e con ottima bistecca argentina. E poi, camminare o, meglio ancora, affittare le yellow bike, le biciclette, e vivere Amsterdam come gli olandesi, in bici e di corsa. Merita una visita anche il Vondelpark, grande polmone verde di A’dam. Ritrovi serali per non annoiarsi mai: Leidsplain e lo Spui, due piazze ritrovo di giovani e piene di locali e di vita. Buona Amsterdam a tutti.