La “mano della Grecia” è la penisola divisa in 3 che ancora pochissimi italiani conoscono, ma che conquista con la sua storia e natura
Per la nostra vacanza eravamo alla ricerca di una meta insolita, lontano dalle solite isole della Grecia, e la scelta è ricaduta sulla poco nota, almeno per noi italiani, Penisola Calcidica. L’avevo già vista sulla cartina, quella strana penisola dalla forma di una mano con 3 “dita”. Leggendo qua e là (e non si trova moltissimo) ci ha incuriosito, e abbiamo deciso per lei. Dopo un volo di sole 2 ore da Milano siamo a Salonicco/Thessaloniki, la seconda città più grande della Grecia dopo Atene. Ritiriamo la macchina noleggiata su internet in aeroporto e iniziamo la strada verso l’hotel e la prima penisola: Kassandra. In hotel giungiamo circa 1 ora dopo. È carino, pulito, non parlano italiano ed è frequentato da russi, serbi e bulgari. A noi servirà solo come base per dormire, fare colazione e cenare, visto che la cena è compresa nel prezzo.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio in Penisola Calcidica
Giorno 1 – Loutra, Agia Nikolaos
Iniziamo dalla penisola di Cassandra e ci dirigiamo verso il sud, a Loutra, un centro termale. Da qui ci spostiamo poi ad Agia Nikolaos, deserta e non attrezzata con una piccola chiesetta. Risaliamo verso Kriopigi e sostiamo qualche ora su una bella spiaggia vicina ad un camping, il mare è bello, calmo e il sole ancora molto forte. Passando all’interno ci dirigiamo a Furka e poi verso Posidi, sulla lunghissima spiaggia argentea e deserta.
Giorno 2 – Penisola di Sithonia
Decidiamo per la penisola di Sithonia, la strada è molto bella e in un’ora circa siamo in questa seconda penisola. Il panorama cambia, diventa ancora più verde, la costa è frastagliata ed immenso è il senso di libertà e di pace. La prima sosta è a Nikiti, un piccolo paesino con porticciolo, spiaggia dorata e vista l’ora (le 10 del mattino) ancora non frequentata. Ripartiamo per il centro e poi per spostarci verso est a Vourvourou, una bella baia frastagliata e con un mare limpidissimo.
Dopo pranzo scendiamo verso sud est percorrendo la strada con pinete bellissime e arriviamo a Sarti, che è un classico luogo di villeggiatura con molto hotel negozi e rumorosi beach bar. La spiaggia dorata è molto bella e ampia ma il mare non è all’altezza, anche se di fronte a noi si erge severo il Monte Athos. Cerchiamo la spiaggia Orange beach a pochi km da Sarti e giunti lì abbiamo una bellissima sorpresa. Una spiaggia di enormi sassi bianchi e pochissima sabbia, un mare “incredibile”, ma perché molto piccola era anche molto affollata.
Giorno 3 – Pefkohori, Paliouri, Koursaros, Kallithea
Relax sulle spiagge vicine a Pefkohori, quindi Paliouri e la summer beach e poi la Koursaros, con musica, lettini e ombrelloni compresi nella consumazione. Qui tutte le spiagge attrezzate offrono lettini e ombrelloni semplicemente consumando una bevanda (circa 4 o 5 euro). Verso sera ci godiamo una passeggiata sul lungo mare di Kallithea, vivace località con un piccolo tempio di Zeus Ammos purtroppo chiuso, molti ristoranti e negozi.
Giorno 4 – Nea Skioni
Sud ovest di Cassandra e quindi a Nea Skioni, dove visitiamo il porto e le vie principali. Leggendo un cartello vediamo Old skioni e percorriamo una strada sterrata per alcuni km, intravediamo nella roccia resti di antiche abitazioni. Ma non c’è nulla a segnalare questo luogo, quindi immaginiamo la vecchia città da questi resti visti da lontano e rientriamo sulla litoranea del mare fermandoci al Nefeli beach, una spiaggia molto carina, con un prato verde e gli ombrelloni nel primo terrazzamento e più in basso la spiaggia vera e propria, con servizio di wi fi, docce e amache.
Giorno 5 – Monte Athos
Informandoci abbiamo scoperto una barca che parte dal porto di Ormos Panagias nella penisola di Sithonia per la circumnavigazione del Monte Athos. Sveglia presto, circa 100 km per arrivare al porto e ci imbarchiamo appena in tempo verso questa misteriosa e affascinante terza penisola. Il Monte Athos è popolato esclusivamente da monaci ortodossi, nel 883 è stato proclamato una repubblica indipendente dominata esclusivamente da monaci ed eremiti. Nel 1400 era popolato da circa 40.000 monaci in circa 40 monasteri, ora sono solo 1700 in circa 20 monasteri. È inaccessibile alle donne e l’unico modo per vedere “qualche cosa” è via mare. Tutta la zona è luogo di culto e siccome non è visitabile, questo isolamento ha infuso al Sacro Monte una mistica e unica atmosfera. Durante la gita vediamo quindi da lontano alcuni bellissimi monasteri, enormi e seri alcuni, altri addirittura colorati ed immaginiamo la vita silenziosa e di preghiera al loro interno. Rientrando verso sera ci fermiamo alla vicina spiaggia di Lagonissi per un veloce bagno in un’acqua incantevole.
Giorno 6 – Paliouri
Dopo circa 1000 km percorsi in 5 giorni ci concediamo un giorno di relax alla Summer beach a Paliouri.
Giorno 7 – Rientro in Italia
90 km e consegniamo la macchina a Salonicco e poi il nostro rientro in Italia.
Perché visitare la Penisola Calcidica?
Le tre penisole che compongono la Penisola Calcidica sono bellissime. Cassandra è vivace con spiagge lunghe circondate da bellissime pinete, alcune località balneari con molti servizi e negozi; Sithonia ha uno stupendo paesaggio naturale ed è considerata un paradiso di pace e tranquillità; il Monte Athos è mistico e spirituale. In tutta la penisola calcidica il turismo italiano non è ancora arrivato in massa (come nelle isole greche). È ancora dominio dei paesi dell’est e quindi ne risentono l’organizzazione degli alberghi, la merce nei negozi, le lingue parlate. Il turismo italiano richiede più attenzione e forse più qualità, non è abituato a lunghe spiagge deserte dove abbondano purtroppo i rifiuti di chi ha bivaccato, non è molto abituato ai negozi di pellicce che proliferano, ai locali che non sono “alla moda”, alle cittadine che non sono caratteristici gioiellini come nelle isole greche. Dopo circa 1200 chilometri in 7 giorni, abbiamo visto panorami stupendi, natura superba e altera, un mare stupefacente e sicuramente luoghi che offrono libertà di movimento. Una sera in hotel un signore sentendoci parlare in italiano ci ha domandato in inglese. ”Ma voi italiani qui? Con la vostra bella Italia, il vostro mare e il vostro sole? Gli abbiamo risposto: “We love Greece”.