La magia di Pavia
Amanti dell’arte e volenterose di “staccare la spina” dalla monotonia della quotidianità, io e mia cugina decisiamo di visitare una città a noi sconosciuta. Non possiamo andare molto lontano in quanto a nostra disposizione abbiamo soltanto la mezza giornata di sabato e l’intera domenica. Così optiamo per Pavia, a 130 km da Lecco, dove viviamo.
Decidiamo di goderci la città di domenica, mentre il sabato lo dedichiamo al viaggio (in auto) e ad un po’ di relax presso un meraviglioso agriturismo in località Torrazzetta – Borgo Priolo (PV).
UNA SERATA INDIMENTICABILE Partiamo alle 15:30 da Lecco. Percorse diverse tangenziali nella zona di Mialno più un breve tratto di autostrada, usciamo a Bereguardo e proseguiamo fino alla frazione di Torrazzetta – Borgo Priolo (a 30 minuti da Pavia). E’ buio, ma riusciamo a scorgere una zona molto verde, immersa nella nautra; subito ci appare l’accogliente agriturismo “Torrazzetta”, che consigliamo vivamente a chiunque voglia ritagliarsi uno spazio di tranquillità. Per informazioni il sito è www.Torrazzetta.It Effettuiamo il check-in e ci rilassiamo un pochino prima della cena, prevista per le 20; intanto prepariamo un piccolo itinario per il giorno successivo. Lasciamo la camera un po’ prima di cena e visitiamo il nostro agriturismo: ci sono una biblioteca, un locale con attrezzi agricoli, svariate camere ospiti, una sala con prodotti gustosi di produzione propria quali miele, vini, salse, la reception e, a fianco, quella che sarà la sala della cena. Quale lo stupore sul nostro viso alla vista della sala: una vecchia stalla con il tetto molto alto di travi in legno sotto il quale sono dislocate quattro file interminabili di tavoli apparecchiati ordinatamente ed elegantemente. Il tocco di classe sta nella candela su ciasun tavolo posta all’interno di una bottiglia di vodka vuota. Le luci soffuse e la musica di sottofondo completano l’opera e accompagneranno le delizie del palato che renderanno questa serata indimenticabile.
Dopo cena andiamo subito a coricarci… Domani sveglia di buon’ora per goderci l’arte di Pavia.
UN DOLCE RISVEGLIO Ci svegliamo alle 7:00 e dalla finestrella in legno della nostra camera vediamo albeggiare. Scendiamo e facciamo colazione nell’accogliente sala della biblioteca. Piove, ma saran proprio la pioggerella fine e la luce del cielo a rendere unica la nostra giornata.
Saldiamo il conto (pernottamento in doppia standard con prima colazione: 60€ totali; cena: aperitivo, antipasti, 2 primi, 1 secondo con 2 contorni, dolce, caffè, vino, acqua, spunmante, coperto: 70€ totali) e partiamo alla volta della Certosa di Pavia.
LA MAESTOSITA’ E L’ELEGANZA Dopo circa 40 minuti di tragitto, parcheggiamo l’auto presso un posteggio a pagamento (2,50€), proprio accanto alla Certosa e ci incamminiamo lungo il viale d’accesso.
E’ incredibile la sensazione che questa struttura trasmette: è imponente ma delicata, massiccia ma elegante e nonostante la struttura marmorea trasmette un enorme senso di pace e leggerezza, il tutto all’interno di un curatissimo giardino. La pioggia conferisce al luogo un’atmosfera di magia, meditazione, silenzio.
Ci avviamo verso l’interno. La domenica i monaci effettuano visite guidate completamente gratuite e noi arriviamo in perfetto orario per la prima (sono circa le 09:15). Siamo inizialmente un gruppo piccolo e ciò è molto gradito, ma a noi si unirà un gruppo abbastanza corposo. La visita avrà comunque molto successo.
Alla fine del percorso consigliamo di fare una capatina al negozietto gestito dai monaci, dove, oltre ai souvenir, si potrà apprendere qualcosa riguardo le erbe e le loro proprietà curative.
…ED INFINE LA CITTA’ SUL TICINO Riprendiamo il nostro ititnerario alla volta del centro storico di Pavia, che dista 13 minuti dalla Certosa.
Arrivete cerchiamo un posteggio e lo troviamo facilmente (e anche gratuito!) proprio dinnanzi al Castello Visconteo, la nostra prima tappa.
Visitiamo il castello esternamente, con il vasto cortile ed i grandi torrioni angolari (all’interno vi è una mostra di pittura con anche capolavori di Velazquès, ma non abbiamo purtroppo tempo di fermarci), poi proseguiamo per il centro.
Vediamo la neoclassica Università, con un cortiletto raccolto e molto semplice.
Intanto si sono fatte le 12:30, continua a piovere e fa anche un tantino fresco per cui cerchiamo un posto per uno spuntino e per scaldarci. Ci imbattiamo nell’Annabella Cafè, proprio accanto alla rinomata pellicceria. Abbiamo freddo quindi decidiamo di entrare. Ordiniamo una piadina, una zuppa, un litro di acqua e un caffèper un totale di 15,50€ ( non proprio economico, ma si è mangiato bene). Successivamente scopriremo che ci sono svariate tavole calde nella zona del Duomo, quindi c’è una vasta scelta; non disdegnamo comunque l’Annabella Cafè.
Visitiamo esternamente il Duomo e la sua piazza con la statua del Regisole, ricostruzione moderna di una statua imperiale romana. L’interno del Duomo è chiuso e rimaniamo un po’ deluse sia per questo sia perchè la cupola è in ristrutturazione per cui circondata da impalcature (è un peccato, ma qualche lavoro ogni tanto è ben gradito!).
Imbocchiamo nuovamente la via principale, Strada Nuova, e guardiamo un po’ di vetrine, fino ad arrivare al fiume Ticino, dove scorgiamo il POnte Coperto, una vera e propria opera d’arte. Al di là del ponte il pittoresco villaggio di Borgo Ticino, caratterizzato da casette color pastello.
L’ultima tappa del nostro itinerario è una chiesa, la Chiesa di San Michele, scoperta per caso… E che caso!!!! Rimaniamo estasiate dinnanzi a questa facciata rossa, ben ordianata, di dimensioni enormi, dove avvennero varie incoronazioni di re e imperatori tra cui quella del Barbarossa.
Soddisfatte torniamo all’auto e salutiamo Pavia, con la promessa di ritornare in una bella giornata di sole per vivere il centro storico un po’ più intensamente.
Il nostro mini weekend è la dimostrazione di come il tempo scandito dall’orologio non può fermare passioni quali il viaggio o l’arte.
Roberta e Michela Per ulteriori informazioni: roby0785@hotmail.It