La magia del Natale in Alsazia
Da tempo desideravamo riprovare le sensazioni risalenti ad anni addietro (era il lontano 1999) quando, per la prima volta, scoprimmo per caso l’esistenza di questi favolosi mercatini di Natale Alsaziani, dall’atmosfera così particolare e dalla magia quasi palpabile … Non è facile descrivere l’aria di festa, di allegria e di serenità che questi luoghi ispirano e che hanno il potere di farti sentire più leggero e felice … per questo motivo non vediamo proprio l’ora di partire e contiamo i giorni con impazienza. Ma il tempo vola e per fortuna arriva anche la fatidica mattina in cui, caricata di tutta fretta la macchina, si da’ inizio alla nostra avventura di viaggio dal sapore natalizio.
Già solo il percorso per raggiungere la nostra meta è piacevole per le condizioni del meteo, del traffico e del paesaggio che ci scorre accanto e che cambia in continuazione … dalla strada che costeggia tortuosa le tranquille acque del nostro Lago Maggiore, a quella più rapida e circondata da prati innevati della Svizzera, dal lungo tunnel del Gottardo, passando attraverso le caotiche città elvetiche di Lucerna e di Basilea, e poi giungere finalmente alla tranquillità della dolce campagna francese.
Ci sistemiamo all’ottimo hotel “Ibis Centre” (vivamente consigliato) di Colmar, cittadina che personalmente adoro per la bellezza delle sue vie costellate di case a graticcio coloratissime e celebre per i suoi ricchi mercatini di Natale e, a pochi minuti di gradevole passeggiata a piedi, … ci ritroviamo subito, improvvisamente, totalmente avvolti dalla magica atmosfera del Natale … Imbocchiamo una caratteristica viuzza addobbata con aiuole spolverate di neve, che conduce alla “Place de Jeanne d’Arc”, da dove è possibile seguire un percorso attraverso i famosi mercatini lungo “le Chemin des Lumieres”; camminando, osserviamo con stupore la fantasia, il gioco di luci e di colori con cui è decorata ogni bancarella, ognuna delle quali sembra donare calore, entusiasmo, felicità … Per me e Riccardo, due veri innamorati del Natale come lo siamo noi, tutto è così affascinante che quasi ci sembra di tornar bambini, in questo paese delle meraviglie! Al calar della sera poi tutto pian piano sembra mutare spazio e dimensione … le luci della città si accendono man mano, a completare un quadro a dir poco entusiasmante … i colori degli addobbi di ogni casa, negozio, ristorante che sia, abbagliano in un’esplosione di luci festose, quasi una competizione a premiare la fantasia più originale e spettacolare.
Osservo Riccardo … ha lo sguardo attento, curioso e vispo come quella di un bimbo … l’espressione di stupore e di gioia impresso sul volto, gli occhi brillanti … la sua felicità è contagiosa … Camminiamo abbracciati, un po’ goffi nei nostri ingombranti, ma indispensabili piumini, uniti contro l’aria gelida di questo rigido inverno alsaziano, ma con la gioia di ammirare insieme un scenario che solo nelle favole immaginavamo potesse esistere.
Passeggiamo a lungo senza una meta precisa, facendoci attrarre dalla via più lucente, dallo scorcio più colorato, dalla piazzetta più caratteristica, vagando per questa splendida cittadina alsaziana, la meglio conservata, dice la guida, antico centro di scambi commerciali e porto fluviale.
Osserviamo con meraviglia lo splendore delle luci che decorano la “Place de l’Ancienne Douane”, dominata dalla “Koifhus”, l’antica dogana con il tetto in tegole burgunde che sovrasta case a graticcio color pastello, che ospita un’esposizione di preziosi ed originali oggetti d’arte e manufatti d’artigianato, oltre ad un mercatino di prodotti della gastronomia locale dal profumo molto invitante. Ci facciamo subito tentare dai biscotti speziati, dai diversi golosi colori e sapori, gentilmente offerti in assaggio ai turisti passanti per invogliarne il quasi doveroso acquisto: veramente ottimi! Proseguiamo nel nostro lieto pellegrinaggio, fermandoci spesso e volentieri a guardare attentamente lo splendido scenario che ci circonda, lo sguardo catturato anche dagli oggetti esposti e dalle specialità gastronomiche offerte … e raggiungiamo “le Marchè de Noel des Enfants”, il mercatino dedicato tutto ai bambini, con giostre e bancarelle di giocattoli e di dolciumi. Siamo arrivati al caratteristico e famoso quartiere di Colmar, noto come “Petite Venise”, pittoresco per le sue case a graticcio che si affacciano su canali simili a quelli della nostra Venezia; lo scorcio sul “quai de la Poissonnerie” è veramente un’opera d’arte, qui le foto si sprecano! In mezzo al canale è sistemata una barca con a bordo un bel Babbo Natale colorato e, il tetto di uno dei più famosi alberghi di Colmar, “l’hostellerie le Marechal”, ospita una famiglia di orsi di peluche giganti! Sono un po’ matti questi francesi, … però sono anche dei simpatici burloni! Non hanno perso lo spirito allegro e giocoso del periodo natalizio e la voglia di tornar bambini e di divertirsi con cose semplici, come tradizione vuole.
Noto con un pochino di tristezza come da noi, specie nelle grandi città, prevalga la fretta e la foga di fare costosi acquisti e preparare sontuosi cenoni, senza soffermarsi su ciò che significa realmente questo momento, da vivere con tranquillità e con l’animo sereno, con gioia, un momento da dedicare alla bontà e alla speranza in un mondo migliore, da trascorrere con le persone care e i veri amici … il vero senso del Natale … Sarà una sensazione, magari mi sbaglierò, ma in questi posti mi sembra che la gente sia più semplice e più felice … Ma torniamo al racconto dettagliato del nostro breve viaggio e diamo spazio alle nostre necessità primarie … Nonostante tutti gli assaggi fatti sino ad ora, decidiamo di trovarci un ristorantino per gustarci qualcosa di buono e riscaldarci un po’, visto che in men che non si dica si sono già fatte le sette di sera, la temperatura si è ulteriormente abbassata e l’appetito ha cominciato a farsi sentire.
Entriamo nell’accogliente ristorante “Le Petit Schlossberg” ed il gestore ci accompagna ad un tavolo della sottostante bellissima taverna, un ambiente molto raccolto e romantico; abbiamo voglia di mangiare qualcosa di non troppo sofisticato, ma buono e soprattutto caldo, quindi la nostra scelta cade su un piatto che somiglia molto alle nostre lasagne, ma servite in una terrina di coccio incandescente, con abbondante salsa a base di formaggio tanto liquida da dover usare il cucchiaio per poterla assaporare. Ottima veramente! Soddisfatti, ci togliamo anche lo sfizio di concederci un bel dolce ipercalorico: tortino di cioccolato con cuore di cioccolata calda, immerso in una salsa alla vaniglia e accompagnato da crema chantilly … un tripudio di profumo e soprattutto di sapore … una cosa favolosa! Caffettino, non male, e poi via di corsa a nanna al nostro alberghetto, pienamente soddisfatti di questa ricca giornata appena trascorsa e terminata veramente in bellezza … e in bontà! Il mattino seguente lo dedichiamo alla visita di Colmar alla luce del giorno; certo manca il fascino delle ricche illuminazioni notturne, ma si possono notare dei particolari celati dal buio della notte e visitare l’imponente cattedrale, la bella “eglise St-Martin” in stile gotico e l’”eglise Dominicains”. Qualche acquisto e poi, al primo accenno di sole che riesce a far capolino tra le nuvole che oggi ingrigiscono il cielo, lasciamo Colmar e ci dirigiamo verso i famosi paesini sulla celeberrima “Route des Vins d’Alsace”. E’ incredibile come a pochi minuti dalla grande città, sia possibile immergersi nella pace della campagna coltivata a vigna, che si estende per chilometri in questa rigogliosa regione, e perdersi lungo le stradine che percorrono l’ondulata superficie delle colline, incontrando qua e là piccoli e graziosi paesini, uno più bello e caratteristico dell’altro.
Situata appunto tra vigneti e montagna, incontriamo Ribeauvillé, grazioso paese dominato dalla presenza maestosa delle rovine dei tre castelli dei Signori di Ribeaupierre e dall’antica fama di essere il villaggio degli artisti di strada, dei giocolieri e dei saltimbanchi.
Percorriamo tutta la “grand’rue” e i quartieri pittoreschi a ridosso dei vigneti, dalle costruzioni arricchite da addobbi natalizi tradizionali e dai negozi dalle insegne in ferro battuto; passiamo al di sotto della maestosa torre-porta “la tour des Bouches” del 13° secolo, per scoprire altri quartieri dalle case a graticcio dai colori sgargianti e piazzette adornate da belle fontane dallo stile rinascimentale. Non incontriamo molti turisti durante la visita di questo villaggio, ma notiamo un certo fervore di preparativi da parte dei negozianti; scopriamo che il giorno dopo infatti si terrà il tradizionale Mercato di Natale Medievale, per cui i visitatori affluiranno da tutta la regione solo l’indomani.
La vista del castello di Haut-Koenigsbourg, arroccato in cima ad uno sperone roccioso, che dall’alto domina l’intera vallata in cui ci troviamo, ci incuriosisce a tal punto da buttarci nell’impresa di raggiungerlo in auto; dopo aver imboccato la strada sbagliata un paio di volte e aver scollinato dalla parte opposta, percorrendo una stradina attraverso un bosco innevato … in un paesaggio fiabesco di alberi bianchi di neve, brillanti alla luce del sole (un imprevisto molto pittoresco) …, finalmente imbocchiamo la strada giusta. Ma salendo salendo, la nebbia ci avvolge sempre di più e quando giungiamo al castello la bruma lo avvolge quasi completamente, donandogli un non so che di misterioso, tetro e affascinante allo stesso tempo! Sembra proprio di essere in quei film dal sapore medievale … dalla nebbia spunta il torrione … poi sparisce ancora dalla nostra vista come inghiottito dal nulla.
Il freddo pungente e la “rabbia di neve”, come la chiamiamo da noi, ci spingono a percorrere velocemente il tratto di sentiero che conduce all’entrata del castello, pochissimi i visitatori che incontriamo, tutti a cercar rifugio nella locanda ricavata in un’ala del vecchio castello, interamente rivestito di legno antico. Ci concediamo una bella cioccolata calda con torta di mele e di ricotta … poi caliamo verso la pianura, sfuggendo alle grinfie della fitta nebbia e da quello strano ambiente dove tutto sembrava così ovattato, senza tempo né spazio …
Finalmente raggiunta la piana, con la visibilità tornata nella norma, percorriamo un altro bel tratto della strada dei vini, attraversandone i villaggi lungo il percorso che ci riporta a Colmar, questa volta in un “Village hotel” della periferia, proprio accanto ad un grandissimo centro commerciale ed al nostro tanto amato ristorante “Buffalo Grill”, dove gustiamo la nostra ottima cena a base di carne cotta alla griglia, insalata e patatine fritte e terminata con un bel piatto di assaggi di formaggi tipici francesi per Ric e da una ciotola di “creme brulèe” per me.
Caffè e tutti a nanna, stanchi e satolli come non mai … Sveglia, colazione e via alla scoperta degli altri villaggi sulla “route”, in una bella, ma freddissima giornata di sole. Oggi visitiamo il borgo di Kayserberg, caratteristico per le sue case affacciate sul fiume, che regala bellissimi scorci fotografici, in modo particolare dal bel ponte in pietra, e speciale per il suo campanile, in quanto ospita una coppia di candide cicogne, simbolo di questa regione. Già dal mattino la gente comincia ad affluire numerosa per visitare i classici mercatini di Natale che si snodano nelle vie e piazze più antiche di questo grazioso paese e molte sono le attrazioni per i turisti, dalla fabbrica del vetro – con dimostrazione dal vivo della creazione di un vaso coloratissimo – alla mostra di manufatti di artigianato locale dedicati al tema del Natale, dalla bancarella più tradizionale a quella più moderna. Il freddo gelido di oggi e l’avvicinarsi dell’ora di pranzo ci spinge ad assaggiare i deliziosi “bretzels”, la ciambella salata alsaziana, una specie di pane croccante, dalla tipica forma ad anello chiuso a otto, cosparso di sale oppure arricchito con formaggio e pancetta … squisiti … meglio se accompagnati da un caldo e profumato vin brulè.
Lasciamo Kayserberg per raggiungere un’altra località molto turistica, giusto a pochi km di distanza, rinomata per la sua ben conservata bellezza medievale antica, motivo per cui fa parte dell’associazione dei più bei villaggi di Francia … … Riquewihr ci appare adagiata tra le colline coperte di vigne e la bellezza del paesaggio è veramente sbalorditiva.
E’ considerato infatti il paese più romantico dell’Alsazia e se ne comprende subito la ragione appena si comincia a passeggiare lungo le sue viuzze dalle atmosfere medievali, che la fanno somigliare ad un paese fatato dei cartoni animati di Walt Disney.
Avanziamo anche qui tra la folla di turisti in visita dei tradizionali mercatini di Natale immergendoci nell’atmosfera, nei profumi e nei sapori di ciò che ci circonda … assaggiamo il “Pain d’epice” pane speziato, ancora biscotti … e per scaldarci un po’ ancora vin brulè aromatizzato all’amaretto con i bretzel salati … che bontà … Per prendere una boccata d’aria ed allontanarci un attimo dal caos diamo un’occhiata alla cinta muraria e al panorama sui vigneti che circondano il villaggio, poi ci rituffiamo nella baraonda delle bancarelle e dei negozi zeppi di gente di ogni nazionalità, venuta qui ad assaporare l’atmosfera del Natale alsaziano come noi.
Visitiamo ancora con stupore il bellissimo negozio di addobbi natalizi “Féerie de Noel” della famosa catena Kathe Wohlfahrt, che supera ogni immaginazione per la ricchezza e la fantasia degli oggetti esposti, ed ancora un negozio “la Légende des Sorcières”, che vende esclusivamente streghe e befane di ogni genere. Ormai ebbri di folla, luci, rumori, aromi e … gelo … ci avviamo a riprendere la nostra macchina posteggiata in mezzo ai vigneti, ben contenti di accendere il riscaldamento al massimo e scaldarci le nostre stanche e infreddolite membra! Sulla via del ritorno notiamo il bel villaggio di Bergheim che si presenta in tutto il suo splendore con la sua bellissima torre/porta medievale, che fa parte della cinta muraria del XV secolo, particolarmente ben conservata.
Sfidiamo ancora una volta il freddo pungente, curiosi di ammirare anche quest’altro villaggio sulla “route des vins” e ne restiamo affascinati, forse per la calma delle sue strette, ma colorate vie quasi deserte e per il suo particolare percorso – “le chemin des crèches” – alla scoperta di più di 50 presepi artigianali, realizzati dagli abitanti e sistemati nei punti più caratteristici del villaggio.
Molto soddisfatti della giornata appena trascorsa, rientriamo in hotel e replichiamo l’ottima cena della sera prima al ristorante adiacente, stavolta restando un pochino più leggeri … Mattinata di folli acquisti nel vicino grande centro commerciale, pieno zeppo all’inverosimile di articoli regalo, gastronomia e dolciumi tipici del natale alsaziano. E con la macchina carica di doni ricchi e profumati ci avviamo verso casa, felici di aver visitato luoghi così incantevoli e caratteristici, dall’atmosfera così particolare e carica di allegria, con la speranza di mantenere questo stato d’animo sereno e festoso per tutta la durata delle nostre imminenti feste natalizie … BUON NATALE a tutti!