La lunga notte lappone
Itinerario: Tampere – Rovaniemi – Napapiiri (Circolo Polare Artico) – Ivalo – Inari
Mezzi di trasporto: autobus locali – volo interno
Pernottamenti: Hotel – Guesthouse
Durata: 10 gg
Finalmente si realizza il nostro desiderio di visitare la Lapponia in inverno! Giò è costretta da anni su sedia a rotelle, ma...
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Itinerario: Tampere – Rovaniemi – Napapiiri (Circolo Polare Artico) – Ivalo – Inari Mezzi di trasporto: autobus locali – volo interno Pernottamenti: Hotel – Guesthouse Durata: 10 gg Finalmente si realizza il nostro desiderio di visitare la Lapponia in inverno! Giò è costretta da anni su sedia a rotelle, ma questo non ci impedisce di girare il mondo zaino in spalla…Partiamo con volo Ryanair per Tampere (via Londra). Qui abbiamo il primo assaggio delle temperature artiche: marciapiedi e strade sono ghiacciati, tanto che all’inizio si fa fatica a mantenere l’equilibrio, per fortuna muoversi con la sedia a rotelle è meno difficile del previsto, scivola bene… Qui c’è già la neve e fa buio prestissimo….Tampere è una città prevalentemente industriale, ma con alcune belle particolarità, come la chiesa ortodossa e la cattedrale. Facciamo un giro nel piccolo Museo di Lenin, composto oltre che da un bizzarro negozio di souvenir, da due sale piene zeppe di fotografie, documenti e reliquie che ripercorrono la vita del rivoluzionario russo che visse a Tampere per qualche tempo e partecipò attivamente alla lotta d’indipendenza finlandese. Passata la seconda notte in un confortevole hotel, partiamo all’alba sotto una fitta nevicata per Rovaniemi: il volo interno lo facciamo fino ad Helsinky con un bimotore che decolla e atterra sulla pista completamente ghiacciata…ma se non sono abituati qui….Arriviamo nella nostra guesthouse con un pulmino e qui una simpatica signora dall’aspetto più mediterraneo che nordico ci affitta una semplice ma calda stanza…fuori il termometro segna –19°! E si sente!!! Facciamo un giro per la città e notiamo che quasi tutti i posti auto hanno in dotazione un carica batterie per le vetture che regolarmente e gratuitamente viene lasciato attivo a macchina ferma, che buffo! E’ difficile stare molto all’aperto e spesso ci rifugiamo nel centro commerciale cittadino deliziandoci con i dolci locali e un caldo thè! Rovaniemi non è grandissima e decidiamo di andare subito a visitare il Villaggio di Babbo Natale situato proprio a Napapiiri! Ci si arriva con un normalissimo autobus di linea, per niente turistico…anzi, c’erano solo studenti e noi eravamo gli unici turisti! Arriviamo, è primo pomeriggio ma è già buio e l’atmosfera è proprio quella tipica natalizia: c’è il mitico cartello che indica la linea di Napapiiri, ovvero il Circolo Polare Artico (latitudine 66.5° nord). Napapiiri è situato a soli 8 km da Rovaniemi. Facciamo due passi ed entriamo nel villaggio ufficiale di Santa Claus! Degli altoparlanti diffondono musica natalizia, tutto intorno c’è neve, tanta neve, e tanti bambini vestiti da elfi (i piccoli aiutanti di Babbo Natale) che giocano….Non manca neanche qualche renna e tre enormi pupazzi di neve, insomma, c’è proprio tutto, compresa la residenza ufficiale di Babbo Natale, quello vero!!!! E noi…andiamo a trovarlo! Scambiamo due chiacchiere con lui in un buffo italiano (parla tante lingue) e ci facciamo fare la foto di rito (a pagamento ahimè…e carissima!!). Congedato il buffo signore dalla lunga barba bianca, visitiamo il suo ufficio postale, pieno di sacchi di lettere provenienti da tutto il mondo…e noi scriviamo le nostre e le consegniamo alle simpatiche (e carine, ops!!!) segretarie di Santa Claus. Qui si torna davvero bambini, l’atmosfera è proprio quella giusta! E’ uno spasso passeggiare fuori sulla neve e dentro nei numerosi negozietti che vendono un po’ di tutto in tema natalizio…mai un Natale è stato così vero!!!! Il giorno dopo la mattina completiamo il giro a Rovaniemi facendo una lunga passeggiata fino al fiume Onnaskovski, il cui letto è completamente ghiacciato e al pomeriggio ci buttiamo di nuovo nell’atmosfera natalizia di Napapiiri! Ora ci tocca proseguire il viaggio verso nord: ci serviamo degli autobus locali a lunga percorrenza ed arriviamo lungo la strada Artica (in scenari stupendi) alla cittadina di Ivalo! Qui fa ancora più freddo…poca gente in giro lungo l’unica arteria principale. C’è poco da vedere e ci rifugiamo nel nostro tipico Hotel lappone dotato di sauna che ovviamente proviamo! Incredibile, è stranissimo sapere che fuori si gela e dentro questo stanzino minuscolo e buio si suda fino a non sopportare più il caldo….E Giò continua ad aggiungere acqua ai carboni, aumentando la temperatura!!! Io scappo…. Il giorno dopo il pezzo forte del viaggio: abbiamo prenotato dall’Italia un’escursione di un giorno con slitte trainate dagli Husky, nella selvaggia terra lappone. I proprietari dell’allevamento Kamisak, Eija e Reijo, ci vengono a prender di buon mattino e ci portano alla fattoria. Ci forniscono di tutta l’attrezzatura polare necessaria: giaccone antigelo, scarponi rinforzati, calzettoni spessi due dita, cappello imbottito e guanti di renna…siamo pronti!! Reijo, suo figlio, noi due e due mute di splendidi husky che non vedono l’ora di partire!!! Infatti per loro è un gioco, le imbracature sono tali da non fargli sentire il peso trainato, e per chi ha a che fare abitualmente come noi con i cani, è facile capire che si stanno divertendo come pazzi. Reijo in motoslitta, suo figlio e Giò su una slitta (con Giò coperta da mille strati di pelli di renna) e io su un’altra ancora….È spettacolare!! Guidare una muta di cani non è facile, tirano tanto, ma è un’esperienza unica. Passiamo per fiumi ghiacciati, in mezzo ai boschi ricoperti di neve. Ci fermiamo nel nulla a consumare un tipico pasto lappone: Reijo accende il fuoco con legna postata da casa e ci prepara un ottima zuppa di salmone, mentre i cani si riposano un po’ (e noi pure). Il silenzio tutto attorno è surreale….Sembriamo i protagonisti di una spedizione artica…. Riprendiamo il giro, comincia anche a nevicare, e dopo 30 km nella neve torniamo stanchi ma felici alla fattoria. Un’esperienza che non dimenticheremo mai! Il rapporto che si instaura in così poco tempo tra noi e gli husky è indescrivibile….Vederli correre, ululare e giocare nel loro ambiente è davvero bello! Ci fermiamo un po’ all’allevamento a chiacchierare con la famiglia, a farci spiegare com’è vivere così, ma è ora di tornare alla base. Compriamo qualche alimento al piccolo supermarket vicino all’hotel per la cena e poi sauna rigenerante: una vera giornata lappone! Il giorno seguente ci spostiamo ancora in pullman verso nord ed arriviamo al piccolo villaggio di Inari, un posto che sembra di frontiera, con poche case sparse, un piccolo hotel che fa anche da discoteca, supermercato e ristorante e nel quale pernottiamo…. Tutto intorno il nulla bianco! Inari conta 500 abitanti ed è la principale comunità del popolo Sami, gli indigeni della Lapponia che attualmente vivono sparsi in 4 Paesi. Attualmente i Sami, a lungo perseguitati per la scelta di condurre una vita nomade, si insediarono in Lapponia circa 10 mila anni fa e ancora oggi vivono di allevamento di renne, hanno una loro lingua e una loro bandiera oltre alla radio locale. Visti i due negozi e la chiesetta Sami, ad Inari non resta molto altro da fare se non visitare il bel museo Siida che descrive molto bene gli ambienti e la vita artica. Incredibile, usciti dal museo il freddo arriva oltre i 20° sotto zero….Impossibile rimanere anche solo un minuto senza guanti o cappello….I cerchi della carrozzina sono ghiacciati e perfino la mia barba e i pochi capelli che escono dal cappellino brinano….! Non ci resta che rientrare in hotel e l’indomani ripartire per Ivalo, che ci sembra un po’ più accogliente. Abbiamo conosciuto Babbo Natale, oltrepassato il Circolo Polare Artico (fino a 69° di lat. Nord), girato con le slitte trainate dagli husky, vissuto la lunga notte artica (alle 13 al nord era già buio!)….Ecco la vera Lapponia, nella stagione più tipica: l’inverno! Un’emozione da raccontare!!!! Se vuoi vedere le foto dei ns viaggi, visitaci al sito: WWW.VAGAMONDI.IT