La Loira in bicicletta – istruzioni per l’uso
Bici utilizzate
Una MTB con copertoni da strada e una citybike. Le piste ciclabili e le strade percorse sono talmente ben manutenute che non sono necessarie accortezze particolari. Non deve mancare ovviamente un kit per risolvere eventuali problemi meccanici: camere d’aria, fili e pannetti dei freni, raggi di scorta, un paio di false maglie, fascette da elettricista, nastro americano, guanti usa e getta, attrezzo multiuso, ecc …. Non dimenticate un paio di lucchetti !!! …. anche se la sensazione è di assoluta sicurezza e a volte ci siamo quasi rammaricati di trascinare del peso inutile. Come di prassi ogni bicicletta era attrezzata con due borse stagne da 25/30 litri e un bauletto da manubrio. Non preoccupatevi di lasciare le borse attaccate al portapacchi durante le visite (lo fanno tutti).
Indice dei contenuti
Meteo
Temevamo freddo, pioggia e vento. Nulla di tutto ciò. Temperatura gradevole, non una goccia d’acqua e quasi niente vento contrario, che in bicicletta è come vincere al lotto.
Come arrivare
Le possibilità sono diverse: aereo con biciclette smontate o a noleggio, treno con biciclette smontate (per non smontarle devono essere utilizzati i treni regionali in Italia ei TER in Francia), auto. Noi abbiamo optato per l’auto e utilizzato le nostre biciclette. L’auto è stata lasciata a Orleans in un parcheggio sotterraneo adiacente il centro (www.stationnement-orleans.fr). Il prezzo è di 36 euro a settimana e per le soste lunghe è necessario comprare il biglietto alla reception che ha orari di ufficio ed è chiusa la domenica. Abbiamo raggiunto Orleans via Torino e preferito evitare il traforo del Frejus passando per il colle del Moncenisio. La strada è molto bella e panoramica, è necessaria una oretta in più e con quello che risparmiate di pedaggio vi pagate ben oltre il parcheggio. La benzina in autostrada è carissima e molto più a buon mercato nei distributori dei centri commerciali (anche 30 centesimi di differenza).
Come ritornare al parcheggio
Lungo la valle della Loira il servizio ferroviario è molto efficiente e tutti i TER hanno spazio dedicato alle biciclette. Noi siamo rientrati a Orleans da Saint Nazaire in circa 5 ore con un solo cambio a Nantes. Le biciclette viaggiano gratis.
Dove alloggiare
Se viaggiate nei periodi di punta, prenotate!!! …. soprattutto se volete rispettare le tappe che avete programmato e non volete correre il rischio di sistemazioni che potreste non gradire. I turisti in bici (e non) sono veramente tanti. Se al contrario preferite l’impostazione “pedalo – sono stanco – mi fermo” l’offerta di alberghi e chambre d’hotes è ampia, ma ovviamente può richiedere un certo spirito di adattamento. Noi abbiamo prenotato dall’Italia le prime sei tappe e con due giorni di anticipo le successive, per lasciare spazio a eventuali modifiche del programma (come nella realtà è avvenuto). Abbiamo optato in parte per sistemazioni in chambre d’hotes (ve ne segnaliamo due che ci sono piaciute particolarmente: Les Salamandres a Montlivault e Au Relais Saint Maurice a Chinon, la seconda assolutamente da non perdere) e in alcuni casi per hotels di note catene (IBIS e Best Western), giusto per andare sul sicuro.
Tappe
Orleans – città e cattedrale meritano qualche ora. Non dimenticate una sosta all’ufficio del turismo di fianco alla cattedrale per tutte le informazioni e cartine del caso.
Chambord – spettacolare. Nota di costume: abbiamo mangiato un buon gelato al baracchino a sinistra dell’ingresso che sul momento ci è sembrato carissimo. In realtà è stato quello più a buon mercato di tutta la vacanza.
Blois – città e castello. Ci siamo fermati due notti per fare un giro ad anello con obiettivo il castello di Cheverny. Oltre allo Chateau e i giardini, se vi piacciono i cani non potete perderlo.
Ambois – paese, castello e dimora di Leonardo.
Chenonceau – iconico. Se ne avete già abbastanza di visitare stanze e saloni e volete fare solo un paio di fotografie all’esterno, potete attraversare il fiume (Cher) sul ponte poche centinaia di metri a monte e percorrere la ciclabile lungo il fiume da cui il castello è ben visibile. Noi lo abbiamo visitato e non ce ne siamo pentiti.
Tour – città grande e non interessantissima. Può sembrare ridicolo, ma vi consigliamo di dare un occhio alla stazione, molto particolare.
Villandry – basta con stanze e stanzoni. I giardini sono però da non perdere. Esiste un biglietto separato.
Ussè – lungo la strada per Chinon. Ben visibile dalla ciclabile e meritevole di una foto. Non lo abbiamo visitato.
Chinon – paesino delizioso.
Saumur – bel centro storico. Da qui abbiamo preferito prendere il treno per Nantes e accorciare due tappe di campagna francese forse non interessantissima.
Nantes – bella città. Centro storico molto vivace e godibile.
Saint Naziare – fine della ciclabile e arrivo. Non è vietato, ma attraversare il lungo ponte sull’estuario può essere molto pericoloso (vento e traffico). E’ offerta ai ciclisti una navetta gratuita da St Brevin les Pins a St Nazaire con frequenza oraria. Consigliatissima!!! Il lungomare merita sicuramente una visita
La Baule – prendetevi una giornata e pedalate lungo la costa. Se il tempo è bello ne vale la pena.
Impressioni finali… oltre ai castelli
Abbiamo attraversato paesi e città ordinati, puliti e pieni di fiori. Abbiamo incontrato ciclisti di ogni età e siamo sempre stati accolti in maniera molto cordiale. Le piste ciclabili sono invidiabili, perfettamente mantenute e ben segnalate. Le poche volte che siamo stati costretti sulla viabilità ordinaria, abbiamo apprezzato da parte degli autoveicoli un grande rispetto per i ciclisti, veramente inusuale per chi pedala sulle strade italiane. Il percorso è facile, spesso ombreggiato e adatto a chiunque, famiglie con bambini comprese… ma non illudetevi, non è sempre pianeggiante.
Bibliografia
Abbiamo trovato veramente utile la guida “Loira in bicicletta: la ciclabile dei castelli da Nevers all’Atlantico” editore Edilciclo. Cartine dettagliatissime e buoni suggerimenti.