La Isla Grande 2

Questo diario è di un viaggio fatto 2 anni fa, ma ultimamente la nostalgia di Cuba mi stava "assalendo" e quindi mi è venuta voglia di condividere la mia esperienza. CUBA 17-31 AGOSTO 2004-10-24 La Isla Grande, impossibile non vederla almeno una volta nella vita, e quindi partiamo! Prenotiamo dall’Italia il volo e gli alberghi con...
Scritto da: mc.mari
la isla grande 2
Partenza il: 17/08/2004
Ritorno il: 31/08/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Questo diario è di un viaggio fatto 2 anni fa, ma ultimamente la nostalgia di Cuba mi stava “assalendo” e quindi mi è venuta voglia di condividere la mia esperienza.

CUBA 17-31 AGOSTO 2004-10-24 La Isla Grande, impossibile non vederla almeno una volta nella vita, e quindi partiamo! Prenotiamo dall’Italia il volo e gli alberghi con trattamento di pernottamento e prima colazione, tranne 4 giorni che dedichiamo al mare a Cayo Santa Maria, in un resort all inclusive. Dobbiamo dire che abbiamo fatto un grosso errore, perché gli alberghi non sono sempre gradevoli e poi sono molto costosi per ciò che offrono, noi abbiamo rinunciato a 2 notti a Playa Ancon, perché l’albergo Costa sur era veramente fatiscente e troppo lontano da Trinidad, e siamo andati in una casa particular… bene questa era la vacanza che dovevamo fare! Camera pulita e cibo delizioso per pochi dollari.

Quindi consigliamo a chiunque voglia fare una vacanza a Cuba di prenotare soltanto il volo e forse anche una macchina a noleggio, sicuramente si risparmia e si vive a contatto con i cubani.

Il nostro viaggio comincia a Santiago de Cuba, dove ci fermiamo 2 giorni, uno dei quali purtroppo condizionato negativamente dal fatto che i nostri bagagli sono stati spediti all’Havana! Prendiamo un taxi con la guida per una cifra piuttosto alta …60$ (impareremo più tardi a diffidare dalla prima persona che ci propone una gita…), che ci fa fare il tipico tour turistico: la caserma Moncada; il vecchio quartiere Vista Alegre; la parte più caratteristica di Santiago dove si svolgono le “attività commerciali” tipiche cubane; il cementerio di santa Ifigenia, dove si trova la il mausoleo a Josè Martì; la basilica di Nuestra Senora del Cobre, meta di pellegrinaggio per i cubani, situata su una collina fuori città vicino ad una miniera di rame, ed infine il Castello de San Pedro del Morro fortezza seicentesca che serviva come protezione dai pirati e dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Lasciamo Santiago de Cuba e con un autobus della Viazul (dove si gela dal freddo) ci rechiamo a Baracoa nella provincia di Guantanamo, situata in una splendida baia incorniciata da montagne verdissime; un spettacolo della natura, dove si possono fare escursioni a piedi in mezzo alla foresta e raggiungere cascatelle dove fare il bagno in acque cristalline. Qui la gente è particolarmente accogliente e semplice, forse la Cuba più autentica, dopo poche ore ti sembra di essere a casa.

Le serate davanti alla casa della trova a sorseggiare rum sono indimenticabili e la discoteca del posto , dove siamo entrati con dei ragazzi cubani, è spartana, ma divertentissima,… I nostri amici cubani si sono infatti sbellicati nel tentare di insegnarci a ballare la salsa! È impossibile farlo come loro! Lasciamo Baracoa con uno scassatissimo pulmino insieme ad altri turisti italiani, prenotato all’hotel Plaza, e raggiungiamo Camaguey, la città delle chiese, veramente incantevole, da non perdere il ristorante el olvejto. Da qui andiamo per un giorno a Playa los Cocos vicino alla più famosa Playa Santa Lucia, ma meno affollata e trascorriamo delle splendide ore in un mare caldo e turchese.

È arrivata il momento di spostarci a Trinidad, non vedevamo l’ora e le nostre aspettative non vengono tradite! Dobbiamo dire che i trasporti sono spesso un po’ difficili, perché gli orari dei pullman sono a volte proibitivi e le auto a noleggio sono impossibili da trovare in alta stagione, per cui avere le notti già prenotate, per noi è stato un ostacolo. Ma comunque in “qualche modo” siamo arrivati a Trinidad e vi abbiamo passato due bellissimi giorni, tra passeggiate per viuzze di ciottoli e case colorate ed escursioni a cavallo nella splendida vegetazione circostante.

Il nostro tour itinerante è quasi finito perché ci aspettano 4 giorni di relax a Cayo Santa Maria.

È stata un odissea raggiungerlo, perché non ci sono mezzi pubblici che vi arrivano, i taxi sono introvabili dopo il tramonto e neanche il nostro resort a 5 stelle ci ha voluto aiutare e le zanzare a quell’ora sono impietose! Quindi siamo rimasti per ore al casello dove si paga il pedaggio, finché è passata per caso una macchina di persone che lavoravano ad un cantiere per la costruzione di un resort…(un altro purtroppo).

Il casello? Si, perché per andare al Cayo si paga ed il passaggio è proibito ai cubani, per non disturbare il lussuoso soggiorno dei turisti…Certo le spiagge erano deserte il mare di una limpidezza mai vista! e ci siamo goduti momenti indimenticabili, ma dopo un po’ abbiamo sentito la mancanza delle chiassose urla dei bambini cubani e della musica immancabile nella “vera Cuba”.

Qundi via verso la nostra ultima tappa l’Havana, con un breve passaggio, dovuto, a Santa Clara alla tomba di Ernesto Che Guevara.

L’albergo coloniale nel centro dell’Havana Vieja è meraviglioso, e vale la pena…, purtroppo abbiamo poco tempo perché alle 15.00 abbiamo il volo per Roma e così ci alziamo prestissimo e armati di guida Lonely planet ci immergiamo nella storia, antica e “recente”, che ci ha affascinato e ci ha fatto però conoscere una realtà che non è così allegra come si vorrebbe far credere! Arrivederci Cuba, si perché torneremo a salutare i vecchi amici e a conoscerne altri nei posti che non abbiamo potuto vedere per mancanza di tempo!



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