La Grecia in Vespa

Alla scoperta della mitologia greca in sella al mito italiano
Scritto da: steber
la grecia in vespa
Partenza il: 08/08/2006
Ritorno il: 20/08/2006
Viaggiatori: 6
Spesa: 1000 €
Questo è un diario di un viaggio fatto qualche anno fa (2006) ma che per il percorso e la tipologia risulta a mio avviso ancora molto attuale.

In fase di ideazione di questa avventura, l’unica cosa che ci era chiara era la voglia di fare una decina di giorni in sella alle nostre affezionate Vespe, la meta e il tragitto sono venuti un po’ per caso ma è stata probabilmente la decisione più bella e affascinante che potevamo prendere:

Percorrere un’incantevole Grecia costeggiando il Peloponneso da Patrasso a Corinto,visitare Micene Nauplia e Epidauro per poi inoltrarsi nell’Attica con la sua indescrivibile Atene ed arrivare fino a Capo Sounion dove godere di un tramonto mozzafiato per poi riprendere la strada del ritorno.

La Grecia,percorsa così,su due piccole ruote di motorini storici e affascinanti che ci hanno accompagnato per i quasi 1500 km percorsi facendoci godere di strade,buche,panorami,monumenti,spiagge e persone deliziose che ci hanno aiutato nelle piccole difficoltà.

Venezia – Patrasso… e l’avventura inizia

E così è deciso,si parte in una piovosa giornata di agosto dal porto di Venezia con le vespe cariche di troppi bagagli (comprese tende da campeggio mai usate) e con l’euforia e l’entusiasmo di 6 amici che si apprestano a fare un viaggio che per sempre resterà nel loro cuore.

Sbarchiamo a Patrasso di sera dopo 30 ore di navigazione con passaggio ponte e troviamo subito un ostello davanti al porto dove poterci riposare e rinfrescare.

Questo economico alloggio è la casa abituale di venditori ambulanti che con la pelle di ebano e lo spiccato accento romano ci invitano a non chiudere le vespe descrivendoci la lealtà e il rispetto del paese che ci ospita,ascoltiamo affascinati ma preferiamo non abbandonare le abitudini e leghiamo i nostri mezzi con lunghe,grosse e pesanti catene.

Facciamo poi una semplice cena in uno dei tanti ristoranti del porto,mangiamo una pannocchia abbrustolita a bordo strada e andiamo a dormire nel forno che chiamano camera impilati come libri negli scaffali.

Dopo la notte claustofobica in questo affollato ostello,siamo pronti a percorrere le strade Greche.

La lunga strada verso Corinto

Il tragitto per Corinto ci fa subito capire che lo stato delle strade che percorreremo non sarà esattamente quello a cui siamo abituati.

Un susseguirsi di buche (alcune particolarmente importanti) mettono a dura prova le nostre schiene,gli ammortizzatori e gli pneumatici ma un minimo di pezzi di ricambio ce li siamo portati (schiene a parte) quindi i piccoli inghippi diventano parte del viaggio e scuse per soste veloci,comunque il paesaggio è talmente bello che la stanchezza si fa sentire solo all’arrivo.

Lungo il percorso attraversiamo piccoli paesi,distese infinite di campi ingialliti dal sole,costeggiamo un mare dalle mille sfumature di blu e ci fermiamo a mangiare in una trattoria sulla costa,curata ed economica,dove,aspettando un pasto veloce (un insalata scelta a caso dato che il listino era completamente in greco) cerchiamo refrigerio tuffandoci nel limpido mare che si confonde con il blu intenso del cielo.

Ripartiamo dopo un bicchierone di caffé freddo per raggiungere Corinto e la giornata trascorre veloce come veloce corre il rovente asfalto sotto le ruote e nella frenetica Corinto troviamo alloggio in un albergo caotico e freddo che nulla ci offre più di un letto per riposare.

Sole mare e pesce fresco

Al mattino ci rimettiamo subito in sella alla ricerca di un alloggio più confortevole e,scendendo lungo la costa del Peloponneso,troviamo il posto perfetto per noi: un affittacamere semplice e pulito che con soli 15 euro a testa ci offre una comoda camera e un parcheggio in pole position davanti al bancone della reception perché il simpatico titolare,che è un vero appassionato delle due ruote in particolare di quelle italiane,ha da subito un occhio di riguardo nei nostri confronti.

Alleggeriti dai pesanti bagagli dedichiamo la giornata a scorazzare tra le strade della zona,a giocare tra le onde e a rilassarci sulla bellissima costa che alla sera diventa lo scenario dei numerosi ristoranti che apparecchiano i rustici ma curati tavoli di legno sul ghiaioso lungomare e che servono dell’ottimo pesce a buon mercato (un occhio al listino prezzi prima di occupare un tavolo è comunque vivamente consigliato!)

Italian style ad Epidauro

Dopo la giornata di svago e relax le nostre batterie sono cariche e risaliamo in sella in direzione Epidauro.

La strada è lunga, dritta, deserta e piatta per quasi tutto il tragitto.

Arriviamo ad Epidauro con il sole dritto sopra ai nostri caschi e iniziamo la prima passeggiata tra le rovine Greche.

Il sentiero sull’arida terra ci conduce a reperti di ogni sorta ma il nostro entusiasmo raggiunge l’apice quando finalmente si concretizza davanti a noi il famoso,perfetto e imponente teatro.

Saliamo e scendiamo le ripide scalinate apprezzando da ogni angolo e altezza l’incredibile acustica che un turista,improvvisato cantante,ci permette di apprezzare nelle note di un classico “o sole mio”.

C’è un punto,contrassegnato da un bollino,dove qualsiasi suono viene amplificato senza l’ausilio di nessuna tecnologia,come siano riusciti a creare un effetto così perfetto limpido e chiaro è per noi un vero mistero (per noi!).

Dopo l’esperienza canora riprendiamo la strada per Corinto dove un tuffo in mare è la degna conclusione di ogni giornata.

Micene e Nauplia

Ci svegliamo presto perché anche oggi ci aspettano grandi cose,accendiamo i motori e partiamo alla scoperta della mitologica Micene.

Ci accorgiamo di essere vicini perché autobus,macchine e bancarelle si infittiscono lungo la strada ma il sito è grande quindi la folla si sfoltisce a parte nei punti più noti come la Tomba di Agamennone.

Percorrere l’Acropoli e immaginarne la vita ha un fascino particolare e le colline che si estendono a perdita d’occhio tutto intorno aggiungono mistero e pace alla lunga passeggiata sotto il sole cocente.

Proseguiamo la nostra giornata in direzione Nauplia,prima capitale del regno Ellenico dal marcato influsso Veneziano.

Veniamo rapiti dall’armonia e la tranquillità che si respira nel centro storico e ci perdiamo tra i vicoli e le scalinate che uniscono i vari livelli della città apprezzandone la cura con la quale sono tenute le case,i balconi fioriti e le botteghe dove gli artigiani lavorano i manufatti locali come se il tempo si fosse fermato.

Le ore trascorrono veloci ed è tempo di rincasare,risaliamo in sella e torniamo alla base dove il gestore dell’alloggio ci aspetta sorridente e in attesa dei racconti della giornata.

Traffico e movida a Glyfada

All’indomani si cambia zona e alloggio,giusto il tempo di un abbraccio con il nostro nuovo amico e ci lasciamo alle spalle Corinto,non prima però di aver ammirato il noto canale dove restiamo senza fiato davanti al chirurgico passaggio di una nave.

Prendiamo così la strada per Atene che si rivela molto impegnativa per il caldo,lo smog soffocante e la folle guida dei greci che sfrecciano come siluri nella super strada che porta alla capitale.

Passiamo la caotica Atene e veniamo fermati da dei ragazzi incuriositi dalle nostre Vespe che,dopo un po’ di chiacchiere e domande si offrono di trovarci una camera.

Alloggiamo sul lungomare di Glyfada con i soliti 15 euro a testa in un affittacamere pulito e po’ pacchiano dove,in mancanza di un parcheggio,il custode notturno trascorre la notte seduto tra le vespe a vigilarle.

Glyfada è una città caotica e mondana,più dispendiosa rispetto ai nostri canoni ma che ci offre momenti di svago e ci fa gustare una Grecia più moderna e vivace di quella a cui ci eravamo abituati.

Atene: il silenzio in mezza al caos

Finalmente si parte alla scoperta di Atene,optiamo per muoverci in autobus che è il mezzo che meglio si districa in una così grande e trafficata città.

La prima tappa è il Tempio di Zeus,un tempio imponente e così perfetto da riuscire a percepirne la forma originale, è racchiuso in un rettangolo di terra che lo separa dalla confusione della città.

Un angolo di storia che viene vegliato da un branco di cani randagi che oziano sotto i cespugli e dal Partenone che dall’alto controlla tutta la capitale.

La salita verso il Partenone è lunga faticosa e cocente ma viene ripagata quando si apre lo scenario di uno dei più grandi monumenti culturali del mondo,il tempio greco dedicato alla Dea Atena.

Passiamo ore a guardare Atene dall’alto e cerchiamo di catturare più immagini possibili dal simbolo dell’antica Grecia su una capitale fatta di modernità ed eccessi.

Con un altro carico di forti emozioni riprendiamo la caminata verso la città dove non poteva mancare la visita ai giardini nazionali,alla torre dei venti,alle rovine dell’agorà e ovviamente al coreografico cambio della guardia in piazza Syntagma dove delle altissime guardie d’onore in costume tradizionale sorvegliano il monumento al milite ignoto.

La nostra escursione veloce ad Atene volge al termine e una cosa è sicura,che per poterla ammirare e capire ci vogliono dei giorni ma noi purtroppo ci dobbiamo accontentare perché abbiamo pochi giorni e un percorso da concludere.

Finiamo la nostra giornata nella vivace Glyfada e ci prepariamo per l’ultima escursione.

Caffé al tramonto

Siamo giunti all’ultimo giorno di discesa di questo splendido tratto di Grecia,il traguardo è Capo Sounion dopodichè si risale e in un paio di giorni si torna a Partasso per salpare verso Venezia.

Capo Sounion è un promontorio sulla punta meridionale dell’Attica a circa 70 km da Atene che raggiunge l’apice del suo fascino durante il tramonto.

Ci avviciniamo alla zona in giornata e dopo un pranzo panoramico su una terrazza fiorita e arieggiata trascorriamo qualche ora ad oziare in una spiaggia sabbiosa,un po’ affollata ma attrezzata di comodi lettini ed ombrelloni.

Nel tardo pomeriggio saliamo sul promontorio e ci godiamo i resti del Tempio di Poseidone che fino a poco prima osservavamo dalla spiaggia sottostante.

Quando il sole inizia il suo avvicinamento al mare siamo in ammirazione sui sassi antistanti al tempio e,giusto per non farci mancare niente,ci sorseggiamo un ottimo caffé italiano di nostra produzione.

Quando il sole di tuffa in mare e lo colora di rosso,restiamo senza fiato,la scoperta della Grecia si può ritenere conclusa e nulla potevamo chiedere di più di quello che abbiamo ricevuto e vissuto quindi riprendiamo la strada verso Glyfada illuminati da una splendida luna.

Ritorno a Patrasso

Dopo una bella dormita siamo pronti a ripercorrere il percorso inverso per tornare al porto di Patrasso e decidiamo di farlo in due giorni e fare una tappa intermedia di una notte a Corinto.

Il giorno successivo arriviamo a Patrasso con comodo anticipo e decidiamo di percorrere il ponte Rion-Antirion che con i suoi quasi 3 km attraversa il golfo di Corinto.

Il ponte è una struttura in acciaio e cemento armato che sembra essere sospesa in aria dai tiranti che lo compongono,veramente suggestivo e in qualche modo anche divertente percorrerlo se non fosse per il prezzo che in proporzione ci è costato come una notte in ostello.

Dopo anche quest’ultima esperienza salutiamo la Grecia e ci imbarchiamo in direzione Venezia dove la tappa obbligatoria per festeggiare la perfetta riuscita di questo viaggio è un vespa raduno a Jesolo.

Fantastica Grecia!

La Grecia ci ha regalato un’esperienza indissolubile,il fatto di averla percorsa in vespa ha dato sicuramente valore aggiunto all’avventura ma già di per sé è comunque un paese che ha molto da offrire.

Consiglierei tutti i luoghi che abbiamo toccato e consiglierei di dedicare più tempo ad Atene.

Noi abbiamo cercato il risparmio ed è stato piuttosto semplice (15 euro al giorno per una camera pulita e comoda e altrettanto per mangiare) ovviamente controllare i prezzi prima di ordinare o di fermare una camera.

E’ stato molto semplice anche trovare alloggio strada facendo organizzandosi solo il percorso (la tenda non serve!).

La gente disponibile e altruista ci ha semplificato il viaggio laddove potevamo trovare delle difficoltà.

Un po’ ovunque vivono branchi di cani randagi che vengono accuditi e curati dalla gente del posto con cucce e ciotole di acqua e cibo e già questo fa capire quanta umanità c’è in questo paese.

Il mare è speciale,le spiagge sono prevalentemente ghiaiose ma si trovano anche sabbiose,ci sono quelle libere e quelle attrezzate e tuffarsi dalla scogliera è possibile da quasi qualsiasi tratto di strada.

Unico punto dolente potrebbe essere il traffico e la sicurezza stradale che richiedono particolare concentrazione a causa della guida spericolare di molti.

La Grecia è stata un’insieme perfetto di elementi che hanno soddisfatto a pieno le nostre aspettative regalandoci esperienze emozioni e sorprese che non avevamo progettato quando l’unico nostro scopo era quello di fare semplicemente un giro in Vespa!

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in partenza per la Grecia

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il canale di Corinto

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in posa davanti al Partenone

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tramonto da capo Sounion

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la suggestiva Nauplia

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il tempio di Zeus

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il tempio di Poseidone

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Micene tra le colline



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