La Grecia fuori stagione

Sulla rotta della storia tra panorami mozzafiato
Scritto da: ligivolu
la grecia fuori stagione
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Grazie ai consigli dell’ente del turismo Ellenico e di Louis Cruises abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di un itinerario greco assolutamente fuori stagione, ma proprio per questo estremamente suggestivo, che ci ha fatto apprezzare scorci unici in completo relax, cullati da un mare incantevole in tipiche scene da film “Il mio grosso grasso matrimonio greco”…

Partenza da Malpensa per noi (ma sulla stessa tratta si può partire anche da Roma) con voli Aegean Airlines alle 17.30 circa, qualche ora di volo e atterriamo ad Atene catapultati in una realtà differente da quella milanese, con una propensione all’ospitalità decisamente molto elevata… Un esempio? All’arrivo, appena fuori dalle porte della dogana, i viaggiatori trovano subito un negozio di fiori che propone fiori bellissimi e bouquet con scritto “welcome”; a fianco un corner per ricaricare il proprio telefonino. Certo forse è poca cosa, ma segnalatemi se trovate un aeroporto italiano con le stesse cose, io credo che questi siano dettagli che fanno la differenza per un paese con propensione al turismo…

Il trasferimento all’hotel Acropolis dura circa 40 minuti. L’hotel è raccolto e carino, situato nel cuore della città, nella zona di Plaka, a pochi isolati da piazza Syntagma, accanto alla zona commerciale. L’Acropoli, i musei e le gallerie, sono a pochi passi. Il pacchetto del soggiorno formula B&B include wi-fi free (ho notato che in Grecia quasi tutti i servizi commerciali lo offrono!) e aperitivo di benvenuto all’ottavo piano… Saliamo con qualche riluttanza, l’idea era di andare a cenare subito… Ma quando l’ascensore si apre sull’ottavo piano, tutto il piano bar dell’hotel è una vetrina con vista Partenone illuminato… una scena romantica che ti fa apprezzare il concetto di “slow tour”, ovvero vivere e gustare le emozioni che offre una destinazione a ritmo lento.

Entriamo forse finalmente nello spirito Greco, con fatica ma affamati lasciamo questi panorami suggestivi e chiediamo alla reception un locale con cucina greca. Ci propongono Il Manh-Manh (si pronuncia Mani-Mani). Il ristorante è a poche centinaia di metri dall’hotel, facciamo fatica a trovarlo perché è posto al primo piano all’interno di uno stabile del primo ‘900. Il ristorante è completo, ma dopo 5 minuti d’attesa si libera un tavolo, ci facciamo consigliare dal titolare, così proviamo un po’ di tutta la cucina tradizionale greca rivisitata in chiave moderna. Tutti i piatti sono squisiti, il proprietario è molto cordiale e disponibile, da non perdere i ravioli con feta e vegetali, gustosissimi! Conti finali molti graditi solo 16 € per una cena completa, inclusa il vino super gustoso.

Il mattino seguente inizia la nostra crociera di 3 giorni nel mar Egeo con Louis Cruises, una compagnia greca con una flotta 5 navi da crociera e una catena di 99 hotel distribuiti in tutto il paese. Ci viene riservata una cabina esterna ai 6 ponti con vetrata (costo 718€ per due persone). Credo che fare una crociera di 3 giorni in questo periodo sia un modo ottimo per poter visitare diverse isole senza la folla estiva, apprezzandone così il vero spirito greco e nello stesso tempo eventualmente poter prendere contatto con realtà locali per organizzarsi poi sempre qui le vacanze estive!

La nostra rotta per i prossimi 3 giorni sarà Mykonos, Efeso (in Turchia), Patmos, Creta (Heraklion), Santorini, Atene. I passeggeri a bordo sono circa 900, provenienti da tutto il mondo: brasiliani, argentini, spagnoli, americani, nord europei e pochi italiani. Diverse scuole con studenti stranieri in visita sulle rotte della storia. Peccato che le nostre scuole non organizzino itinerari storico culturale di questo genere, sarebbe un’ottima occasione per i giovani per abbinare itinerari culturali storici all’opportunità di conoscere coetanei stranieri e imparare a comunicare in lingua.

Ma torniamo al nostro itinerario: Mykonos si rivela un’isola suggestiva, ancora un giusto mix tra isola turistica e tradizione greca. Il porto d’attracco dista un paio di km dal centro abitato e il transfer in pullman costa 8€, ma penso valga la pena fare una passeggiata sul lungo mare fino al paese, accogliente, con angoli incantevoli e botteghe alimentari, artigiane e di souvenir. Consiglio a tutti di prendere un aperitivo a Little Venice, sorseggiare del vino bianco fresco o una birra è l’ideale per godersi il tramonto tra i mulini e la nave sullo sfondo.

Efeso è una destinazione fuori dalla Grecia, ma ricca della storia greca e della religione cristiana. Efeso nell’antichità era rinomata per la sua biblioteca e per essere una delle 7 meraviglie del mondo. Oggi trasmette ancora (seppur ricostruita) un’imponenza, uno splendore e una ricchezza senza eguali, con un’organizzazione cittadina scientifica, impianti idrici di acque bianche e nere che scorre sotto tutta la città portando acqua corrente in tutte le case. Per i cristiani cattolici e ortodossi Efeso è una destinazione importante per visitare l’ultima dimora della madre di Gesù Cristo.

Patmos è l’isola che forse più mi ha colpito per la sua forma, il mare, i paesi. Direi che è ancora, una delle poche isole con una vita “vera”, fatta di mare e agricoltura, dove c’è un turismo fatto di luoghi ed emozioni. Sarà forse la presenza del monastero ortodosso di San Giovanni evangelista, dove si narra che Gesù Cristo apparve in una grotta al discepolo Giovanni per dettargli l’ultimo libro del nuovo testamento, L’Apocalisse. L’ufficio escursioni della nave ha organizzato un’escursione alla grotta e al monastero di San Giovanni, transfer in lancia dalla nave all’isola, poi pullman e guida ai monasteri tutto incluso a 47€. Vale la pena spendere questi soldi per visitare un posto così mistico, con una guida che proprio ti fa entrare in un mondo diverso. In pullman raggiungiamo la vetta del monte, poco prima si visita la grotta ormai integrata in una piccola cappella, poi il monastero ortodosso del 1.100. E’ un luogo molto particolare, quasi un labirinto di scalette e stanze dove convivono un imponente antico forno (che sfamava oltre 1000 persone) e teche con icone antichissime, una che contiene addirittura due pagine del Vangelo di Matteo originale. Dal monastero si vede un paesaggio mozzafiato di tutta l’isola, con centinaia di insenature in alcuni punti così profonde che tendono a congiungersi. Sul porto si è creato un nuovo centro abitato molto vivo con negozi di alimentari, caffè, bar con wi-fi free, noleggi moto-barche… Passeggiando tra le vie conosco un ragazzo greco, Manos, che è venuto a scuola di falegnameria a Lissone (una cittadina della Brianza) e che oggi si è ritirato qui nella sua isola dove fa il falegname, l’affittacamere e produce monili in legno che vende in negozio. Mi racconta che è felice della sua scelta, d’inverno coltiva la sua passione di intagliare e lavorare il legno, in primavera si gode la sua isola e affitta camere ai turisti per i mesi caldi e d’estate vende le sue opere, affitta moto (10-15€ al giorno) con vero spirito imprenditoriale! Sarà per il monastero, sarà per il mare, o sarà l’incontro con Manos Manolis… ma Patmos mi è proprio rimasta nel cuore!

Risaliamo a bordo per gustare una ricca cena servita da Cesare il nostro cameriere alla sala ristorante, un ragazzo del centro America sposato con una napoletana, che vive a bordo 8 mesi l’anno. Per la serata la Louise Cruises ha organizzato diversi intrattenimenti per tutte le età in diversi saloni, vediamo qualcosa, ma la giornata è stata molto impegnativa… Efeso e Patmos ci hanno distrutto, decidiamo di andare in cabina a riposare. La notte nonostante il mare un po’ agitato trascorre tranquilla e al mattino ci svegliamo a Creta.

Ore 6.30 salgo sul ponte della nave per ammirare il panorama, la giornata è nuvolosa, peccato! Speravo di meglio, ma sono fortunato, dopo pochi minuti tra le nuove scorgo il monte Ida uno dei monti più alti della Grecia, 2456 metri, con ancora sulla cima della neve. Il Monte Ida, oggi denominato Psiloritis, è la vetta principale dell’isola di Creta ed era considerato sacro nella civiltà Minoica, luogo dedicato alla dea madre. Ore 8 appuntamento per il transfer al palazzo di Cnosso e visita alla città di Heracliton (costo transfer, guida al palazzo e alla città 51€). Purtroppo il tempo è molto limitato per capire e approfondire una civiltà antica che nasce 4500 anni fa e decade nel 1450 a.c. Una civiltà che in piena età del bronzo riesce a costruire un palazzo enorme, sede di governo. Più che altro da segnalare alcuni santuari dedicati alla dea madre, mentre il palazzo di Cnosso è stato tutto ricostruito e riesce solo in parte a trasmettere cosa possa aver rappresentato la civiltà minoica a quel tempo. La visita alla città è praticamente una “corsa” tra le vie del centro che sente l’influenza architettonica della repubblica di Venezia, ma in sostanza si tratta di una città con abitazioni moderne. Certamente un’isola che per dimensione, storia, mare e natura vale la pena tornare a visitare per dedicare del tempo alla sua scoperta .

Nel pomeriggio del terzo giorno di crociera la nave dà fondo nella caldera di Santorini. Consultando la mappa sembra di entrare in una piccola caldera, la realtà si svela completamente differente: la caldera è enorme, al centro c’è ancora il vulcano attivo e attorno 3 isole che formano un arcipelago. Si capisce come l’esplosione del vulcano nel 1600 a.c. possa aver influenzato la decadenza della civiltà minoica, che fu colpita da uno tsunami con oltre 20 metri di onda e da numi piroclastici, i detriti dell’esplosione furono in seguito ritrovati fino in nord Africa. Con le lance raggiungiamo l’isola, poi con i pullman ne risaliamo le pareti scoscese fino al paese di Boia, dal quale si può vedere un paesaggio magnifico… la classica cartolina di Santorini… case bianche, tetti blu. Il paese è ancora molto ben conservato e si visita solo a piedi, un’immensa isola pedonale, peccato che abbia ormai perso lo spirito di paese e tutte le antiche botteghe si siano trasformate in gioiellerie e negozi di souvenir. Non un solo negozio di alimentari o una bottega artigiana, anzi alcune botteghe artigiane si sono trasformate in atelier e gallerie di artisti che vietano le fotografie. Sento però i commenti degli stranieri, soprattutto americani, che apprezzano moltissimo questo tipo di negozi e quindi certamente per gli abitanti dell’isola questo stravolgimento del paese diventa un importante fonte di business. Muovendoci verso Ira per prendere la teleferica che va verso il mare, scopro che oggi sull’isola c’è un discount moderno che offre tutti i generi alimentari e non. Prima di prendere la teleferica che ci porta al mare, decidiamo di prendere un aperitivo in uno dei tanti bar del paese, tutti con terrazze che si affacciano sulla caldera e su quel che rimane del vulcano. Scendiamo, a proposito, per chi non vuole prendere la teleferica (costo 3€) si possono fare i 600 gradini di una mulattiera a piedi o a dorso d’asino. Mentre siamo sulle lance per tornare alla nave inizia a piovere, una vera rarità per l’isola.

Questa sarà l’ultima notte in nave, vorremmo approfittarne per fare bisboccia ma la mattina seguente ci aspetta Atene, dobbiamo fare le valige e quindi decidiamo di andare a letto presto.

Lunedì prendiamo le camere presso l’hotel Titania in pieno centro (l’unico esercizio commerciale che da wi-fi free solo per un’ora al giorno), l’hotel è vicinissimo alla metro che ci porta al Partenone con 3 fermate. La metro Ateniese nata a fine ‘800 è stata recentemente ristrutturata con lo sviluppo di 3 linee. Le stazioni sono luminose e nel contempo ricche di storia, la nostra guida ci conferma che la costruzione delle nuove line metropolitane ha consentito agli archeologi di capire meglio la toponomastica della città antica, di scoprire reperti unici e inglobare gli stessi nelle stazioni, così da proporre le stazioni stesse come vetrine sulla storia. La visita al Partenone vale la spesa di 5€ (gratis per studenti e over 65), la vista è suggestiva, da qui si gode un panorama quasi da capogiro: lo sguardo scorre dal Pireo all’areopago, dove si dice San Paolo parlò agli ateniesi di un nuovo Dio, e all’Agora dove si narra che Pericle incitò gli ateniesi a costruire appunto il Partenone… ma i libri di storia e storia dell’arte e il museo ai piedi del Partenone dove ne sono conservati i pezzi originali sapranno raccontarvi meglio di me il valore storico di questi luoghi… Noi semplici umani preferiamo scendere e perderci nei vicoli del mercatino delle pulci di Monastiraky, un luogo dove puoi trovare ancora antiche botteghe oltre ai moderni negozi di souvenir, e botteghe di alimenti tipici per gli ultimi regali da portare in Italia e salutare la Grecia che rimane nei nostri cuori.

Non ci resta che augurare a tutti una sana e salutare crociera in Grecia!

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Il mercatino delle pulci di atene

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Mykonos

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Santorini

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I tetti di santorini

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Strada all'altare di cnosso

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I vicoli di mykonos

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Antiche indicazioni per il bordello di efeso

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Little venice, bar di mykonos

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Efeso

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I fiori in aeroporto



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