La Grande Mela… ghiacciata!
Abbiamo voltato con Delta Airlines, volo diretto all’andata e con scalo al ritorno.
1° consiglio: se potete, almeno nel viaggio di andata evitate gli scali intermedi. Oltre a farvi perdere tempo può capitare (e per noi non è la prima volta) che se lo scalo è breve, le vostre valigie non siano sufficientemente veloci a imbarcarsi nella coincidenza. Se al ritorno è una scocciatura, all’andata può rappresentare un grosso disagio e a volte una bella spesa per acquistare ciò che vi manca nei primi giorni di viaggio.
Atterrati a New York JFK, abbiamo preso una navetta (prenotata dall’Italia con GoAirlink) che ci ha portato direttamente al nostro Hotel, l’Holiday Inn Financial District a Lower Manhattan.
2°consiglio: valutate bene la scelta sul pernottamento e muovetevi con molto anticipo sulla prenotazione in quanto il rapporto qualità/prezzo sul pernottamento a New York è in genere pessimo. Informatevi anche sulle segnalazioni di presenza delle pulci; ebbene si! Anche nei 4/5 stelle paiono essere una vera piaga della città. (esistono appositi siti, si chiamano bed bugs, cercate su Google).
Poi, tenete anche conto della distanza dai luoghi che volete visitare perché, ad esempio alcune zone di Brooklyn possono dalla mappa sembrare vicine a Manhattan ma poi, di fatto, sono mal servite dai mezzi e vi sottraggono troppo tempo o vi impediscono di uscire comodamente la sera (sia per i tempi di percorrenza, sia perché alcuni quartieri la sera si trasformano in peggio…in particolare quando la temperatura scende e tantissimi barboni si rifugiano in massa nelle stazioni della metro).
Valutate di pernottare in New Jersey anziché a Manhattan. Avevo visto dei bellissimi hotel aldilà del fiume Hudson con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Io ho desistito visto che in alcuni blog ho letto che erano scomodi da raggiungere ma in realtà si tratta di una fermata di treno della linea PATH che si prende comodamente anche dalla stazione dentro l’Oculus ovvero a due passi da dove abbiamo pernottato noi, quindi, di fatto, con 10’ in più di viaggio potete spendere molto, molto meno…sinceramente tornassi a New York io sceglierei questa alternativa!
Arriviamo nel tardo pomeriggio, ci sistemiamo e proviamo a fare un piccolo giro esplorativo anche per cercare di rimanere alzati e smaltire il fuso orario: visitiamo l’Oculus, il World Trade Center e la zona di World Street (la sera tarda è un ottimo momento per vedere il Charging Bull di Wall Street senza le orde di turisti).
1° GIORNO: il nostro è stato un viaggio di 4 giorni pieni. Ci starebbe stato bene un quinto giorno, per vedere alcune cose che avevamo messo in preventivo di visitare e che per mancanza di tempo (o altri piccoli intoppi) abbiamo dovuto escludere ma, tutto sommato, dire che 4 giorni sono stati un buon compromesso.
Ci dedichiamo alla zona di Lower Manhattan. Come prima cosa prendiamo il traghetto gratuito (utilizzato dai pendolari) per Staten Island e che vi permette di vedere la Statua della Libertà e un bel colpo d’occhio sullo Skyline cittadino e sul fiume Hudson. Il tragitto dura 25’ a tratta, arrivati a Staten Island dovete scendere e riprenderlo nella direzione opposta (non potete rimanere a bordo). Per noi è una gita straconsigliata, preferibile alle costosissime crociere turistiche.
Scesi dal traghetto, a piedi visitiamo il WTC e il Memorial 9/11, l’Oculus e tutta la zona di Wall Steet e del Financial District.
Passiamo in hotel per una piccola pausa relax (e anche per scaldarci un pochino) e poi prendiamo la metro per dirigerci al Madison Square Garden perché avevamo preacquistato un biglietto per la partita dei Knicks – la squadra di basket newyorkese che gioca nell’NBA.
3° consiglio: partecipare a un evento sportivo a New York è una esperienza secondo noi imperdibile ! in particolare, durante i mesi freddi, è anche un modo per fare un qualcosa di molto, molto tipico, al chiuso e quindi al caldo. Durante l’evento è bello mangiare sugli spalti come fanno gli americani (non mancano dentro l’arena pizze, hamburger e ovviamente birra & hot dog), così come non mancano innumerevoli spettacoli che intrattengono gli spettatori durante i tempi di attesa e le pause (ragazze pon pon, lancio delle magliette con i cannoncini, filmati, musica, quiz e tante, tante altre cose). Sappiate inoltre che, anche dai posti più in alto e quindi un po’ più economici (che poi purtroppo economici non sono…), si vede benissimo !
2° GIORNO: Non si può partire per New York senza avere acquistato uno degli innumerevoli Pass per visitare le varie attrazioni (musei e altro). Le combinazioni sono tantissime, ci sono quelli dove decidete per quanti giorni deve valere il pass e le attrazioni sono tutte comprese e quelli strutturati esattamente all’opposto, ovvero decidete quante attrazioni volete visitare e poi avete un anno di tempo per poterle vedere. On-line trovate diversi siti ben fatti con tutte le spiegazioni che vi occorrono per scegliere e anche delle comode tabelle di comparazione. Quasi tutti in comune hanno che non si tratta più di un Pass cartaceo ma di un Pass virtuale, lo acquistate e vi arriva una mail da stampare o salvare sul cellulare con un QR code da mostrare alla cassa. Alcuni pass inoltre vi consentono di saltare le code che comunque, almeno quando siamo stati noi, non erano comunque così lunghe come immaginavo.
Noi abbiamo scelto il Seightseeing Pass per 3 attrazioni e, al momento dell’acquisto abbiamo trovato anche una bella offerta per acquistare 4 attrazioni al prezzo di 3 e così ci siamo trovati ad avere a disposizione anche un abbonamento per i bus Hop On-Hop Off per 72 ore.
4° consiglio: per muovervi a Manhattan, oltre a un comodo paio di scarpe (noi in 4 giorni abbiamo fatto circa 60km…) è ovviamente indispensabile prendere la metro. Dovete acquistare la Metrocard ovvero una tessera che può essere utilizzata sia nella forma a scalare precaricabile oppure come abbonamento a tariffa illimitata per 7 giorni. Se il vostro soggiorno è inferiore a 7 gg, valutatene la convenienza sulla base dei viaggi che contate di fare, per noi ad esempio non lo sarebbe stata. Tenente anche conto che il traffico a New York è veramente limitante e che quindi i bus Hop On – Hop Off non possono essere utilizzati in sostituzione della metro perché vi farebbero perdere veramente troppo tempo. In più, in inverno, essendo scoperti, il freddo può essere anche non sopportabile per lunghi tragitti. Anzi, da questo punto di vista si sono rivelati una poco praticabile opzione. Nessuna copertura nel piano superiore, nessun riscaldamento, e peggio ancora finestrini oscurati da pannelli pubblicitari al piano inferiore. Quindi, non vanno bene per tour panoramici, troppo lenti per spostarsi, a volte anche per brevissimi tragitti restano bloccati nel traffico. Col caldo, probabilmente sono tutt’altra storia.
Detto questo prendiamo il nostro primo bus e visitiamo a bordo di questo la zona di Lower Manhattan, attraversiamo Chinatown, l’East Village fino a raggiungere Midtown. Qui scendiamo e, a piedi, arriviamo fino alle sponde dell’Hudson per la visita dell’Intrepid: Sea, Air and Space Museum.
Lo troviamo molto interessante, ben curato e vario…ottima scelta per una visita sia nel periodo invernale che per quello estivo. Il sottomarino e tutta la parte della portaerei e della collezione di caccia sono all’aperto mentre la visita della nave e della parte dedicata allo Shuttle e all’Enterprise sono al chiuso. Se viaggiate in famiglia, la visita sarà sicuramente gradita anche ai vostri bambini/ragazzi.
Infreddoliti pranziamo con una zuppa bollente da Pret a Manger, una catena di ristoranti già sperimentata in altre città del mondo con prezzi adeguati alle proposte e che può essere una buona soluzione sia per i vegetariani come noi, sia per chi vuole fare una pausa da panini, hamburger, hot-dog e altro cibo spazzatura americano…
5° consiglio: mangiare a New York può una gradevole esperienza oppure può rappresentare un problema (almeno nella stagione fredda). Abbondano ovviamente le proposte per hamburger, pizze e panini. Ottima la scelta di dolci (non dimenticate di assaggiare cupcakes e cheesecake). I ristoranti classici però sono carissimissimi… se non quelli in zone un po’ più periferiche o nelle zone più etniche che però con il freddo alla sera sono sconsigliate perché distanti e a volte poco sicure. Variegata la scelta nelle bancarelle che si trovano ad ogni angolo di strada ma anche queste sono poco fruibili in questo periodo dell’anno.
Terminato il pranzo passiamo dal Rockfeller Center per prenotare la nostra visita al Top of the Rock ovvero la terrazza panoramica in cima al grattacielo del complesso commerciale. L’idea era di visitarla al tramonto ma quando vediamo la fila di gente, noi orsetti, siamo ben contenti che non sia disponibile e che il primo slot disponibile di salita sia per le 18 ovvero con il buio pieno e, forse, un po’ meno gente. Se ci tenete a visitare questa attrazione al tramonto, è necessario passare di persona a prenotare con almeno un giorno di anticipo.
Facciamo poi un giro per tutte le mete classiche dello shopping e del Natale di New York, le vie e i negozi visti in così tanti film che non ci sembrano posti nuovi, sempra di esserci già stati ! La 5th Avenue, Tiffany, Sacks, Victoria Secret, la pista di pattinaggio, Fao Schwarz e altri colori e luci che ci stordiscono…terminiamo lo stornimento con Times Square, ecco si, se dovete venire a New York veniteci sotto Natale, questo il nostro 6° consiglio !
3° GIORNO: Mattinata fredda, molto fredda! Sotto zero e vento tagliente.. Iniziamo quindi con una delle classiche mete al chiuso: il MOMA ! Bello ma, forse noi ci aspettavamo qualcosa in più…
Ci spostiamo poi verso Uptown per visitare il Central Park anche lui, bello ma…forse la stagione spoglia, il freddo intenso e una giornata non proprio limpidissima non lo valorizzano a dovere. Giusto il tempo di visitare i punti più famosi per poi spostarci a Midtown per visitare la zona dei grattacieli storici (imperdibili alcuni scorci serali su l’Empire State Building e il bellissimo Chrysler Building), scendiamo lungo Park Avenue per raggiungere la Grand Central Station. Vista in tanti film, illuminata e decorata a festa ci entusiasmerà ! Così come entusiasmante è la visita alla Food Court nel piano interrato che offre prelibatezze di ogni genere e una atmosfera un po’ da sagra di paese.
7° consiglio: comprate i cupcakes da Magnolia Backery e la cheesecake da Junior’s, al piano interrato della Grand Central, dove ci sono tutti i food!
4° GIORNO: Il nostro itinerario prevedeva la visita della Highline ma, visto il freddo e tutto sommato la delusione di vedere Central Park senza una foglia decidiamo di desistere e optare di passare la mattinata da Macy e…beh… alla fine forse è stata la scelta giusta, era da vedere ! ‘Fa New York’ ‘Fa Natale’, 8 piani di centro commerciale fra moderno e scale mobili antiche, si trova di tutto e di più, non basterebbe il giorno intero per visitarlo !
Riprendiamo poi l’Hop On-Hop Off Bus e ci spostiamo in direzione Lower Manhattan, non prima di aver visto alcuni scorci interessanti sul West Village, Greenwich e Soho. Scendiamo per una visita obbligata a Little Italy, carina anche se ormai di fatto è limitata a un paio di vie strette nella Chinatown che nel tempo si è allargata sempre di più. Ed è qui che assistiamo ad una scena leggendaria ovvero ad un funerale cinese…già perché in Italia dilaga una leggenda metropolitana che narra che i cinesi non muoiano mai… Ora alla domanda ‘Hai mai visto un funerale di un cinese?’ potremo rispondere ‘SI ! noi l’abbiamo visto!!’
Chinatown è una delusione ma, forse dopo averne viste tante nel mondo, dopo aver fatto alcuni viaggi in Asia, è giusto così.
Riprendiamo il bus, mezzi congelati e ci dirigiamo verso la prossima meta: il ponte di Brooklyn che ci stupirà per la sua bellezza! Lo percorriamo tutto, fino alla sponda opposta ben due volte perché dopo averlo visto con la luce del sole decidiamo che merita rivedere lo skyline anche con il buio. Suggestivi gli scorci dal quartiere di Dumbo che rimarranno sicuramente impresse nella nostra memoria.
A malincuore facciamo l’ultima scelta, quella di non andare fino a Dyker Hights per vedere il quartiere illuminato e agghindato dalle luci natalizie, troppo distante, troppo freddo… un peccato ma…alla fine ci siamo detti che di luci avevamo già fatto il pieno e due ore fra andata e ritorno erano veramente tante da sostenere. Ci dirigiamo quindi verso il nostro Hotel non prima di aver mangiato un ottimo ultimo hamburger !
Domani abbiamo la navetta per l’aeroporto e poi l’aereo per Miami ma…questo è un altro viaggio e un altro post …stay tuned !
8° consiglio: se siete a New York e volete mangiare hamburger (anche vegetariano), senza spendere un capitale, la catena Shake Shack è il posto che fa per voi !
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