La grande anima di zanzibar
Scesi dall’aereo, in un aereoporto immerso nel verde in cui il cemento non esiste, si ha subito l’idea di ciò che ci si pò aspettare,l’odore forte della terra d’Africa e i colori sono straordinari…Il nostro sogno aveva inizio! Dopo i disbrighi aereoportuali, tutti manuali, ma nulla di imperdonabile, ci siamo diretti al Villaggio che con nostro grande stupore si è rivelato incredibilmente bello e immerso in un giardino fantastico…La hall è qualcosa di eccezionale un altezza di 30 metri con al centro una barca tipica del posto, lettini per il relax serale e Masai come guardia…Il tutto ci lascio stupiti…Mai quanto il nostro arrivo in spiaggia…Sabbia bisnchissima e un mare che non ha nulla da invidiare alle Maldive…(il bello qui a differenza delle Maldive è quello di avere il contato diretto con la gente “magica”del posto)…Non abbiamo resistito e ci siamo subito tuffati, anche se il tempo non era il massimo…
e i primi due giorni in effetti non erano nulla di che , il sole non riusciva a spuntare dalle nuvole e rendeva il tutto un pò triste, anche se l’animazione e i beach boys della spiaggia rendevano tutto speciale ugualmente.
Il terzo giorno abbiamo deciso di fare con i ragazzi della spiaggia il BLU DAY un esperienza fantastica, ci siamo uniti ad altre 10 persone del villaggio e con un pulmino abbiamo raggiunto la parte opposta dell’isole, Stone Town, da lìcamminando per un bel pezzo vista la bassa marea, abbiamo raggiunto delle barche in legno che ci hanno trasportato su una lingua di sabbia bianchissima dove abbiamo mangiato frutta di ogni genere e chivoleva , noi l’abbiamo fatto, potè fare snorkeling, ci sono coralli, pesci di varie forme e colori, abbiamo avvistato i delfini, un pò lontani ma li abbiamo visti e dato che la fortuna è stata dalla nostra parte abbiamo accarezzato a 8 mt di profondità le tartarughe:spettaclare! Verso le 13.30 sempre con le barche ci hanno trasferito in un isola più grande e con vegetazione dove abbiamo mangiato aragosta, cicale di mare, gamberoni e pesce spada cotto dai ragazzi del posto, alla griglia, qualcosa di una bontà indescrivibile.Poi siamo andati a vedere il vechio baobab (700 anni) e le mangrovie, dopo di che siamo ritornati sulla lingua di sabbia la quale era diventata piccolissima e irriconoscibile, visto le maree che a Zanzibar creano qualcosa di spettacolare…Infine siamo rientrati, ma prima di giungere al villaggio abbiamo chiesto alla nostra guida un cambiamento, di portarci all’Africa House a Stone Town, dalla quale si può ammirare un tramonto mozzafiato.
Il giorno dopo l’abbiamo dedicato al riposo e al sole, anche se l’attività in villaggio non è mancata, a noi piace tanto il mare, così al mattino ci prendevamo la canoa e al pomeriggio un oretta si riusciva ad uscire con il catamarano o con il wind surf.
Giovedì abbiamo visitato la barriera corallina, ci sono una miriade di stelle marine dai colori davvero straordinari… Ragazzi del posto poi sono davvero gentile hanno sempre un sorriso e ad ogni richiesta rispondono akuna matata! In spiaggia si vive a stretto contatto con bambini splendidi che cercano dcontinuamente di giocare, di saltarti in braccio, noi che adoriamo i bambini ci siamo davvero affezionati a loro…Il tutto è comunque molto relativo, nel senso che se non si vuole il contatto con la gente del posto basta non allontanarsi dalla spiaggia delimitata del villaggio dove i Masai proteggono dall’ “invasione” di questa fantastica gente.
Sabato il giorno prima della partenza abbiamo visitato Stone Town, la capitale, il mercato della frutta e del pesce, il mercatino dell’usato, la casa di Freddi Mercuri, la prigione degli Schiavi e la chiesa anglicana…I racconti sulla tratta degli schiavi fanno rabbrividire tutt’ora, guardando le prigioni ho provato un forte odio verso coloro che hanno compiuto quegli atti (gli inglesi), ma loro, quella splendida e sorridente gente di colore, oggi ti risponde, tutto è passato, nessun rancore, akuna matata! L’ultimo giorno ci siamo goduti il sole in totale relax…Lasciare Zanzibar non è stato per nulla piacevole, è un isola straordinaria, ricca di umanità e calore, ricca di sorrisi e colori Il rientro ci era stato descritto un pò malamente, nel senso di lunghi tempi e ceck in infiniti, certo non hanno gli automatismi che abbiamo in Italia, ma non possiamo lamentarci…Non ci hanno aperto le valigie, hanno chiesto mancie che non abbiamo dato, perchè anche le guide Francorosso ci avevano consigliato di non dare retta alle richieste della polizia…Abbiamo atteso circa due ore prima di imbarcarci, ma a Zanzibar si perdona tutto!!! CONSIGLI: Non portate valigie colme di vestiti, non servono! se potete invece riempite le valigie di vestiti che non ustae più e che potete poi distribuire ai bambini, penne caramelle…Li farete contenti! Nei mercatini contarttate tutto, potete scendere il prezzo del 50% comodamente o barattare zainetti, capellini con collanine quadri e sculture in legno…Noi l’ultimo giorno abbiamo barattato un paio di scarpe da ginnastica per noi ormai usate, con una scacchiera in legno favolosa! FIDATEVI DEI BEACH BOYS i ragazzi di colore che vi offrono le escursioni direttamente sulla spiaggia, sono convenienti rispetto a quelle proposte da Francorosso o da qualsiasi tour operator e sono decisamente più complete. Il blu day noi l’abbiamo pagato 30 dollari, il Villaggio lo faceva a 55, e abbiamo mangiato aragosta (circa 2 a testa) cicale di mare, gamberoni, acqua e coca cola a volonta e vino e abbiamo avuto la possibilità di conoscere le usanze e le tradizioni della gente del posto perchè durante il viaggio questi ragazzi, preparatissimi, ti raccontano tutto quello che vuoi sapere.
Portatevi creme solari con fattore protettivo molto alto, il sole picchia e fa male! Non preoccupatevi se all’areoporto la polizia vi chiede la mancia, fate finta di non capire o dite semplicemente no, è imbarazzante, ma loro fanno così, prendono circa 50 dollari al mese, si può capire no…
Non mancate di visitare l’Africa House, da lì potete vedere un tramonto spettacolare…
Siamo rientarti solo da un giorno e ZANZIBAR GIA’ CI MANCA…