La Francia meridionale con la cabrio

Ciao a tutti, mi chiamo Gianpietro e questo è il mio racconto di viaggio con il mio amico Giulio tra la Costa Azzurra, Camargue, Provenza e i Canyon del Verdon. L’idea di visitare la parte meridionale della Francia nasce e prende corpo in pochissimo tempo, nell’arco di 24 ore in sostanza e con solo cinque giorni a disposizione .Poco tempo per...
Scritto da: Gianpietro
la francia meridionale con la cabrio
Partenza il: 11/09/2007
Ritorno il: 15/09/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti, mi chiamo Gianpietro e questo è il mio racconto di viaggio con il mio amico Giulio tra la Costa Azzurra, Camargue, Provenza e i Canyon del Verdon.

L’idea di visitare la parte meridionale della Francia nasce e prende corpo in pochissimo tempo, nell’arco di 24 ore in sostanza e con solo cinque giorni a disposizione .Poco tempo per organizzare il giro quindi anche se Giulio aveva già in mente cosa portarmi a visitare. Solo una sbirciata qua e là tra alcuni vostri racconti, tanto per capire cosa al limite evitare di visitare. In cinque giorni soltanto ho potuto ammirare luoghi e paesaggi davvero incantevoli, complice sicuramente anche un bel sole di metà Settembre per tutta la durata del viaggio.

• Martedì 11 Settembre 2007 Partiamo così dalla provincia di Vicenza di mattina presto (una levataccia delle 4 e 30) direzione Monte Carlo dove arriviamo senza grossi intoppi di traffico verso le 10 e 30 .

Metropoli rinomata si sa, per il turismo, le belle macchine, il porto, il famosissimo circuito cittadino di Formula 1, posteggiamo la mia macchina per un giro nella zona del porto. Non prima però di aver provato alcuni tratti del circuito come il passaggio sotto il tunnel ,la zona delle piscine o i tornanti dell’Hotel Mirabeau fin a passare davanti all’Hotel de Paris. Bello sentirsi un po’ pilota guidando tra queste stradine strette la mia TT cabrio …È sì , il successo di questo viaggio lo devo anche alla mia macchina … Non ci fermiamo comunque troppo tempo perché il nostro viaggio è ancora lungo.

Decidiamo di continuare sempre tenendo la strada a ridosso del mare, più panoramica e più bella da fare con la cabrio… ci sarà tempo per guidare in autostrada … Attraversiamo quindi la città di Nizza e sempre lungo la costa arriviamo alla cittadina d’Antibes meta prediletta di illustri scrittori e nota per le estese coltivazioni di fiori. Il quartiere della città vecchia offre angoli e stradine pittoresche con tracce della cinta di mure romane e medioevali. Al centro del paese la piazza è circondata da numerosi alberi , caratteristica che ritroveremo in molte altre cittadine francesi .Nel porto lussuosissime barche ormeggiate attirano la curiosità di migliaia di turisti. Ci fermiamo circa una mezzora tanto da gustare un po’ questa parte della costa Azzura .

La tappa successiva del nostro viaggio prevede una sosta nella famosissima Cannes. Elegante città fiorita gode di un clima mite che insieme alle bellezza del paesaggio , ha favorito il suo sviluppo come prestigiosa località di villeggiatura. In tempi recenti , tutti sanno, ha accresciuto la sua fama come centro di congressi e sede del Festival Internazionale del Cinema .Proprio lungo il famoso boulevard de la Croisette, l’ampia passeggiata che dal Palazzo del Festival contorna la baia raggiunge la Croisette fra alte palme e giardini fioriti. Alle estremità i 3 porti che possono ospitare oltre 2500 imbarcazioni .Torneremo a Cannes alla fine del nostro viaggio…

Proseguiamo ancora in macchina sempre lungo la costa fino a arrivare a Saint Raphael tappa finale del nostro primo giorno in terra francese. La posizione privilegiata ,nel golfo di Frejus ha favorito la crescita turistica di Saint Raphael con due porti da oltre 1800 lussuosissime imbarcazioni.

Cerchiamo non a fatica, poco aiutati purtroppo dal mio navigatore…L’indirizzo dell’albergo della catena francese Etaps per la notte. Per un prezzo modico di 30 euro con colazione a testa . Dormiremo tre delle quattro notti in questa catena di alberghi. L’ultima notte invece la passeremo all’Ibis di Cannes, ma procediamo con calma.

Sistemato le valige in camera e dopo una buona doccia usciamo per mangiare qualcosa nei numerosissimi ristoranti e pizzerie tutte sistemate in prossimità dl porto in una cornice magnifica.

Con un piatto di spaghetti con vongole e cozze per me e pizza per Giulio in un bel ristorante e una passeggiata lungo il porto termina la nostra prima giornata. L’indomani ci aspettano altri paesaggi e l’arrivo in Camargue.

• Mercoledì 12 Settembre 2007 Sveglia, colazione a buffet e partenza entro le 8 e 45 per guadagnar tempo ci dirigiamo verso la prima obbligatoria tappa nella città di Saint Trpoez.

Un gran traffico per arrivare in centro di questa località è oggi una meta mondana che vive del prestigio regalatole da pittori come Matisse e Signac. Cuore della cittadina sono il porto e il suo quartiere con le pittoresche case dipinte in tonalità pastello che si affacciano sulle banchine affollate di pescherecci e lussuose imbarcazioni da diporto. Il castello è dominato dalla torre visibile da ogni angolo della città. Nella cornice del porto si affacciano numerosi bar e pasticcerie dove le genti seduta per ore incantate e affascinate osservano gli artisti che vendono i loro quadri con il porto e la torre sullo sfondo. Ai turisti d’ogni paese. Scatto numerose fotografie, le occasioni simpatiche non sfuggono al mio obbiettivo sempre pronto a cogliere ogni situazione … Più lontano ad una decina di chilometri c’e’ il villaggio provenzale di Ramatuelle di origine romane ricco di angoli pittoreschi.La Spiaggia di Tahiti accoglie una serie di club ristoranti esclusivi e non è difficile incontrare personaggi celebri dello spettacolo..

Riprendiamo la nostra marcia proseguendo tra piccole insenature e graziose baie sempre baciati da uno splendido sole e circa 26 gradi di temperatura esterna.

Poi lasciamo la strada costiera nei pressi di Tolone per quella interna dell’autostrada per i successivi 150 km fino ad Arles. Le autostrade francesi sono un po’ strane. Ogni 20 km circa c’e’ una barriera dove per pagare bisogna lanciare le monetine in un apposito contenitore nei pressi del casello fino a raggiungere il costo del tragitto autostradale e solo successivamente, si alzerà la sbarra. In alcuni tratti invece si paga normalmente con il biglietto. Velocità massima 130 orari ma attenti ai sorpassi a desta molto frequenti .!!!! Questa volta il navigatore ci porta perfettamente davanti all’Etap hotel.Da notare che per prenotare una stanza si può fare anche tramite una cassa automatica posta all’esterno dell’albergo dove digitando i dati richiesti (n° di notti di pernottamento,n° persone, colazione inclusa o senza , pagamento in automatico con carta di credito ecc..) si ha l’accesso alla stanza ed eventualmente al garage tramite un codice da digitare sulla tastiera senza bisogno di dover riportare le chiavi alla reception. Arriviamo quindi nella città di Arles dove piazze e dintorni sono stati immortalati in molte delle tele di Vincent Van Gogh. Famosissimo il Cafè la Nuit-Cafe’ Van Gogh nella piazza del forum ispiratore del celebre dipinto Caffe’ di notte .Nella casa gialla dell’edificio l’artista dipinse molti suoi capolavori .Approfittiamo ancora di un po’ di luce prima del tramonto per vedere gli altri edifici principali della città come l’Arènes,in altre parole un anfiteatro romano meglio conservato della Provenza costruito tra l’80 e il 90 d.C. Non abbiamo potuto visitarlo all’interno perché in ogni modo era già passata l’ora della chiusura. Il Teatro romano antico che poteva ospitare fino a 12 mila spettatori. Aspettiamo il calar del sole invece sulle mura della città bagnata dal grande fiume Rodano. Tutto sommato non è che la città ci abbia così entusiasmato , insomma niente di particolare per essere una città provenzale. Ceniamo in un grazioso ristorantino in centro “La Grignotte” su segnalazione di Paola anche lei “Tpc”. Passata in questi luoghi alcuni mesi fa con la sua famiglia.

Torniamo in albergo a dormire anche perché la cittadina non offre alto.

• Giovedì 13 Settembre 2007 Tra l’azzurro del cielo che sconfina nel mare e un variegato mosaico di lagune, stagni e canali frequentati da miriade di uccelli e eleganti fenicotteri rosa ; fra le vaste pianure , le dune sabbiose e ampie distese di sale si aggirano mandrie di tori neri e selvaggi cavalli bianchi. E la magia della Camargue. Il parco naturale della regione della Camargue comprende l’intero delta del Rodano che si estende per 75 mila ettari ed è diventata riserva naturale nel 1928 .

Il territorio si è formato in seguito agli apporti detritici del Rodano e con l’azione del mare e del vento sulla bassa costa sabbiosa dato che in alcuni punti il grande fiume sottraee al mare fino a 50 metri. Il paesaggio è quindi in continua evoluzione .Al centro di tutta questa vastissima area è la cittadina di Les Saintes Maries de la mer che raggiungiamo comodamente in 40 minuti di macchina. Punto di partenza di itinerari a piedi, a cavallo o in moutain bike per le vaste pianure sabbiose sopra descritte.

Anche noi percorriamo qualche chilometro a piedi lungo la pista ciclabile (lunga ben 27 km) dove sia a destra che a sinistra si possono osservare e fotografare indisturbati migliaia di fenicotteri rosa e moltissimi gabbiani.. Arriviamo fino al Pont Noir delle Capelière .Fotografo moltissimo il paesaggio che mi circonda , la spiaggia e’ molto profonda , direi almeno 50 metri .Forse con il rampichino avremmo potuto addentrarci di più in questi passaggi incontaminati , ma ad un certo punto abbiamo preferito ritornare verso la macchina lasciata in paese.

Merita una visita nella piazza di Saint Maries de la mer la chiesa di Notre.Dame.De la mer con l’interno ad una navata e l’abside sostenuta da otto colonne decorate. La cappella alta custodisce le reliquie di due sante(Maria Jacobè e Maria Salomè) che in un periodo dell’ anno vengono portate in processione nella barca visibile sotto l’altare. Nella cripta sono conservate le reliquie di Santa Sara,servitrice di Maria Jacobè e Maria Salomè. Dalla torre di gode un ampio panorama della città e della pianura della Camargue.

Tutto il centro cittadino e’ costipato di negozietti di souvenir da visitare .Numerosi sono anche i ristorantini tipici.

Riprendiamo la macchina anche se la nostra idea iniziale era quella di fermarci a dormire in questa cittadina e di vedere il magnifico tramonto sul mare. Ma decidiamo di risalire un po’ la Camargue fino a Aigues Mortes città medioevale fortificata racchiusa nelle sue mura perfettamente conservate. Un breve giro a piedi per il centro per sorseggiar una birra fresca e tra i negozietti per ritornare nuovamente in macchina .Scendiamo fino a Port Camargue per ammirare anche le saline del Midi .

Appena il tempo di qualche fotografia e impostiamo il navigatore in direzione Avignione , tappa finale della giornata. Raggiungiamo la città dei Papi verso sera e alloggiamo sempre all’Etap Hotel appena fuori le grandi mura della città. Splendida città d’arte notevole centro commerciale ,tradizionale luogo di cultura attraverso il celebre festival di Teatro ,danza e musica che si tiene ogni anno, Avignione ha saputo recuperare l’antico prestigio e far rivivere i suoi straordinari monumenti.

Camminiamo quindi per la via principale che termina nella grande spianata rettangolare sulla quale si affacciano edifici di grande rilievo artistico, il Papalis des Papas, la cattedrale e il Petit Papalis residenza degli arcivescovi. Sono rimasto stupefatto dalla bellezza di questi edifici che illuminati a giorno da potentissimi fari ne aumenta la suggestione. Nella Piazza artisti di strada cantano canzoni provenzali .Altro monumento d’ugual valore è senza dubbio il Pont Saint Benèzet nell’angolo nord ovest delle mura sul fiume Rodano. Noto come il Pont d’Avignon(da cui la famosa canzone) originalmente in legno fu rifatto in pietra piu’volte e le 22 arcate furono quasi distrutte da un’inondazione nel 1668 Sopra il secondo arco la cappella di Saint Nicolas dedicata al patrono dei marinai. Anche qui alla sera il ponte e’ illuminato e si riflette sul fiume .

Ceniamo davanti all’Hotel de Ville , in uno dei numerosi ristoranti .Prezzi contenuti e servizio eccellente .Peccato non poter visitare la mattina seguente ancora questa meravigliosa città ma una scelta in base alle nostre esigenze di tempo, e alle segnalazioni di Paola, ci impone di recarci al Pont du Gard.

• Venerdì 14 Settembre 2007 Colazione alle 7e 30 partenza alle 8 ci dirigiamo quindi verso il più celebre acquedotto romano costruito nel 19 a.C e perfettamente conservato nel tratto di attraversamento della valle del fiume Pardon , serviva per portare l’acqua a Nimes distante 23 km lungo un percorso di 50 km.

E’ raffigurato su tutte le banconote da 5 euro e vi assicuro che merita una visita. Specie alla mattina presto come abbiamo fatto noi , prima che i pullman invadano i posteggi e il greto del fiume, quando è in secca non sia preso d’assalto da turisti per il pic-nic.

Il ponte si sviluppa in tre piani, l’inferiore di 6 arcate, quello intermedio di 11 e il superiore di 35 archi più piccoli:Lungo 275 e alto al massimo 49 e veramente molto imponente e ben conservato.

Dalla parte laterale lungo la collina si può salire fino alla sommità del ponte e capire il sistema di canalizzazione dell’acqua .Da alcune fotografie che ho potuto vedere deduco che deve essere anche molto spettacolare nei mesi estivi quando e’ illuminato di sera .

E stata sufficiente un’oretta per appezzare questa imponente costruzione romana e fotografarla in varie punte di vista aiutati anche dal sole non troppo forte della mattina.

Ci aspettava ora un lungo trasferimento in macchina fino al Parco naturale della regione del Verdon.

Quindi scesi a Taracson, proseguiamo per San Remy lungo una bella strada panoramica tra due file di alberi raggiungiamo Cavaillon e in autostrada fino oltre San Maximin iniziamo a salire verso il Lac de Sainte Croix uno splendido lago dove defluiscono le acque verde smeraldo del Verdon ,un corso d’acqua lungo 170 km . La visita al Canyon in macchina consente di compiere un piacevole circuito di 130 km attorno al tratto più selvaggio e spettacolare .La partenza da Point Sublime e’ a est ,sul lato destro del fiume. Ma anche il tratto da noi percorso di soli 23 km presenta veri e propri panorami mozzafiato quando dalla strada si scorge appena il corso del fiume in fondo alla gola fino a 800 metri più in basso. In alcuni punti si riesce a sentire anche il frastuono dell’acqua impetuosa .Numerosi sono infatti i punti panoramici dove si può ammirare e fotografare il Canyon. Solo a piedi si può scendere sul greto del fiume per escursioni guidate .Per chi invece arriva da Nord ,la cittadina di Castellane e’ il principale accesso al Canyon .Per noi invece doveva essere il punto di arrivo e di sosta per trascorrere l’ultima notte delle nostre vacanze in Francia. Ma il piccolo paesino non soddisfala le nostre esigenze… e siccome non era così tardi per trovare una sistemazione (erano le 17) decidiamo di proseguire per altri 70 km lungo una bellissima strada panoramica che da Castellane ci avrebbe portato nuovamente al mare nella città di Cannes .In questo tragitto di circa un ora e mezza ho dato sfogo ai miei più ambiti desideri di pilota ,sempre nel rispetto della sicurezza, divertendomi con la mia cabrio come non avevo mai fatto… , anche se Giulio ogni tanto si teneva stretto sul bracciolo della portiera ..

Giungiamo quindi a Cannes verso le 19 e 30 ma l’Etaps Hotel di Cannes era al completo. Ripieghiamo quindi per l’Ibis Hotel ,anche se il prezzo rispetto alle 3 serate precedenti era in pratica raddoppiato, ma non avendo alternativa sistemiamo le valige in camera e usciamo per la cena lungo la Croisette, la famosa passeggiata davanti al porto e al Palazzo del festival del Cinema. Ancora in questo periodo dell’anno migliaia di turisti affollano i numerosi ristoranti del porto e diventa veramente difficile trovare un tavolo libero considerando anche i prezzi decisamente più alti che nelle altre città visitate.

Troviamo dopo molta indecisione sul dove mangiare un ristorantino un una via laterale, quasi al completo comunque dove i prezzi rimanevano nell’ordine delle sere precedenti .

Non ci lasciamo perdere i fuochi artificiali in mare, e assieme a numerosi curiosi come noi assistiamo a una festa in spiaggia, solo su invito, dove ricchi buffet e calici di schampagne facevano girar la testa a belle donne che a piedi scalzi e con succinti abitini da sera ballavano in spiaggia musica da discoteca accompagnate da improbabili mariti o meglio amanti segreti…

La notte di Cannes termina per noi con una birra nel bar davanti al Palas del Festival dove macchine lussuosissime sfrecciano sulle strade e a notte fonda ancora tanta gente passeggia su e giù per la Croisette in cerca di personaggi dello spettacolo • Sabato 15 Settembre 2007 Purtroppo non ci resta che far le valige per riprendere la strada verso casa E’ l’ultimo giorno di vacanza in terra francese Non proprio cosi’ di fretta comunque…

Passiamo quasi tutta la mattina di nuovo lungo il porto di Cannes e saliamo sulla torre della città vecchia che domina la città e il porto sottostante. Visitiamo anche la strada con i negozi più belli di Cannes, i più costosi…C’infiliamo in una pasticceria…La colazione abbondante dell’albergo non c’era bastata…Al porto si stava svolgendo una mostra di lussuosissime barche e la fila per acquistare il biglietto era interminabile…

Partiamo un po’ a malincuore verso le 12 e 30 da Cannes e in parte per la strada alta ancora a tratti lungo la costa giungiamo nei pressi di Nizza dove passeggiamo per 10 minuti a piedi alla ricerca di un panificio per acquistare alcune baguettees, i classici filoni di pane francese,da portare a casa .

Giungiamo quindi nei pressi di Montecarlo verso le 15e 30, ma non smontiamo dalla machina, ci basta rifare alcuni tratti del circuito, con la TT a cielo aperto e velocità ridotta dato il traffico caotico del sabato pomeriggio per arrivare al confine con l’Italia dopo aver attraversato l’ultima città francese di Mentone .Prendiamo l’autostrada a Ventimiglia e verso sera facciamo ritorno a casa.

Finisce cosi’ una vacanza breve ma intensa dove anche grazie a Giulio ho conosciuto luoghi e visto paesaggi incantevoli aiutati sicuramente dal bel tempo e anche da un po’ di fortuna .

Ringrazio Paola per le sue preziose informazioni utili anche a noi. Un saluto e tutti i turisti un po’ per caso e un po’ per gioco.

Gianpietro.



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