La Foresta Nera a dicembre

Gengenbach e Freudenstadt
Scritto da: danidisa8
la foresta nera a dicembre
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È da qualche anno che non ci rechiamo ai mercatini di Natale; esattamente da prima del Covid, ma quest’anno, ci sembra il momento giusto per riprendere questa piacevole abitudine.

Come destinazione scegliamo la Germania, nostra meta preferita per questo tipo d’iniziativa. Dopotutto, i mercatini migliori sono proprio qui e qui il clima natalizio è al top.
Abbiamo scelto due cittadine di medie dimensioni, dove non siamo mai stati prima, nel cuore della Foresta Nera, prenotando gli hotel nel mese di Settembre. Così, in una fredda mattina di  Dicembre, andiamo!

8 dicembre 2022: Gengenbach

Partiamo in 4, in auto, dalla provincia di Varese. La Svizzera è dietro l’angolo e tutto procede bene fino all’imbocco del tunnel del San Gottardo. Qui tutto si blocca: le auto sono incolonnate e completamente ferme. Il tunnel sembra chiuso; nessuno passa. Rimaniamo così intrappolati, senza possibilità di muoverci da lì, per circa 90 minuti. Siamo talmente disperati che vorremmo tornare a casa, se solo lo potessimo fare. Dalla radio apprendiamo che c’è un mezzo pesante in avaria proprio nel tunnel e dobbiamo attenderne la rimozione. Miracolosamente, dopo un’ora e mezza, le auto cominciano a scorrere ed anche noi possiamo ripartire. Giungiamo a destinazione con notevole ritardo rispetto alle previsioni ed esattamente alle 13:30 raggiungiamo il nostro hotel a Gengenbach, Stadthotel Pfeffermühle. Fortunatamente le camere sono pronte e subito depositiamo i nostri bagagli. Si tratta di due ampie e comode camere e la sistemazione a noi riservata ci soddisfa in pieno.

Gengenbach è un borgo fortificato risalente al 1231, ai margini della Foresta Nera.

L’hotel è situato proprio in centro, a due passi dal mercatino. Così usciamo subito per iniziare a visitare il tutto, facendo immediatamente una sosta in una delle casettine di legno che vende degli ottimi panini con raclette, wurstel e del tradizionale vin brûlé o meglio gluhwein. Per chi come la sottoscritta non beve alcolici, è disponibile anche dell’ottimo punch, per la precisione una bevanda calda analcolica a base di succo d’arancia o mela, molto utile per riscaldarsi considerata la temperatura piuttosto rigida (circa pochi gradi sopra lo zero). Abbiamo anche deciso di trattenere le relative tazze in ceramica, senza riprendere la cauzione, in quanto proprio carine.

Nel pomeriggio rientriamo in hotel per riposare un po’ ma prima cerchiamo un ristorante per cena. Purtroppo, i ristoranti più caratteristici, sono già tutti prenotati. Tuttavia, troviamo un locale che può andar bene, CAFE UV, e prenotiamo per la sera.

Quando usciamo nuovamente, verso le 18, è buio e le luminarie natalizie sono già accese. L’atmosfera natalizia è al massimo ed il mercatino é al suo meglio. Molta gente affolla le vie centrali della cittadina sostando davanti al maestoso municipio, dove è allestito uno scenografico calendario dell’avvento. Le finestre dell’edificio ospitano le caselle del calendario e, ogni sera, viene accesa la relativa  finestra. Quando arriviamo in piazza la casella del giorno successivo, cioè la numero 9, raffigurante il Piccolo Principe, è già illuminata.

Passeggiamo per il mercatino, scattando qualche foto e lentamente ci dirigiamo verso il ristorante prenotato, CAFE UV. Qui ordiniamo il piatto tipico locale, cioè la flammenkuchen. Si tratta di una sottilissima spianata o meglio un incrocio tra una pizza e una piadina farcita con panna, prosciutto, speck, salmone o altro. Poi, per finire, non può mancare una grossa fetta della famosa Foresta Nera (Schwarzwald), la tradizionale torta che porta il nome della zona che ci ospita, a base di cacao, panna e ciliegie.

Successivamente io e Max rientriamo in hotel mentre Clarissa e Davidino decidono di fermarsi per il bicchiere della staffa in un bel locale della piazza, Cocotte – Die Schwarzwald Brasserie. Qui è possibile sostare ai tavolini all’aperto, in una splendida scenografia natalizia, confortati da un fuocherello e dalle lampade riscaldanti. Poi tutti a nanna.

9 dicembre 2022: Gengenbach

La colazione in hotel è discreta; o meglio la componente salata è molto articolata con salumi, formaggi e uova cucinate come le si desidera, mentre invece la parte dolce è quasi inesistente. Subito dopo partiamo per la perlustrazione della città.

In mattinata i mercatini sono chiusi in quanto, nei giorni feriali, aprono alle 13.30; così abbiamo tutto il tempo per visitare con calma gli angoli più suggestivi della cittadina. Partiamo costeggiando il piccolo corso d’acqua davanti al nostro hotel, per un percorso che costeggia le mura della città, intervallato da romantici ponticelli. Ad un tratto scorgiamo anche un’antica prigione con tanto di grata. Chissà chi veniva tenuto prigioniero là dentro?

Arriviamo poi ad un bel parco giochi con una specie di castello in legno dotato di ponte di tibetano, rete per arrampicata, pertiche e megascivolo. Qui Clarissa ci intrattiene  con le sue prodezze ginniche che noi puntualmente immortaliamo. Poi notiamo una pittoresca stradina, Engelgasse, cioè vicolo degli angeli, la via più antica della città, con storiche case a graticcio, alcune ben addobbate per il Natale. Le abitazioni hanno una serie di curiose cantine con la porta messa in obliquo rispetto al piano stradale, che hanno il loro perchè. Qua e là, disseminati per l’intera cittadina, troviamo degli antichi pozzi che ora hanno una funzione puramente decorativa e che a noi piacciono tanto.

Arriviamo fino all’altra porta d’ingresso alla città, con relativa torretta, all’esterno della quale scorre il fiume Kinzig. Torniamo poi nella piazza principale, dove troneggia la fontana in tipico stile germanico  ed approfittiamo per fare pausa in una bella pasticceria, Backerei, Konditorei Cafe Honig Am Markt, dove ci riscaldiamo con tè e cioccolata, accompagnati da buone torte tipiche locali. Ordiniamo quattro fette di torte diverse per poterle assaggiare tutte per fare la classifica dei dolci che ci piacciono di più.

In seguito iniziamo la ricerca di un ristorante in cui prenotare per la cena. Notiamo un grande locale chiamato Café Bistro Cappuccino e decidiamo di prenotare qui. All’esterno del locale sostano simpaticamente due mucche in resina, a grandezza naturale, con tanto di Babbo Natale che le guida.

Torniamo poi in hotel per poi uscire più tardi a visitare il mercatino. Quando cala la sera Max e Davidino salgono sul balconcino della torre d’ingresso alla città per poter scattare panoramiche foto della piazza. In una bancarella acquistiamo dei grossi biscottoni glassati, decorati con immagini natalizie, da regalare come souvenir.

Più tardi andiamo  verso il Café Cappuccino prenotato per la cena. Il locale è molto grazioso, grande e arredato in stile. Dal menù scegliamo ancora la flammkuchen e delle baguette. Terminiamo in dolcezza con le ottime torte tedesche.

10 dicembre 2022: Freudenstadt

Oggi la colazione è decisamente migliore del giorno precedente. Per la mia gioia c’è anche qualcosa di dolce: ci sono dei piccoli croissant ed una torta.

Poi lasciamo la bella cittadina di Gengenbach per dirigerci verso la prossima tappa, Freudenstadt, a circa 90 minuti di distanza. La signora dell’hotel ci informa che la città si trova ad un’ altitudine superiore rispetto a Gengenbach e quindi fa più freddo ed attualmente sta persino nevicando. La strada tra Gengenbach e Freudenstadt è molto panoramica: si attraversavano delle località piuttosto graziose. Ma poi si attraversa proprio la Foresta Nera! Quando affrontiamo la strada in salita che costeggia un tratto di foresta, nevica proprio e l’atmosfera è suggestiva, ma anche un po’ inquietante. Ad un certo punto facciamo una sosta dinanzi ad una bella fontana chiamata Hornbrunnen, come indica la scritta sulla stessa, cioè Fontana del Corno.

Continua a nevicare anche quando arriviamo a Freudenstadt. Nevica ancora e nevicherà per l’intera giornata. Giungiamo all’hotel Adler e notiamo che si tratta di un hotel molto moderno. Forse eccessivamente moderno. Poco dopo aver depositato i bagagli nella nostra camera High Tech, usciamo per la visita della città nonostante le pessime condizioni climatiche.

Subito abbiamo una brutta sorpresa: quest’anno i mercatini di Natale non vengono allestiti nella grande Marktplatz come di consueto, bensì in forma ridotta in un parco annesso al teatro comunale e la delusione è notevole. Gli stand sono pochi e prevalentemente di soli cibi e bevande. Per il resto gli oggetti esposti fanno pena. Non ci resta che consolarci col cibo offerto dai pochi stand. Io prendo un waffel a forma di alberello infilato in un lungo stecco, churros e un Punsch al succo di mela. Dopo di che decido di rientrare in hotel e di restarci fino alla partenza del giorno successivo. Detesto la neve e detesto questa città troppo moderna e fredda.

Clarissa e Davide, invece, si rifugiano in una piacevole birreria in stile, Brauhaus Am Markt, proprio in piazza, dove trascorrono un bel pomeriggio mangiando e bevendo.

Fortunatamente il nostro hotel Adler è anche ristorante, così per la cena non dobbiamo uscire. I prezzi sono medio/alti, le porzioni non abbondanti, ma non fa niente. La cena tuttavia non è affatto male: ordiniamo un piatto con carne di cervo, bistecca viennese, patatine e dolci. Purtroppo qui non è presente la nostra amata torta foresta nera. Tuttavia ci sono altri dessert tra cui degli spatzle dolci e un semifreddo denominato “foresta nera” che però della foresta nera ha solo il nome. In serata guardiamo la partita dei mondiali di calcio nella grande TV  in camera mentre Clarissa e Davidino ritornano nello stesso locale del pomeriggio, per bere e ascoltare della musica tedesca.

11 dicembre 2022: ritorno a casa

La mattina successiva la colazione non è niente di che. Croissant? Was ist “Croissant”? Paghiamo il conto e ripartiamo verso casa. Oggi il sole splende anche se la temperatura è bassa. Poco dopo la partenza, il termometro dell’auto segnava -11 °C. Attraversiamo la Svizzera con un bel sole, costeggiando tanti laghi tra cui il grande Lago dei Quattro Cantoni. Il paesaggio svizzero, con quella luce ed il cielo azzurro, è davvero molto bello. Tutto fila liscio, non c’è traffico e arriviamo a casa puntuali, felici e contenti. Auf wiedersehen.

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